Inizia con una vittoria l’avventura di Gian Piero Gasperini alla guida della Roma. Il gol di Wesley ad inizio ripresa regala ai giallorossi il successo contro il Bologna. Come riportato da Opta, per il tecnico di Grugliasco si tratta della decima vittoria in carriera alla prima giornata di campionato, eguagliando Nereo Rocco al secondo posto di questa speciale classifica. Solo Giovanni Trapattoni, primo a quota 12, ha fatto meglio di questi due.
10 – Gian Piero Gasperini ha ottenuto 10 successi alla prima partita stagionale in Serie A: solamente Giovanni Trapattoni (12) conta più vittorie nel match inaugurale nella storia del massimo campionato (a quota 10 anche Nereo Rocco). Abbrivio.#RomaBologna
La Roma inizia con il piede giusto la nuova stagione: i giallorossi superano per 1-0 il Bologna allo Stadio Olimpico grazie al gol del nuovo arrivato Wesley. Proprio il brasiliano, premiato anche dalla Lega Serie A come MVP del match, è stato celebrato in uno scatto su Instagram dal compagno Paulo Dybala: “Boa caralhooooo, Grande Roma”
“Bello tornare a casa e iniziare con una vittoria. Grande spirito. Daje Roma”. Così Matias Soulè celebra sui social la vittoria della Roma al debutto in campionato contro il Bologna.
Anche il nuovo capitano Stephan El Shaarawy ha reagito su Instagram al successo giallorosso. Queste le sue parole: “Quant’è bello tornare nel nostro stadio con questa atmosfera, buona la prima”
La giornata di lunedì sarà molto importante per capire se la gara tra Pisa e Roma, seconda giornata di campionato, in programma per sabato prossimo alle ore 20:45, potrà essere disputata all’Arena Garibaldi, casa della formazione toscana. Come riportato dal portale locale, infatti, la Commissione di vigilanza è attesa per un sopralluogo per verificare l’agibilità dell’impianto, in seguito al restyling effettuato negli ultimi mesi. Un investimento complessivo da circa 3 milioni di euro. Lunedì è attesa dunque la decisione definitiva che decreterà se la gara sarà disputata all’Arena Garibaldi.
Secondo gli aggiornamenti del giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante, Pisa-Roma in programma sabato 30 agosto si giocherà regolarmente all’Arena Garibaldi: è arrivato l’ok per l’agibilità.
Pisa-Roma si giocherà regolarmente a Pisa sabato prossimo. Agibilità ok. @SkySport
Domani alle ore 16:30 la Roma Primavera farà il suo debutto casalingo in campionato contro l’Atalanta. Obiettivo tre punti per i ragazzi di Sdopo il pareggio alla prima in trasferta contro il Parma. Il tecnico ha presentato la sfida ai canali ufficiali del club.
“Basta leggere le rose, i numeri di maglia che hanno assegnato a tutti i giocatori del campionato Primavera. Ci saranno tantissime squadre a limite di età. Per noi è una forte motivazione perché sappiamo che ci metteranno alla frusta, sia dal punto di vista fisico che dell’esperienza, e questo è per noi motivo di grande crescita. Sappiamo che dobbiamo fare qualcosa in più degli altri, avendo un’età media inferiore a tente squadre. Ma questo non deve essere un problema per noi.”
La partita di Parma quanta esperienza può dare al gruppo per capire come interpretare certe partite da subito?
“Tanta. Ogni partita è per noi motivo di grande crescita. Abbiamo finito di analizzare le cose fatte bene e gli errori commessi a Parma, dove si è toccato con mano che bisogna maturare velocemente in tante situazioni. Anticipando tanti ragazzi che hanno ancora poche presenze ci possono essere degli errori, ma sta alla nostra intelligenza e alla loro capacità di apprendere superarli velocemente per diventare giocatori migliori.”
Emozionato per il ritorno al Tre Fontane? Subito una gara difficile
“Forte emozione. Torno in un ambiente che è stato casa per due anni, dove ho vissuto momenti veramente belli. Chiaramente è una cosa che mi regala felività ed emozione. Abbiamo un avversario di fronte che ci deve far capire quanto siamo migliorati rispetto alla settimana scorsa. L’Atalanta ha un settore giovanile all’avanguardia, ha sempre squadre estremamente competititve. Sappiamo che è un’altra partita da prendere con forte motivazione e concentrazione, con attenzione su ogni singolo pallone, perché dispone di giocatori ed elementi che possono farti male in qualsiasi momento.”
