LAROMA24.IT – La Roma sopporta l’inizio veemente della Juventus, si riassesta fino a rigenerarsi nell’intervallo, sistema subito le cose con Shomurodov ma poi non sembra avere forza e argomenti per spingersi oltre le colonne del pareggio.
L’uzbeko funziona un’altra volta da “arma letale” e diventa il migliore in campo, insieme a Svilar che “arriva anche negli angoli più duri”.
SVILAR 7 – C’è l’impronta della sua mano sulla partita, quando cancella il colpo di testa di Nico Gonzalez. Arriva anche negli angoli più duri.
MANCINI 6 – Resiste al vento del primo tempo, tiene la rotta nel secondo.
HUMMELS 5,5 – I bulloni delle sue marcature si allentano facilmente, in particolare in un primo tempo che fa sbattere le squadre da un lato all’altro. DAL 46′ SHOMURODOV 7 – Arma letale: entra con l’asso e lo cala alla prima mano. Migliora la vita offensiva e fa il pressatore professionista.
NDICKA 6,5 – Monolite. Resta immutabile nel tempo.
CELIK 6 – Vigilanza sulla corsia di competenza. DAL 72′ NELSSON 6 – Stringe la cinghia.
KONÈ 6,5 – Si staglia nitido su tutta l’area di centrocampo. Anche se nel finale perde precisione nel gps e allunga inspiegabilmente alcuni percorsi.
CRISTANTE 6 – Locatelli, abbassandosi, lo lascia nel dubbio nelle pressioni. In possesso, però, riesce a tenere insieme i pezzi. DAL 61′ PAREDES 6 – Prende il controllo della distribuzione: alto il numero di palloni toccati, assenti o quasi quelli incisivi.
ANGELINO 6 – Senza effetti speciali.
SOULÈ 5,5 – Resta insapore offensivamente, farcisce la prestazione per la diligenza da quinto nella ripresa.
EL SHAARAWY 6 – Compare a tratti ma lascia il segno, come nella virgola che mette in collegamento Dovbyk e Cristante o nel colpo di testa sul palo del primo tempo. DAL 61′ DOUATH 6 – Ricarica la barra della fisicità romanista.
DOVBYK 6 – Si procaccia faticosamente un tiro da fuori area in mezzo a mucchi di palloni ricevuti spalle alla porta. DAL 85′ BALDANZI SV – Non fa in tempo ad accendersi.
RANIERI 6,5 – Artigiano d’altri tempi, quando le cose si portavano ancora a riparare. Come la Roma del primo tempo, trasformata in 4-4-2 con Shomurodov a inizio ripresa.