Stadio Roma, Marino: “Preoccupato per la decisione di inserirlo tra le opere per gli Europei”

“Insieme all’europarlamentare Dario Tamburrano (M5S) ho espresso forte preoccupazione per la decisione di inserire lo stadio di Pietralata tra le opere da realizzare con poteri speciali in vista degli Europei di calcio 2032. Una scelta ingiustificata e provocatoria, che rischia di trasformare un grande evento sportivo in un’occasione per aggirare le regole ordinarie e favorire nuove forme di speculazione. L’area di Pietralata ospita un bosco urbano che verrebbe interamente abbattuto per far posto alla costruzione: un prezzo ambientale e sociale inaccettabile per la città”. Così dai suoi social l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino a europarlamentare di Avs.

Inoltre, secondo Marino “non si comprende la necessità di estendere i poteri speciali a tredici impianti, quando per gli Europei ne servono soltanto cinque – di cui tre già esistenti o facilmente adattabili, compreso l’Olimpico. Preoccupa infine la decisione del Governo di attribuire al sindaco Roberto Gualtieri un ulteriore potere speciale, dopo quelli già ricevuti per il Giubileo e per la gestione dei rifiuti. Una concentrazione di poteri che rischia di escludere il dialogo con i cittadini e di prolungarsi oltre la durata del mandato elettivo”, conclude.

Faraoni: “Ranieri e Gasperini? Allenatori eccezionali ma persone opposte. Il primo non fa mai scenate, il secondo lo sentivi strillare per tutto lo stadio”

SKY SPORT – Ai microfoni dell’emittente televisiva, è intervenuto Marco Davide Faraoni, ex calciatore di Hellas Verona, Lazio e Fiorentina tra le altre. Il difensore ai tempi dell’Inter è stato allenato sia da Claudio Ranieri che da Gian Piero Gasperini, oggi entrambi alla Roma, ed ha parlato anche delle differenze tra i due tecnici. Ecco le sue parole.

Fa effetto vedere Gasperini e Ranieri collaborare insieme alla Roma?
“Non so se fa effetto, ma posso dire certamente che si tratta di due persone molto diverse. Quasi opposte. Ranieri è pacato, non fa mai scenate. E per mai, intendo mai: non mi ricordo nemmeno troppo come sia quando grida. Arriva al cuore delle persone con la gentilezza. Faccio un esempio: al momento della cena, arrivava e stringeva la mano a ogni giocatore, augurando buon appetito. Ha veramente un atteggiamento paterno. Gasperini, invece, lo sentivi eccome. Ha sempre preteso molto e, se la prestazione non gli piaceva, strillava così tanto che lo sentivi per tutto lo stadio. È istintivo: pure da avversario notavo come se la prendeva con i suoi giocatori quando non gli piaceva qualcosa. In queste prime settimane di Roma, però, mi sembra di vederlo più tranquillo. Quasi disteso. Stiamo parlando comunque di due allenatori eccezionali”.

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Ora è ufficiale: Mark Sertori lascia la Roma. Il messaggio: “Che viaggio. Abbiamo ridotto del 42% il numero di partite perse dai giocatori infortunati”

Mark Sertori ha lasciato la Roma. L’ex Director of performance del club ha aggiornato la propria posizione lavorativa su LinkedIn, annunciando di fatto di aver interrotto il proprio rapporto lavorativo con la società giallorossa. Era arrivato nell’agosto del 2024 e aveva riassunto così, in un’intervista a Il Romanista, il proprio ruolo: “Io sono il direttore delle performances, in altre parole sono capo della “Sport Science” ovvero fisioterapisti, massaggiatori e psicologi. Tutto ciò che riguarda la performance è in carico a me“.

