IL PUNTO DEL LUNEDÌ – FERRETTI: “La realtà sta presentando il conto alla Roma” – CARMELLINI: “Se si vuole finire in alto la società deve intervenire nel mercato”

Dopo la sconfitta contro il Cagliari, sulle colonne dei quotidiani odierni si analizza la situazione giallorossa, in particolare quella offensiva. “Per una dozzina di partite Roma è riuscita a sopperire alla mancanza dei gol di un attaccante centrale, ha conquistato punti su punti attraverso le magie di Gasp e i numeri a colori di qualche protagonista inaspettato, forse è andata oltre le proprie possibilità, ma ora la realtà le sta presentando il conto”, scrive Mimmo Ferretti sul Corriere dello Sport. Così invece Andrea Sorrentino del Il Messaggero: “Per consunzione, nel finale, arriva la quinta sconfitta (su cinque)per 1-0, terza negli ultimi cinque turni. Allarme. Quel Baldanzì centravanti è un’assurdità se vogliamo leggerla al primo livello, ma salendo di un gradino la vediamo per quella che è: una muta ma assordante richiesta di aiuto di Gasperini al presidente Friedkin”

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

S. VERNAZZA – LA GAZZETTA DELLO SPORT

(…) Seconda sconfitta consecutiva per la Roma, un punto nelle ultime due giornate per il Bologna. Roma e Bologna si stanno sfilando dalle posizioni di testa. Al di là della nuda cronaca, dell’inferiorità numerica per l’espulsione di Celik e dei focolai di risse, colpisce che Gasperini a Cagliari abbia riproposto Baldanzi centravanti. Più che una mossa o una soluzione ci sembra un grido di dolore, un appello a procedere sul mercato di gennaio. Il Bologna, a casa Lazio, si è preso un punto logico e accettabile. (…)

P. CONDO – CORRIERE DELLA SERA

(…) Nove delle sue quattordici partite sono finite 1-0: quattro Gasparini le ha vinte, cinque le ha perse compresa quella di ieri a Cagliari, e così la sosta a quota 27 si è allungata a due turni dopo il k.o. col Napoli. Le gare dellA Roma sono ossi di seppia, essenziali ed essiccate, contese equilibrate. In attesa che uno sbaglio — la bravura sta nel provocarlo — ne decida la direzione. Ieri gli errori sono stati due, entrambi giallorossi: l’espulsione di Celik ha rotto quell’equilibrio e lo stazione dl Ghilardi ne ha timbrato la conseguenza. La Roma mantiene la miglior difesa della Serie A, e dunque il reparto non merita il banco degli Imputati: si sbaglia, amen. Ciò che colpisce è l’assenza di progressi nel gioco offensivo, frutto di un problema strutturale che non potrà non venire corretto a gennaio — la pazienza con Ferguson va esaurendosi —ma che obbligherà in prospettiva ad altre decisioni. Dybala in dosi così omeopatiche è un lusso che si può concedere al Real Madrid, nel senso di rosa composta davanti da sei/sette campioni, non un club costretto a tesaurizzare ogni mezza chance. La disponibilità di Baldanzi a pigliar botte è encomiabile, ma la sua fragilità consiglierebbe di arretrarlo in regia bassa piuttosto che avanzarlo in area di rigore. Soulé è un diversivo di valore, ma non può recitare da pericolo pubblico numero uno. La Roma resta comunque aggrappata al treno della Champions anche grazie ai languori di chi la insegue. (…)

