Tovalieri: “Fiducia a Gasperini, ha bisogno di tempo. I rigori di Roma-Lille? Tiri mosci, la palla faticava ad arrivare in porta…”

TUTTOMERCATOWEB.COM – Sandro Tovalieri, ex attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista al sito e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sui clamorosi errori dal dischetto di Artem Dovbyk e Matias Soulé in occasione del match di Europa League contro il Lille. Ecco le sue parole.

Domani la Roma sfida la Fiorentina. Come vede i giallorossi in questo inizio di stagione?
“La Roma ha un nuovo ciclo in corso, dove ci vuole un attimo di pazienza. La squadra sta facendo bene a livello di risultati, un po’ meno a livello di prestazioni. Però per assimilare gli schemi del tuo tecnico ci vuole un po’ di tempo. A Gasperini bisogna dare fiducia, la piazza è esigente, ma deve capire che il tempo serve. I risultati portano entusiasmo. Torino e Lilla sono stati scivoloni inaspettati, ma fanno parte della crescita. Ora c è questa gara contro la Fiorentina che non sarà facile o da sottovalutare contro una squadra che avrà fame per far vedere quanto vale”.

Gasperini ha sempre portato risultati, quando gli è stato dato tempo. Vede possibile per lui fare qualcosa di magico con la Roma, con una piazza così?
“Difficile possa ripetere quanto fatto all’Atalanta. Non perché non ne abbia la capacità, ma perché le caratteristiche dei giocatori sono completamente diverse da quelle che lui aveva a Bergamo. Credo si stia adattando un po’ di più ai giocatori che ha a disposizione, rispetto al modo di giocare che aveva all’Atalanta”.

Sull’alternanza Dovbyk-Ferguson: nessuno dei due sta convincendo fino in fondo. Che ne pensa?
“L’anno scorso Dovbyk ha fatto 17 gol. L’investimento è stato importante, è indubbio che a livello di prestazioni manchi qualcosa. Ferguson è giovane, l’anno scorso era fra i migliori in Premier e poi ha avuto un infortunio. Ai giovani va dato tempo. Sicuramente l’assenza di Dybala si sente: lui illumina, senza di lui la Roma fa fatica ad arrivare in porta. Quando manca il campione e la qualità escono i limiti”.

Sul triplo rigore sbagliato: come va gestito?
“Non è facile, tre rigori in un minuto li ho visti solo con la Lazio con Giordano e D’Amico.
Per Dovbyk era importante per sbloccarsi un po’. A stupirmi è stata la sequenza di tre rigori mosci. Il pallone a momenti faticava ad arrivare in porta. Se non sei convinto, il rigore va battuto con cattiveria, con una botta forte. Piazzarlo così, lentamente, addirittura due volte dallo stesso lato… Il rigore comunque fa parte del gioco. Speriamo che al prossimo rigore ci sia Dybala, ecco. Dovbyk credo che ora faccia fatica a ripresentarsi sul dischetto”.

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Femminile, Rossettini: “Ci tenevamo a dare una gioia ai tifosi” – Dragoni: “Siamo una grandissima squadra. Il gol? Tanta emozione dopo mesi difficili”

La Roma Femminile batte 4-0 il Parma nel match valido per la prima giornata di Serie A e al termine della partita Luca RossettiniGiulia Dragoni, rispettivamente allenatore e calciatrice del club giallorosso, hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali della società. Ecco le sue parole.

ROSSETTINI AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB

Iniziare con una vittoria era la cosa più importante per un ciclo di partite intenso.
“Sì, era importante prima di tutto per scrollarsi di dosso un po’ la grande delusione della finale con la Juventus. Era la partita di esordio in campionato, in casa nostra, ci tenevamo a dare una gioia ai nostri tifosi, abbiamo mostrato una prova di carattere, personalità e qualità”.

Tanti gol segnati, quattro, zero subiti. Si può dire la partita perfetta?
“Non la partita perfetta perché anche oggi abbiamo commesso degli errori, ci sono delle cose che hanno funzionato meno, ma è una nostra prerogativa portare tante giocatrici in zona gol, abbiamo fatto quattro reti, ne potevamo fare altre, però ci sono aspetti da migliorare come li dovevamo migliorare con la Juventus. Con le bianconere li abbiamo pagati, in altre partite abbiamo la possibilità di essere graziati in certi modi. Sicuramente è stata un’ottima gara, una buona prestazione per andare avanti nel lavoro”.