Il suo post: “Finestre e specchi”. Credo che sia importante come leader guardarsi prima allo specchio quando le cose non vanno così bene e guardare attraverso la finestra quando le cose vanno alla grande. Riduzione complessiva degli infortuni del 45% rispetto alla stagione 23/24, la migliore del campionato, rendendo disponibili più giocatori nella stagione 24/25. Abbiamo lavorato duramente per migliorare l’efficienza del team addetto alle prestazioni, che ha lavorato instancabilmente per rendere i nostri tempi di recupero anche i migliori della Serie A. Insieme abbiamo ridotto di ben il 42% il numero di partite perse dai giocatori infortunati. Mentre le richieste ai giocatori sono aumentate del 6% in più di partite, ma, cosa ancora più importante, i tempi di recupero si sono ridotti del 24% nel corso della stagione. Un ringraziamento speciale va al mio team e a coloro che hanno contribuito ai nostri risultati: Leonardo Alterini, Marco Barbato, Giorgio Bertolone, Gianluca Capogna, Fabio Deidda, Christian Di Claudio, Manrico Ferrari, Stefano Gari, Emanuele Gregorace, Aldo Lacopo, Walter Martinelli, Valerio Piergentili, Roberto Porreca, Vittorio Raieta, Guido Rillo, Raniero Russo, Maurizio Timperi, Roberto Vannicelli, Melissa Di Donato e Giuseppe Virgilli. Che viaggio è stato all’AS Roma! 3 manager, 3 metodologie molto diverse e tanti aggiustamenti, dimostrando che versatilità, allineamento e flessibilità sono necessari nel gioco moderno. Non vediamo davvero l’ora di continuare il nostro viaggio, più specificamente su cosa potremo ottenere la prossima stagione“.

Matic torna sull’addio alla Roma: “Promesse non mantenute, mi sentivo sempre in prova”

SKY SPORT – Nemanja Matic, centrocampista del Sassuolo, si è raccontato attraverso una lunga chiacchierata nel corso di “Sky Calcio – L’Originale”. Il serbo è tornato anche sull’addio alla Roma: “Avete tempo? Per rispondere a questa domanda devo ripartire dall’inizio, quando ho scelto la Roma e sono andato via dallo United per entrare in un progetto in cui sarei dovuto restare almeno un paio d’anni. Prima della Roma avevo avuto delle offerte, mi proponevano dei contratti triennali, e già all’epoca avevo una certa età. Por è arrivata la Roma di Mou: all’inizio non volevo andare, la loro offerta era un contratto annuale, ma per José soprattutto ho scelto la piazza giallorossa. All’inizio mi hanno detto di firmare e che già a gennaio avremmo parlato di rinnovo. Secondo me ho giocato bene, stavo giocando bene. A gennaio però nessuno mi ha detto nulla per il rinnovo. A febbraio ho cercato io dei contatti e mi è stato detto che se avessi giocato più del 50% delle partite avrei avuto il rinnovo automatico. Non era certo quello che mi era stato promesso in estate. Avevo la sensazione di essere costantemente in prova. A febbraio ho detto quindi alla società che fino a fine stagione avrei dato il massimo per portare la Roma il più lontano possibile, la dirigenza sapeva già qual era la mia decisione in estate e quando il Rennes mi ha offerto un triennale ho accettato. lo non ero il problema, il problema sono state le persone che hanno promesso qualcosa e poi non l’hanno mantenuto. Mi sentivo sempre in prova alla Roma e con la mia famiglia non abbiamo mai trovato stabilità”

Capello: “Gasperini ha la mentalità vincente e incentrata sul lavoro. A Roma è difficile inculcarla, ma ci sta riuscendo”

RAI RADIO UNO – Fabio Capello, ex allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione radiofonica ‘Radio Anch’io Sport’ e si è soffermato sul lavoro di Gian Piero Gasperini sulla panchina giallorossa. Ecco le sue parole: “Mi aspetto un campionato da Champions. Gasperini ha la mentalità vincente e del lavoro, che molte volte a Roma è difficile inculcare. Lui per ora ci è riuscito. Ha giocatori capaci tecnicamente come Soulé e Dybala: giocatori di classe infinita, che possono risolvere le partite con un gol o con un passaggio, e non tutti ce l’hanno. La bravura di Gasperini e la spinta della piazza saranno molto importanti per la Roma”.

Florenzi: “L’addio alla Roma mi ha fatto male perché sono un tifoso giallorosso. Il lavoro di Gasperini? C’è ancora tanto margine”

SKY CALCIO CLUB – Alessandro Florenzi, ex calciatore della Roma, è stato invitato come ospite alla trasmissione dell’emittente televisiva e tra i vari temi trattati è tornato a parlare della sua avventura nella Capitale e del lavoro di Gian Piero Gasperini sulla panchina giallorossa. Ecco le sue parole.

L’addio alla Roma?
“Quando ho lasciato la Roma sono stato male, perché prima di essere un giocatore sono un tifoso della Roma. Ma penso che ognuno abbia il proprio percorso da fare, ho avuto esperienze bellissime”.

