Roma o Turchia fa lo stesso: Celik segna e convince. E la Roma pensa al rinnovo

Per Zeki Celik è un momento d’oro. Il suo gol di testa nella vittoria per 6-1 della Turchia contro la Bulgaria è solo l’ultimo segnale di una rinascita che ormai non fa più notizia.
Quello che fino a pochi mesi fa sembrava un giocatore ai margini, oggi è una delle certezze della Roma di Gasperini.

Una parabola inattesa, costruita passo dopo passo, e cominciata già nella seconda parte della scorsa stagione, quando Claudio Ranieri decise di reinventarlo braccetto di destra nella difesa a tre. Una scelta nata per necessità, ma diventata presto un’intuizione
felice. […] Oggi, con Gasperini, quel processo di trasformazione è arrivato a maturazione. Dopo un avvio di stagione passato alle spalle di Hermoso, il turco ha scalato le gerarchie. Dal derby in poi non ha più lasciato il campo, giocando cinque partite consecutive da novanta minuti tra campionato e coppa, con prestazioni che hanno convinto tutti: solidità, corsa, attenzione e, quando serve, anche qualche sortita offensiva. […]

La sua crescita non è passata inosservata nemmeno ai vertici del club. Massara sta valutando il rinnovo di un contratto che scade il 30 giugno 2026. Oggi il difensore turco guadagna circa 1.7 milioni netti più bonus, fino a un massimo di 2. Una cifra sostenibile per le casse giallorosse, resa ancor più vantaggiosa dal Decreto Crescita, di cui beneficia ancora per essere arrivato in Italia da meno di cinque anni. Tradotto: i costi per la Roma restano contenuti, e il rinnovo non richiederebbe sforzi economici particolari. Anche per questo, tra i tanti dossier aperti a Trigoria, quello di Celik appare il più semplice da risolvere. […]

(corsera)

Celik, Pisilli e Ziolkowski: quando la sosta regala sorrisi

Vincere aiuta a vincere e il momento d’oro dei giallorossi ha ripercussioni positive su buona parte del gruppo, anche sui giocatori che in questi giorni si trovano lontani da Trigoria. […]

Celik sta vivendo uno dei migliori momenti in carriera, secondo solamente all’anno dello scudetto con il Lille. Titolare fisso nella Roma e due giorni fa ha trovato il primo gol con la Turchia nella rotonda vittoria per 6-1 contro la Bulgaria. Da una fascia all’altra anche Tsimikas ha trovato la gioia personale con la Grecia e lancia un segnale a Gasperini. […]

Al festival del gol si è aggiunto Pisilli che ha addirittura trovato una doppietta con la Nazionale Under 21. […] Non ha trovato la rete, ma Ziolkowski ha strappato applausi nella prima da titolare con la Polonia. Novanta minuti in campo nell’amichevole con la Nuova Zelanda vinta 1-0. Gasp lo tiene d’occhio e nelle gerarchie ha ormai staccato Ghilardi (ancora zero minuti in stagione) e Hermoso. Anche El Aynaoui non ha sfigurato con la maglia del Marocco.

(Il Messaggero)

SVILAR: “Mai pensato di lasciare la Roma, ma è stata dura rimanere in panchina. Gasperini? Legge il gioco come pochi”

LA REPUBBLICA – Mile Svilar, portiere della Roma, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura in giallorosso e sul nuovo ciclo con Gian Piero Gasperini in panchina. Ecco le sue parole.

Ha mai pensato di mollare?
«Mai. È stato difficile non portare il calcio a casa, ma la mia famiglia mi ha aiutato molto. Ho lavorato tanto sul fisico e su aspetti che chi gioca ogni tre giorni non può curare. Sapevo che sarebbe arrivata la mia occasione».

A dargliela è stata la Roma. Anche se con Mourinho non ha trovato spazio.
«Quando sono arrivato, non mi aspettavo di giocare. Sapevo che sarei stato il secondo. Ma rivivere una situazione del genere, anche con gerarchie chiare, è stato duro».

Poi con De Rossi cosa è successo?
«Dopo l’esordio di San Siro con Mourinho, De Rossi alla prima partita rimette Rui Patricio titolare. Ma qualche ora prima della partita mi chiama. Stiamo cinque minuti al telefono: ‘Metto Rui perché è più esperto, ma arriverà presto il tuo momento’. In questi casi non ti aspetti mai che accada subito, invece ha mantenuto la parola».

Una rarità?
«Nessun allenatore mi ha mai spiegato perché non giocassi prima. Neanche Mourinho, Magari il preparatore dei portieri, ma il mister mai. Poi è arrivato Daniele».

Ora è il meno battuto d’Europa. Ci sono commentatori che la indicano come il migliore della A.
«Non ci penso. Un’etichetta del genere ti può far perdere concentrazione. Non mi piace, anche quando sento parlare di percentuali e statistiche».

Cosa vi chiede Gasperini ora?
«La massima concentrazione. Lui è abbastanza… non dico furbo, ma uno che sa come gestire la partita. Se stiamo vincendo, lui alza la soglia dell’attenzione. Sempre».

