Dovbyk spera per il Monza

La giornata di Roma-Porto è iniziata con una brutta notizia per Claudio Ranieri. Artem Dovbyk ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un problema all’adduttore destro. Si è infortunato nella rifinitura di mercoledì mentre calciava in allenamento. Le sue condizioni non preoccupano e da Trigoria filtra ottimismo dopo gli accertamenti svolti nella giornata di ieri. Resta da valutare per la gara contro il Monza (lunedì ore 20:45). Inoltre, Dovbyk è alle prese da un paio di mesi con un problema al ginocchio. In caso di forfait pronto ancora Shomurodov. (…)

(Il Messaggero)

Ranieri si gode una Joya “straordinaria”. E snobba il sorteggio: “Non lo guardo”

Claudio Ranieri conquista gli ottavi di finale di Europa League e si mette alle spalle il tabù europeo. Non raggiungeva questo traguardo da 21 anni. E il DNA europeo della squadra giallorossa ha aiutato: la Roma raggiunge questa fase di un torneo europeo dalla stagione 2014-15. Ranieri si gode la miglior versione di Paulo Dybala e lo elogia a fine partita: “Averlo nel nostro arco aiuta. Grazie a lui abbiamo ripreso la partita. I suoi compagni hanno dato tutto, ma lui accende. È la miccia, è tutto. In questo momento si diverte, sta bene fisicamente. Non vorrebbe mai uscire e io contento di averlo“. (…) Oggi alle ore 13 scoprirà l’avversaria degli ottavi di finale. Sarà una tra Lazio e Atheltic Club, ma l’allenatore non si sbottona: “A quell’ora ci alleniamo. Sono due grandi squadre. Con la Lazio ho la possibilità di non viaggiare. Ma non ho preferenze“. (…)

(Il Messaggero)

Oggi il sorteggio: dall’urna può uscire il derby europeo

Oggi a Nyon (ore 13) la Roma scoprirà l’avversaria agli ottavi di finale di Europa League, in programma il 6 e 13 marzo. Dall’urna possono uscire Lazio o Athletic Bilbao. Se i giallorossi dovessero pescare gli spagnoli, la sfida con i biancocelesti sarebbe possibile solo in finale. In caso contrario, agli ottavi di finale andrebbe in scena il primo derby europeo nella storia della Capitale. (…)

(La Repubblica)

Show di Dybala e gol di Pisilli: Porto battuto, Ranieri vola agli ottavi

C’è un momento preciso in cui la partita cambia. È il 29esimo minuto del primo tempo. E Roma-Porto si trasforma da ennesimo psicodramma giallorosso a palcoscenico esclusivo della Joya. Dybala rifila un calcetto a Otavio mentre il portoghese è a terra. L’argentino si prende il giallo, ma con quel gesto scarica tutto il nervosismo accumulato fino ad allora. Perché il centrocampista del Porto gli sta togliendo l’aria, a suon di falli e provocazioni. (…) La Joya si accende. In quattro minuti Dybala ribalta da solo il risultato. Prima segnando il gol del pareggio con uno slalom in area di rigore. Subito dopo arriva il 2-1 con un bolide di destro sul palo del portiere (colpevole). Nel monologo argentino spicca, ancora una volta, la regia di Paredes (squalificato per l’andata degli ottavi) e l’altruismo di Shomurodov. Ancora troppo appannato sotto porta ma ormai specialista nel servire i compagni. Secondo assist consecutivo, dopo quello decisivo per la punizione di Soulé a Parma. (…) L’applauso finale se lo prende Pisilli che segna il terzo gol stagione e della partita. La partita la chiude Rensch in pieno recupero, con un autogol. La Roma di Ranieri è in striscia positiva in campionato (9 gare) e qualificata agli ottavi di una coppa europea per l’undicesima volta consecutiva. Proseguendo quel sogno europeo che dura, da tre anni. Nel mezzo, un trofeo vinto, una finale e una semifinale persa. In attesa dell’urna di Nyon e del possibile derby.

