Friedkin-Roma: vertice per il futuro

Dall’assemblea dell’EFC a Trigona, la giornata di ieri per Dan Friedkin è stata simile a quella di mercoledì ma condita da più incontri e riunioni. Merco­ledì, per esempio, nel centro sportivo non era presente Ranieri che ha avuto modo di vedere ieri pomeriggio. Dan ha lasciato l’hotel Roma Cavalieri poco dopo le 12.30, nessuna paro­la con i cronisti presenti questa volta ma solamente qualche sor­riso. Poi a Trigoria il vertice con il senior advisor, Massara e Gaspe­rini. Oltre a rinnovare i compli­menti per l’inizio di stagione, in­sieme hanno affrontato l’argo­mento mercato. Il tecnico ha avu­to rassicurazioni per gennaio e si aspetta almeno due colpi, in par-ticolar modo nel pacchetto offen­sivo. (…) Anche ieri è andata in scena una riunio­ne commerciale, la caccia al main sponsor è ancora aperta ed è uno degli obiettivi principali di Dan e Michael Gandler, il dirigen­te statunitense scelto a settembre per accelerare i tempi. Il presi­dente ha nuovamente assistito all’allenamento e già nella gior­nata di oggi potrebbe lasciare la Capitale per tornare in America. (…) Durante l’assemblea dell’EFC Dan Fried­kin ha ricevuto una serie di com­plimenti dagli ospiti, in partico- lar modo dal presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi che sul palco ha speso parole al miele: «Col suo team ha fatto un lavoro straordinario e questa è la miglior assemblea della nostra storia. È un gentiluomo, un uo­mo di classe e apprezzo la sua vi­sione del calcio e la sua voglia di investire. Non è semplice in que­sto sport ma lui è una persona di classe, una delle migliori che ab­bia mai incontrato. Vogliamo fa­re il massimo per il calcio e per farlo crescere. Naturalmente non è facile per un club come la Roma, lo sapete meglio di me, ma sono sicuro che farà un lavo­ro fantastico e con quello che sta facendo avrà un grande futuro». Poi ha consegnato al presidente giallorosso un gagliardetto insie­me ad una maglia celebrativa dell’evento.

(Il Messaggero)

Wesley ancora out. Ferguson recupera. Attesa per Bailey

La sfida all’Inter si avvicina, ma Gasperini deve ancora fare i conti con le assenze. Oltre agli 11 nazionali sparsi per il mondo, infatti, il tecnico non ha ancora recuperato Wesley, alle prese con una contusione alla caviglia. Gli esami hanno escluso lesioni, ma il brasiliano non è ancora pronto per allenarsi. (…) Resta in dubbio, invece, l’impiego di Bailey che tornerà ad allenarsi in gruppo solo la prossima settimana. Una nuova risonanza ha certificato l’assorbimento della lesione, ma è meglio non rischiare. Il giamaicano potrebbe finire comunque tra i convocati, ma il suo impiego in campo è previsto per la sfida con il Viktoria Plzen del 23 ottobre. (…) Notizie positive, infine, da Ferguson che ieri si è allenato con l’Irlanda segnando anche un bel gol. Il problema alla caviglia che gli aveva impedito di giocare contro la Fiorentina è ormai alle spalle.

(gasport)

Zirkzee vuole lasciare lo United. A gennaio da Gasp?

