A Firenze solo 300 nel “formaggino”

E c’era da aspettarselo: se ne sono andati in fretta e furia i 300 biglietti per il settore ospiti dell’Artemio Franchi di Firenze messi in vendita dalla Fiorentina ieri pomeriggio, con vendita solo in ricevitoria, tra l’altro. La vendita dei biglietti per i tifosi romanisti (residente nella nostra Regione) è stata riservata solamente al settore ospiti e ai possessori di Fidelity card  As Roma. (…) Intanto per Roma-Inter in programma alla ripresa dopo la sosta, sabato 18 ottobre alle 20.45, si è raggiunta quasi quota 60 mila spettatori.

(Il Romanista)

Friedkin in missione per l’Eca e per la Roma

Top Dan, pilota avventuroso e riservatissimo, sta pianificando l’atterraggio sulla base di Roma. Tornando a casa dalla trasferta di Firenze, la delegazione giallorossa potrebbe infatti trovare a Trigoria niente meno che “mister president“, il patron che predica il silenzio e la riservatezza ma che non rinuncia mai a prendere di petto le decisioni importanti, chiedendo conto delle deleghe che concede. […] Dalle grandi questioni internazionali, Friedkin passerà al vaglio le questioni giallorosse. In quegli stessi giorni Dan potrebbe infatti far visita alla squadra, incontrare il ds Massara e il senior advisor Ranieri e anche intrattenersi con il tecnico Gasperini, con il quale c’è un rapporto sincero e schietto. La presenza del patron americano, che si trova già in Europa e nei giorni scorsi è stato avvistato in Scozia, a Carnoustie, per l’Alfred Dunhill Links Championship di golf, si rivelerà utile per stilare, insieme ai dirigenti e all’allenatore, un piano di media-lunga durata, con annesse strategie operative per il mercato di gennaio e non solo. L’ultima visita di Friedkin a Trigoria risale alla fine di agosto, quando il suo arrivo lasciava immaginare una svolta immediata sulle trattative (Sancho su tutte) che si erano arenate sulla distanza tra domanda e offerta. […] Chissà che questa non possa essere l’occasione per affrontare la questione commerciale: la Roma è passata dai 25 milioni garantiti in due anni da Riyadh Season ad avere la maglia senza sponsor, una scelta inedita nei mesi in cui ogni voce nei ricavi può rivelarsi decisiva per rispettare i paletti del fair play finanziario ed evitare dolorose cessioni.

(Corsport)

SOULÉ: “Gasperini può darmi tanto, vuole farmi entrare di più in area. L’obiettivo è la qualificazione in Champions” (VIDEO)

SERIE A YOUTUBE – Matias Soulé è tra i maggiori protagonisti giallorossi in questo inizio di stagione. Il numero 18 della Roma ha rilasciato un’intervista ai media della Lega Serie A e ha trattato diversi temi, dall’ambientamento fino al rapporto con Gasperini. Le sue parole:

Sulla voglia di migliorare?
Mi sono fatto questo tatuaggio da ragazzino, credo a quattordici anni. La frase mi piaceva, sono un tipo ambizioso: non mi accontento mai e voglio sempre di più. Non ho limiti e spero di non averne mai, voglio continuare a migliorare per sempre“.

Sull’ambientamento?
All’inizio dello scorso anno non è stato facile. Alla Roma ci sono stati tanti cambi di allenatori e ambientarsi è stato complicato. Ma per fortuna, tutti hanno avuto fiducia in me. Club e compagni mi aiutano ogni giorno a crescere e a fare quello che so fare meglio“.

Sugli obiettivi di quest’anno?
Quest’anno vogliamo arrivare il più in alto possibile in campionato e andare lontano in Europa League e Coppa Italia. L’obiettivo principale è la qualificazione in Champions, poi vedremo partita dopo partita“.

Su Gasperini?
Credo che possa darmi tanto. Stiamo lavorando per essere più incisivi davanti, segnare di più e fare più assist. Vuole che io entri di più in area avversaria: è una cosa che ha già preteso da altri attaccanti. So che ho molto da migliorare, ma sono sicuro che col suo aiuto potrò fare molto di più“.

