Celik verso il rinnovo: poi Mancini

Mentre il futuro di El Shaarawy è ormai segnato, un altro giocatore in scadenza ha già acceso i riflettori della Roma: Zeki Celik. Il contratto del turco scade a giugno, ma, la società giallorossa è al lavoro per trovare la fumata bianca che metta tutti d’accordo. Arrivato nel 2022, Celik ha vissuto anni altalenanti: con Mourinho, De Rossi e Juric non è mai riuscito a brillare. La svolta è arrivata con Ranieri, la conferma con Gasperini, che lo ha impiegato sia come terzo centrale sia come esterno di destra. Una duttilità preziosa, che ne ha fatto un’arma tattica utile anche a livello europeo. Nonostante l’ultima partita contro il Cagliari, chiusa con un rosso per intervento da ultimo uomo, Celik ha attirato l’interesse di diversi club italiani ed esteri. Massara ha già avviato i contatti con gli agenti e poi toccherà anche a Mancini e Cristante i cui contratti scadono nel 2027. L’obiettivo è chiaro: la Roma vuole blindare i suoi prezzi pregiati senza correre rischi.

(corsport)

Pisilli in bilico: il Genoa è in pressing

Niccolò Pisilli aspetta ancora la sua occasione, con appena cinque minuti giocati e poi tre panchine consecutive tra Serie A ed Europa League. In campionato ha disputato soltanto 47 minuti: logico che a gennaio club e giocatore possano fare le dovute valutazioni per capire come farlo giocare di più. L’occasione migliore sarebbe il prestito al Genoa di De Rossi, che lo vorrebbe fortemente in squadra. Il club ligure è in pressing sulla Roma e sull’entourage: la situazione si sta scaldando e potrebbe risolversi nelle prossime due settimane. Chissà, magari proprio il 28 dicembre, quando il Genoa sarà all’Olimpico per l’ultima partita del 2025. Di certo si parlerà soltanto di un prestito: la Roma non ha alcuna intenzione di perdere il suo talentino che ha rinnovato il contratto pochi mesi fa.

(corsport)

Nancy fa la conta: dubbio Iheanacho

IL ROMANISTA (L. LATINI) – Qualche certezza e tanti dubbi per Wilfried Nancy in vista della sfida di giovedì contro la Roma: il tecnico del Celtic, che ha debuttato sulla panchina dei biancoverdi con una sconfitta, deve fare i conti con l’infermeria. In difesa sicuramente l’allenatore francese dovrà fare a meno del centrale Carter-Vickers, operato al tendine d’Achille ed escluso dalla lista UEFA, del terzino sinistro Saracchi e del terzino destro Johnston. Nella gara persa contro gli Hearts, la nota lieta è stata il ritorno di Kelechi Iheanacho. Il giocatore è stato vittima di un infortunio muscolare nella sfida di Europa League contro lo Sturm Graz e da allora non ha più disputato un minuto. Domenica, pur essendo in panchina, Nancy ha preferito non rischiarlo. […] Fra i pali ci sarà Schmeichel, davanti a lui il terzetto composto da Trusty, Scales e Tierney. Nel probabile 3-4-2-1 la linea mediana sarà composta da Yang, McGregor, Engels e Tounekti. Sulla trequarti la coppia composta da Nygren e Hatate mentre prima punta Maeda.

Torna Wesley, Dovbyk ci prova

IL TEMPO (L. PES) – Dopo il brutto ko a Cagliari, la Roma è tornata ad allenarsi a Trigoria per preparare la seconda trasferta europea a Glasgow, stavolta contro il Celtic. Gasperini ritrova Wesley dopo l’assenza a causa di una lieve contrattura al retto femorale. Il laterale ieri si è allenato con il gruppo ed è a disposizione per il match in Scozia dove tornerà a far coppia con Celik, certo dell’impiego data la squalifica nel prossimo turno di campionato. Si rivede anche Dovbyk dopo lo stop dello scorso nove novembre. L’attaccante ucraino ha svolto parzialmente la seduta con i compagni dopo aver smaltito la lesione al tendine sinistro che lo ha tenuto lontano dai campi per un mese. Il centravanti provvederà a strappare una convocazione già per il match di coppa contro il Celtic, altrimenti l’appuntamento sarà per il monday night contro il Como. Sfida decisiva per i primi posti soprattutto dopo i due stop consecutivi contro Napoli e Cagliari. Intanto, anche il lavoro di recupero di Angelino va avanti e nelle prossime settimane punta a tornare nella lista dei convocati.