Dopo essersi affacciato mercoledì pomeriggio, Dan Friedkin è tornato a Trigoria anche ieri. Stavolta, però, meno convenevoli e più strategia. Nel senso che se nel primo giorno il presidente ha fatto i complimenti un po’ a tutti e guardato l’allenamento della squadra, ieri si è concentrato più sulla fattibilità di alcune operazioni. Commerciali (riunioni con il responsabile commerciale Michael Gandler a caccia del nuovo sponsor) ma anche di mercato, ovviamente, per andare ad ac-contentare già a gennaio Gian Piero Gasperini. E tra i giocatori che stanno seguendo a Trigoria è spuntata anche un’idea intrigante, quella che porta dritti dritti ancora in Inghilterra (da dove la scorsa estate sono arrivati Fergu-son, Bailey e Tsimikas), ma stavolta a Manchester. Lì, con lo United, gioca infatti da oltre un anno Joshua Zirkzee, l’olandese che aveva meravigliato un po’ tutti con la maglia del Bologna, per poi invece non riuscire a ripetersi con i Red Devils. Insomma, la Roma per gennaio va a caccia di un attaccante, che potrebbe essere o un centravanti o un trequartista sinistro. Molto dipenderà anche da come andranno le prossime partite. (…) L’olandese è finito in panchina, mettendo insieme solo 82 minuti e cedendo il campo al brasiliano Matheus Cunha (7 partite e zero reti) e allo sloveno Benjamin Sesko (8 partite e due gol per lui). A togliergli spazio, poi, anche l’altro arrivo, Bryan Mbeumo (anche lui 8 gare e due reti). E tutto que-to nonostante un altro pericoloso concorrente come Rasmus Hojlund abbia lasciato la squadra, trasferendosi al Napoli. Il futuro Ecco perché Zirkzee vuole andare via, anche per non rischiare di perdere il Mondiale, visto che – ad esempio – in questa ultima tornata il ct “orange” Ronald Koeman lo ha lasciato fuori dai convocati. Ed allora il giocatore ha già fatto sapere al suo agente di trovargli una sistemazione per gennaio, pure in prestito. Un’ipotesi che chiaramente non dispiacerebbe alla Roma, considerando anche la situazione attuale delle casse giallorosse. Insomma, potrebbe arrivare un giocatore che già conosce bene il campionato italiano, che può svolgere i due ruoli e che costerebbe relativamente poco. Anche a livello di ingaggio, visto che Zirkzee al Manchester United guadagna 3,6 milioni più bonus (…) Sul giocatore anche West Ham ed Everton. (…)

(gasport)

Vertice a Trigoria. C’è Ranieri

IL TEMPO (L. PES) – Non solo EFC. La giornata di Dan Friedkin è proseguita poco dopo le 12 a Trigoria, dove già mercoledì aveva assisti-to all’allenamento e avuto pochi fugaci incontri con Massara e altri dirigenti. Nel pomeriggio di ieri, però, nel centro sportivo c’era anche il senior advisor Claudio Ranieri che ha partecipato alle riunioni con Gasperini e direttore sportivo. Al centro, ovviamente, il futuro della squadra soprattutto dalla prossima estate post Fair Play Finanziario. L’allenatore ha ribadito la necessità di avere rinforzi in attacco soprattutto dopo i dati delle prime giornate dove sì la Roma è prima, ma alcuni problemi restano. Non solo campo per il numero uno giallorosso che a Trigoria ha anche avuto modo di incontrare gli altri dirigenti in materia finanziaria e commerciale, soprattutto legati al discorso ricavi e sponsor. Intanto prosegue la preparazione del match contro l’Inter di sabato prossimo, nessuno degli assenti di ieri (Angelino, Bailey e Wesley) si è allenato col gruppo ma il giamaica-no spera di strappare almeno una convocazione simbolica contro i nerazzurri.

GASPERINI: “In questo momento la Roma non è da Champions, il nostro primato è abbastanza casuale. I Friedkin mi hanno conquistato subito”

CORSPORT – Torna a parlare Gian Piero Gasperini. Lo ha fatto attraverso una lunga intervista al quotidiano romano. Tanti i temi trattati: dal rapporto con i Friedkin alla “sua” Roma. Le sue parole:

Quando hai parlato per la prima volta con la Roma? Ride.

«Domanda di riserva?».

Il primo incontro, su.

«Con la Roma? Con la proprietà… A Firenze».

E prima? Si può dire, dài!

«Prima con Claudio (Ranieri, ndr). Ha iniziato lui a contattarmi un bel po’ di tempo prima. Non so se fosse dicembre. Era ancora tutto nella fase embrionale, lo non sapevo cosa avrei fatto a giugno.,. Avevo intuito che sarebbe stato l’ultimo anno a Bergamo».

(…)

Cosa o chi ti ha convinto?

«Il fatto che a Roma c’è una passione incredibile. lo credo che in questo momento, in Italia, Roma sia insieme a Napoli il posto più appassionato e appassionante. E forse Roma anche più di Napoli, perché Napoli ha vinto. Dove c’è più fame di calcio, più voglia di fare risultati, dove c’è un amore verso la propria squadra così profondo, viscerale, io stimolo è elevatissimo. Inoltre è un bel momento per gli stadi italiani che si sono nuovamente riempiti».