Su Dybala?
Seguivo Dybala da bambino, quando faceva magie alla Juventus. Ho avuto la fortuna di giocare con lui, ora stiamo sempre insieme, in campo e fuori. È un giocatore fantastico e sono orgoglioso di averlo come compagno“.

Sull’Argentina?
La nazionale è un sogno per me e per tutti in Argentina. Ogni bambino sogna di indossare quella maglia. È fondamentale lavorare sodo ed essere costanti nel club. Spero di continuare a crescere qui con squadra e allenatore: con l’impegno, tutto verrà da sé“.

Sui tifosi?
Il sostegno dei tifosi è molto importante. Ci danno una mano soprattutto all’Olimpico, sentiamo la loro presenza e ci aiuta tanto. Ci dà l’energia per andare avanti al massimo“.

Per le giallorosse esordio con il Parma

IL TEMPO (A.D.P.) –  Riparte il campionato. Al via oggi la Serie A Women Athora, con la Roma subito in campo: le giallorosse ospitano al Tre Fontane il Parma (12.30, Dazn). L’obiettivo è archiviare il ko nella finale di Women’s Cup contro la Juventus e proseguire sulla scia dei successi ottenuti nei preliminari di Champions League: «La prima in casa è l’occasione migliore per ripartire. Il dispiacere è tanto e – le parole di Rossettini alla vigilia – sarà nostra premura farlo sparire con grandi prestazioni e altre vittorie. Serve una gara da Roma». Out Thogersen, in recupero dall’intervento alle ossa nasali, e Lukasova per un trauma distorsivo al ginocchio rimediato con la Juve (10 giorni di stop). Le capitoline oggi avranno una fascia rosa al braccio, simbolo della lotta contro il cancro al seno; è un’iniziativa di “Ottobre rosa: la prevenzione è la tua mossa vincente“, la campagna lanciata dalla Fondazione Campus Bio-Medico per il mese dedicato alla prevenzione del tumore del seno.

Senza titolo

Il titolo fatelo voi, perché se vinciamo a Firenze si (stra)parlerà di Scudetto, se perderemo si parlerà di fallimento. E’ più surreale dei tre 3 rigori sbagliati. Abbiamo passato un’estate a dire che ci vorrà pazienza, che Gasperini ha perso le prime 5 su 6 con l’Atalanta, che il suo gioco non si vedrà prima di Natale e alla prima sconfitta ci si sbraga così? Già dopo il Torino mi pareva, quello sì, surreale, ma adesso per una partita persa contro una squadra comunque decente con tre rigori sbagliati e con la Roma prima si sentono ‘ste cose? “Indecenti”, “vergogna” ma di che? Di cosa? Non è tanto il fatto che accidentalmente siamo primi (perché a me pare ovvio che non lotteremo per lo Scudetto) e quindi non vi metto la foto di Totti sotto la Sud col Perugia che dice quella cosa, ma dovrebbe essere evidente che la Roma di Gasperini è in costruzione. Semplicemente.

Ah, poi sì, non solo siamo primi, ma abbiamo vinto il derby 1-0. Mo non vale più. Manco quello. Pure qua, una vita a dire il derby te lo porti fino a maggio (e che derby, col palo al 94’!) e invece qui si respira aria di fine impero. Gasperini ha chiesto un attaccante che non gli è arrivato (e lo abbiamo scritto) un esterno sinistro che non è arrivato, e lo hanno scritto tutti, per il suo gioco servono almeno tipo 6 attaccanti, noi lì giochiamo con un centrocampista (Pellegrini) la cui riserva è tipo un terzino (El Shaarawy). All’Atalanta Gasperini schierava il 70 % delle volte tutti e 6 gli attaccanti (cambiandoli indicativamente attorno all’ora di partita). Ma ormai il mercato è come il dado: tratto. Massara è arrivato quasi a fine giugno, è tutto figlio di vecchi errori. Questa squadra col Verona aveva rispetto all’anno scorso Wesley in più, Saelemaekaers Paredes in meno, ha vinto ed è prima. Senza Dybala Bailey, con Pellegrini recuperato da 10 giorni. Ma non vale. Mo le partite facile sono diventate facili e basta. Mo battere il Bologna era scontato, vincere il derby pure. Dio mio Firenze che bivio rischia di essere quando invece dovrebbe essere quello che è: una partita della Roma. Che se vince siamo felici, se perde no (non pretendo atteggiamenti da Curva Sud anche se per me quello è l’unico atteggiamento possibile verso la Roma), la si critica e la si critichi, ma non con il gusto del te l’avevo detto. Anche perché qui l’unico te “l’avevo detto” era che bisognava avere pazienza, che finalmente abbiamo un allenatore che sa quello che vuole e come farlo, e mo? “Ma come: ‘famo er pokerino, famo er pokerino, poi co tre ganci te caghi sotto?”. I ganci come i rigori. Che so tre. Forza Roma olé.