(La Repubblica)

Doppio Dybala, ribalta il Porto e trascina la Roma agli ottavi

LEGGO (F. BALZANI) – Una Joya totale. La Roma conquista gli ottavi di Europa League grazie a una prestazione mostruosa di Paulo Dybala. L’argentino ha ribaltato lo svantaggio causato dall’errore di Svilar e dalla rovesciata di Omorodion. Lo ha fatto segnando due gol meravigliosi e andando a combattere su tutti i palloni trasformando in versi ciò che era pura prosa. Un dominio individuale che ha scatenato l’ovazione dell’Olimpico. E’ stato lui a trascinare una squadra che aveva impattato bene la partita prima del pasticcio difensivo che aveva dato coraggio al Porto. Poi la doppia magia: l’incursione con pallonetto e assist di Shomurodov, poi il fulmine sul primo palo che ha bruciato Diogo Costa. Nella ripresa la Roma ha usufruito del rosso ad Eustaquio dopo il fallo di reazione su Paredes, ha sfiorato più volte il tris ma pure rischiato grosso. Al 68′ Ndicka si addormenta e permette a Omorodion di colpire il palo. Passato il pericolo la Roma ha trovato il terzo gol col subentrato Pisilli su assist di Angelino. Altro brivido al 96′ quando Rensch ha deviato in porta un cross di Borges. Un errore che ha fatto arrabbiare Ranieri: «Dobbiamo imparare a essere squadra. Non possiamo essere così nervosi. La partita in 10 contro 11 era nostra, potevamo fare quello che volevamo. Lo sanno i muri di tutti gli stadi d’Europa che subiamo gol sulle ripartenze, ma perché glielo permettiamo pure sul 3-1?». Il tecnico invece ha solo carezze per Dybala: «Non è solo un giocatore straordinario, è un leader. Lui ci ha fatto vincere la partita, è la miccia che accende tutto». In tribuna, al fianco di Balzaretti, presente Burdisso che potrebbe a breve entrare nella dirigenza giallorossa. Domani la Roma conoscerà l’avversaria degli ottavi: Lazio o Bilbao. Altri brividi.

ROMA-PORTO 3-2: uno stratosferico Dybala e Pisilli sfatano il tabù Dragoes e mandano i giallorossi agli ottavi contro Athletic Bilbao o Lazio (FOTO e VIDEO)

Dopo l’1-1 dell’andata all’Estadio Do Dragao la Roma strapazza 3-2 il Porto allo Stadio Olimpico nel match di ritorno e conquista l’accesso agli ottavi di finale grazie alle reti di Dybala (doppietta) e Pisilli. La prima grande occasione della partita capita sulla testa di Pellegrini su cross di Celik, ma la palla termina sopra la traversa. Successivamente i portoghesi spaventano la retroguardia giallorossa, ma El Shaarawy salva tutto con un grande ripiegamento difensivo. La Roma si riaffaccia in avanti con Shomurodov, il quale prova a rendersi pericoloso con alcuni colpi di testa senza però impegnare particolarmente Diogo Costa. L’equilibrio si spezza al minuto 27: Svilar serve Paredes, il centrocampista scivola e la palla arriva dopo un paio di rimpalli a Omorodion, il quale si inventa un super gol in rovesciata e porta in vantaggio gli ospiti. I giallorossi non si abbattono e reagiscono furiosamente trovando subito la rete del pareggio: triangolo Shomurodov-Dybala, la Joya si presenta davanti a Diogo Costa e lo trafigge con un tocco di esterno. Paulo è scatenato e si ripete dopo quattro minuti: scambio con Koné e conclusione secca di mancino sul primo palo che buca il portiere avversario. La Roma non si ferma e sfiora il clamoroso tris: Diogo Costa si supera sul colpo di testa di Mancini, poi la palla arriva a Ndicka ma la sua doppia conclusione viene salvata incredibilmente sulla linea da Otavio. Termina così il primo tempo sul 2-1 per la Roma. Inizia la ripresa e al 51’ il Porto resta in 10: Paredes provoca Eustaquio, il calciatore dei portoghesi reagisce e colpisce l’argentino con un pugno. Il VAR richiama l’arbitro al monitor e lo espelle. Con la superiorità numerica la Roma inizia a spingere e va più volte vicina al tris con Shomurodov: la prima volta sciupa un’enorme occasione da due passi calciando alto, mentre dopo buca Diogo Costa ma il gol viene annullato per fuorigioco. A sorpresa il Porto si riaffaccia in avanti e va a centimetri dal clamoroso pareggio: Omorodion vince un rimpallo con Ndicka e si invola verso la porta di Svilar, l’attaccante spagnolo calcia e colpisce il palo. La Roma torna a premere ed è sempre Dybala l’uomo più pericolo, ma le sue conclusioni vengono respinte in extremis dalla difesa. All’83’ i giallorossi chiudono la partita: Angelino crossa per Pisilli, il quale viene lasciato completamente solo dal Porto e segna il tris che chiude la partita in spaccata. Inutile l’autogol di Rensch al 96′, il quale nel tentativo di anticipare l’attaccante infila il pallone nella sua porta. Grazie a questo successo la Roma spezza la maledizione Dragoes (3 eliminazioni su 3 prima di oggi) e strappa il pass per gli ottavi di finale, dove affronterà una tra Athletic Bilbao e Lazio. Domani alle ore 13 gli uomini di Ranieri scopriranno il proprio avversario.

