IL ROMANISTA ( T. CAGNUCCI) – Quello che mi preoccupa dopo la sconfitta col Napoli è che Felici è un bel giocatore, Idrissi anche di più, Palestra potrebbe essere considerato tra i migliori esterni del campionato; che il Cagliari con la Juventus non meritava di perdere. Io penso a questo. Al futuro. Alla Roma, alla stagione non solo al campionato. Vedi il Napoli e non succede niente, almeno non il giorno dopo e nemmeno il mese seguente. Magari a gennaio si, comprando un paio di giocatori perché con quelli che abbiamo più di così non si può fare. Che poi “più di così” significa essere a un punto dal primo posto dopo 13 partite, in corsa per arrivare tra le prime 8 in Europa League, con una Coppa Italia che inizia a gennaio, un derby vinto ed una squadra già mentalizzata. […] Per il resto compattissimi, molto più di prima. Perché per il resto, tutto il resto è VAR. Il calcio al tempo del VAR mi fa abbastanza schifo: non si tratta di essere contro la tecnologia ma contro l’uso che si fa che ormai è contro la tecnologia stessa: l’immagine evidente non è più evidente. Fanno vedere quello che vogliono, quando vogliono, come vogliono e lo commentano come vogliono. Un fallo netto a volte non è “variabile”, un altro dubbio diventa legge. Ma adesso noi siamo concentrati a costruire una grande Roma per non aver paura più di poter volare. Amo poco Jovanotti ma filosoficamente il riferimento della Sud è stato puntualissimo. Ti fidi di me? Del VAR no, ma di questa Roma sì. E ti pare che non sono disposto a perdere una partita?
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Settore ospiti polverizzato: attesi 415 romanisti a Cagliari
IL ROMANISTA (E. TAMBARA) – Non c’è di certo da meravigliarsi del fatto che il tifoso giallorosso non abbandoni la Roma nemmeno dopo una sconfitta che ha tolto il primato alla squadra di Gasperini. All’indomani della sfida persa contro il Napoli i sostenitori romanisti hanno mostrato ancora una volta il loro supporto polverizzando i biglietti del settore ospiti dell’Unipol Domus per il match in programma domenica 7 dicembre alle 15 contro il Cagliari. I 415 posti a disposizione sono terminati in meno di 10 ore. E per dar seguito a un campionato che vede gli uomini di Gasperini quarti a 27 punti, il prossimo impegno è proprio contro i sardi. Una settimana intera per preparare il match contro i rossoblù, i quali avranno l’impegno infrasettimanale contro il Napoli per gli ottavi di Coppa Italia. Ci si aspetta un turnover di Pisacane, che è chiamato a fare punti in Serie A.
Roma rimandata
IL TEMPO (L. PES) – La strada è ancora lunga. Lo sapeva Gasperini e anche i tifosi. I 27 punti in 13 giornate conquistati fino a qui dalla Roma danno la misura di un percorso di alto livello fatto di crescita costante e cadute, in una stagione dove le difficoltà erano state messe in conto. La gara di domenica scorsa contro il Napoli ha messo in evidenza limiti e distanze dei giallorossi rispetto ad una squadra rodata e con qualità superiore. Certo è che ancora una volta gli scontri diretti non fanno per la Roma di Gasp che con lo stesso risultato aveva già perso con Inter e Milan. I miglioramenti dal punto di vista atletico sembravano di colpo svaniti. Merito della squadra di Conte e della dispendiosa partita contro il Midtjylland. Ogni volta che la Roma è andata in svantaggio ha perso, gara contro la Fiorentina a parte. La motivazione principale è di natura tattica. Alla Roma manca imprevedibilità. Soulé a parte l’attacco fatica a creare pericoli quando le difese sono più strette. La sconfitta contro il Napoli ha avuto tanti tratti differenti rispetto a quelle recenti con Inter e Milan. Per tutta la durata del match i giallorossi non hanno dato la sensazione di poter segnare. E poi quell’attacco che tra centravanti a digiuno e secondo punte poco brillanti continua ad essere il tallone d’Achille di questa squadra che a gennaio ha bisogno di svoltare. Il mese di dicembre dirà la verità sulle reali ambizioni del club.