🏟️ Domani al Tre Fontane il nostro esordio in casa contro l’Atalanta alle 16:30
La Roma Femminile batte 4-2 la Ternana nella prima gara della Serie A Women’s Cup grazie alle reti di Corelli su rigore e la doppietta di Pilgrim nel primo tempo. Di Rieke il sigillo finale nella ripresa. Il tecnico giallorosso Luca Rossettini ha commentato il successo delle sue ragazze ai canali ufficiali del club.
“Siamo contenti, ci tenevamo a partire bene tutti, io innanzitutto ma anche le ragazze, per coronare e chiudere questo primo periodo di preparazione in cui ci sono state tante novità, sia da parte mia ma anche nel gruppo, non era scontato. La Ternana ha fatto una buona partita, ha dimostrato di avere qualità. E’ stata un osso duro, però le ragazze hanno fattouna partita giusta, rischiando qualcosa ma creando tante opportunità.”
Quali sono le note più positive di questa partita, a parte la vittoria?
“Ce ne sono tante. Alayah centravanti ha fatto una partita straordinaria, solo per citarne qualcuna. Tutte hanno dato grande contributo. Quello che mi è piaciuto è stato l’approccio, il tentativo di portare quello su cui stiamo lavorando sul campo in una partita a tratti difficile. La grande voglia e la disponibilità di mettersi in gioco.”
Sono questi gli ingredienti che serviranno nell’impegno di Champions League?
“Sì, assolutamente. Oggi era importante fare una partita vera, che contava, per poi arrivare alla settimana prossima veramente pronti. Non si può dire rodati perché siamo ancora un cantiere aperto, ma con positività per i prossimi impegni.”
LR24 (AUGUSTO CIARDI) – Il risoluto Gasperini, come accade in ogni ambito a chi dall’esterno arriva e ha più lucidità degli stanziali, ha liquidato la vicenda Pellegrini con tre frasi. Rispondendo oltretutto a una domanda che verteva sull’aspetto tecnico del calciatore e non gestionale. L’atto finale di una storia tormentata.
A Pellegrini fece malissimo il finto supporto degli anti mourinhani che lo elessero per interessi personali idolo dopo la cacciata del portoghese. Perché Pellegrini fu considerato ingiustamente il capo della congiura, l’eroe di chi auspicava il golpe. Dando fiato pure alle penose discussioni sul famigerato anello lasciato nell’armadietto. Aneddoti e dettagli spiattellati da chi accolse l’esonero dell’allenatore come il giorno più bello della propria esistenza. E che si sono rivelati deleteri per il calciatore. Una manciata di partite di buon livello con De Rossi in panchina e apriti cielo. A quel punto c’era chi ne voleva sei di Pellegrini, manco tre. Poi di nuovo il calo, anzi il crollo, con l’unico guizzo nel derby di inizio anno. Una via crucis che sta toccando l’ultima tappa. Passando per l’operazione in Scandinavia, le vacanze in famiglia e poi l’altra operazione al naso, che ha lasciato molto dubbi per la tempistica.
Gasperini non lo ha mai avuto in allenamento e ha parlato chiaro. Invitando club e calciatore a fare altrettanto. Perché per paradosso la Roma per Pellegrini è diventata una gabbia d’oro e Pellegrini per la Roma è diventato un mobile da cucina piazzato in mezzo al salone. Dispiace chiudere così, perché nessuno potrà mai mettere in discussione il senso di appartenenza del ragazzo, ma trascinarsi per altri dodici mesi sarebbe uno stillicidio. I numeri di Pellegrini in campo non giustificano le intenzioni dei club che sarebbero interessati alle sue prestazioni. Numeri di campo e cifre del contratto da top player che in campo non dimostra di essere dal 2021-22. Ha un agente abilissimo sul mercato. Mentre la Roma ha un direttore sportivo con le conoscenze giuste. L’auspicio è che, con il benestare del centrocampista, le parti si adoperino per evitare il due settembre di riaprire un file di discussioni ammorbante, che è giusto chiudere definitivamente.
