Milan-Roma, Allegri: “Abbiamo sbagliato l’approccio, nei primi 35 minuti avrebbero meritato il vantaggio. Dopo il gol ci siamo disposti meglio”

Al termine del match contro la Roma, vinto 1-0 dal Milan, ha parlato il tecnico rossonero Massimiliano Allegri. Le sue parole:

ALLEGRI A DAZN

La squadra ha giocato da squadra…
“Nei primi 35 minuti la Roma meritava assolutamente il vantaggio, abbiamo sbagliato tutto tecnicamente a causa della pressione della Roma. Quando siamo andati in vantaggio ci siamo disposti anche meglio in fase difensiva e nella ripresa siamo tornati in campo molto bene. In area abbiamo difeso bene, non hanno creato occasioni pulite a parte i primi 35 minuti”.

Cosa ti porto di più dietro da questa serata?
“L’approccio è stato complicato a causa della pressione. Stasera abbiamo iniziato male, mentre nelle altre partite approcciavamo male nel secondo tempo. Nella ripresa abbiamo pressato meglio. La squadra deve migliorare l’autostima e la convinzione nelle qualità che ha. Non è facile giocare a San Siro, oggi avevamo tanti assenti e quindi abbiamo testato giocatori con poca esperienza, ma hanno fatto bene. Bartesaghi e De Winter non hanno iniziato bene, poi sono cresciuti. Bisogna capire il motivo dell’approccio”.

Le è piaciuta la coppia Nkunku-Leao?
“Leao ha fatto una buona partita come Nkunku. Nkunku è un giocatore straordinario tecnicamente e ha difeso bene la palla. Possono solo migliorare come coppia, l’importante è andare a riempire l’area anche se non abbiamo il centravanti e oggi Fofana l’ha fatto”.

Un ricordo di Galeone?
“Era legato a lui professionalmente e umanamente. Dal Pavia il Pescara voleva prendere Massara e hanno preso anche me. Al primo allenamento mi disse che non avrei potuto fare il trequartista ma la mezzala è da lì è iniziata la mia carriera. Mi ha insegnato molto, i concetti della fase difensiva li ha imparati da lui”.

ALLEGRI IN CONFERENZA STAMPA

Un ricordo su Galeone.

“Ho avuto il piacere e l’onore di convivere con lui 35 anni di rapporto professionale e umano. Galeone non si riteneva un allenatore, ma un insegnante di calcio. Io, grazie ai suoi insegnamenti, sono riuscito a farli miei e a fare quello che sto facendo da allenatore. Quando ho saputo la notizia, è stata una giornata triste per me. Sono vicino alla moglie e gli mando un grande abbraccio”.

Avrebbe apprezzato anche lui questa vittoria…

“I primi 35 minuti la Roma meritava il vantaggio, assolutamente: abbiamo sbagliato tanto tecnicamente, ci hanno dato tanta pressione e diventano noiosi. Una volta sbloccata, ci siamo sistemati in fase difensiva mettendoci in modo diverso e avendo poi davanti diverse occasioni pulite. Negli ultimi 25 minuti, abbiamo sofferto poco, a parte la punizione e il rigore. È una vittoria importante: non abbiamo preso, era da tre partite che succedeva. Ora bisogna recuperare, per preparare bene sabato. Tra Pisa e Cremonese abbiamo fatto solo un punto, quindi bisogna preparare nel modo migliore possibile la trasferta di Parma”.

Come ha convinto Maignan a rimanere?

“Non sono stato assolutamente io. Merito di Claudio Filippi, che è uno dei migliori preparatori che c’è in giro. E poi la società, che lo voleva tenere fortemente”.

Ricci?

“È una piacevole sorpresa in un ruolo nuovo. Si è sacrificato molto, è molto intelligente, dà le coperture giuste. Poi vanno visti anche i primi 35 minuti. Motivazione? Dobbiamo crescere in autostima e convinzione nei nostri mezzi”.

Il gruppo si esalta in queste difficoltà?

“Nelle difficoltà si deve esaltare. Nei momenti in cui si deve fare difesa, soprattutto. Mi sarebbe dispiaciuto pareggiare alla fine sul rigore. Poi abbiamo ottenuto una bella vittoria, ma non bisogna esaltarsi”.