T. CARMELLINI – IL TEMPO

Nella Capitale due indizi fanno una prova. Da una parte la Roma che sta sulle gambe e perde di nuovo. Dall’altra la Lazio che fatica in casa contro il Bologna: alla finestra ad un punto ma poteva anche finire peggio (pure meglio eh…). Entrambe chiudono la gara in dieci uomini ed entrambe avranno bisogno di tornare sul mercato a gennaio per rimettere dritta la rispettiva stagione. Per la Roma dalla complessa trasferta di Cagliari arriva la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Un passo indietro nel gioco, nel fisico, ma soprattutto nella testa per i giallorossi che tornano a casa con qualche certezza in mezzo e la consapevolezza che per poter contare in campionato non si possono giocare partite di questo tipo: a tratti inguardabile. E il bilancio va fatto al netto dell’espulsione di Celik che ha lasciato i suoi in dieci praticamente per un tempo intero: stavolta non c’era nemmeno l’alibi dell’impegno di coppa. Però sui cambbi Gasp poteva fare meglio, questo va detto. Una sconfitta che fa male alla Roma ma forse anche bene, perché a tre partite dalla fine dell’anno solare (in calendario Como, Juve e Genoa) il segnale è chiaro: se si vuole finire in alto la società deve intervenire nel mercato di gennaio. Friedkin è avvertito. Un passaggio a parte lo merita lo scontro verbale tra Hermoso e Folorunsho: romano del Cagliari e noto laziale. Ora, a prescindere dalla fede calcistica che ogni giocatore può avere per nascita o a vecchie passioni, quando si tirano in ballo le mamme e antichi mestieri non è mai una cosa bella. In un mondo nel quale la televisione spacca il pelo, pensare di poter passare inosservati mentre si da della bagascia alla madre di un av-versario, appare piuttosto complicato: oltre che indelicato. Insomma, è una questione di intelligenza: bene le scuse anche se tardive. (…)

T. DAMASCELLI – IL GIORNALE

(…) Nel pomeriggio quinta sconfitta per la Roma di Gasperini. Quella di ieri è conseguenza delle scelte singolari dell’allenatore nella formazione iniziale, errori ribaditi anche nei cambi, l’ingresso di un fantasma che porta il nome e cognome di
Paulo Dybala, un lusso da otto milioni di salario per rare apparizioni da narciso. La partita di Cagliari entra in cronaca anche per il raffinato scambio di botte e di parole tra Folorunsho e Hermoso, il var televisivo ha mostrato il chiaro labiale dell’italiano che ha ricordato al provocatore spagnolo le qualità morali delle madre e le relative prestazioni ad personam, il raffinato linguaggio ha fatto tornare alla mente l’elegante confronto mondiale tra Materazzi e Zidane, ieri è mancata la capocciata di reazione ma tutto fa brodo, come i vaffa continui di molti allenatori. Trattasi di cafoni e sguaiati, però smascherati dal Grande Fratello televisivo. (…)

M. FERRETTI – CORRIERE DELLO SPORT

Attenzione: seconda sconfitta di fila, per la Roma. Che dal primo posto in solitaria alla vigilia della partita contro il Napoli adesso, cioè dopo il ko in casa del Cagliari (zero gol in due appuntamenti consecutivi), si ritrova ai confini della zona Champions. Passo falso brutto assai e molto pesante per la classifica, con una prestazione assolutamente insufficiente confezionata già prima del rosso a Celik che ha costretto la squadra di Gasperini a giocare praticamente un tempo con l’uomo in meno. Una Roma fin dall’inizio senza idee chiare in ogni zona del campo e con le gomme sgonfie. Troppi elementi al di sotto del loro standard, troppa gente senza la testa giusta per affrontare un avversario disposto a tutto pur di vincere la partita. Le mosse di Gasperini, sia quelle iniziali sia le altre in corso d’opera, stavolta non hanno inciso sulla prova della Roma, apparsa tutto tranne che una squadra. (…) Per una dozzina di partite Roma è riuscita a sopperire alla mancanza dei gol di un attaccante centrale, ha conquistato punti su punti attraverso le magie di Gasp e i numeri a colori di qualche protagonista inaspettato, forse è andata oltre le proprie possibilità, ma ora la realtà le sta presentando il conto. Questo vuol dire soltanto una cosa: serve muoversi, e bene, sul mercato. Non esistono altre strade per arrivare a fine campionato tra le prime quattro della classifica.