I separati possono restare sotto lo stesso tetto soltanto in caso di indigenza economica. Dramma di mariti e di mogli strozzati dalle spese in un Paese che si preoccupa del prezzo del Camogli in Autogrill e del caro ombrellone ma non muove un dito per adeguare al costo e agli aumenti della vita stipendi vergognosi e irriguardosi, fermi al millenovecentonovanta. Il calcio non prevede queste urgenze da comuni mortali. Ma sta comunque attento ai conti, e Pellegrini nel complesso costa tanto per chi è interessato a lui. Ma bisogna scrivere la parola fine per salutarlo come merita, con affetto e con un grosso in bocca al lupo. Senza che la storia si intossichi più del dovuto.
SPAZIOTENNIS – Younes El Aynaoui, ex tennista e padre del centrocampista della Roma Neil, ha parlato delle prime settimane del figlio nella Capitale in un’intervista concessa al portale tennistico. Tra i temi affrontati, anche i giorni che hanno preceduto l’arrivo dell’ex Lens in giallorosso, quando la Roma era in trattativa anche per Richard Rios, poi passato al Benfica.
“Siamo davvero molto felici. Non è stato semplice, perché al momento della sua firma c’erano due giocatori in ballo: Rios e mio figlio. Mi è sembrato che i tifosi preferissero Rios e per Neil non è stato facile leggere certi commenti. Ma lui è innamorato del calcio da quando era bambino: vive per questo sport, è la sua vita. Dedica tutto se stesso per crescere e diventare il miglior calciatore possibile. Sono convinto che alla Roma farà bene, ha la mentalità e la passione giusta. Adesso speriamo che anche i tifosi possano riconoscerlo e sostenerlo, perché con il loro appoggio potrà davvero andare lontano.”
Come si sta trovando con la nuova squadra e il nuovo allenatore?
“Si sta ambientando molto bene. Ha trovato una bella casa a Casal Palocco, dunque sia vicino a Trigoria che al mare; è davvero a suo agio anche fuori dal campo. Con Gasperini si sta integrando bene: gli allenamenti sono intensi, ma li affronta con entusiasmo. Gli piacciono i compagni di squadra e tutte le persone del club lo hanno accolto benissimo. Si sente bene, motivato e pronto: è carico per vivere una grande stagione con la Roma.”
Sei mai stato allo Stadio Olimpico? Andrai quest’anno a vedere le partite della Roma?
“Sì, ho avuto la possibilità di andare allo Stadio Olimpico qualche anno fa, durante gli Internazionali d’Italia: a volte capitava che ci fosse una partita, ricordo di essere stato anche a vedere Houssine Kharja, un connazionale marocchino che ha giocato nella Roma. La prima partita di mio figlio, contro il Bologna, la seguirò in TV, ma in futuro farò davvero l’impossibile per essere allo Stadio Olimpico. Sarebbe un’emozione unica vederlo lì, con quella maglia, davanti a tutti i tifosi.”
L’attesa è finita: oggi riparte la Serie A. Dopo un’estate di tanti cambiamenti, e con gli ultimi giorni di mercato che potrebbero regalare ancora altri colpi di scena, la nuova Roma di Gasperini debutterà ufficialmente questa sera allo Stadio Olimpico contro il Bologna. Calcio d’inizio del match fissato per le ore 20:45.
Vista la squalifica di Celik, nel terzetto difensivo con Mancini e Ndicka davanti a Svilar, possibile chance dal primo minuto per il nuovo arrivato Ghilardi. Rensch è il favorito per una maglia da titolare sulla corsia di destra, con Wesley che potrebbe subentrare a partita in corso, a sinistra spazio invece ad Angelino. Coppia di centrali che dovrebbe essere formata da Cristante e Kone. Davanti Ferguson in vantaggio su Dovbyk per una maglia da titolare: alle spalle dell’irlandese, al fianco di Soulè, dovrebbe toccare ad El Aynaoui.
DOVE VEDERE ROMA-BOLOGNA IN TV E IN STREAMING
Roma-Bologna sarà trasmessa alle ore 20:45 e sarà visibile su DAZN tramite Smart tv collegata alla connessione internet, console di gioco (Play Station e Xbox) oppure Google Chromecast, Amazon Fire Stick Tv e TIMVISION BOX. Inoltre il match sarà trasmesso anche su Sky Sport Uno e Sky Sport Calcio, ed in streaming su NOW.
Dopo una lunga attesa, è arrivato il momento del debutto della nuova Roma di Gian Piero Gasperini nella Serie A 2025/26. La formazione giallorossa aprirà il suo campionato domani sera allo Stadio Olimpico alle 20:45 contro il Bologna. Il tecnico dei capitolini parlerà alle ore 14 nella conferenza della vigilia dalla sala stampa del “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Come di consueto, LAROMA24.IT seguirà l’evento in diretta.