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IL TABELLINO

ROMA: Svilar; Celik (94′ Abdulhamid), Mancini, Ndicka; El Shaarawy (86′ Rensch), Koné, Paredes, Angeliño; Dybala (86′ Baldanzi), Pellegrini (77′ Pisilli); Shomurodov (77′ Soulé).
A disp.: De Marzi, Gollini, Hummels, Nelsson, Sangaré.
All.: Ranieri.

PORTO: Diogo Costa; Djalò, Nehuen Perez, Otavio (65′ R. Mora); João Mario, Eustaquio, Varela (82′ Perez), F. Moura (82′ Gomes); Pepe (56′ Borges), Samu, Vieira (82′ Namaso).
A disp.: Claudio Ramos, Samuel Portugal, Marcano, Zaidu, André Franco, Gul, Ze Pedro.
All.: Anselmi.

Arbitro: Letexier. Assistenti: Mugnier-Rahmouni. IV Uomo: Vernice. Var: Delajod. Avar: Millot.

Marcatori: 27′ Omorodion, 35′ e 39′ Dybala, 83′ Pisilli, 96′ aut. Rensch.

Ammoniti: Otavio (P), Dybala (R), Perez (P), Anselmi (P), Paredes (R), Perez (P), Gomes (P). Espulsi: Eustaquio (P).

Note: presenti allo Stadio Olimpico 55.286 spettatori.


LA CRONACA DELLA PARTITA

 


PREPARTITA

18.25 – I dettagli del warm-up dei giallorossi:

18.08 – Roma in campo per il riscaldamento.

17.45 – La Roma comunica le scelte di Ranieri:

17.33 – Ufficiali le formazioni rese note dall’Uefa. Roma in campo così: Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; El Shaarawy, Koné, Paredes, Angeliño; Dybala, Pellegrini; Shomurodov.

17.07 – Come riferisce il giornalista de ‘Il Tempo’ Filippo Biafora, Dovbyk non giocherà titolare poiché ha accusato un problema all’adduttore nella rifinitura di ieri.

VIDEO – Siparietto Mancini-Ranieri. Il tecnico: “Le sue proteste? Da avversario lo odiavo…”

Alla vigilia della sfida contro il Porto, Gianluca Mancini ha parlato in conferenza stampa al fianco di Claudio Ranieri. Al difensore è stato chiesto anche dei suoi progressi dal punto di vista della disciplina in campo e delle proteste. Queste le sue parole: “Ho riguardato le mie partite e mi sono detto che non posso permettermi di saltare 4-5 partite all’anno per dei gialli evitabili. Anche gli allenatori mi hanno aiutato: il mister mi dice sempre di non protestare, perché un giallo può condizionare la partita”. “Da avversario lo odiavo”, è intervenuto scherzosamente Claudio Ranieri.

Primavera, HELLAS-ROMA 1-2: Misitano e Romano firmano il successo giallorosso

Dopo il successo per 2-0 in casa della Sampdoria, nuova trasferta per la Primavera di Gianluca Falsini, che alle 13:00 è scesa in campo contro l’Hellas Verona. Altra vittoria per i giallorossi: Misitano e Romano hanno firmato la vittoria esterna con i due gol segnati al 64′ e al 72′. Inutile ai fini dell’esito del match il gol segnato da Mogentale al minuto 79. Da registrare i problemi fisici accusati da Seck e Graziani, entrambi sostituiti.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