G. D’UBALDO – CORRIERE DELLO SPORT

Non si può giocare senza centravanti. Gasperini lo sa e senza una prima punta di quelle che ce ne sono poche quest’anno in serie A finora aveva fatto miracoli, inventandosi di tutto, utilizzando in quel ruolo prima Dybala, poi preferendogli Baldanzi, dopo aver bordato sia Dovbyk che Ferguson. La più brutta Roma della stagione ha perso a Cagliari, che non vinceva in casa dal 13 settembre e si allontana dal primo posto, che aveva accarezzato e che aveva creato pericolose illusioni e lo ha fatto nella partita in cui per la prima volta si è rivelata inferiore all’avversario dal punto di vista atletico. È stato evidente il calo fisico rispetto al passato. Chi era in possesso della palla non riusciva a fare gioco, a trovare il compagno smarcato. Palestra e Folorunsho sono stati imprendibili, hanno costretto Gasperini a cambiare marcature e al Cagliari è riuscito tutto, con Svilar ancora una volta determinante, a evitare un passivo peggiore. (…) La Roma ha perso la seconda partita di fila, era accaduto solo una volta a inizio stagione e non capitava da un anno che restasse a secco per 180 minuti. Ma contro Napoli e Cagliari ha avuto una sola occasione da gol, quella di Baidanzi nel finale contro i campioni d’Italia. Pellegrini, rilanciato da Gasperini, non è mai entrato in partita, Soulé ha girato al largo, Dybala quando è entrato ha confermato di attraversare un periodo di involuzione, ma è stata una prestazione sotto tono di tutta la squadra. Pochi palloni recuperati e nel finale è subentrato il nervosismo che denota quando una squadra è alle corde. Senza dinamismo nessun giocatore è riuscito a smarcarsi e il gol incassato nel finale ha evidenziato ancora una volta le lacune della difesa. Gasperini deve correre ai ripari in attesa del mercato che verrà.

A. SORRENTINO – IL MESSAGGERO

Il calendario del campionato lunare dà la Roma calante, il Napoli crescente insieme allìnter, la Juve il solito pianto, e stasera c’è il Milan. Ma la XIV giornata è quella degli insulti a Cagliari, Folorunsho rovescia su Hermoso una tale pioggia di bassezze, da far sembrare un’educanda il provvido Materazzi con Zidane a Berlino. (…) Ma la vera notizia è la seconda caduta di fila della Roma e la sua improvvisa preoccupante fievolezza atletica. Sotto il maestrale dell’isola urla e biancheggia solo il Cagliari, mentre i gasperinianì hanno le gambe in croce, zero tiri in porta, addirittura peggio che contro il Napoli, Per consunzione, nel finale, arriva la quinta sconfìtta (su cinque) per 1-0, terza negli ultimi cinque turni. Allarme. Quel Baldanzì centravanti è un’assurdità se vogliamo leggerla al primo livello, ma salendo di un gradino la vediamo per quella che è: una muta ma assordante richiesta di aiuto di Gasperini al presidente Friedkin (…)

Glasgow è già vicina: Wesley da valutare

IL ROMANISTA (S. VALDARCHI) – Non c’è neanche il tempo per metabolizzare la sconfitta, che un nuovo appuntamento è già all’orizzonte. Con la delusione per il ko raccolto nella trasferta di Cagliari, questa mattina la Roma tornerà immediatamente al lavoro al Fulvio Bernardini di Trigoria, per il primo allenamento settimanale in vista di un altro viaggio, quello a Glasgow. (…) Come sempre, per la gara di coppa Gasperini non potrà contare su Baldanzi, escluso dalla lista Uefa a settembre, ma potrebbe ritrovare tra i convocati Wesley. Le condizioni del brasiliano, fermato da un affaticamento muscolare, saranno valutate nelle prossime ore, ma già domani potrebbe tornare ad allenarsi in gruppo. Non ci saranno, invece, né Dovbyk né Angeliño, anche se la speranza è rivederli entrambi in campo entro la fine dell’anno solare. (…)

