La Roma cerca imprevedibilità davanti: il ballottaggio è tra Pellegrini e Bailey

Nessuno a Trigoria ha voglia di guardare la classifica, ma, la sfida col Sassuolo mette di nuovo in palio la vetta grazie al pareggio tra Pisa e Milan. Gasperini si aspetta una reazione dopo le due sconfitte contro Inter e Viktoria Plzen e per farlo si affida ai giocatori che al momento danno più garanzie. Fuori i centravanti e dentro Dybala. Sulla trequarti spazio per Soulé e ad uno tra Pellegrini e Bailey. […] In mezzo al campo tornerà la coppia Koné-Cristante, il francese è a disposizione anche dopo lo spavento di giovedì con la caviglia. I dubbi di Gasperini si spostano poi sulle fasce. Angelino rimane out, Tsimikas non convince e a sinistra si candida nuovamente Wesley. Dall’altra parte scalpita Rensch. Con l’olandese, Celik potrebbe tornare sulla linea di difesa insieme a Mancini e Ndicka. L’obiettivo è tornare al successo. Nel 2025 nessuna squadra europea ha fatto più punti della Roma fuori casa. Al Mapei Stadium è prevista una vera e propria invasione giallorossa, con più di 5000 tifosi attesi.

(Il Messaggero)

La scossa di Gasp: “Serve fame di gol”

La questione, nella sua complessità, è abbastanza semplice. Che davanti ci sia il Sassuolo, l’Inter o il Viktoria Plzen, il problema è sempre lo stesso: la Roma segna poco. Cosa fare? La soluzione più semplice sarebbe comprare una punta, ma, a gennaio mancano ancora un paio di mesi, quindi, dopo la bocciatura di Ferguson e Dovbyk, a Gasperini è rimasta un’unica soluzione: Dybala. L’argentino a Reggio Emilia guiderà l’attacco leggero. […] Ci sarebbe anche uno spiraglio per vedere in campo Leon Bailey: “Giocando ogni tre giorni devo cercare di migliorare anche attraverso degli esperimenti, dato che tanti giocatori sono stati fuori come Paulo e Leon”.

(Il Messaggero)

I pugni di Gasp: “A questa Roma serve fame di gol”

Ci sono tasti del pianoforte sui quali Gian Piero Gasperini ha sempre picchiato: il pressing, l’aggressività, la ricerca del gol a tutti i costi. Così quando Paulo Dybala dopo la partita di Europa League contro il Plzen ha parlato del contrario, al tecnico è sembrato di sentire delle note stonatissime. […] A costo di sembrare duro, Gasp ha esternato anche la situazione riguardante la fame di gol smarrita da Ferguson e Dovbyk che farebbe presagire una piccola rivoluzione.

In panchina si siederanno le due punte e il tridente sarà formato da Soulé, Pellegrini e Dybala falso 9. […] E riguardo ai due bomber perduti: “Parla solo il campo. Ultimamente le risposte non sono state positive, ieri per la prima volta Ferguson ha fatto un allenamento giusto. Va anche aspettato”. E intanto che Gasp aspetta le sue punte, contro il Sassuolo il tecnico rispolvererà l’attacco leggero, che gli ha portato molta fortuna a Bergamo.

(gasport)

Il club si muove per Zirkzee: c’è il via libera del Manchester United

Non si aspetta molto dal mercato, ma, la Roma inizia a muoversi in vista della finestra di gennaio per regalare a Gasperini almeno una punta. L’obiettivo principale resta Joshua Zirkzee, che il tecnico aveva già richiesto ai tempi dell’Atalanta. Friedkin è disposto a pagare i 6 mesi di stipendio dell’olandese che al Manchester United non gioca e vuole trovare spazio per non perdersi il Mondiale. I Red Devils hanno dato il via libera alla cessione, ma, prima vorrebbero capire se ci sono squadre interessate all’acquisto in forma definitiva.