Gasperini chiede rinforzi in attacco: Zirkzee si complica, c’è Fabio Silva
Gasperini ha ripetuto nel post partita di Roma-Napoli di non avere fiducia nel mercato di gennaio e non è solo scetticismo. È la consapevolezza di quanto sia complicato trovare profili pronti nel mercato di riparazione e allo stesso tempo, di come i vincoli finanziari impongano prudenza. Questo, però, non significa che la Roma a gennaio resterà ferma. La priorità è chiara: servono rinforzi offensivi, perché la squadra segna poco e negli scontri diretti non segna affatto. Il primo nome sulla lista resta Joshua Zirkzee. L’olandese domenica ha trovato il suo primo gol stagionale con il Manchester United, ma, ha comunque perso il posto ed ha espresso il desiderio di tornare in Serie A. A Trigoria lo considerano il profilo ideale e i contatti con il suo entourage sono costanti. La Roma punterà su un prestito con obbligo di riscatto legato alla qualificazione in Champions League. Il nodo resta che i Red Devils non vogliono cederlo a titolo temporaneo. Nelle ultime ore è tornato di moda anche Fabio Silva. Al Borussia Dortmund non gioca e il club tedesco sta pensando di aprire al prestito per dargli continuità.
(La Repubblica)
Non solo tattica: per il quarto posto mercato decisivo
L’obiettivo serio della Roma è il quarto posto. Inter e Napoli sono più attrezzate ed il Milan ha una partita a settimana. I giallorossi, quindi, probabilmente si giocheranno l’accesso in Champions League con Juventus, Bologna e Como. Il mercato di gennaio sarà uno snodo importante. I bianconeri, che hanno perso Vlahovic per 3 mesi, riflettono se David e Openda sono abbastanza per sostituirlo. L’attacco della Roma è sottodimensionato, i giallorossi faticano a riprendere lo svantaggio e più l’avversario è attrezzato, più la salita è ardua. Sarebbe veramente ingeneroso chiedere a Gasperini di lavorare solo sulla tattica e non aiutarlo con almeno un acquisto importante. Tutte le grandi hanno segnato più della Roma: serve un attaccante di qualità e serve a gennaio.
(corsera)
Roma, la verità in un mese
Un meso e un giorno. Da qui fino al 3 gennaio si svela la Roma. Tre partite su cinque dal coefficiente di difficoltà elevato: Como, la trasferta di Torino contro la Juventus e quella di Bergamo contro l’Atalanta. Gian Piero Gasperini ha bisogno di trovare un modo per fare punti quando l’asticella si alza. Per imboccare la via giusta, ci sono almeno tre nodi da risolvere: la gestione dell’impegno ravvicinato, i gol subiti nella stessa identica maniera e l’attacco. Quello che accadrà a gennaio non è il punto. È quel che accadrà fino a gennaio che preoccupa. Chissà se la crescita atletica di Dybala e Bailey potrà aiutare la squadra a prendere un indirizzo preciso. A prescindere dall’avversario.
Roma: tra sogni e limiti
Il problema è macroscopico. E averlo nascosto fino ad adesso, grazie al genio di Gasperini e alla disponibilità del gruppo è solo un merito. Virtù che però si trasforma in un boomerang quando si alza l’asticella. Non può essere un caso se la Roma contro Inter, Milan e Napoli abbia perso e lo abbia fatto senza mai segnare. […] La disponibilità e la tenacia di Baldanzi può funzionare con la Cremonese e Udinese, Dybala può regalare l’illusione di tornare ai fasti di Palermo a Reggio Emilia ma se poi anche Gasp parla di falso nove come “necessità”, si torna al punto di partenza. Serve, dunque, l’uomo gol. Che non è Ferguson e non è neanche Dovbyk. Questo campionato anomalo senza padroni, va sfruttato. […] Gasperini va aiutato e ascoltato. Se a gennaio chiede Zirkzee, va preso lui. Se chiede Tel, va preso Tel. Sono entrambe due operazioni in prestito e l’esborso ad oggi equivale alla Champions di domani.