Il rientro di Dragoni è senza dubbio importante in vista del prossimo ciclo di partite.
“Sì, era importante per lei ritrovare il campo, ha anche segnato, siamo contenti per lei. Il fatto di averla a disposizione con questa voglia, questa felicità che mette nelle giocate, ci dà occasioni in più per provare a metterla in campo”.

(asroma.com)

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DRAGONI AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB

Inizia il campionato con una vittoria, era importante iniziare con il piede giusto.
“Sì, era molto importante, in alcune partite ci siamo rilassate un po’ ma adesso siamo cariche, andiamo a mille, siamo una grandissima squadra”.

Tornare al gol al Tre Fontane, che emozione è stata?
“Tantissime emozioni. Sono stati mesi difficili, sono contenta per mia mamma che era qui in tribuna e per la vittoria ottenuta dalla squadra”.

Servirà questa continuità per la stagione?
“Servirà questa continuità, ma io sono fiduciosa, siamo un grande gruppo, una grandissima squadra e lo spirito è quello giusto”.

(asroma.com)

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Primavera, Guidi: “Cerchiamo continuità di prestazioni, non guardiamo la classifica. Cama? Tornerà più forte dopo il Mondiale” (VIDEO)

Domani alle ore 13 la Roma Primavera affronterà il Napoli in occasione della settima giornata di campionato e alla vigilia del match l’allenatore giallorosso Federico Guidi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club. Ecco le sue parole: “Il Mondiale Under 20 è una vetrina prestigiosa e importante che dà la possibilità ai ragazzi di confrontarsi, come nel caso di Cama, con giocatori più grandi ed evoluti che si sono approcciati ai campionati professionistici. Ogni partita che farà, sarà motivo di grande crescita. Cama ha vinto l’MVP nella prima partita e ha fatto assist nella seconda, sta svolgendo un ottimo Mondiale e ci auguriamo che possa continuare su questo tipo di prestazione. Al rientro troveremo sicuramente un giocatore migliorato”.

Si va in trasferta a Napoli per cercare continuità: è questo ciò che cerca la Roma?
“Sì, cerchiamo continuità di prestazioni e la squadra la sta avendo. Non possiamo fermarci ai singoli risultati ma dobbiamo vedere quello che la squadra esprime. E’ da Sassuolo che la squadra approccia bene le partite, sta avendo le giuste distanze e stanno emergendo diversi singoli con grandi margini di miglioramento. Siamo contenti, la nostra continuità deve essere orientata sulle prestazioni. Se le prestazioni sono positive è anche più semplice arrivare a risultati che ci regalano emozioni più belle”.

Servirà l’approccio giusto per vincere contro il Napoli?
“Affrontiamo una squadra che sta vivendo l’esperienza internazionale della Youth League. In campionato gioca con praticamente tutti gli effettivi al limite di età tranne uno o due calciatori, sono quasi tutti 2006. Si tratta di un avversario ostico. Noi dobbiamo pensare a ciò che sappiamo e dobbiamo fare senza sbagliare atteggiamento. Ora l’errore più grande sarebbe guardare la classifica. Non ci deve appartenere, sono passate così poche partite che i reali valori non sono ancora emersi definitivamente. Concentriamoci su noi stessi, cercando di dare continuità a ciò che stiamo facendo ultimamente”.

Fiorentina-Roma, i convocati di Gasperini: torna Dybala. Out Angelino per influenza, ancora assente Bailey

Domani alle ore 15 la Roma affronterà la Fiorentina allo Stadio Artemio Franchi in occasione del match valido per la sesta giornata di Serie A e Gian Piero Gasperini ha diramato la lista dei convocati in vista della partita contro i toscani. Nell’elenco compare anche Paulo Dybala, il quale torna a disposizione dopo l’infortunio rimediato contro il Torino. Gli unici due assenti sono il lungodegente Leon Bailey e a sorpresa anche Angelino, colpito da influenza.

L’elenco completo dei convocati

Portieri: Svilar, Vasquez, Gollini

Difensori: Rensch, Ndicka, Tsimikas, Celik, Hermoso, Mancini, Ziolkowski, Sangaré, Ghilardi, Wesley

Centrocampisti: Cristante, Pellegrini, El Aynaoui, Kone, Baldanzi, Pisilli

Attaccanti: Dovbyk, Ferguson, Soulé, Dybala, El Shaarawy

(asroma.com)

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Primavera, il momento di Lulli

Gasperini lo tiene d’occhio fin dal primo giorno, Guidi invece lo considera un perno inamovibile nell’undici della Roma Primavera. E un momento magico per Emanuele Lulli. (…) Siamo davanti a un esterno moderno, un motorino capace di difendere ma anche di accompagnare bene l’azione offensiva; non a caso, da un suo spunto sulla destra è nato il gol. (…) Lulli si scalda per spingere come un treno sulla corsia. E poi risponderà alla chiamata dell’Italia. Un premio meritato per l’avvio di stagione dell’ex Tor Tre Teste.