(gasport)

Serie A, Cremonese-Atalanta 1-1: a Vardy risponde Brescianini

Nel match serale dello stadio Zini, la Cremonese di Davide Nicola ha fermato sull’1-1 l’Atalanta di Ivan Juric. Continua quindi l’imbattibilità della Dea che è rimasto l’unico club senza sconfitte in questa Serie A, mentre, i lombardi confermano le impressioni positive delle prime giornate. A portare in vantaggio il club di casa è stato Jamie Vardy con il suo primo gol italiano. All’inglese ha poi risposto Brescianini, entrato poco prima. Il pareggio tra le due compagini non sposta gli equilibri della classifica, con la Cremonese che sale momentaneamente al decimo posto con 11 punti. L’Atalanta, invece, raggiunge la Juventus al settimo posto con 12 punti.

CASANO: “Atteggiamento imbarazzante nei primi minuti” – BALZANI: “Approccio vergognoso”

All’indomani del ko per mano del Viktoria Plzen, lungo le frequenze radiofoniche si alternano i pareri sulla prestazione della Roma. “Atteggiamento della squadra in campo nei primi minuti imbarazzante e non è la prima volta. I giocatori sono i principali responsabili della sconfitta contro il Plzen, non il Real Madrid: se sei deconcentrato o moscio nei contrasti, chiunque ti mette in difficoltà”, il pensiero di Checco Oddo Casano. “La Roma ha avuto un approccio vergognoso. Il problema è che si prendono allenatori bravi e non si ascoltano”, aggiunge Francesco Balzani.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto”, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Atteggiamento della squadra in campo nei primi minuti imbarazzante e non è la prima volta. I giocatori sono i principali responsabili della sconfitta contro il Plzen, non il Real Madrid: se sei deconcentrato o moscio nei contrasti, chiunque ti mette in difficoltà. Gasp deve ritrovare lucidità in alcune scelte, ma è il responsabile minore, gli attaccanti della Roma, tranne Soulè, sono tutti ridicoli (CHECCO ODDO CASANO, Rete Sport, 104.2)

Il problema dell’attacco è evidente ed è sicuramente per l’allenatore la causa principale delle difficoltà della Roma, ma Gasperini deve interrompere gli esperimenti e rimettere la squadra nelle condizioni dall’inizio di giocare al meglio delle sue possibilità (TIZIANO MORONI, Rete Sport, 104.2)

Primo tempo inguardabile, non si può pronti via subire gol o commettere errori individuali divenuti quasi sistematici. Ho visto, da ex calciatore, qualche atteggiamento di insofferenza e qualche gesto tra compagni che non mi piace. Dybala? Certe parole le dicesse all’interno non all’esterno. Ora non si butti tutto a mare come al solito (FABIO PETRUZZI, Rete Sport, 104.2)

Scelte cervellotiche di Gasperini che stanno incidendo fortemente sui risultati e sulle prestazioni. È chiaro che uno dei problemi principali resti il mercato che al momento non ha inciso quasi per niente, ma il tecnico sta forzando alcune situazioni e non sta apportando benefici alla squadra, anzi (GIANLUCA PIACENTINI, Rete Sport, 104.2)

La Roma ha avuto un approccio vergognoso. Il problema è che si prendono allenatori bravi e non si ascoltano (FRANCESCO BALZANITele Radio Stereo, 92.7, Te la do io Tokyo)

La Roma è una squadra a cui mancano troppi interpreti per fare una recita decente. Per gennaio non hanno fatto ancora nulla (UGO TRANITele Radio Stereo, 92.7, Te la do io Tokyo)

Iachini

LAROMA24.IT (AUGUSTO CIARDI) – A un punto dal Milan in campionato, in evidente difficoltà in Europa League (la Roma in coppa è sempre partita male), la popolarità di Gasperini, acquisita grazie al lavoro serio e non certo per l’immagine (per molti a fine maggio la Roma sembrava che stesse ingaggiando Salvini), viene scalfita da critiche legittime fino a quando non sfociano nel nonsense. Sta allenando la stessa squadra che un anno fa era in zona retrocessione, sta provando in corsa a darle un senso e a dare un senso a un mini esercito di calciatori nuovi, che almeno a oggi non sono all’altezza di ciò che chiede l’allenatore. Nuovi calciatori che sono arrivati quasi tutti a luglio, perché ad agosto la Roma ha partorito una serie di errori gravi, bucando ogni tipo di obiettivo, soprattutto in un reparto che andava rivoluzionato e che invece in questi due mesi ha riproposto Pellegrini, Dybala, Dovbyk, El Shaarawy e Baldanzi, che fra l’estate 2024 e l’estate 2025 dovevano andare via per contratti in scadenza, trattative avanzate, bocciatura tecniche o tattiche.