HELLAS VERONA: Magro; Nwanege, Kurti, Nwachukwu, Popovic (70′ Mogentale); Peci (57′ Szimionas), Dalla Riva; Agbonifo (87′ Stella), Pavanati (58′ De Battisti), Monticelli; Vermesan
A disp.: Castagnini, Szimionas, Garofalo, Bancila, De Rossi, Albertini, Philippe, Barry.
All. Paolo Sammarco

ROMA:Marcaccini; Marchetti, Seck (6′ Litti), Nardin, Reale; Levak, Di Nunzio, Coletta; Marazzotti (89′ Zefi), Graziani (46′ Romano); Misitano (80′ Sugamele)
A disp.: Jovanovic, Kehayov, Della Rocca, Jurgec, Bah, Tesauro, Morucci.
All. Gianluca Falsini

Arbitro: Iannello Alfredo. Assistenti: Marchese Manuel e De Luca Carlo

Conferenza stampa, RANIERI: “Tutti recuperati, Dovbyk sta migliorando. L’arbitro è un enfant prodige francese”. MANCINI: “Ho preso una botta ma sto bene. Siamo una vera famiglia” (VIDEO)

Giornata di vigilia per la Roma, che domani affronterà il Porto dopo l’1-1 della sfida di andata. Questa mattina i giallorossi sono scesi in campo a Trigoria per la rifinitura, alle ore 13 prevista invece la conferenza stampa di Claudio Ranieri e Gianluca Mancini. Queste le loro parole:

L’intervento di Ranieri:

Ha recuperato tutti i giocatori?

“Fino ad ora sì. Come al solito, stasera deciderò gli undici da mandare in campo.”

Se lei fosse arrivato prima, dove sarebbe la Roma? Il reclamo del club nei confronti dell’UEFA?

“Non mi interessano queste cose. L’arbitro è un giovane talento francese, ha diretto la finale dell’Europeo e mi ha arbitrato anche in Ligue 1. È un arbitro bravissimo. In oltre 200 partite in Europa non ho mai detto nulla sugli arbitri, fanno un mestiere difficilissimo. Per quanto ci riguarda, ognuno ha quello che si merita: i purosangue si vedono alla fine. C’è ancora tanto da migliorare. Conta quello che stanno facendo i ragazzi: hanno recuperato autostima, si divertono e giocano l’uno per l’altro.”

Come sta Dovbyk?

“Sta migliorando, è il nostro bomber principe. Alcune volte è un punto di riferimento, altre volte non riusciamo a dargli le giuste palle. Sono soddisfatto, solo con il lavoro si possono migliorare alcune situazioni.”

Come sta Hummels? L’amico che le ha ricordato Budapest era Mourinho?

“Che fantasia che avete! Comunque no. Me l’hanno detto nello spogliatoio, non so da chi, ma non è José. Hummels sta recuperando bene, ha un passo più esplosivo ed è recuperato.”

Un bilancio di questi primi mesi? Cosa non bisogna sbagliare domani?

“La squadra sta bene, i ragazzi mi hanno seguito dal primo giorno e mi hanno accettato. All’andata abbiamo fatto una grande prestazione, anche in dieci uomini.”

L’assenza di Saelemaekers? Come sta Rensch? Soulé può giocare in quel ruolo?

“Stasera esaminerò tutta la settimana e sceglierò chi possa fare bene sulla fascia. Tutti sono un’opzione. Soulé mi ha impressionato contro il Napoli in quella posizione, potrebbe giocare anche lui lì.”

Nei calci piazzati, nei calci d’angolo, la Roma subisce un po’ troppo facilmente le ripartenze. Lei pensa che sia una cosa di casualità o state lavorando per risolvere qualche problema che magari agli occhi dei meno esperti è invisibile?

“No, lavoriamo sempre e ne parliamo costantemente. Tuttavia, credo che alcune volte ci sia anche una certa casualità. Sicuramente ci sono degli errori, ma mi sembra che, tolto il gol, contro il Porto abbiamo fatto molto bene. Sappiamo che è una squadra che gioca sempre in verticale, come il Parma. Anche al Parma abbiamo tolto parecchio di questa verticalità, quindi penso che a volte ci siano periodi in cui si subiscono gol in determinate situazioni. Domani con il Porto dobbiamo stare molto attenti perché, lo ripeto, è una squadra molto tecnica e veloce, che gioca in modo diretto puntando subito alla porta avversaria. Dovremo essere sempre molto, molto attenti.”

Celik?