(…)

Non hai mai fatto niente per renderti simpatico alle tifoserie avversarie. Anche alla Roma non eri amatissimo.

«No, pesavano gli episodi, andavi a Firenze era cosi, a Milano idem. Torino, Napoli, Bologna, mai avuto sconti da nessuno. L’Atalanta ha tolto tanto a tanti e quindi era naturale che fosse accempagnata da antipatie diffuse»,

Dici Gasparini e pensi subito all’uno contro uno, a un calcio di duelli. Sei cambiato o no? E, se si, dove?

«Al Genoa iniziai così, nella Primavera, poi a Crotone in C, Genoa in B, in seguito in A e in Europa. La vera consacrazione l’ha avuta proprio in Europa dove il mio è stato riconosciuto come un calcio efficace, di qualità, mentre in Italia è sempre stato abbastanza osteggiato pur se amato fortemente nei posti in cui allenavo. Ancora adesso a Genova e Bergamo conservano ot-timi ricordi. Brutto carattere, dicevi. Otto anni al Genoa, nove a Bergamo. Non mi hanno trovato cosi insopportabile».

(…)

Hai apportato delle correzioni però.

«Assolutamente sì. La vera maturazione l’ho avuta a Bergamo. Giocare in Champions e più in generale in Europa, ti migliora».

Una crescita che deriva dal confronto con altre realtà dl livello?

«Guarda che le novità, le cose da riprendere e assimilare le puoi trovare anche in squadre non di prima fascia. Ormai è chiaro che si lavora sui particolari, il grosso del mio modo
di giocare e stare in campo è abbastanza conosciuto. Devo dire che ha fatto scuola».

Un altro dei tanti luoghi comuni che ti circondano ri-guarda i giocatori da non acquistare quando provengono dalle tue squadre. Chissà cosa gli fanno a Bergamo, quali stregonerie si saranno inventati. C’è anche chi sospettava che vi dopaste.

«Stai scherzando?».

No: riporto voci.

«Chi ha soltanto pensato una cosa del genere ha offeso una società, il sottoscritto, uno staff e un gruppo di giocatori, il loro lavoro. Quando non si sanno trovare le risposte si ricorre alle maldicenze e alle peggiori fantasie. Noi siamo sempre stati puliti. lo credo nel rispetto delle regole dello sport. Il doping lo combatto da sempre… Sul campo odio le simulazioni. Detesto ogni forma di sotterfugio, gioco sporco. Sono tutti attentati allo sport che amo più, che tutti quanti amiamo e consideriamo parte della nostra vita. Per questo mi incazzo spesso. Una cosa è l’abilità tecnica, altro la furbata, la simulazione. La ricerca del dribbling in area per andare a prendere il rigore rientra nel campo delle abilità… E poi non sopporto il Var che mi allontana dal calcio per come l’ho sempre inteso».

(…)

Appartieni alla sottospecie dei tecnici lamentosi.

«Mai lamentato. Ho sempre denunciato».

Anche all’interno della società? Quando le cose non andavano bene, quando c’erano cose che non ti garbavano?

«Io dico le cose che penso. se per me una cosa è sbagliata è sbagliata. Oppure se la penso diversamente».

(…)

Cosa ti ha colpito maggiormente in questi primi mesi romani?

«I giocatori e la squadra, soprattutto i giocatori».

Anche questa Roma non è una porzione intera. Non sono arrvati Fabio Silva, Sancho,Rios…

«Parlo di quelli che ho trovato. Mi hanno veramente dato credito, disponibilità. Indipendentemente dalle situazioni che vivono. Questa è una squadra che ha giocatori in scadenza, in prestito o di prossima uscita. C’è una bella compattezza, tutti sentono la responsabilità di giocare in una piazza importante».

Gian Piero, come si può iniziare un percorso di crescita se la squadra presenta tante variabili contrattuali?

«Guardando al presente. Purtroppo in questo momento non siamo nella condizione di pensare al futuro, il futuro è ancora da disegnare. E allora viviamo di presente. E il presente è quello che ci sta portando ad affrontare due partite con grande serietà, con grande voglia di giocarle. Sappiamo di avere tanta gente dietro così appassionata e questo spiega in parte l’ottimo inizio».

