Attacco da rifare

A forza di concentrarsi sul presente, si rischia di perdere tu’ po’ il quadro d’insieme. Perché sì, l’oggi è quello che conta e quindi la priorità è (almeno) un centravanti da regalare a Gasperini ad inizio e non a fine mercato nel mese di gennaio. Ma pensare che con l’arrivo in prestito dello Zirkzee di turno, o in alternativa di Tel e/o Yuri Alberto, si risolvano tutti i problemi, è per lo meno fuorviante. La Roma, infatti, deve iniziare tra un mese la rivoluzione che poi andrà completata in estate, si spera, con i soldi che avverranno dalla qualificazione alla prossima Champions. (…) Dybala (ieri a riposo per febbre) ha il contratto in scadenza. El Shaarawy e Pellegrini (che il tecnico considera un attaccante) pure. Bailey è in prestito come Ferguson ed è più semplice immaginare ad uno sbarco degli alieni a Trigoria, se il rendimento dei due continuerà ad essere questo, che al riscatto di entrambi per 58 milioni. Alla fine, di proprietà, rimangono Baldanzi, che se non ci fosse stato l’infortunio estivo dello giamaicano sarebbe da mesi a Verona, Dovbyk – per il quale fino all’ultimo minuto di mercato si è provato uno scambio con Gimenez ed è fermo ai box da un mese – e Soulé. (…) Per questo motivo la rivoluzione immaginata in estate, deve iniziare ora. Perché il rischio di rimanere poi con il cerino in mano è dietro l’angolo. Il reale obiettivo della Roma, al di là dei voli pindarci della piazza (sognare del resto non costa nulla ed è giusto farlo), è una delle prime quattro posizioni. E il +4 sulla Juve, la più accreditata delle contendenti attualmente fuori dai giochi, va difeso. Come? Anticipando a gennaio quello che poi a giugno qualora non dovessero arrivare i soldi della Champions – sarebbe ancora più difficile, se non improbabile, attuare. (…) Massara, criticato per qualche scelta estiva, se ha come possibilità soltanto quella di offrire in giro prestiti con diritto di riscatto, più di tanto non può fare. Ci ha riprovato con Chiesa qualche settimana fa, ad esempio, ma la risposta è stata «no grazie». Per Zirkzee c’è lo scoglio commissioni, senza considerare che lo United non è un ente benefico e preferirebbe quindi monetizzare. (…) Serve quindi uno sforzo della proprietà, oltre a quelli già profusi in questi anni, garantendo – ad esempio nel caso del centravanti – un’operazione con l’obbligo di riscatto. (…)

(Il Messaggero)

Ad agosto ceduto, ora è indispensabile: l’attacco è di Baldanzi. Aspettando Zirkzee

Baldanzi al centro della Roma. O ancora meglio, direttamente centravanti. Da non crederci, almeno tornando a fine estate. Tommasino ceduto al Verona e bloccato al fotofinish. E – con coerenza – nemmeno inserito poi nella lista Uefa. Tre mesi dopo, però, è diventato indispensabile per Gasperini. (…) La Roma ha il 10° attacco della Serie A, con 15 gol. Certo, Tommasino non risolve il problema ormai antico, chiedere a Ranieri che già l’anno scorso considerava come priorità l’acquisto del bomber. È vero che il nove tascabile non segna, ma Gasperini lo ritiene più utile di Ferguson nei fraseggi e più avanti fisicamente di Dybala e di Bailey negli scatti, tre che stentano a calciare anche in allenamento. Baldanzi, insomma, imprescindibile, anche se le cifre che lo accompagnano sono insufficienti: 8 presenze in questo torneo, solo 2 dall’inizio, e 269 minuti. Senza reti e neppure assist (ma 2 gialli). (…) In attesa, però, del bomber: Zirkzee è lì che aspetta con lo United pronto a trattare pure per il prestito. In fila si mettono Fabio Silva del Dortmund, con Tel del Tottenham e Yuri Alberto del Corinthians. (…)

(corsera)