Che allenatore é?
«Tiene di più agli allenamenti tra tutti quelli che ho avuto fino adesso. Poi la parte tattica… legge il gioco come pochi».

A Bergamo tanti giocatori dicevano che la partita della domenica serviva a riposarsi.
«Io non corro come gli altri… Ma quando vedo i miei compagni capisco che non deve essere facile».

In estate, prima di arrivare al rinnovo con la Roma, si è mai sentito lontano dalla Capitale?
«Nelle trattative ci sono momenti difficili. Momenti in cui si dice qualcosa che non si pensa, da entrambe le parti. Però no, non ho mai pensato di lasciare la Roma».

Ora ha 26 anni e l’Olimpico le ha già dedicato un coro.
«È un omaggio speciale, mi dicono che non succedeva da tanto. Quando la gente ti vuole bene, ti dà una motivazione in più».

Ferguson: “Qui un posto speciale”. Massara pensa anche a Soumaré

Il primo gol In Italia non è ancora arrivato e negli ultimi tempi c’è stata qualche
panchina di troppo. Ma Evan Ferguson non ha rimpianti. […]

“Sapevo che la Roma fosse un grande club, ma quando arrivi ti rendi davvero conto che è molto più grande di quanto pensi. I tifosi sono pazzi. Era davvero difficile dirgli di no. […] In Italia è più difficile che in Inghilterra. Qui ti alleni di più e in modo molto più intenso. Il calcio è più tattico. ogni settimana affronti squadre che hanno sistemi diversi. In Premier le squadre vanno semplicemente avanti e indietro”.

E proprio al Regno Unito la Roma guarda ancora in ottica mercato. Oltre al possibile prestito di Zirkzee dallo United si valuta l’acquisto di Soumaré, centrocampista francese del Leicester in scadenza di contratto e quindi prendibile per meno di 10 milioni.

(gasport)

Raddoppi, pressing e Mancini: Gasp guida una Roma di ferro

Da una parte la miglior difesa d’Europa, dall’altra un attacco stellare. Roma-Inter non sarà solo un crash test per testare fin dove si possono spingere le ambizioni giallorosse, ma anche la sfida tra due modi diversi – almeno per ora – di concepire il calcio. Quello di Gasperini quasi atipico per il suo dna, che ha proprio nella ermeticità difensiva la sua vera forza e il segreto reale di un primo posto quasi inatteso. […] Da una parte una squadra che non prende quasi mai gol, dall’altra quella che in Serie A ne segna più di chiunque altro. […]

Gasperini finora ha costruito il suo primato proprio sulla difesa, che ha preso solo due reti in 6 partite, miglior retroguardia d’Italia. Un fattore che arriva sulla scia di quanto fatto alle fine della scorsa stagione con Claudio Ranieri, quando la Roma aveva già imparato a difendersi bene e spesso e volentieri vinceva le partite per 1-0, grazie ad una difesa top. Quella solidità – per alcuni versi anche mentale – è rimasta intatta anche con Gasperini. Tanto è vero che in tutto il 2025 la Roma è la squadra che nei primi 5 campionati top d’Europa ha preso meno gol di tutti: appena 13, solo il Napoli ci si avvicina – in parte – con 19 reti subite.

All’Olimpico arriverà una squadra come l’Inter, che di gol finora ne ha segnati ben 17, alla media di quasi tre a partita (esattamente 2,83), tendenza replicata anche in Champions League (dove Chivu ha segnato 5 reti in due gare). […] Gasperini dovrà inventarsi qualcosa di particolare, soprattutto nella fase difensiva, quando ci sarà da fare densità per non permettere a Lautaro e Bonny (in vantaggio su Esposito) di rendersi davvero pericolosi. Gasp chiederà quindi uno sforzo in più sia agli esterni di centrocampo sia ai due mediani, per togliere gli spazi per giocare alle due punte. […]

È ovvio che in questo momento la solidità difensiva della Roma è legata soprattutto a due giocatori: Mile Svilar e Gianluca Mancini. Su loro si regge un po’ tutto il reparto difensivo, con il portiere che piazza spesso parate miracolose e l’azzurro che è diventato un regista difensivo perfetto. Ma poi ci sono anche i due “braccetti” Zeki Celik ed Evan Ndicka, che garantiscono affidabilità e rendimento. […]

(gasport)

Italia: Bastoni lascia il ritiro, domani il rientro all’Inter

Come fa saper il sito della Fig, nel pomeriggio la Nazionale si è allenata al centro sportivo ‘Dino Bruseschi’, una seduta a porte chiuse che ha visto lavorare sul campo i calciatori che non hanno giocato con l’Estonia e quelli subentrati nel finale di gara. Per il resto del gruppo invece lavoro di scarico. Non ha partecipato alla seduta Moise Kean: l’attaccante della Fiorentina, uscito ieri per un infortunio alla caviglia destra dopo aver segnato il gol del vantaggio azzurro, ha svolto terapie e domani verrà sottoposto ad esami strumentali.