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Domani 600 partite in Serie A per lei, come se la immagina questa sua prima all’Olimpico? E come arriva la squadra? “L’ho letto stamattina che domani sarà la mia partita numero 600, siccome io non guardo molto le statistiche, è stata una sorpresa, una grandissima sorpresa, niente di meglio che poterla realizzare in un contesto come domani, prima di campionato, la prima esperienza per me nella Roma, uno stadio così pieno di gente, quindi è sicuramente un qualcosa di straordinario. La squadra arriva con tanta voglia di fare. Domani è un biglietto da visita, dietro di noi c’è tanta passione, tanti abbonati, tanta gente, giochiamo contro una squadra, una delle migliori del campionato, per quello che sta facendo negli ultimi anni. Una squadra rodata, preparata, è una bella prima di campionato”.
È stata una settimana particolare, un po’ difficile. L’infortunio di Bailey, lo stallo nella trattativa Sancho. Come sta vivendo questa situazione? E Dybala a che livello di condizione è? “Bailey è incredibile, siamo veramente dispiaciuti. Un infortunio, anche per la sua dimensione, una cosa veramente difficile da spiegare, c’è anche un video dell’infortunio, peccato, peccato davvero. Al di là dell’immediatezza della partita, non so quanto sarebbe stato utile, ma probabilmente sì, proprio per l’entità dell’infortunio in un gesto consueto. Sul mercato le trattative non so che durata hanno, siamo alla fase finale del mercato, è sempre molto imprevedibile, io guardo la partita col Bologna, all’inizio del campionato. Quanto a Dybala, Paulo è rientrato da dieci giorni, è sulla strada giusta, era partito bene in preparazione, poi ha dovuto fermarsi dieci giorni, ora è ripartito, sta facendo tutto. Per me non può giocare novanta minuti, o gioca dall’inizio o a partita in corso”.
Si aspettava un mercato più dinamico, più veloce? “Indubbiamente sì, soprattutto per un allenatore Roma che magari arriva o mette altre idee, ma devo dire che con i ragazzi con cui abbiamo lavorato, abbiamo fatto bene, un mese e mezzo. Con quelli che sono partiti dall’inizio, abbiamo fatto bene, abbiamo fatto tanto, mentre con gli altri che sono arrivati dopo, un po’ a singhiozzo, qualcuno un po’ prima, qualcuno un po’ dopo, c’è stato questo stallo. Tutti quanti noi vorremmo sempre partire con una squadra definita, una rosa definita per sfruttare al meglio il periodo di preparazione, ma questo ormai sia diventato un’utopia un po’ per tutti”.
Quando avete parlato di come strutturare la rosa, aveva ricevuto delle rassicurazioni? “È chiaro che fai dei propositi, ma un conto sono i propositi, un conto la realizzazione dei propositi. Quelli sono sempre validi e riconosciuti in ogni riunione che facciamo. Ma la realizzazione magari ha dei tempi diversi e bisogna vedere anche in quanto tempo si riesce a fare”.
Nell’imprevedibilità di mercato di cui parlava, rientra anche Dovbyk o lui sarà l’attaccante della Roma? “Vi piace molto la partita di domani… (ride, ndr). Non lo so, non ho la sfera di cristallo per capire cosa succederà nei prossimi dieci giorni. Domani Dovbyk è convocato, io penso sempre un punto avanti, domani saremo di fronte ad un’attesa bella, di un inizio di campionato, Dovbyk e gli altri dovranno avere la concentrazione massima sulla presentazione al nostro pubblico, che incontriamo per la prima volta quest’anno. Sul resto, quello che succederà lo vedremo”.
Lei durante il ritiro utilizzò un paragone musicale, riferito a Dovbyk… “Ma non era riferito a Dovbyk…”.
Come no? “Allora, ho detto che in generale nel calcio ci sono dei tempi. Un po’ come nella musica, non su Dovbyk, in generale su tutti, per chiunque gioca a calcio. I giocatori più di qualità sono quelli che hanno il tempo giusto, come nella musica. Chi entra un po’ prima o entra un po’ dopo, corre il rischio di steccare. Ma questo vale anche in un’azione. Me l’avete portata su Dovbyk, poverino, ma non l’ho mai nominato in quel senso”.
