LAROMA24.IT – Poteva essere dolcetto o poteva essere scherzetto, rimanendo sul tema e sul banale, purtroppo è stato il secondo. La Roma perde 1-0 in casa del Milan al termine di quella che è stata per larghi tratti la miglior prestazione stagionale. Paga l’inefficacia e l’imprecisione di Dybala, in primis, e Soulé, ma non solo. Gasperini ha preparato la gara nel modo giusto, ma i suoi non lo hanno aiutato, anzi. Tardivo il cambio del numero 21, rimasto in campo diversi minuti di troppo, nei quali ha sbagliato un rigore e si è anche fatto male. La strada è giusta, ma oggi fa proprio male. Molto positivo l’ingresso di Pellegrini dalla panchina.
SVILAR 7 – Fa tutto il possibile. Si arrende sul gol, a distanza ravvicinatissima, ma per il resto tiene a galla la Roma, in tutti i modi possibili. Ultimo baluardo.
MANCINI 5.5 – Nell’ottima mezz’ora iniziale c’è tanto di suo, con uscite aggressive e sempre precise, poi Leao gli prende le misure e la partita si complica.
NDICKA 6 – Il migliore dietro. Solido, poche sbavature, uno dei pochi a non perdersi mai.
HERMOSO 5.5 – Partita confusionaria, diverse disattenzioni, ma il salvataggio sulla linea vale 0.5 in più. DALL’84’ TSIMIKAS SV.
CELIK 6 – La prima parte di gara la gioca da protagonista, strappando palla al piede e giocando con grande ordine dietro. Poco coraggioso quando sale, ma è nelle cose. DAL 77′ DOVBYK SV – Il tempo per fare poco. Tocca un solo pallone e con quello effettua la sponda per la punizione che diventa rigore.
KONE 5 – Lento, pigro, disattento in così tante occasioni da far finire in terzo piano le cose buone della sua prestazione. In occasione del gol rossonero torna con colpevole lentezza.
EL AYNAOUI 5.5 – Il giallo che gli pesa sulla testa costringe Gasperini a sostituirlo. Senza palla fa le cose migliori, quando c’è da attaccare l’area fatica con i mezzi a disposizione. Ordinato, comunque. DAL 51′ PELLEGRINI 6 – Cerca di prendersi la squadra sulle spalle e non ci riesce solo per responsabilità altrui. Riceve e gioca (bene) tanti palloni, si guadagna la punizione dalla quale nasce il rigore: la beffa è che sarebbe finita in rete. Scossa.
WESLEY 6 – Sul pallone ci arriva sempre e sempre prima degli altri, è la qualità dell’esecuzione che deve migliorare. Offre sempre una strada da percorrere e questo è un valore aggiunto. Spina nel fianco.
CRISTANTE 6 – La sua posizione ibrida mette in difficoltà Allegri. Gioca con aggressività e “distrugge” ogni principio di manovra rossonero, alla lunga cala di intensità e soprattutto la qualità delle sue giocate.
SOULE 5 – La convivenza con Dybala continua a metterlo in difficoltà e forse sarebbe il caso di notarlo. Non finisce sullo storico della partita per gli errori sotto porta di Ndicka e Dybala, ma da lui ci si aspetta molto di più. DAL 51′ BAILEY 5.5 – Ci mette circa venti minuti a entrare in partita, poi cerca di farsi vedere, ma vuole sempre la palla tra i piedi. Non punge.
DYBALA 4.5 – Versione horror. Prestazione deludente dell’argentino. Prima sbaglia un’occasione d’oro con la palla in movimento, poi dal dischetto ha l’inaspettata chance di cambiare il corso del match e riscattarsi: calcia male e nel farlo si infortuna. Halloween fuori tempo massimo. DALL’84’ BALDANZI SV
GASPERINI 6 – Frustrazione massima. Nel primo tempo ha visto il meglio e il peggio della sua Roma: un inizio di gara con i fiocchi, devastante, tanto da produrre palle gol in continuazione, tutte sprecate malamente. Poi una palla persa (male), l’ennesima serie di disattenzioni in ripiegamento, un po’ il remake di quanto visto con il Torino, e ti ritrovi sotto. Poi ci mette tanto, forse troppo, a capire chi non ne aveva più, ma la Roma ha fatto la gara che doveva fare, anzi, anche di più. Partita preparata bene, la squadra comincia a produrre tanto, ora bisogna scegliere gli uomini giusti per sfruttare la grande mole di gioco prodotta.