“È un giocatore difensivo. Quando ha la palla voglio che si proponga; a volte sbaglia qualche passaggio di troppo, ma ha tanta volontà di partecipare. Ognuno di noi ha dei difetti e lui sta lavorando molto.”

Come si allena questa difficoltà a centrare la porta con una squadra che ha comunque un tasso tecnico molto elevato? C’è qualcosa in particolare su cui lei preme maggiormente?

“Parma è stata una partita un po’ particolare, perché loro, giocando in dieci, hanno chiuso tutti gli spazi. È successo un po’ quello che è accaduto ieri all’Atalanta: giravano, giravano e non riuscivano a trovare il varco giusto. Questo può capitare. Però mi sembra che la squadra si stia comportando bene, sia per i gol fatti sia per quelli subiti. Io non credo negli algoritmi, ma le statistiche dicono che se hai determinati giocatori abituati a segnare un certo numero di gol, ci può essere un anno in cui ne fanno di meno e un altro in cui ne fanno di più. A volte dipende proprio da chi fa gol e da quanti giocatori hai in grado di segnare.”

L’intervento di Mancini:

Hai recuperato il 100% dopo la botta presa a Parma?

“Sì, è stata una botta forte. Si stava gonfiando e, parlando con lo staff, il mister ha deciso di togliermi. Però ho recuperato, tutto a posto.”

Cosa cambia giocare braccetto?

“Cambia. Il difensore di destra (altrimenti il mister si arrabbia! ride) può spingere di più, essere più aggressivo e giocare pensando. Il difensore centrale, invece, è il guardiano che controlla tutto e parla con il portiere. In quella zona cerco di tappare i buchi, perché se il centrale sbaglia, l’avversario è in porta. Io mi trovo bene ovunque.”

Sei un punto fermo di questa Roma. Ti vedi qui per tutta la carriera?

“Ti parlo di me stesso: vedo i miei compagni sereni e motivati, vogliono fare il bene del gruppo. Si allenano al 100% e danno il massimo, ed è molto importante. Quest’anno siamo una vera famiglia. Abbiamo passato momenti difficili, ma il gruppo non si è mai spezzato. Era da tanto che non vedevo un gruppo così. Io a Roma sto bene, i tifosi mi apprezzano e questo mi dà ancora più motivazione in campo. Vivo il presente, ma se devo pensare al futuro, posso dire che qui mi trovo molto bene.”

L’eventuale derby agli ottavi?

“È indifferente, non possiamo pensarci adesso. Dobbiamo concentrarci su domani, poi che sia il Bilbao o la Lazio, sarà lo stesso. L’importante è passare il turno.”

Che gara europea sarà?

“Ci dovrà essere la giusta attenzione. Negli ultimi anni la Roma ha giocato tante partite come questa e l’abbiamo preparata bene. Dovremo avere la giusta tensione, affrontiamo una grande squadra e daremo il massimo per passare il turno.”

Chi ti preoccupa del Porto?

“Ci abbiamo giocato contro una settimana fa. Davanti sono bravi: Pepe, Moura, che ha grande tecnica… sono molto forti. La scorsa settimana c’era Omorodion, domani vedremo le caratteristiche di chi affronterò e mi preparerò di conseguenza. Conosciamo tutti i giocatori grazie ai video.”

Su cosa puoi migliorare?

“Sotto l’aspetto dei cartellini e delle proteste. Ho riguardato le mie partite e mi sono detto che non posso permettermi di saltare 4-5 partite all’anno per dei gialli evitabili. Anche gli allenatori mi hanno aiutato: il mister mi dice sempre di non protestare, perché un giallo può condizionare la partita. Ho ancora molti aspetti su cui migliorare: le letture, i primi passi… Anche nel modo di motivare i compagni, evitando di urlare se magari hanno bisogno di altro. Anche Totti imparava a 41 anni, lo stesso Maldini. Non mi metto al loro livello, ma tutti i giorni si può imparare.”

Perché la Roma segna meno sui calci d’angolo?

“Come ha detto il mister, a volte c’è bravura nostra, a volte anche casualità. Contro il Porto, Bryan ha fatto un grande colpo di testa, ma il portiere ha fatto una parata incredibile. Sul gol che abbiamo subito, ho colpito di testa leggermente in anticipo e male, e loro sono ripartiti in transizione. Noi lavoriamo su questo e continuiamo a provarci.”