Oggi in campo: Dybala è pronto

Non c’è tempo da perdere, questa mattina la Roma scenderà in campo al Fulvio Barnardini per cominciare la preparazione alla sfida di Europa League contro il Celtic. Mercoledì la partenza per Glasgow, con la seduta di rifinitura al Celtic Park dopo le parole in conferenza stampa di Gasparini insieme a un giocatore. (…) Wesley potrebbe recuperare, mentre Paulu Dybala si sente di nuovo pronto a giocare dal primo minuto e guiderà l’attacco da falso nove con alle sue spalle Soule e Pellegrini. (…)

(corsport)

I VOTI DEGLI ALTRI – Ghilardi “ingresso da incubo”, Celik “giornataccia”, Svilar “non può bastare da solo”

Seconda sconfitta di fila per la Roma di Gian Piero Gasperini, che a Cagliari si arrende 1-0. Uno dei pochi a salvarsi è Mile Svilar: “Con la solita uscita prodigiosa tiene il match in piedi già in 10 contro 11. Ma non può bastare da solo” (Il Romanista) Male Zekik Celik, su cui pesa il cartellino rosso: “Mezz’ora per capire dove fosse capitato e perché. Quando sembra ritrovarsi, commette uno sciagurato fallo su Folorunsho, rischiando il rigore ma guadagnandosi l’espulsione. Giornataccia” (Il Messaggero) Negativa anche la prova di Daniele Ghilardi: “Ingresso da incubo. Palestra lo salta due volte come un birillo, poi perde la marcatura sull’angolo che porta al vantaggio” (Corriere dello Sport).

LA MEDIA VOTI DELLE PAGELLE DEI QUOTIDIANI (La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Tempo, Il Romanista)

Svilar 6,71
Mancini 5,42
Ndicka 5,07
Hermoso 5,43
Celik 4,71
Cristante 5,14
Koné 5,28
Tsimikas 4,71
Soulé 5,50
Pellegrini 5,07
Baldanzi 5,00

Rensch 5,36
Ferguson 4,86
Dybala 5,07
El Aynaoui 5,36
Ghilardi 4,36

Gasperini 5,00


LA GAZZETTA DELLO SPORT

Svilar 6,5
Mancini 5,5
Ndicka 4,5
Hermoso 5,5
Celik 5
Cristante 5
Koné 5
Tsimikas 4,5
Soulé 5
Pellegrini 5
Baldanzi 4,5

Rensch 5
Ferguson 5
Dybala 5
El Aynaoui 5
Ghilardi 4

Gasperini 5


IL CORRIERE DELLO SPORT

Svilar 7
Mancini 5,5
Ndicka 6
Hermoso 5,5
Celik 4,5
Cristante 5
Koné 6
Tsimikas 5
Soulé 5,5
Pellegrini 5
Baldanzi 5

Rensch 5,5
Ferguson 5
Dybala 5
El Aynaoui 5
Ghilardi 4

Gasperini 5


IL MESSAGGERO

Svilar 7
Mancini 5
Ndicka 4,5
Hermoso 5
Celik 5
Cristante 5
Koné 5
Tsimikas 4,5
Soulé 5
Pellegrini 5
Baldanzi 5

Rensch 5,5
Ferguson 5
Dybala 4,5
El Aynaoui 5,5
Ghilardi 4,5

Gasperini 5


IL CORRIERE DELLA SERA

Svilar 7
Mancini 5,5
Ndicka 5
Hermoso 5
Celik 5
Cristante 5
Koné 5
Tsimikas 4,5
Soulé 5,5
Pellegrini 5
Baldanzi 5