(Il Messaggero)
Roma: punta e a capo
Una sconfitta non è mai una carezza, ma, qualche volta sveglia come uno schiaffo. Il ko contro il Napoli ripete lo stesso ritornello: a Gasperini serve un centravanti in più. Uno vero, uno di livello. Perché i pochi gol delle punte e della trequarti non possono bastare a reggere un cammino da squadra protagonista, soprattutto se l’obiettivo si chiama Champions. […] E se il tema è la fiducia nei centravanti, ecco che il mercato spalanca la porta della sua stanza più interessante. La Roma per il ruolo ha un preferito: Joshua Zirkzee. Tornato al gol domenica con il Manchester United dopo otto mesi di buio, il 24enne olandese resta la prima idea di Massara. I contatti sono avviati, le basi del dialogo ci sono, ma, la strada è tutt’altro che lineare. Ostacolo numero uno: le commissioni alte degli agenti. Ostacolo numero due: il muro dello United. La Roma spinge per un diritto di riscatto che diventa obbligo. Ci sarà un mese per limare le distanze e tentare l’incastro perfetto. […] Dietro Zirkzee ci sono le alternative, i piani B e C che potrebbero diventare A in base alle occasioni: Arnaud Kalimuendo del Nottingham Forest e Fabio Silva del Dortmund. […]
(corsport)
Roma: ora non è da titolo, ma se la società asseconda Gasp…
Gasperini è andato oltre ogni aspettativa. Pochi immaginavano che avrebbe riportato la Roma in alto con pochi mesi di lavoro. Gasp si è calato nella parte, è entrato in sintonia con i romanisti, forse perché vive le partite come un tifoso. I risultati immediati hanno alzato le aspettative e per paradosso rischiano di ritorcersi contro lo stesso tecnico. La Roma non ha una rosa da scudetto come Milan, Napoli e Inter. Gasperini colma con il gioco il divario in termini di giocatori. Lo scudetto dei giallorossi sarà il ritorno in Champions League, traguardo assolutamente alla portata. La partita contro il Napoli è stata emblematica della disparità con le altre. La Roma ha perso tutti gli scontri diretti: significa che non è pronta, che il gasperinismo non può arrivare dappertutto e che a gennaio la società dovrebbe battere qualche colpo sul mercato. C’è bisogno di un centravanti, né Dovbyk, né Ferguson hanno colto le occasioni. Oggi la Roma non è da scudetto, ma, potrebbe esserlo domani.
(gasport)
Scontri diretti: anche con Gasp tornano tabù. E il 20 c’è la Juve
E se tornasse d’attualità l’incubo degli scontri diretti? La paura c’è anche oggi con Gasperini esattamente come all’epoca prima con Fonseca e con Mourinho. Perché anche questa Roma, ogni volta che ha affrontato una big ha faticato. Tra quelle che competono per la Champions, la Roma ha perso tre partite su quattro, finendo ko nelle sfide contro Inter, Milan e Napoli, vincendo solo contro il Bologna. […] Tenendo in considerazione quest’ultime, nelle ultime tre stagioni la Roma è la squadra che ha fatto meno punti di tutti negli scontri diretti. E molto è grazie a Claudio Ranieri lo scorso anno che non ha sfigurato. Tra l’altro, le tre sconfitte negli scontri diretti di quest’anno, sono arrivati tutti alla stessa maniera, con un gol in contropiede a campo aperto, come il gol di Simeone contro il Torino. La Roma fa fatica quando pressa alta e ancora deve metabolizzare le preventive. […] Una prima risposta si potrà avere il 20 dicembre, quando i giallorossi andranno a Torino per sfidare la Juventus di Luciano Spaletti.
(gasport)