(corsport)

Serie A Femminile, ROMA-PARMA 4-0: poker all’esordio in campionato per le giallorosse. A segno Corelli, Babajide, Giugliano e Dragoni (FOTO)

La Roma Femminile parte con il piede giusto in Serie A e riscatta la sconfitta in finale di Women’s Cup contro la Juventus. Le giallorosse strapazzano il Parma per 4-0 all’esordio in campionato, dominando dal primo all’ultimo minuto. Le ragazze di Rossettini spingono subito sull’acceleratore e si portano in vantaggio al 9′ con Corelli. Il gol del raddoppio porta la firma di Babajide e nella ripresa le reti di Giugliano e Dragoni chiudono definitivamente i conti. Successo al debutto, quindi, per la Roma, che ora potrà iniziare la preparazione in vista del match di mercoledì di Champions League contro il Real Madrid.

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IL TABELLINO

ROMA: Baldi; Bergamaschi (77′ Pante), Van Diemen, Valdezate, Veje (64′ Oladipo); Giugliano (64′ Graggi), Kuhl, Pandini; Babajide (77′ Galli), Corelli, Viens (64′ Dragoni).
A disp.: Mazzocchi, Soggiu, Di Guglielmo, Heatley, Valdezate, Rieke, Haavi, Pilgrim.
All.: Rossettini.

PARMA: Ceasar; Bou Salas, Ambrosi, Cox (85′ Bertucci), Real Carranza; Rabot, Pondini (71′ Uffren), Esteve Quintero (46′ Lonati), Dominguez; Kajan (71′ Benedetti), Pinther (64′ Kajzba).
A disp.: Fabiano, Copetti, Masu, Cardona, Distefano, Zamanian, Cissoko.
All.: Valenti.

Arbitro: Maresca. Assistenti: La Regina – Valcaccia. IV Uomo: Petraglione.

Marcatrici: 10′ Corelli, 28′ Babajide, 56′ Giugliano, 73′ Dragoni.

Note: presenti 1038 spettatori allo Stadio Tre Fontane.


LA CRONACA DELLA PARTITA

Secondo tempo

92′ – Finisce qui: Roma 4-0 Parma.

90′ – Assegnati due minuti di recupero.

85′ – Cambio per il Parma: fuori Cox e dentro Bertucci.

77′ – Doppio cambio Roma: escono Bergamaschi e Babajide ed entrano Pante e Galli.

73′ – POKER DELLA ROMA! Serpentina clamorosa di Dragoni, la quale scarta tutta la difesa del Parma e buca Ceasar con un potente destro dal limite dell’area.

71′ – Doppio cambio per il Parma: fuori Pondini e Kajan e dentro Uffren e Benedetti.

63′ – Tre cambi in casa Roma: dentro Greggi, Oladipo e Dragoni al posto di Giugliano, Veje e Viens. Per il Parma esce Pinther ed entra Kajzba.

59′ – Conclusione dalla distanza di Cox, tiro alto sopra la traversa.

56′ – 3-0 ROMA! A segno Giugliano dal limite dell’area con un destro sotto l’incrocio dei pali.

46′ – Al via la ripresa. Un cambio per il Parma: fuori Esteve Quintero e dentro Lonati.

Primo tempo

46′ – Fine primo tempo: Roma 2-0 Parma.

45′ – Un minuto di recupero.

43′ – Giugliano perde un pallone sanguinoso e avvia il contropiede del Parma, ma Esteve Quintero accelera la giocata e calcia fuori.

36′ – Il Parma sfiora il 2-1: conclusione dalla distanza di Esteve Quintero e palla a centimetri dalla porta di Baldi.

34′ – Grande chance per il 3-0 della Roma! Cross basso di Bergamaschi per Kuhl, la quale calcia indisturbata dall’altezza del dischetto del rigore ma spara alto.

28′ – 2-0 ROMA! Calcio d’angolo di Giugliano e colpo di testa di Babajide, che batte Ceasar grazie a una deviazione e sigla il raddoppio.