Rensch 5
Ferguson 5
Dybala 5
El Aynaoui 5
Ghilardi 4

Gasperini 5


LA REPUBBLICA

Svilar 6,5
Mancini 5
Ndicka 5
Hermoso 6
Celik 4
Cristante 5,5
Koné 5,5
Tsimikas 4,5
Soulé 6
Pellegrini 5
Baldanzi 4,5

Rensch 6
Ferguson 4,5
Dybala 5
El Aynaoui 5,5
Ghilardi 4

Gasperini 5


IL TEMPO

Svilar 6,5
Mancini 5,5
Ndicka 4,5
Hermoso 5,5
Celik 5
Cristante 4,5
Koné 5
Tsimikas 4,5
Soulé 5,5
Pellegrini 5,5
Baldanzi 6

Rensch 5,5
Ferguson 5
Dybala 5
El Aynaoui 6
Ghilardi 4,5

Gasperini 4,5


IL ROMANISTA

Svilar 6,5
Mancini 6
Ndicka 6
Hermoso 5,5
Celik 4,5
Cristante 6
Koné 5,5
Tsimikas 5,5
Soulé 6
Pellegrini 5
Baldanzi 5

Rensch 5,5
Ferguson  5
Dybala 5,5
El Aynaoui 6
Ghilardi 4,5

Gasperini 5,5

Senza attacco e senza scuse

Ci sono partite che nascono male e finiscono peggio. Quella di Cagliari, è una di queste. E non perché la Roma, alla settima sconfitta stagionale, perda per 1-0. In un processo di crescita come quello intrapreso dai giallorossi ci può stare. Quello che stona invece è che Gasperini continua a giocare senza un centravanti. Ieri il tecnico è dovuto ripartire con Baldanzi dal 1’ che non è un 9 né falso tanto meno vero per poi inserire a partita in corso Ferguson che del centravanti, almeno fino ad oggi, ha soltanto il curriculum, tra faltro stropicciato. Se poi Dybala, tra infortuni e febbre, non arriva al 50% della condizione e Bailey in una gara da recuperare non viene nemmeno preso in considerazione, appare difficile stupirsi. Anzi, bisognerebbe soprattutto prendersi dei 24 punti ottenuti finora con 15 gol in 14 gare, del lusinghiero quarto posto che va difeso dal possibile ritorno della Juventus (non dimenticando Bologna e Como) e non sparare sul pianista di Grugliasco. (…) Si capisce subito che è un pomeriggio strano. Pisacane trova il jolly tattico schierando il Cagliari con uno scolastico 4-4-2 che con due linee vicine e molto basse permette di bloccare il gioco e frenare gli inserimenti delle mezze punte giallorosse, per poi ripartire in velocità, non avendo nulla da invidiare ai giallorossi sul piano della corsa. Gasp, che dà fiducia a Baldanzi come terminale offensivo, si sgola a bordo campo chiedendo soprattutto a Celik di provare Timo-due con Soulé. Ma non è giornata. E stranamente viene meno anche la solidità difensiva. A destra nel mismatch Palestra-Tsimikas, la squadra di Gasperini soffre. (…)I giallorossi guadagnano in campo subito una ventina di metri ma continuano a soffrire le ripartenze di Folorunho che esalta ancora Svilar. Palestra intanto prosegue nel suo show personale, tanto da costringere Gasperini a cambiare prima Tsimikas con Ghilardi e poi, dopo aver rischiato il rigore, a invertire l’ex Verona con Rensch. La Roma è però alle corde e sugli sviluppi di un corner di Esposito, Ghilardi salta male, Gaetano trova il diagonale e cala il buio. (…) La Roma è al terzo ko nelle ultime 5 gare di campionato, confermando che quando va sotto nel punteggio non recupera quasi mai (1 volta su 8, comprese le coppe). Se non è un campanello d’allarme, gli somiglia molto.