PS Una cosa anche io trovo indecente, i rigori. Non è tanto sbagliarli, ma come li hai tirati. La Roma è un tiro forte con le vene gonfie. Comunque vada. Sempre. Tutti a Firenze.

(T. Cagnucci – Il Romanista)

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Quota 22mila: il Franchi torna a riempirsi

[…] Risposte attese già contro la Roma: il giudizio è sospeso almeno fino alle 17 di domani, al termine di un incrocio delicato. La cornice sarà ben diversa rispetto a giovedì: da un Franchi spettrale – appena 8mila presenti contro il Sigma Olomouc, secondo dato peggiore nei tre anni di Conference anche a causa delle restrizioni Uefa – si passerà a un impianto pieno per quanto possibile, più di 19mila spettatori presenti [sold out fissato a 22mila biglietti venduti], esaurito anche il settore ospiti, con 300 tifosi giallorossi. […]

(Corsport)

Che nostalgia di Ago. Quei rigori molli che spiegano tanto

Con i tre penalty calciati uno peggio dell’altro in rapida successione, è sembrata più bisognosa del lettino dello psicanalista che di una sessione supplementare di allenamento sui tiri dagli 11 metri. Una pratica che sarà comunque utile: Liedholm faceva palleggiare contro il muro chi si credeva arrivato e aveva invece lacune tecniche. Il riferimento al grande Nils ci porta dritti ad Agostino Di Bartolomei, il capitano della Roma che entrò in porto con il vessillo. Da vecchi guardoni di calcio siamo stati sopraffatti dalla nostalgia nel vedere come hanno calciato i rigori prima Dovbyk (due volte) e poi Soulè. Ago avrebbe spaccato la porta, i loro tiri hanno fatto fatica ad arrivare al portiere. […] La Roma, per dirla con Mourinho, non ha banditi. […] Con Dybala e Bailey infortunati, questo è quel che passa il convento: un ballottaggio Dovbyk-Ferguson che fa pensare sempre che il meno peggio sia quello che è rimasto fuori, per poi far cambiare idea quando gioca titolare chi era stato mandato in panchina la partita precedente. […] Poi El Shaarawy, che finora è stato ai minimi storici rispetto ai suoi livelli. E Soulè che sembra ancora orfano della linea laterale. […] Alla Roma si rischia di rimpiangere Shomurodov. […] Il tecnico, dicono tutti, ha bisogno di tempo. In fretta però, diciamo il 1 gennaio 2026, gli serve anche un attaccante. Magari due. Quelli che peraltro aveva già chiesto in estate e non sono stati comprati. Tornare sul mercato, è necessario.

(L. Valdiserri – Corsera)

Sorriso Dybala: torna in gruppo. Bailey corre verso l’Inter

IL TEMPO (F. BIAFORA) – Una settimana con tante buone notizie per Dybala. Dal punto di vista personale la moglie Oriana ha svelato pubblicamente di essere incinta di una bambina, mentre sul fronte sportivo è arrivato il momento del ritorno in campo dopo
l’infortunio subito nel match con il Torino che gli ha fatto saltare quattro impegni. L’argentino mercoledì si era sottoposto ad una risonanza magnetica, che aveva confermato il totale riassorbimento della lesione alla coscia sinistra, con i medici che avevano acceso il semaforo verde per farlo tornare ad allenare i compagni (erano ormai dieci giorni che si allenava individualmente). E all’indomani della sconfitta contro il Lille, la Joya ha parzialmente lavorato con la squadra. La rifinitura odierna sarà un ulteriore test per Dybala, con Gasperini che in base ai risultati della seduta deciderà se portarlo con sé per la sfida alla Fiorentina. Più vicino al recupero anche Bailey. Negli ultimi giorni il giamaicano ha ripreso a correre sul campo dopo un lungo periodo trascorso sul lettino della fisioterapia. Nelle due settimane di sosta l’obiettivo è rivederlo con il gruppo, ricevendo poi la sua prima convocazione in giallorosso per la sfida del 18 ottobre con l’Inter.