Gasperini dovrebbe cambiare tattica per adattarsi al materiale di cui dispone? Facciamo una cosa, risoluzione contrattuale e chiamiamo Iachini. Nonsense. Gasperini sta facendo un lavoro i cui frutti si dovranno valutare nei prossimi mesi, e poi nelle prossime due stagioni. Se a metà autunno del 2025 si deve constatare che la mediana non può prescindere neanche quest’anno da Cristante, se basta un gol annullato a Pisilli per pensare che Gasperini debba adattare gli schemi anche a lui per dargli spazio, se sono bastate due partite decenti di Celik per farsi venire l’acquolina in bocca pensando al suo rinnovo, chiamiamo Iachini, uno di quelli che si chiamano in corsa. Gasperini sta facendo molto più di chiunque altro farebbe se stesse al suo posto. Al ritorno dalla sosta, la scorsa settimana e non due mesi fa, si celebrava la Roma che se avesse battuto l’Inter sarebbe andata in fuga. Poi la Roma perde senza straperdere con l’Inter (il cui quarto attaccante, Esposito, nella Roma sarebbe capitano) sbaglia completamente una partita di Europa League (quattro anni fa in questi giorni il Bodo ne faceva sei alla squadra che avrebbe vinto la coppa), e i fari si accendono su Gasperini. Propone l’attacco leggero e si invoca il centravanti. Mette il centravanti e ci si rende conto che sabato contro l’Inter il falso nueve non era Dybala in campo, ma Dovbyk e Ferguson che stavano in panchina. In estate la dirigenza ha perso la bussola, perché non si conosce il motivo per cui si sia puntato su un’incognita, Ferguson, a inizio mercato, non avendo la minima certezza sulla cessione di Dovbyk nelle settimane successive. Dovbyk che sarebbe stato sostituito da Gimenez, che nella classifica di Serie A dei centravanti che litigano con la porta è secondo alle spalle indovinate di chi? Bravi, di Dovbyk. Ed è inutile tornare sul tema degli esterni d’attacco, il vero buco nero della sessione di mercato estiva.

Anche se, piano piano, certi discorsi li stanno capendo un po’ tutti. Ricapitolando, o si chiama Iachini così vedremo una Roma che sfrutta tutti gli straordinari petali della rosa, oppure più semplicemente si deve dare fiducia totale a Gasperini. E si dovrà allo stesso tempo essere molto esigenti con proprietà e dirigenza, perché a gennaio servono un centravanti, un esterno sinistro offensivo e un centrocampista centrale. Molto da fare e poco tempo a disposizione? Tempo ce n’è, agosto e gennaio. Agosto è passato? Pazienza, ci si è allenati, il tempo si recupera. E non si spreca. Come quando a fine agosto si trattavano gli ingaggi di Pessina del Monza e Dominguez del Bologna e la cessione di Baldanzi al Verona. Nonsense.

In the box – @augustociardi75

Panathinaikos, ufficiale il terzo cambio in panchina: arriva Benitez

Non c’è pace per il Panathinaikos. Siamo solo ad ottobre e il club greco è già al terzo cambio in panchina. A Rui Vitoria era infatti subentrato a metà settembre Christos Kontis. Da poco, però, è ufficiale anche l’esonero dell’ex difensore di Olympiakos ed AEK Atene. Per sostituirlo, la società di Atene ha scelto una vecchia conoscenza della Serie A, Rafael Benitez. Lo spagnolo ex Napoli e Liverpool, senza una squadra dal 2024, è il nuovo tecnico dei greci, che il 29 gennaio sfideranno la Roma nell’ultima giornata del girone unico di Europa League.