Allora, restando su questo parametro musicale, ad oggi le sembra più intonato Ferguson o Dovbyk? E la seconda, ad oggi ritiene la Roma più forte dello scorso anno? “Dunque, io penso che loro due siano due strumenti, poi come li usi, dipende se vanno a tempo o meno, ma sono due ottimi strumenti. Diversi, in modo diverso, qualcuno più in forma prima, qualcuno più dopo. A me sembra che siano in crescita tutti e due, rispetto all’inizio della stagione, anche sul piano dinamico e fisico. Sull’altra domanda, se sarà più forte, lo dobbiamo capire. Su quella di prima avevamo dei parametri, questa sta iniziando a giocare. È sicuramente una Roma molto diversa. Se guardate l’ultima formazione di Torino, di fine maggio, rispetto a quella squadra sono passati tre mesi, tre titolari non ci sono più, più 6-7 giocatori in panchina che non ci sono più. Una decina di giocatori non ci sono più, ne sono arrivati 5 di movimento, uno purtroppo si è fatto male subito, quindi è diverso. È diversa anche nei numeri, basta confrontare i numeri. Se la Roma sarà più forte, io me lo auguro. Lo scopriremo insieme, strada facendo”.
A che punto è il recupero di Pellegrini? Ha già pensato per lui ad una collocazione tattica? E per la partita di domani, è possibile vedere El Aynaoui più avanzato? “Queste sono tutte soluzioni che ci possono stare, tra cui anche questa. Pellegrini è vicino al recupero, sono arrivato che lui era infortunato, non ha mai potuto allenarsi con la squadra, però non so perché fate sempre a me questa domanda e non la fate al giocatore o alla società. Quello che ho visto io con Pellegrini è che c’è una situazione non così chiara, nel senso che è evidente che la società non voglia allungare il contratto a Pellegrini ed è evidente che Pellegrini ha bisogno di giocare per ambire alla Nazionale e ai suoi obiettivi. Non sono io la persona più indicata. Io ho eredito questa situazione, cerco di chiarirla perché ad ogni intervista mi mettete in mezzo a questa cosa, non so se per far polemica o cercare di far polemica, ma io non la voglio fare. Quello che sembra a me è che se lui trova una situazione adeguata, per cui sia contento di andar via, è contenta anche la società, ma la situazione adeguata è faticoso trovarla per cui c’è questo stalla. Ma mi sembra una cosa chiara, non di scoprire l’acqua calda, quindi questo è quello che vi posso dire”.
Un pensiero sui nuovi acquisti Ferguson, Wesley, El Aynaoui, Ghilardi? Come li ha visti in questo periodo? E possono giocare titolari domani? “Non so se dall’inizio per una questione di inserimento, ma nella partita possono giocare tutti, questo sì. Sono profili su cui la Roma ha pensato di costruire o ricostruire il proprio futuro, sono tutti ragazzi giovani, il più vecchio è Neil che ha 24 anni, Ghilardi è un 2003, Wesley un 2003, Ferguson un 2004. Sono giocatori diversi, tutti giovanissimi, con esperienze. Sono dei bei profili, mi piace lavorare su di loro, su tutti, ma in prospettiva sicuramente sì. Arrivano da momenti diversi. Ad esempio, Wesley arriva da 30 partite di fila in Brasile perché la stagione è diversa, ha fatto il mondiale per club. Ferguson arriva da un lungo periodo di inattività. Ghilardi ha iniziato la preparazione quando è arrivato qui, saltando tutto il primo periodo. El Aynaoui è quello più in condizione, anche per quanto fatto durante le partite. Sono profili diversi, però mi piacciono, bei profili, si può lavorare bene”.
A centrocampo che scelta ci dobbiamo aspettare, anche in relazione a Dybala? “Non è una scelta che riguarda i nostri giocatori è semplicemente un adattamento, una situazione che si può avere su un avversario a seconda di chi schiera o di chi utilizza. Per me l’ideale che la nostra squadra abbia sempre la possibilità di interpretare due sistemi di gioco, disinvoltamente, senza grandi problemi. Anche nell’arco della stessa gara, passare da una situazione all’altra in modo chiaro e comprensibile per i giocatori. Ci vogliono delle partite, più giochi e più assimili i concetti e la facilità di avere questa duttilità”.