Quindici punti in sei partite, alcuni dicono che hai avuto culo.

«Quello non fa male. E una bella dote, devo dire che ci sono state altre squadre che hanno ribaltato o vinto partite nei minuti finali. Nella sconfitta non siamo stati fortunati, in alcune vittorie, si. Però è una cosa abbastanza comune».

Hai recuperato giocatori che erano dati in partenza, penso a Hermoso, allo stesso Pellegrini. Ma non sei ancora riuscito a “liberare i due centravanti?

«Come no? Li recuperiamo assolutamente. Mi spiace solo che Dovbyk sia andato via con la nazionale».

(…)

Che tipo di blocco frena lui e Ferguson?

«Dovbyk lo vedo in crescita, in crescita fisica. è la cosa più importante perché lui è un giocatore essenzialmente di forza, sia per struttura sia per caratteristiche tecniche, e per rendere deve stare molto bene. Vorrei portarlo a una condizione ottimale, alla convinzione di riuscire a far valere i suoi mezzi. Lavoriamo in quella direzione, A Firenze ha fatto bene. Bisogna trasmettergli grande fiducia e senso di appartenenza, deve sapere che la squadra è con lui».

Ritrovi Bailey e Dybala sembra che stia benino.

«Sul nostro attacco si è detto tanto, ma abbiamo fatto due gol domenica, a Firenze. E evidente che fino ad oggi Dybala, Pellegrini e Bailey ci hanno dato due mezzi tempi in tre. Recuperandoli, la nostra qualità aumenterà sensibilmente. La qualità di Dybala è veramente da top. Pellegrini è un giocatore di assoluta valore. E Bailey ci darà una grossa mano. Siamo stati un po” sfortunati con Bailey. Con quei tre e Dovbyk avremo un altro spessore. Perché nel calcio il tutto è valorizzato dal gioco d’attacco».

(…)

E a gennaio, naturalmente, grandi acquisti. Concedi mi la battuta.

«Questo non lo so. Io al mercato  di gennaio non ho mai creduto molto. È lo scambio delle figurine. No, non voglio dire proprio questo, sono stato ingeneroso, però a gennaio, di solito, passano da una squadra a un’altra giocatori che magari erano fermi da un po’. Puoi migliorare un pochino, ma difficilmente fai delle operazioni che stravolgono i contenuti della squadra o imprimono una svolta importante. A me almeno non è mai successoia

Dain Friedkin ti ha fatto un elogio pubblico enorme eppure vi conoscete poco. Gli parli spesso?

«Ci scriviamo. I Freidkin mi hanno conquistato al primo incontro quando ho capito che, a parte la forza degli imprenditori, riconosciuta a livello mondiale, hanno una grande passione per il calcio. La cosa migliore che posso fare per la Roma, consolidare il rapporto tra loro e la città. Perché è difficile trovare nel mondo del calcio una proprietà così generosa, no?».

Stai cercando di coinvolgerli maggiormente?

«Credimi, lo sono già, e non poco. Altrimenti la Roma non decollerebbe».

Come andiamo con l’inglese?

«Sono tradotto molto bene da Claudio».

A voler essere realisti, la tua squadra non è da Champions.

«Non lo è. questo aumenta il merito, no? Il merito di questi ragazzi. E nel frattempo é chiaro che ci auguriamo di crescere, lo sappiamo anche noi che il nostro primato è abbastanza casuale. Le partite le abbiamo giocate però, non è che ce le ha regalate nessuno. Adesso iniziano gli scontri diretti, ci si misura con le realtà più importanti, però è vero che questa squadra può migliorare, ha dei margini notevoli».