Sono più dolori che Joya. Mai così poco Dybala a Roma

Ci mancava la febbre, a rallentare Paulo Dybala. Non c’è pace, non c’è soluzione (di continuità) ai contrattempi. E sì che la soluzione dovrebbe essere lui. Ma la verità è che la Roma è già oltre il suo giocatore più riconosciuto. In teoria il leader tecnico, qualità, esperienza e curriculum. Nella pratica, non c’è mai stata una Roma — da quando la Joya è in giallorosso — con così poco Dybala come ingrediente. Lo raccontano i numeri del campionato: solo 479 minuti giocati, almeno altri 411 (senza contare quelli trascorsi in panchina per cautele) fuori per infortunio. Per intendersi: non era mai accaduto da quando è in Serie A, considerando pure gli anni da giovanissimo al Palermo. Dopo 13 giornate di campionato, è il dato più basso in relazione agli infortuni. (…) Con Midtjylland prima e con il Napoli poi Dybala è parso lontano dalla sua forma migliore. E questa cosa lo condiziona. Condiziona lui, condiziona anche chi come Gasperini deve fare delle scelte di formazione. Dybala fatica a calciare in porta. Contro i danesi ha evitato anche i calci piazzati, persino gli angoli: sarebbero la sua specialità, è probabile che la Joya non si senta libero nell’andare al tiro. (…) Poi c’è l’altra chiave di lettura, quella meno positiva. E che racconta di una continua navigazione a vista, come più o meno è sempre stato con tutti gli allenatori che l’argentino ha avuto a Roma. Inutile, in questo contesto, ragionare di futuro. Non è un argomento sul tavolo. Non lo è per la Roma, che affronterà la questione più avanti, verso il termine della stagione. Dybala è in scadenza di contratto, ma pensare al rinnovo ora è fuori dalla logica delle cose, specialmente per un club che deve fare i conti con il fair play finanziario. (…)

(corsera)

Riecco Dovbyk: corre verso la Juve. Febbre per Dybala

La Roma ritrova una piccola boccata d’aria dall’infermeria, proprio mentre prepara la trasferta di domenica a Cagliari. La notizia più significativa arriva da Artem Dovbyk, che dopo quasi un mese di stop ha ripreso a correre sul campo del Fulvio Bernardini: un passaggio fondamentale nel recupero dalla lesione del tendine del retto femorale della gamba sinistra, rimediata il 19 novembre contro l’Udinese. Proseguirà quindi il lavoro personalizzato per il centravanti ucraino che spera di tornare in campo contro la Juventus il 20 dicembre. (…) Assente Paulo Dybala, bloccato dalla febbre: l’argentino è stato tenuto precauzionalmente a riposo e le sue condizioni verranno rivalutate nelle prossime 24-48 ore. (…)

(La Repubblica)

Ndicka-EI Aynaoui contro il Como: club al lavoro, c’è già l’ok della Fifa

Frenare Nico Paz e poi volare verso il Marocco. Evan Ndicka e Neil EI Aynaoui dovrebbero scendere in campo lunedì 15 all’Olimpico contro il Como prima di partecipare alla coppa d’Africa che avrà inizio il 21 dicembre. La buona notizia è arrivata dalla Fifa che ha deciso di posticipare di un giorno la partenza e lasciare i calciatori ai club di appartenenza fino a lunedì sera. La Costa d’Avorio ha già fatto sapere di essere disponibile ad accogliere Ndicka con 24 ore di ritardo, mentre per EI Aynaoui si attende una risposta dal Marocco. (…) E non sono assenze da poco in un mese in cui la Roma giocherà 7 gare tra campionato e coppe. Se in difesa le alternative non mancano (da Ghilardi a Ziolkowski e Celik) a centrocampo il club potrebbe tornare sul mercato.

(gasport)

Gasp, nel mirino ancora Fabio Silva. E interessa Tel

La caccia al 9 in casa Roma continua e, anzi, è diventata ancora più importante dopo il flop del reparto offensivo nella sfida scudetto contro il Napoli. (…) Il primo nome resta quello di Joshua Zirkzee, che in Italia ha già giocato (bene) e che piace da tempo al tecnico. Il Manchester United, però, intende monetizzare e vuole inserire l’obbligo di riscatto per l’olandese. L’alternativa è Fabio Silva del Borussia Dortmund, già cercato dai giallorossi in estate e chiuso da una folta concorrenza in Germania (contro il Leverkusen sabato scorso ha servito un bell’assist per il gol di Adeyemi). (…) Gasp, peraltro, vorrebbe un rinforzo anche sulla fascia sinistra: la preferenza è per Mathys Tel del Tottenham.