Roma a secco

IL TEMPO (L. PES) – Nel gioco dell’oca che tanto va di moda in un campionato ancora senza padroni, la Roma di passi indietro ne ha fatti due. Inaspettati quanto coerenti nella loro modalità. Un’occasione pericolosa in 180 minuti e un’involuzione evidente dal punto di vista della condizione atletica e dell’intensità della prestazione. Eppure a Cremona la squadra sembrava davvero stare bene anche dopo la sosta di novembre, ma, tra Napoli e Cagliari la Roma ha sbandato. Così è arrivato il primo vero momento complesso da gestire nell’era Gasperini. Due sconfitte consecutive e un calendario che ora, offre due scontri diretti per l’alta classifica e una trasferta in Scozia che di questi tempi è sempre poco augurabile. La Roma è riuscita una sola volta a segnare più di due gol in una partita e l’attacco continua a latitare con Dovbyk che sta per tornare e Ferguson che non incide. Oltre ai continui problemi fisici di Bailey e Dybala che, il tecnico non ha mai davvero avuto in condizione. Ma quel che sembra mancare è quella brillantezza fisica che è stata il vero segreto del percorso fatto fino ad ora. […] Le prestazioni sottotono di Ndicka e Cristante oltre all’impalpabilità di Koné e un Pellegrini tornato in ombra, sono tra le principali cause della brutta sconfitta all’Unipol Domus. Certo, Baldanzi come riferimento offensivo non può essere una soluzione permanente, ma, nelle ultime due uscite la Roma ha mostrato una difficoltà importante nel creare occasioni più che nel concretizzarle. Ora tocca al tecnico ritrovare lo smalto dei momenti migliori e saper attingere nel modo giusto a tutte le risorse della rosa, soprattutto adesso che in cinquanta giorni ci saranno dodici impegni tra campionato e coppe. Gare decisive e che diranno davvero che tipo di ambizioni potrà avere la Roma.

Basta elogi a Gasp e niente più scuse: ora servono i fatti

Forse è il caso di smetterla con i complimenti. Non tanto perché la Roma non li abbia meritati, ma perché stanno facendo correre il rischio di un compiacimento che non può appartenere ai discepoli del Gasp. Soprattutto bisognerebbe smetterla con quei complimenti che sanno di opportunismo e populismo. Bisognerebbe smetterla perché il Gasp, che pure fin qua ha fatto un lavoro importante, non è un genio. Perché Baldanzi non può fare il centravanti. E se hai un centravanti sarà il caso di mandarlo in campo dall’inizio. Perché anche gli highlander hanno bisogno di tirare il fiato. Perché Pellegrini da separato in casa non può diventare imprescindibile. Perché Tsimikas non era un caso se a Liverpool non lo facevano giocare. Perché Svilar non può sempre salvare capre e cavoli. Perché l’assenza di Angelino è stata ed è più pesante di quello che pensavano i professori del nulla calcistico. Perché Dybala è un optional che fa sempre più fatica ad accendersi. Se contro il Napoli campione d’Italia i dubbi potevano essere ridimensionati dalla forza dell’avversario, non altrettanto si può dire sulla sconfitta di Cagliari. […] È stata una Roma senza idee e anima, incapace di impegnare Caprile anche soltanto una volta. Due soli tiri verso la porta dei sardi nei novanta minuti. Una miseria sulla quale bisogna che tutti riflettano. Perché senza gol, il sogno si trasforma in fretta in utopia.

(La Repubblica)

Roma, la proprietà in soccorso di Gasp: c’è l’ok per Zirkzee

La proprietà ci ha messo la faccia. E chissà se adesso Gasperini è un po’ meno perplesso su quanto accadrà nel prossimo mese. Perché almeno il passo più atteso è stato fatto. Il management della Roma si è esposto, dando garanzie a Gian Piero sul principale investimento da fare sul mercato di gennaio. La novità non è l’obiettivo, ma la volontà di centrarlo. Il giocatore resta Joshua Zirkzee. L’acquisto serve al più presto. La tappa di Cagliari ha confermato l’urgenza. La Roma ha l’undicesimo attacco del campionato e se va sotto, ci resta. In 6 delle 7 sconfitte stagionali è bastato l’unico gol degli avversari per andare ko. Nessun capriccio: il 9 va preso e non si sa nemmeno se sarà sufficiente per risolvere il principale limite della squadra. Il raccolto, compresa la coppa, spaventa. Bocciati Dovbyk e Ferguson e chi gioca sotto punta. […] Sono stati avvicinati i manager di due giocatori di coprire anche la mancanza della seconda punta: Tel del Tottenham e Raspadori dell’Atletico. Sono profili giusti e c’è l’ok di Gasperini, ma, la trattativa con i club è in stand by. Massara deve prima prendere il 9. È però spiazzato dalle informazioni raccolte a Manchester: lo United perderà a gennaio Mbeumo e Diallo per la Coppa D’Africa e non potrà cedere Zirkzee prima dell’ultima settimana di gennaio. C’è intanto da lavorare sulla formula: prestito con obbligo a 35 milioni. Gasperini si augura che arrivi pure il difensore centrale per sostituire Ndicka.