(Il Messaggero)

La Roma cade a Cagliari Gasp: “Errori grossolani”. È crisi per gli attaccantu

A forza di tirarla, la coperta s’è ristretta. Ora i limiti della Roma si vedono tutti. Gian bene». Nella sconfitta di Cagliari – gol di Gaetano – non bastano le toppe del timoniere per evitare la deriva. La seconda di fila dopo aver perso la vetta del campionato, sotto i colpi del Napoli, la scorsa domenica. È la fine di una «settimana difficile» – così l’aveva etichettata Gasp nella conferenza del sabato – ma rischia di essere l’inizio di un vortice letale: Celtic (giovedì 11 dicembre); Como (il 15) e Juventus (il 20). Anche se il tecnico assicura che la rosa basti «per fare bene in tre competizioni diverse», la trasferta sarda restituisce un quadro diverso, realista. Se la stagione della Roma era iniziata con un problema (la scarsa capacità realizzativa) e una certezza (la grande solidità difensiva), ora quella unica convinzione s’è sgretolata. Con il Cagliari – non certo una macchina da gol – i giallorossi hanno rischiato tantissimo, complice pure l’espulsione di Celik nella ripresa, frutto di una lettura difensiva sbagliata. (…) Gasp dai suoi, comunque, s’aspettava qualcosa di più. Soprattutto dai subentrati: Ferguson e Dybala, tra gli altri. Quegli attaccanti che, nella conferenza del sabato, Gasperini aveva schiaffato nella categoria dei «poco continui e presenti». Dove stanno pure Dovbyk (ai box per infortunio) e Bailey, che in Sardegna ha visto solo la panchina. E poi l’errore di Ghilardi, che in campionato – prima di entrare a Cagliari – aveva racimolato appena sei minuti. (…)

(La Repubblica)

Niente festa e riposo per la squadra. Allenamento oggi: c’è l’Europa League

Niente riposo per la Roma dopo la sconfitta di Cagliari: i calciatori si ritroveranno già domani mattina a Trigoria. E poco importa che sia un giorno di festa visto che è l’Immacolata. La scelta però non va Interpretata come una punizione dopo la prestazione deludente in Sardegna che ha portato alla seconda sconfitta consecutiva, la quinta in campionato. C’è da preparare la gara di Europa League. la sfida con i Celtic. (…)

(corsera)

Gasperini non fa più gol. E si ferma con il rosso

Il cancello degli arrivi dell’aeroporto di Elmas ha controllato le liste, perché pare che Roma non sia mai sbarcata in Sardegna. Alla Domus Arena si presenta una squadra bianca come la (bellissima) maglia che indossa, per niente gasperiniana nello spirito, nei duelli, nella determinazione. La seconda sconfitta di fila dopo il ko con il Napoli, e già la settima della prima stagione del Gasp nella Capitale, segna una bruschissima interruzione del processo di crescita, e ancora di più delle ambizioni da primato. Ma tanto merito va anche al Cagliari di Fabio Pisacane, che maneggia magistralmente sia le mosse iniziali sia quelle a partita in corso, quando si ritrova in su-periorità numerica per l’espulsione di Celik: il giovane tecnico non vinceva da 79 giorni, nel frattempo ha lavorato e si vede. Il premio finale capitalizzato dal piede di Gaetano, una delle aggiunte dalla panchina, rende giustizia alla partita perfetta giocata dai sardi e soprattutto alla formidabile prestazione dell’imprendibile Palestra, dell’anima Deiola, dello sfondatore Folorunsho, dell’inventivo Seba Esposito. La Roma è senza attacco – di nuovo zero gol, due tiri in porta moscetti e nient’altro – e si sapeva: Baldanzi da nove non è proponibile, ma non è che con Dybala e Ferguson sia andata meglio, e non solo per il dieci contro undici(…) Pellegrini gira a vuoto. Poi certo, c’è Baldanzi che gioca da centro-vanti senza esserlo: non svuota ma riempie con quel poco che può. Solo Koné che ha di fronte l’incerto Adopo dà qualche im-
pulso ma mai un’accelerata decisa. (…) Il possesso giallorosso che sfiora il 60% non serve a niente. (…)