(gasport)

Infortuni e solo due gol. La Roma riflette: Dybala deve svoltare

La Roma ha bisogno di lui. E lui ha bisogno di continuità. Paulo Dybala vive una delle settimane più importanti da quando è nella Capitale. Deve tornare a trascinare la squadra dopo l’ultimo incontro al flessore sinistro e il ko col Napoli. E ha pochi giorni per alzare i giri e presentarsi a Cagliari nelle condizioni ideali per tornare ad incidere. L’obiettivo Champions non aspetta: il fitto calendario in programma e la fase storica che attraversa la squadra hanno girato l’ultima fase del tempo, anche (e soprattutto) in ottica scadenza del suo contratto a giugno. (…) Il tecnico Gian Piero Gasperini ha bisogno dei suoi guizzi a Cagliari, come quelli del resto di Leon Bailey, acquistati per aumentare il tasso d’imprevedibilità nei sedici metri ma finora presenti più in infermeria che in campo. Senza l’impegno europeo, l’argentino e il giamaicano lavoreranno nelle prossime ore di più sulla parte atletica per riannodare il filo del gol. (…) Dybala, a dirla tutta, è fermo al gol contro il Sassuolo in campionato. E tra problemi fisici, appunto, e ritardi di condizione, sta inevitabilmente alimentando dubbi anche nei suoi tifosi più accaniti. Qualcuno gli rimprovera pure una sorta di paura “a calciare” , forse dettata dal timore di nuovi infortuni… Illazioni. Ma, certo, la discontinuità di rendimento non può che rendere incerta la sua permanenza a Roma. Finora il club giallorosso non si è fatto sentire per il rinnovo e potrebbe anche valutare un addio a parametro zero come è già avvenuto per il trequartista alla Juve. Una decisione sarà presa solo nel 2026. Su Paulo, manco a dirlo, c’è sempre il “solito” Boca oltre a due club arabi. (…) Il suo entourage vorrebbe restare in Europa ancora per un po’ per poi valutare l’ipotesi Major League Soccer di Stati Uniti e Canada (alla maniera di Lionel Messi) prima del probabile ritorno in Argentina. Il tempo s’incaricherà di stabilire il futuro approdo del trequartista, ma prima di tutto ci sono Gasp e il Cagliari. E i granellini dell’orologio di sabbia continuano intanto a cadere inesorabili verso il basso. Come si dice? Ora o mai più.

(gasport)

Addio Venturi: 101 presenze da capitano giallorosso

IL TEMPO (GAB. TUR) – La Roma saluta un pezzo della sua storia. All’età di 96 anni si è spento Arcadio Venturi, storico capitano che ha indossato la maglia giallorossa tra il 1948 e il 1957. Ha portato la fascia al braccio in 101 partite ufficiali e nel 2016 è stato inserito nella Hall of Fame del club. «Ha sempre dimostrato uno straordinario attaccamento ai nostri colori» si legge nel messaggio di cordoglio pubblicato dalla Roma sui propri canali ufficiali. Celebre la sua frase «chi è un giocatore della Roma, lo è per tutta la vita» che incarna pienamente lo spirito romanista. Retrocesso in Serie B con la Roma nel 1950/51, Venturi contribuì alla risalita nella massima divisione italiana nella stagione successiva. È stato, inoltre, il primo calciatore a vestire la maglia della Nazionale nonostante la sua squadra militasse in Serie B. Venturi ha avuto anche una lunga esperienza come allenatore nelle giovanili dell’Inter, dove ha avuto modo di crescere giovani talenti come Bergomi e l’ex giallorosso Marco Delvecchio.