26′ – Parma pericoloso da calcio d’angolo con il colpo di tacco di Bou Salas, il pallone finisce di poco al lato della porta di Baldi.

23′ – Roma a un passo dal 2-0! Viens scappa sulla destra e serve Babajide, la quale prova ad anticipare Ceasar con la punta ma il portiere compie un ottimo intervento.

20′ – Colpo di testa di Pandini su cross di Babajide, ma non inquadra la porta.

18′ – Ci prova anche Giugliano dal limite dell’area, ma il tiro di sinistro si spegne sul fondo.

15′ – Conclusione di prima di Bergamaschi, palla fuori.

11′ – Pandini si inserisce in area con il pallone sulla destra e serve dentro l’area Viens. La canadese però colpisce male e non trova il gol.

10′ – VANTAGGIO ROMA! Grande palla di Giugliano per Corelli in area. La numero 16 stoppa il pallone e appoggia in rete trovando il gol dell’1-0.

6′ – Ci prova il Parma con un tiro dalla distanza, ma la difesa giallorossa è brava a respingere.

1′ – Match al via.

Domani attesi in 20mila. Pioli spera di avere Sohm

Sono attese più di ventimila persone domani pomeriggio al Franchi per una partita attesissima, anche perché la Roma è in testa alla classifica. (…) Sostenitori giallorossi ammessi saranno soltanto 300 come già successo contro il Napoli. Intanto sul fronte squadra, Pioli sta cercando di recuperare Simon Sohm almeno per la panchina.

(gasport)

Fenomenologia di un rigore sbagliato tre volte

Quel rigore era già nato male: non lo aveva decretato l’arbitro il belga Erik Labrechts, connazionale di quel Jean Langenus, il “fischietto” della prima finale mondiale fra Uruguay e Argentina nel 1930 (vinsero i pa-droni di casa “uruguagi”, come si diceva una volta degli uruguayani) che aveva accettato l’incarico a due condizioni, un’assicurazione sulla vita e la garanzia che subito dopo il fischio finale sarebbe stato accompagnato su di una nave che aspettava a motori accesi per salpare urgentemente verso l’Europa. Era, questa volta, verso l’80esimo minuto di Roma-Lille, partita di Europa League l’altra sera all’Olimpico. Aissa Mandi, giocatore del Lille, che s’era fatto notare nel bene (suo…) per un salvataggio di piede sulla linea, non s’era fatto notare (nel male) dall’arbitro per un tocco di mano in area sua. Lo chiamavano al Var, la visione era breve, il gesto imperioso ed inequivocabile pur senza l’announcement da simil-balcone. Ora si trovavano l’uno di fronte all’altro, come in “Mezzogiorno di fuoco”, la punta della Roma (“piallata” attualmente, ma giorno verrà…) e della Nazionale, l’ucraino Artem Dovbyk, fresco d’ingresso in campo al posto dell’irlandese Ferguson, pure lui sofferente al momento d’un cronico mal di gol, e il portiere del Lille e della Nazionale, il turco Berke Ozer. (…) Neppure gli scienziati di fisica, che hanno studiato che una rincorsa di 5 o 6 passi, percorrendo come un arco fra i 20 e i 30 gradi, mirando a uno dei due angoli alti della porta (dove la traversa incrocia i pali), fissando il bersaglio a “circa” 50 centimetri dall’intersezione, e già una teoria fisica con un “circa” è approssimativa, e scagliando il pallone a 100 chilometri orari, il gol è “quasi” garantito, e anche il “quasi” approssima l’infallibile studio. Che se poi il rigorista fosse mancino, allora, spiega la teoria, avrebbe un 4 per cento di possibilità di fare gol. Anche gli economisti e gli stregoni, per supportare le loro teorie, si sono attaccati al calcio di rigore. (…) Sta che il piè fucile fece una mezza cilecca e le mani pistolere, dopo aver ballonzolato come in un balletto intimidatorio del saltellante portiere, sono arrivate esattamente al punto, che non era quello dell’ideale bersaglio degli scienziati, dove arrivò il pallone. Parato. Ma Ozer s’era mosso prima e troppo avanti: la linea di porta è il limite estremo, chi la passa è perduto. Dunque il rigore era da ripetere. E fu ripetuto. C’è chi dice che se tiri un rigore sempre allo stesso modo allora è probabile che tu acquisisca una tecnica e degli automatismi sempre migliori e più efficaci e che dunque crescano le probabilità di successo. C’è, invece, chi applica la “teoria dei giochi” e ritiene che l’imprevedibilità, alla fine dei conti, sarà più pagante. Dovbyk fu della prima idea: il suo secondo rigore era la fotocopia del primo. E siccome anche la seconda parata di Ozer era la fotocopia della prima, anche l’intervento arbitrale fu la fotocopia del precedente: si ripeta! E tre. Stavolta Roma cambiò il tiratore scelto che fu Soulè, il quale, di suo, cambiò anche la traiettoria: mirò a sinistra. Anche Ozer, però, cambiò il tuffo gettandosi sulla nuova traccia. Fu conoscenza? Fu intuito? Fu semplice fortuna? Chissà. Fu però il fatto che un solo rigore fu sbagliato tre volte (o parato, anche qui la di-scussione è eterna o almeno più che secolare da quando, a fine Ottocento, il rigore fu inventato e suggerito da William McCrum, portiere irlandese: è merito del portiere o demerito del rigorista?). Un fatto insolito: Gasperini, l’allenatore della Roma, ha subito detto «io non l’avevo visto mai, ma forse neppure voi». (…)