(corsera)

Poche rotazioni, Roma stanca: ma a Glasgow torna Wesley

Il campanello d’allarme è suonato forte e chiaro a Cagliari. Due sconfitte di fila in campionato la Roma non le subiva dall’anno scorso, ma quello che preoccupa di più è vedere la maggior parte dei giocatori col fiato corto. Soprattutto perché la preparazione estiva doveva dare altri frutti. […] La Roma vista domenica non sembra essere al top, anzi. Stesso copione contro il Napoli. Il Cagliari ha sovrastato i giallorossi in quelle che solitamente sono le armi migliori. Qualche attenuante c’è. La scorsa settimana è stata complicata tra infortuni, acciacchi e giocatori influenzati. Pellegrini nell’ultimo mese è partito una sola volta dalla panchina, Soulé mai. Koné non ha perso neanche un minuto in Serie A. Il tecnico è costretto ad affidarsi ai fedelissimi non solo per i problemi fisici che a rotazione hanno colpito i vari Dybala, Bailey e Angelino. Le alternative non convincono e ogni volta che hanno una chance falliscono. Tsimikas domenica è stato tra i peggiori in campo, poi è entrato Ghilardi che è riuscito nell’impresa di fare peggio. Come se non bastasse, tra qualche giorno Ndicka ed El Aynaoui partiranno per la Coppa D’Africa. La speranza del club giallorosso è quella di averli a disposizione contro il Como. I contatti con le federazioni continuano, ma il via libera di Costa D’Avorio e Marocco ancora non è arrivato. I due rischiano di rimanere fuori un mese a meno di clamorosi colpi di scena o incroci tra di loro. Nelle prossime quattro di campionato i giallorossi affronteranno Como, Juventus, Genoa e Atalanta. Qualche buona notizia arriva dall’infermeria. Wesley si è messo alle spalle la contrattura e ieri si è allenato con il resto dei compagni: contro il Celtic ci sarà. Si è rivisto parzialmente in gruppo Dovbyk. Gasp lo vorrebbe già giovedì.

(Il Messaggero)

SOS mercato: Gasperini vuole Zirkzee. Massara in pressing per convincere lo United

Un campionato altalenante, alla luce di un primo anno di ricostruzione e di un mercato con tempistiche e scelte per certi versi obbligate. Anzi, il lavoro di Gasperini ha permesso finora di raccogliere 27 punti. Quello che non torna, invece, è l’involuzione nel gioco della squadra. Lo 0-1 con i sardi conferma le difficoltà della Roma e soprattutto conferma l’inefficacia offensiva. Il problema del centravanti è ormai macroscopico. […] Con una gara ogni tre giorni, stanno affiorando dei limiti, di una rosa che non convince in un paio di ruoli nell’undici titolare. Domenica ad esempio è bastata l’assenza di Wesley per mandare in tilt la fascia sinistra. Cosa accadrà ora che Gasp perderà Ndicka ed El Aynaoui per la Coppa D’Africa? Problemi che il club conosceva ma che non è riuscito a risolvere. […] Massara, insieme a Ranieri e su input dei Friedkin, ha assicurato che almeno un attaccante verrà preso. E quello che ad oggi ha più chance di sbarcare a Trigoria è Zirkzee. In questi giorni ci sono stati nuovi contatti tra le parti. Il giocatore in questo momento ha più spazio visto che Sesko è fermo ai box. Ma quando tornerà, le cose cambieranno. L’ex Bologna ha finalmente aperto alla Roma. A Massara e intermediari il compito di dribblare gli ostacoli di una trattativa avviata, sulla quale c’è ottimismo di fondo. Non che le alternative siano più semplici. Tel, escluso dal Tottenham dalla lista Champions, pian piano sta risalendo posizioni nelle considerazioni del tecnico Frank. Gli Spurs in estate hanno speso 30 milioni e non sembrano disposti a fare sconti. C’è poi Raspadori che nell’esperienza in Liga sperava di ritagliarsi un pò più di spazio. Gasp lo apprezza da tempo. Chiesa, un’altra opzione gradita, continua a dire di no, soprattutto ora che Salah appare ai margini del Liverpool.

(Il Messaggero)

Dybala, il Boca può aspettare: ma il rinnovo resta in bilico

Niente Boca, per ora. Ma Paulo Dybala per riprendersi la Roma dovrà sudare parecchio. Perché fin qui la Joya ha faticato troppo collezionando un solo gol in campionato nelle prime 14 giornate. Non accadeva dal 2020, quando nella sua peggior stagione alla Juventus chiuse l’anno a 4 reti. Ora però c’è in ballo anche il futuro, perché il contratto di Dybala è in scadenza e da Trigoria non arrivano segnali di rinnovo. Troppe le incognite fisiche, troppo basso l’apporto di Paulo alla Roma di Gasp anche in virtù di uno stipendio da 8 milioni a stagione. Dybala ha giocato appena cinque gare da titolare. E contro Napoli e Cagliari il suo apporto dalla panchina è stato nullo. In Argentina intanto si parla di un suo possibile arrivo al Boca Juniors già a gennaio. Un’ipotesi improbabile per diverse ragioni, ma senza rinnovo la tentazione di tornare al fianco dell’amico Paredes a giugno crescerebbe di sicuro.

(gasport)