Tocca a voi

IL TEMPO (L. PES) – «Dobbiamo recuperare al meglio Dybala e Bailey, sono importanti e non possono essere questi». Troppe volte assenti, poco spesso o quasi mai incisi. Gasperini aspetta ancora la versione migliore di Dybala e Bailey. Tra i pochi che potrebbero regalare quell’imprevedibilità che manca all’attacco giallorosso ma alle prese con continui infortuni e prestazioni sottotono. L’argentino è stato fermato da una febbre e non ha preso parte alla ripresa dell’allenamento di ieri, già domenica sera aveva accusato i primi sintomi e tra oggi e domani dovrebbe tornare a lavorare a Trigoria in vista del match a Cagliari di domenica. Una lenta ripresa, invece, quella di Bailey che è apparso in difficoltà negli ultimi minuti contro il Napoli e che è chiamato alla svolta in un mese di dicembre che sarà importante per scontri diretti e assenze chiave della rosa. Chi invece prova ad accelerare il rientro è Dovbyk, che già sabato aveva ripreso a correre in campo e anche ieri ha svolto lavoro personalizzato. L’obiettivo resta la gara contro la Juventus del 20 dicembre ma non è da escludere un recupero anticipato in base all’evoluzione delle sue condizioni. L’assenza dell’ucraino, legata a quelle di Dybala e Bailey, ha messo a nudo ancora una volta tutti i limiti del reparto offensivo a disposizione di Gasperini. Il tecnico si aspetta due rinforzi davanti e nelle scorse settimane ha ribadito le sue priorità: centravanti e ala sinistra. Massara è al lavoro su diverse piste e ultimamente ha sondato anche Chiesa. L’azzurro, per il momento, non vorrebbe muoversi da Liverpool ma la situazione da qui a un mese potrebbe cambiare anche in base al suo impiego, soprattutto in relazione alla Nazionale. La Roma, così come per altri calciatori, non può andare oltre il prestito (magari legato a condizioni per diritto o obbligo) non avendo disponibilità di investimenti importanti per calciatori di qualità. I Reds, quindi, dovrebbero accettare questo tipo di formula un po’ come il Manchester United per Zirkzee, primo nome sulla lista del ds giallorosso che però inizia a complicarsi visto anche il recente impiego (con gol) dell’olandese in Inghilterra. L’attaccante ex Bologna guadagna 3,8 milioni più bonus (facili) da un milione e non disdegnerebbe un ritorno in Italia ma la partita è più complessa di quanto poteva sembrare qualche settimana fa. Tra i nomi sondati anche quelli di Raspadori (sempre in prestito senza apertura dell’Atletico) e Tel, che al Totteham gioca poco ma ad oggi non è più di un’idea. Piace anche a Giovane del Verona ma servirebbero soldi cash per portarlo subito nella Capitale. Da monitorare, tra i calciatori che potrebbero partire, la situazione di Pisilli che piace al Genoa di De Rossi senza però ancora contatti concreti. Intanto il club continua a lavorare per trattenere N’Dicka ed El Aynaoui fino alla gara col Como del 15 dicembre. Ma ora la testa di Gasp va a Cagliari. Rialzarsi subito per continuare a correre.

Dovbyk-Ferguson flop. Gasp spinge su Zirkzee

LEGGO (F. BALZANI) – Caccia al numero nove. Che non è un amico di Undici nella stranota serie Stranger Things, ma il bomber che manca così tanto a Gasperini. Nella Roma che sogna il ritorno in Champions, infatti, c’è un dato che preoccupa. Tra Dovbyk e Ferguson si contano 3 reti complessive, una in meno del solo Vardy. Un vuoto centrale inusuale per le squadre di Gasp ma anche per la storia giallorossa visto che negli anni il numero 9 ha sempre avuto una certa rilevanza: da Pruzzo a Batistuta passando per Dzeko, Voeller, Lukaku, Balbo o Montella. Arrivare a un top a gennaio è praticamente impossibile, ma Gasperini sta spingendo l’acceleratore chiedendo maggiore prontezza a Massara su tre nomi che potrebbero risolvere il problema del gol. Il primo resta quello di Zirkzee (nella foto) che in Italia ha già giocato (bene) e che piace da tempo al tecnico. Il Manchester United, però, intende monetizzare e vuole inserire l’obbligo di riscatto per l’olandese. Discorso simile per Fabio Silva del Borussia Dortmund già cercato dai giallorossi in estate e chiuso da una folta concorrenza in Germania. Il nome nuovo è quello di Eddie Nketiah, attaccante inglese del Crystal Palace che ha gli stessi agenti di Sancho e che cerca maggiore spazio. La Roma, infine, ha ottenuto il via libera dalla Fifa per far partire Ndicka ed El Ayanoui dopo la sfida col Como di lunedì 15. Ora è atteso l’ok di Costa d’Avorio e Marocco. Intanto a Trigoria si è rivisto Dovbyk che ieri è tornato a correre con l’obiettivo di essere a disposizione tra 10-15 giorni. Assente Dybala per un attacco febbrile, per l’argentino ieri sono tornate le voci di un ritorno al Boca a fine stagione.