(…)

Cristante, carica Mondiale: «Vogliamo andarci»

LEGGO – Cresce l’attesa per la sfida di domani sera (fischio d’inizio ore 20.45), a Tallin, contro l’Estonia. Gli azzurri devono vincere per blindare il secondo posto nel girone e sfruttare un eventuale passo falso della Norvegia attesa dal confronto con Israele. Il ct Gattuso sta sfruttando ogni seduta di allenamento per capire su chi puntare sia per la gara con l’Estonia (battuta 5-0 nel match d’andata) che per il successivo incontro con Israele (martedì 14 ottobre in una blindatissima Udine). Sicuramente sarà in campo Tonali: «Gattuso – dice il centrocampista del Newcastle – ci trasmette tanto riguardo l’attaccamento alla maglia. In passato ci perdevamo anche in un bicchier d’acqua, al primo gol subito ci creavamo problemi. Ora abbiamo ritrovato coraggio», le parole dell’ex milanista che ha aggiunto: «In serie A? Il livello si alza, e tornerò a giocarci. C’è un altro centrocampista che potrebbe servire molto al ct Gattuso. Si tratta di Cristante che, a 30 anni, sta vivendo una seconda giovinezza con la maglia della Roma, tanto da riconquistare la maglia della Nazionale: «Vogliamo andare al Mondiale, ora però pensiamo solo all’Estonia consapevoli che dobbiamo portare a casa un solo risultato, la vittoria. Contro l’Estonia sarà gara tosta, mai prenderla sottogamba. Noi comunque siamo pronti e determinati a centrare il nostro obiettivo, sia da primi del girone che attraverso i playoff». L’Italia dovrebbe giocare con un 4-4-2 con Kean e Retegui coppi d’attacco.

Friedkin, vertice a Trigoria. Per gennaio piace Zirkzee

LEGGO (F. BALZANI) – La promessa di essere presente alla prossima riunione di Lega e un’altra visita a Trigoria dopo quella di due giorni fa. Dan Friedkin aumenta l’impegno per la Roma e cercherà il modo (nel rispetto del Fair Play finanziario) di accontentare Gasperini a gennaio. In mattinata il presidente ha svolto un importante lavoro diplomatico ricevendo i complimenti dell’Uefa, del presidente della Lega Simonelli e del presidente del Psg e dell’EFC Al Khelaifi. Poi subito a Trigoria dove ha incontrato Ranieri insieme a Massara e Gasperini. Il primo posto in classifica e gli attestati di stima di questi giorni hanno aumentato la voglia di Friedkin di far crescere la Roma nonostante i problemi di bilancio degli ultimi mesi. A gennaio Gasp si aspetta almeno un rinforzo offensivo, ma per far entrare nuovi acquisti bisognerà cedere qualche esubero. In prima fila: Dovbyk, Baldanzi e Pisilli. E in entrata? Il nome nuovo è quello di Zirkzee (nella foto) che si è offerto in queste settimane a diversi club di serie A visto che al Manchester United è ormai ai margini e che non vuole perdersi il Mondiale. L’olandese è arrivato un anno fa per 43 milioni dal Bologna e per questo è contemplata solo un’operazione in prestito. Gasp lo avrebbe voluto all’Atalanta già lo scorso gennaio e Zirkzee in serie A ha dimostrato di poter fare la differenza. L’ingaggio è alla portata: 3,6 milioni, che sarebbero 1,8 visto che andrebbe pagato solo il secondo semestre. Affrontato anche il capitolo rinnovi: difficili quelli di El Shaarawy e Pellegrini, alla portata quello di Celik mentre per Dybala il discorso è rinviato a gennaio.

Amichevoli, esordio e 90′ per Ziolkowski con la Polonia. Anche El Aynaoui in campo per l’intero match del Marocco

In serata si sono disputate anche alcune amichevoli internazionali e la Roma ha visto due suoi giocatori protagonisti con le rispettive nazionali, entrambi in campo per tutti i 90 minuti. Spicca su tutte la serata da ricordare per Jan Ziolkowski, che ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore della Polonia. Il difensore è stato schierato titolare al centro della difesa a tre dal ct nella vittoria per 1-0 contro la Nuova Zelanda (decisa da un gol di Zieliński), restando in campo per l’intera durata del match.

A rendere ancora più speciale la serata del giovane difensore sono arrivate le parole di una leggenda del calcio polacco ed ex giallorosso, Zbigniew Boniek, che lo ha definito “il migliore in campo” tra le fila della Polonia.


 

Spazio per 90 minuti anche per Neil El Aynaoui. Il centrocampista è stato schierato titolare nel cuore del centrocampo del Marocco nel pareggio per 0-0 contro il Bahrein. Per il giallorosso un’altra presenza dal primo minuto che ne consolida il ruolo all’interno della sua nazionale e gli permette di accumulare esperienza internazionale in vista del suo ritorno a Trigoria.