(gasport)

Folorunsho insulta Hermoso. In campo la rissa, poi si pente. Ndicka: «Abbiamo perso la testa»

Se c’è un limite alla decenza ieri è stato sicuramente superato. A Cagliari Folorunsho è andato oltre le solite scaramucce tra giocatori e gli irripetibili epiteti pronunciati nei confronti della madre di Hermoso sono un gesto da condannare. Tutto nasce al minuto 77 quando Palestra cade in area dopo un leggero contatto con Ghilardi. Per Zufferli non c’è niente, ma gli animi si scaldano. Il centrocampista prende di mira lo spagnolo e il direttore di gara ammonisce entrambi dopo una mini rissa. Ma non finisce qui e a distanza urla una serie di insulti sessisti accompagnati da gesti scurrili che fanno andare su di giri Hermoso. Zufferli, però, non estrae un altro cartellino che avrebbe riportato le due squadre a giocare in parità numerica. Qualche minuto più tardi – dopo il gol di Gaetano -scoppia un altro parapiglia. I protagonisti? Sempre i soliti. Folorunsho rimane a terra per crampi, Palestra se ne accorge e appoggia il pallone verso il fallo laterale per far intervenire i soccorsi, Mario ne approfitta, non fa uscire la palla e corre sulla fascia fino a quando l’azione non sfuma. Altro caos. (… In campo l’adrenalina ha preso il sopravvento, era un momento delicato, c’era tensione e ad un’offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Anche se si dice “finita la partita, finisce tutto», le parole di Folorunsho. (…) «Abbiamo perso la testa e non siamo riusciti a rimanere concentrati», ha detto Ndicka a fine partita. Ha poi aggiunto: «Non siamo contenti di come abbiamo giocato. Ci aspettavamo di vincere e c’è tanta delusione:Dobbiamo rialzare la testa». Continua a tenere banco la situazione legata alla sua partenza per la Coppa d’Africa. La Fifa ha dato l’ok per poter tenere i giocatori fino al 15 dicembre (data di Roma-Como), manca ancora il via libera della Costa d’Avorio: «Non so quando dovrò partire», ha dichiarato ieri. Stessa situazione per El Aynaoui.

(Il Messaggero)

La Roma si ferma davanti ai propri limiti: il problema è l’attacco

Questione di cuore: il Cagliari ce l’ha, la Roma no e rimedia la quinta sconfitta in campionato, la seconda consecutiva. Tutte per 1-o. Il giorno atteso per il rilancio dopo lo scivolone contro il Napoli, certificai i limiti dei giallorossi. Una domenica maledetta in cui i discepoli del Gasp, pigri e inconcludenti, si fanno trascinare dentro una partita sporca, nervosa e condizio-nata dal vento. Ma le giustificazioni non servono. Troppo molle la Roma sino all’intervallo quando, in parità numerica, si limita a controllare le ripartenze dei sardi, smaniosi di tornare a vincere dopo nove giornate senza gloria, condite appena da quattro pareggi. Cristante e Koné, che guidano il centrocampo romanista, si muovono compassati, l’attacco non graffia. (…) E invece il Cagliari schiaccia sull’acceleratore. Svilar, dopo aver salvato in uscita su Obert, si deve arrendere al diagonale millimetrico del nuovo entrato Gaetano. Il Cagliari fa festa. 2 Roma si ferma davanti ai propri limiti. L’attacco non va. E vero che stavolta neppure la difesa, la migliore del campionato, in-grana. Ma i problemi sono davanti. Dybala e Ferguson, entrati dopo un’ora abbondante, non incidono. Serve un centroavanti sul mercato altrimenti per il Gasp diventa dura difendere la Champions. (…)

(corsera)