Domattina lascerà il ritiro per fare rientro al club di appartenenza Alessandro Bastoni. Il difensore dell’Inter, ammonito nel secondo tempo del match con l’Estonia, è squalificato per la sfida con Israele e sarà quindi costretto ai box dopo essere partito nell’undici titolare in tutte e cinque le gare disputate dall’Italia nel girone di qualificazione al Mondiale. Pur non potendo scendere in campo martedì, ha voluto trascorrere tutta la giornata con la squadra, pranzando con i compagni per poi assistere alla seduta di allenamento.

(figc.it)

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Lituania-Polonia 0-2: Ziolkowski in campo all’83’

In campo in serata anche la Polonia di Jan Ziolkowski. La Nazionale del ct Jan Urban affronta in trasferta e batte 2-0 la Lituania nel match valido per la qualificazione al Mondiale in programma nel 2026. Il difensore giallorosso si è accomodato inizialmente in panchina ed è subentrato all’83’ al posto di Wisniewski.

Danimarca-Grecia 3-1: Tsimikas in campo per 90′

Due giallorossi impegnati in serata con la rispettiva Nazionale: Jan Ziolkowski e Kostas Tsimikas. Il laterale scende in campo dall’inizio, dopo essere andato in gol nella partita precedente, da titolare nella sfida tra la Danimarca e la sua Grecia, in programma a Copenaghen e valida per le qualificazioni al Mondiale del 2026. Termine 3-1 per la Danimarca e l’esterno della Roma è rimasto in campo per tutta la durata del match.

Mkhitaryan: “Volevo finire la carriera alla Roma, ma il club non era molto chiaro con me. I tifosi? Pazzi, in senso positivo”

Dal palco del Festival dello Sport di Trento, l’ex centrocampista della Roma, Henrikh Mkhitaryan, è tornato a parlare del suo legame con i colori giallorossi, del rapporto con José Mourinho e dei retroscena che lo hanno portato all’Inter.

Interrogato sul suo rapporto con José Mourinho, ha dichiarato:
“Mi ha fatto crescere come persona e come uomo. Io sono una persona che non ha mai mollato e non mollerà. Mi metteva in difficoltà perché voleva vedere se riuscivo a uscirne. Gli sono grato perché mi ha fatto capire cosa significa questo mondo del calcio. Faceva giochi psicologici per vedere se fossi forte mentalmente per giocare le partite più difficili. È il suo modo di allenare e di capire se si può fidare di te oppure no”.

Sull’inizio della sua esperienza alla Roma, ha raccontato:
“Tutto è iniziato a metà agosto nel 2019. Mi chiama Raiola e mi dice ‘Dobbiamo andare via perché non sei felice. Preferisci Milan o Roma?’. (…) gli ho detto ‘Beh in questo caso meglio andare a Roma’. L’accoglienza è stata una cosa pazzesca. Ho vissuto pure quel momento e sono molto grato. La piazza è molto calda e la gente è pazza, in senso positivo. Ho ritrovato la felicità e il piacere di giocare a calcio. Dal primo giorno è andato tutto benissimo”.

Infine, ha svelato i dettagli del suo addio alla Capitale e del passaggio all’Inter:
“Tutto è iniziato dopo il mio secondo anno alla Roma, quando ho avuto quella chiamata di Ausilio (…). Dopo quella telefonata non ci siamo più sentiti. Poi alla terza stagione alla Roma c’era il discorso del rinnovo. Tiago Pinto sapeva che mi piaceva la città e che volevo finire la carriera là. Dopo aver giocato contro l’Inter mi ha richiamato Ausilio. (…) ho detto sì perché la Roma non era molto chiara con me. La Roma mi ha detto di parlare con Mourinho e di dirgli cosa volevo. Ma era tardi e avevo già dato la mia parola all’Inter”.

Calciomercato Roma, dall’Inghilterra: si punta Soumaré, il Leicester vuole cederlo per 10M di sterline. Concorrenza di Monaco e Siviglia

Nuova idea per il centrocampo della Roma in vista del mercato di gennaio. Dal portale inglese SportsBoom, arriva l’indiscrezione di un interesse giallorosso per Boubakary Soumaré, mediano francese classe 1998 di proprietà del Leicester City.

Il club inglese, secondo quanto riportato, sarebbe intenzionato a cedere il giocatore nella prossima finestra di mercato per monetizzare dalla sua partenza, prima della scadenza del contratto fissata a giugno. Il prezzo fissato per il suo cartellino si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di sterline. Soumaré, 26 anni, ha perso il posto da titolare nelle ultime uscite e il club sarebbe pronto a lasciarlo partire a fronte di un’offerta adeguata.

Sulle tracce del centrocampista francese, però, non ci sarebbe solo la Roma. Anche il Siviglia, club in cui il giocatore ha militato in prestito la scorsa stagione, e il Monaco avrebbero manifestato il proprio interesse, preannunciando una possibile asta per il giocatore a gennaio.

(sportsboom.co.uk)

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