Scozia-Grecia 3-1: Tsimikas in rete, ma la sua Grecia subisce la rimonta degli scozzesi

Segnali positivi per la Roma dalle nazionali, ma serata amara per Kostas Tsimikas, a segno con la sua Grecia ma sconfitto 3-1 in rimonta dalla Scozia in una sfida cruciale per le qualificazioni ai Mondiali. Il terzino giallorosso aveva illuso la sua nazionale, siglando al 62′ minuto la rete del momentaneo vantaggio in trasferta.

La gioia per la Grecia, però, è durata pochissimo: appena due minuti più tardi, al 64′, è arrivato l’immediato pareggio dei padroni di casa con Ryan Christie. Nel finale di partita, la Scozia ha completato la rimonta, passando in vantaggio all’80’ con Lewis Ferguson e chiudendo definitivamente i conti in pieno recupero, al 93′, con la rete di Dykes. Tsimikas è stato anche ammonito al 72′, ma è rimasto in campo per tutta la partita.

Una sconfitta pesante che complica notevolmente il cammino della Grecia verso la qualificazione: gli ellenici restano infatti terzi nel girone con 3 punti, mentre la Scozia si porta al secondo posto a quota 7.

Friedkin protagonista a Roma, Gualtieri spinge per lo stadio: “Sarà tra i più belli al mondo”. Intanto a Trigoria si prepara la sfida all’Inter: Bailey e Wesley verso il rientro

Giornata intensa per il prestigio della Roma, con il presidente Dan Friedkin protagonista assoluto nella Capitale. La sua presenza all’assemblea della EFC (ex ECA) è stata l’occasione per un incontro con il sindaco Gualtieri, che ha rilanciato con forza sul nuovo stadio: “Siamo all’ultima tappa, sarà tra i più belli al mondo”. L’influenza del presidente nel calcio europeo è stata certificata anche dagli elogi pubblici di Al-Khelaifi (“Dan è una delle persone migliori incontrate nel calcio”). Mentre la società lavora sul futuro, la squadra a Trigoria prepara il big match contro l’Inter, con gli aggiornamenti che arrivano dall’infermeria sul fronte Bailey e Wesley, e con Cristante che, dalla nazionale, conferma la sintonia con le idee di Gasperini.

I LINK ALLE NEWS PIÙ IMPORTANTI DELLA GIORNATA

ASSEMBLEA EFC: IL SALUTO TRA FRIEDKIN E GUALTIERI. IL SINDACO: “LO STADIO DELLA ROMA È ALL’ULTIMA TAPPA E SARÀ TRA I PIÙ BELLI AL MONDO”. AL-KHELAIFI: “DAN È UNA DELLE PERSONE MIGLIORI INCONTRATE NEL CALCIO” (FOTO)

VIDEO – STADIO ROMA, GUALTIERI: “INCONTRO MOLTO POSITIVO CON FRIEDKIN, PROGETTO ENTRO IL 2025”

INCONTRO FRIEDKIN-SIMONELLI: POSSIBILE UN INTERVENTO DI DAN NELLE PROSSIME ASSEMBLEE DI LEGA. IL NUMERO UNO GIALLOROSSO PRONTO A DARE SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI

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DOVBYK: “I RIGORI CONTRO IL LILLE? L’UNICO RIMPIANTO È NON AVER TIRATO ANCHE IL TERZO” (VIDEO)

ITALIA, CRISTANTE: “VICINI ALLA ROMA CHE VUOLE GASPERINI, DOBBIAMO MIGLIORARE ALCUNI DETTAGLI”

TRIGORIA: SEDUTA VERSO L’INTER. DIFFERENZIATO PER BAILEY, WESLEY A PARTE: ANGELINO E IL BRASILIANO IN GRUPPO LUNEDÌ

GASPERINI: “IL MIO CALCIO? HO CAPITO DI AVER FATTO SCUOLA IN EUROPA”. E SUI SOCIAL SCHERZA CON ZAZZARONI (VIDEO)

MASSIMO ASCOLTO: VOCI E UMORI DELL’ETERE ROMANO

(LR24 – Emanuele Grilli)