Instagram, gli auguri di Aldair a Candela: “Buon compleanno amico mio, goditi questa giornata” (FOTO)

Vincent Candela compie oggi 52 anni. Il francese, ormai naturalizzato romano, ha passato ben 8 stagioni con la maglia della Roma ed ha lasciato un magnifico ricordo nella mente di tutti i tifosi e compagni di squadra. Soprattutto ad Aldair, centrale brasiliano, che tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram ha voluto augurargli un buon compleanno: “Buon compleanno amico mio. Un fratello di tante battaglie in giallorosso. Goditi questa giornata!”. Poi anche una battuta riguardante la foto scelta: “PS: ti ricordi cosa ci stavamo dicendo?”.

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Un post condiviso da Aldair Santos (@aldair06oficial)

BONIEK: “Mi piace Fabregas: è giovane e fa un buon calcio” – TORRI: “Non escludo che sia venuto il pensiero di Ancelotti”

Le riflessioni sul futuro della panchina giallorossa accendono come sempre il dibattito nell’etere romano e coinvolgono anche grandi ex come Zibi Boniek, che indica le sue preferenze: “A me piacciono Conte e Fabregas. Antonio è una sicurezza (…) Cesc fa giocare bene la squadra”. Nel frattempo, Piero Torri lancia un’altra suggestione di alto profilo: “Non escludo assolutamente che (…) sia venuto il pensiero di Ancelotti”.

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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“, rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici. Buona lettura.

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Per far sì che la Roma vada in Champions servono troppo incastri, si è bruciata tutte le possibilità ad inizio stagione. Dovrà però giocarsi le sue carte cercando di vincerle tutte, vedremo che succederà… (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Non escludo assolutamente che, soprattutto a Mister Dan, sia venuto il pensiero di Ancelotti visto anche il calo nel sentimento popolare. Se dovessi scegliere un solo ruolo sul quale investire, punterei su un attaccante (PIERO TORRIManà Manà Sport Roma, 90.9)

La Roma è una squadra con valori anche senza Dybala. Non è vero che esiste una squadra con e senza l’argentino, di partite alla fine ne ha risolte poche. Serve la squadra, poi magari i giocatori come lui ti possono dare qualcosa in più, ma 18 risultati utili consecutivi non li fai senza le idee dell’allenatore (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)

Aspettare la Champions per scegliere l’allenatore sarebbe un rischio altissimo. Il budget sullo stipendio è libero (UGO TRANI, Tele Radio Stereo, Te la do io Tokyo, 92.7)

A me piacerebbe un allenatore come Fabregas, con quel tipo di calcio (GIAMPIERO MAINI, Manà Manà Sport Roma, 90.9)

Chivu? Per il momento non mi sento di metterlo nella lista. (PAOLO ASSOGNAManà Manà Sport Roma, 90.9)

La Roma l’ha preparata bene tatticamente, ma l’atteggiamento è quello che ha fatto la differenza a San Siro. La Roma si è difesa con ordine, senza subire l’assedio dell’Inter, e poi è ripartita con la testa, con raziocinio (DANIELE CECCHETTIManà Manà Sport Roma, 90.9)

A me piacciono Conte e Fabregas. Antonio è una sicurezza, ottiene il massimo dai proprio calciatori anche nei primi due anni. Cesc fa giocare bene la squadra, non è marchiato da esperienza in altre società: è pulito, giovane e verrebbe da una realtà nella quale ha fatto un buon calcio. Ricordiamo anche che avrebbe sempre Ranieri vicino. I Friedkin hanno anche un’altra realtà molto forte, che è l’Everton. Bisogna vedere come gestiranno tutto questo. Dovbyk? Ha capacità realizzative, però gioca poco a calcio con gli altri. Diamogli chance (ZIBI BONIEK, Rete Sport, 102.2)

Mourinho? Non credo ci sia la voglia di tornare a lavorare insieme, da entrambe le parti, che non si sono lasciate bene. Chivu? Capisco l’idea per via dello stesso procuratore di Ranieri, ma non mi sembra possibile ad oggi. Magari diventerà un grande allenatore, ma ha solo 10 partite in Serie A (LORENZO PESTele Radio Stereo, 92.7)