Riscatto immediato

IL TEMPO (F. BIAFORA) – Una sconfitta che brucia per le modalità e per la marea di errori tecnici commessi. Ma nessuno a Trigoria pensa che un inciampo possa fermare l’evoluzione della Roma sotto la nuova guida tecnica e togliere fiducia ad un progetto triennale. All’indomani del cocente ko con il Lille i giallorossi si sono subito ritrovati a Trigoria per iniziare a preparare l’ultimo impegno prima della sosta per le nazionali, quello in casa della Fiorentina. «Abbiamo fatto una partita con grande voglia e ritmo. Usciamo con qualche valore in più», uno dei concetti espressi da Gasperini nel post-partita (oggi per lui niente conferenza stampa della vigilia). Un pensiero che rappresenta realmente quanto ronza nella testa dell’allenatore, che non ha fatto alcun processo alla squadra dopo il secondo ko stagionale. Certamente ci sono diversi meccanismi che non hanno funzionato al meglio, soprattutto nella fase d’uscita della palla e nel riuscire a bucare la difesa avversaria negli ultimi 20-25 metri, ma la stagione è iniziata da poco più di un mese e lo score recita un primato in classifica in Serie A e una vittoria e una sconfitta in Europa League. La consapevolezza è che alcuni concetti vadano aggiustati: d’altronde pensare che ad inizio ottobre si potesse vedere una replica dell’Atalanta degli scorsi anni era soltanto un’utopia dei più ottimisti.

Tra le situazioni da migliorare, oltre ad assorbire completamente il concetto di riaggressione sul quale lo stesso allenatore sta procedendo con cautela, c’è certamente la manovra offensiva, risultata troppo sterile. Ferguson è stato parecchio deludente nella prestazione contro i francesi, ma non è stato solo il centravanti a non girare. Ad esempio la Roma è andata in difficoltà sin dalle prime fasi della costruzione, con uno Svilar spesso pressato e costretto al rilancio lungo in diverse occasioni (su questi lanci è mancato l’apporto da parte dell’irlandese). Si sono poi visti passaggi elementari e stop sbagliati, tanti contrasti sulle seconde palle in cui i giocatori erano spesso in ritardo, oltre all’episodio da horror dei tre rigori sbagliati. Una somma di elementi ben evidenziati dallo staff, che comunque reputa impeccabile l’impegno nel gruppo nel cercare di voler attuare quanto richiesto. La mancanza di pericolosità offensiva è forse il fattore che balza di più all’occhio degli osservatori esterni. La Roma è dodicesima in Serie A come expected goals, settima per tiri tentati e decima per gol realizzati. Numeri che potrebbero incrementare con i recuperi di due come Bailey e Dybala. A Firenze però si ripartirà da Dovbyk, che, nonostante il doppio penalty fallito, è al momento più avanti del collega di reparto nelle gerarchie di Gasperini. Che, senza fare drammi, continua a lavorare per migliorare la sua creatura.

A Firenze torna Dybala certezza dal dischetto

Tre rigori sbagliati contro il Lille. Una sequenza da horror. Tra i tifosi, una sola domanda: «E il prossimo chi lo tira?». Non Dovbyk, che a Girona pareva infallibile. Forse Soulé, che domani (ore 15) a Firenze sarà in campo. Magari Paulo Dybala, che tornerà tra i convocati e contro la Fiorentina partirà dalla panchina. Dal dischetto l’argentino non ha mai tradito i giallorossi. Da quando è alla Roma, la Joya non ha mai fallito dagli undici metri: 17 su 17. Gol pesanti. Anche per l’infermeria: era il 9 ottobre 2022 quando l’argentino si infortunava calciando un rigore contro il Lecce. […] Ora, invece, ci sono i rumors su un possibile rinnovo. Per il ds Massara non c’è fretta, ma il confronto ci sarà: Paulo giallorosso a vita o il divorzio. Un passaggio pesante. Più di un rigore.

(la Repubblica)