Una crisi del gol senza precedenti sta colpendo la Serie A dopo nove giornate, con tanti “numeri nove” finiti sotto processo: da Gimenez a Milano fino a David e Openda a Torino, Dia della Lazio, senza dimenticare gli attaccanti della Roma, Ferguson e Dovbyk. Un problema diffuso nonostante in estate siano stati investiti oltre 300 milioni di euro per giocatori che avrebbero dovuto cambiare il destino delle squadre.
I numeri sono impietosi e bocciano le punte. A guidare la classifica marcatori non ci sono i bomber d’area, ma centrocampisti ed esterni come Calhanoglu e Orsolini. Un dato in netto contrasto con la scorsa stagione, quando dopo lo stesso numero di partite Retegui era già in doppia cifra a quota 10 gol, seguito da altri centravanti con un bottino di reti decisamente superiore a quello attuale.
La situazione preoccupa anche a Trigoria. Il tecnico Gasperini si interroga sui reali margini di crescita della squadra con un attacco guidato da Ferguson e Dovbyk, che faticano a incidere come sperato.
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Tra le poche note liete nel panorama offensivo nazionale, spicca il rendimento di Soulé, che a Roma può ritenersi soddisfatto del suo inizio di stagione. La crisi, tuttavia, riguarda gran parte dei club, che in estate hanno investito centinaia di milioni su attaccanti che al momento non stanno ripagando la fiducia. La finestra di mercato di gennaio è già attesa da molti.
(Il Messaggero)