(Il Quotidiano Nazionale)

Il rigore sbagliato tre volte fa sorridere Beccalossi «Sono stati peggio di me»

Sbagliare due rigori nella stessa partita non è la fine del mondo. In fin dei conti quando capitò a Evaristo Beccalossi, in una notte di Coppa delle Coppe fra Inter e Slovan Bratislava nel 1982, Paolo Rossi prese spunto per un celeberrimo monologo divenuto un marchio di fabbrica del comico. Quando ieri mattina al Becca, tornato ora a casa dalla moglie Daniela, dopo il lungo ricovero in ospedale causato dall’emorragia cerebrale e dal successivo coma, è stato riferito del triplo errore della Roma dal dischetto, ha sorriso. «C’è chi ha fatto peggio di me». Riassunto della tragica notte, per il popolo romanista, di Europa League. (…) Nel 1984 fu il Giaguaro Castellini, all’epoca portiere del Napoli, a bloccare in una sola sfida tre penalty, due a Bruno Giordano e l’ultimo a Vincenzo D’Amico: «Per compiere una prodezza del genere servono un mix di intuito e di fortuna. Non è che hai tutto quel tempo per ragionare: in una frazione di secondo le decisione su dove buttarsi è istinto puro. Del resto il portiere non ha nulla da perdere: se non la prendi, pazienza. Se pari sei un eroe. La responsabilità è tutta sulle spalle dell’attaccante». (…) In quei minuti cosa passa per la testa? Tensione, paura. Poi consideriamo anche il momento specifico della gara: all’epoca eravamo in avvio, mentre Dovbyk aveva l’ansia di dover fare risultato mancando pochi minuti alla fine». (…)

(corsera)

Gasperini, ora guai a parlare dei rigoristi

«Credo che sia uno «dei peggiori rigoristi che io abbia mai visto», disse l’allenatore dell’Atalanta. Si riferiva a Lookman che aveva appena sbagliato un penalty contro il Bruges. Era il febbraio scorso e per contrappasso dantesco è accaduto qualcosa di irresistibile a Roma, tre rigori sbagliati, uno dietro l’altro, Dovbyk due volte, Soulé l’ultima gaffe, rigori ripetuti per l’idiota regola introdotta dai geni della Fifa per bloccare, condizionare, violentare la prestazione del portiere costretto a non muoversi dalla propria linea bianca, così come i suoi compagni bloccati all’ingresso dell’area dei sedici metri. (…) Ozer ha preso il posto di Chevalier, colui il quale è andato al Paris St.Germain al posto di Donnarumma, il Lille ha pagato il turco 4 milioni e mezzo, dalle nostre parti un affare simile sarebbe impossibile, troppo bassa la somma, mediocre il tesserato. Invece Ozer, dopo aver girato i campionati di Turchia, Portogallo e Belgio, ha trovato dimora in Francia e giovedì sera è entrato nella storia dell’Europa League e della stessa Roma. Non escludo che ai tifosi giallorossi, di anagrafe datata, sia venuto alla mente Bruce Grobbelaar e la notte della finale di coppa dei campioni. (…) Gli errori non hanno provocato reazioni dell’allenatore Gasperini che, stavolta, ha preferito evitare l’elegante frase con la quale censurò il rigorista Lookman. Si replica.

(Il Giornale – T. Damascelli)