Il gol da centrocampo contro il Barcellona?
“Se vedi il replay, io guardo tre-quattro volte il portiere avversario. Ricordo tutto come fosse oggi, Edin Dzeko fa un taglio verso i centrali loro, così ho pensato: ‘Se gliela do, è persa’. Ho visto Ter Stegen fuori, ho pensato ‘Ora ci provo’. Balisticamente è il gol più bello della mia carriera, anche se ne ho fatti altri molto interessanti secondo me”.

La Roma di Gasperini?
“Non mi aspettavo questa velocità, ma quanto margine c’è? Tanto. Mancano delle cose ancora, ma comunque sta lì”.

L’addio al calcio giocato?
“Ho deciso di smettere di giocare a luglio, quando sono salito su un tapis-roulant. Dopo tre settimane di vacanza, sono entrato in palestra e dopo poco ho pensato: “Che stai facendo?”. Sono sceso e sono andato via, non ero più disposto a sentire i dolori che ho sentito negli ultimi anni. Ho giocato in condizioni molto dolorose, e ora non mi manca il campo, perché l’ho fatto per me stesso. Le mie ginocchia mi ringraziano tutti i giorni”.

Fiorentina-Roma, Gasperini rivela: “Ferguson ha accusato un problema alla caviglia giovedì, non era in grado di giocare”

DAZN – Dopo la vittoria per 2-1 contro la Fiorentina al Franchi nella sesta giornata di campionato, Gian Piero Gasperini ha spiegato anche l’assenza di Evan Ferguson dal match di oggi a causa di un problema alla caviglia accusato giovedì contro il Lille. Il tecnico, rispondendo ad una domanda sul possibile futuro di Paulo Dybala da falso nove, ha rivelato: “No, siamo in emergenza. Ferguson aveva accusato un problema alla caviglia giovedì e non era in grado di giocare. Dybala si è allenato venerdì, ha fatto sedute molto blande. Ma non perde mai la sua tecnica e grazie ad essa può giocare in qualsiasi ruolo d’attacco. Ci è stato utile, ma nel mio pensiero Dybala deve giocare con un centravanti”.

Noyz Narcos, cuore giallorosso al Red Bull 64 Bars: sul palco con la nuova maglia della Roma (VIDEO)

Noyz Narcos, icona del rap romano, è stato uno dei protagonisti più attesi del Red Bull 64 Bars Live, e non ha deluso le aspettative dei suoi fan, in particolare di quelli con il cuore romanista. Il rapper ha fatto il suo ingresso sul palco indossando la nuova felpa nera della Roma, parte dell’esclusiva collezione “Urban Purist” firmata adidas, caratterizzata da dettagli arancioni e rossi su sfondo nero.

Il momento clou della serata è arrivato durante il duetto con un’altro rapper, Danno. Per la prima volta in assoluto, i due hanno eseguito dal vivo la traccia “Karashò”. E per un’occasione così speciale, Noyz ha raddoppiato la posta: sfilata la felpa, ha mostrato a tutto il pubblico la maglia giallorossa della stessa linea “Urban Purist”, firmando l’esibizione con i colori della Roma.

 

@concertirap Il padrone di casa 👑 Invited by @Red Bull Italia #redbull64barslive ♬ suono originale – Concerti Rap

@concertirap Dal 2007 che aspettavamo 🔥 Invited by @Red Bull Italia #redbull64barslive ♬ suono originale – Concerti Rap

Fiorentina-Roma, Tavano (ag. Bove): “È la sua partita, è legato a entrambe le squadre”

Alla vigilia della sfida tra Fiorentina e Roma, l’agente di Edoardo Bove, Diego Tavano, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola, definendo la partita di domani come una sfida dal sapore speciale per il suo assistito, legato a entrambe le piazze dopo l’esperienza in prestito della scorsa stagione.

L’agente ha sottolineato come il centrocampista giallorosso, reduce proprio dall’esperienza in Toscana, consideri questa una partita diversa dalle altre: “Sono le due squadre che più hanno dato nella carriera di Edo, quindi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista emozionale. È legatissimo a tutte e due le squadre, per un motivo e per un altro. In effetti è un po’ la sua partita”.

Tavano ha infatti rivelato come Bove si sia letteralmente innamorato della città e del calore dei tifosi durante la sua permanenza a Firenze: “Mi sono innamorato dell’ambiente, così come si è innamorato Edoardo, della città, dei tifosi. È veramente un pubblico che merita tanto”.

(firenzeviola.it)

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