I giocatori scelti sul mercato sono giusti per la sua idea di calcio? E nel mercato la sua idea è affine a quella di Massara? “I giocatori giusti sono quelli bravi, sempre. Non è un fatto di caratteristiche. Quelli bravi, con potenzialità rientrano tutti nel mio modo di pensare e di giocare a calcio. Dunque, già l’ho detto prima, rientrano in quelle richieste che sono state fatte a me dalla società, quindi necessità di ringiovanire, di avere giocatori non ancora del tutto affermati, con contratti sostenibili, che possano generare anche plusvalenze. Questa sembra una cosa molto facile, prendi un ragazzo, lo fai giocare e fai plusvalenza, sarebbe molto semplice. Effettivamente non è così, bisogna prendere ragazzi che abbiano un futuro, un valore, si cerca quei giovani che costano forse più dei giocatori già affermati, per fare quelle famose plusvalenze. Perché si vogliono fare plusvalenze? Alcuni le vogliono fare per ripianare i bilanci, altri le vogliono fare per vendere i giocatori, reinvestire su altri e rifare questo gioco, altrimenti vai a prendere giocatori già affermati, con contratti alti, alzi immediatamente il livello della squadra, però magari lavori meno in prospettiva. In questo momento il segnale forte della società, quando hanno parlato con me, era il primo. Speriamo di poterlo realizzare. Io sto pensando a come lavorare, per me punto e avanti. Non faccio sempre interviste così dilungate, siccome è la prima cerco di essere chiaro per tutti, vi chiarisco, dopo di che spero le prossime volte di parlare dell’avversario e della partita. Ma siccome non ci sono stati altri momenti, cerco di far valere l’intervista di oggi”.
Si parla spesso del calcio di Gasperini e del lavoro degli esterni di centrocampo. I giocatori attualmente in rosa dovranno assolvere i compiti dei suoi giocatori all’Atalanta, pur essendo diversi dai Gosens o Hateboer? “Ne ho avuti talmente tanti, uno diverso dall’altro, che ognuno non faceva le stesse cose. Posso dire che Conti era diverso da Spinazzola, Gosens diverso da Hateboer, Maele diverso da Castagne, Bellanova diverso da Zappacosta, quindi Angelino, Wesley e Rensch sono diversi da tutti gli altri. Bisogna cercare di farli rendere al meglio, per quello che sono le loro qualità”.
Domani ci dobbiamo aspettare una squadra più difensiva o una squadra che avrà già un’essenza Gasperiniana? “Posso dire che la cerchiamo, con l’obiettivo di fare il risultato massimo, nel rispetto dell’avversario, ma anche nella fiducia che possiamo costruirci con cui andare a giocare ogni tipo di partita”.
Ad un giorno dalla prima partita di campionato, ha trovato più difficoltà o meno in questo inizio alla Roma? E su Hermoso, è un giocatore sul quale punta? “Hermoso era un giocatore che sembrava non dovesse venire nemmeno in ritiro, poi è stato aggregato all’ultimo momento. È un giocatore che ha giocato a livelli alti e si vede. È stato quattro mesi fermo prima di iniziare la preparazione, è un giocatore serio. Ha fatto tutta la preparazione, si è allenato bene, ha giocato tutte le partite, anche se inizialmente non sembrava essere tra i programmi. Domani è squalificato Celik, quindi devo trovare un sostituto. Lui è mancino come Ndicka, ma è tra quelli che può essere utilizzato. Quanto alle difficoltà, io sapevo che ci sarebbero state fino al 30 giugno, sicuramente, mi auguravo che dopo il 30 giugno ci fosse più possibilità, di fatto c’è stato, poi c’è stato un blocco. Di fatto, il mercato si potrà giudicare il 31 agosto. La volontà della società nei miei confronti è sempre stata la stessa, mi hanno sempre detto le stesse cose, i loro pensieri per me sono sempre stati chiari, la realizzazione è più complicata”.
Cosa la colpisce più di Ferguson? “Ferguson è il classico ragazzo che ha fatto benissimo due anni fa, poi si è un po’ fermato, magari per infortunio o altre situazioni. Non ha rispettato quelle che erano le aspettative, ma è la classica situazione dove si può aiutare questo ragazzo a riportarlo sul valore che aveva qualche anno fa”.
Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida di domani sera all’Olimpico contro la Roma, prima giornata della Serie A 2025/2026. Nonostante i problemi fisici delle scorse settimane, Bernardeschi sarà a disposizione di Italiano. Recuperato anche Ferguson a centrocampo. Non sarà della gara Emil Holm, alle prese con alcune terapie nei giorni scorsi. Di seguito l’elenco dei convocati di Italiano: