Pjanic: “Ho amato Roma, fu difficile dire addio. Zero titoli? La Juventus era invincibile”

RETESPORT – Miralem Pjanic, ex centrocampista di Roma e Juventus, ha rilasciato un’intervista all’emittente radiofonica e tra i vari temi trattati si è soffermato sul big match di domani tra i bianconeri e i giallorossi. Inoltre ha parlato anche del suo addio al club capitolino e del trasferimento alla Vecchia Signora. Ecco le sue dichiarazioni.

Il tuo addio alla Roma fu molto tormentato e contestato…
“Quando sono andato via non è stato facile, ho amato e amo la Roma, poi ovviamente c’è la carriera e ci sono delle scelte che si fanno pensando che sia la strada giusta, ma ero legatissimo a tutti, alla tifoseria, alla squadra, alla gente che lavorava nel club e fu difficile lasciare la Roma”.

Nel passaggio dalla Roma alla Juventus ti sei pian piano tramutato in un regista puro. Come è stato questo passaggio di ruolo? Pellegrini potrebbe seguire le tue orme in questo senso?
“Con Spalletti alla Roma giocavamo con un sistema speciale, ci divertimmo tanto per sei mesi, infatti giorni fa l’ho incontrato e gli ho detto che mi è dispiaciuto aver lavorato poco con lui. Giocavamo con il 4-2-2-2 io facevo coppia con Daniele De Rossi, poi c’era Radja più avanti con gli altri. Con Allegri poi mi trasformai in regista davanti alla difesa, un po’ alla Pirlo. Cambia tanto, mi devo prendere più responsabilità, sono cresciuto giocando lì. Pellegrini? Perché no, penso che anche lui possa abbassarsi in quel ruolo, potrebbe fare il mio percorso anche se Gasperini non gioca con il regista classico. Pellegrini è un giocatore serio, ordinato e può farlo molto bene”.

Perché la sua Roma non è riuscita a vincere?
“Nel primo anno fu tutto difficile, nuovo progetto americano, Luis Enrique e Sabatini che mi hanno portato. Negli anni successivi la squadra migliorava sempre di più, Walter ogni anno scovava giocatori fantastici, basta vedere che carriere hanno fatto. Tutti si chiedono perché non siamo riusciti a vincere, purtroppo la Juve era invincibile, aveva un gruppo di giocatori straordinari e di uomini ancor più straordinari, che non mollarono nulla, neanche un punto. E’ un peccato perché una Roma così avrebbe meritato dei titoli”.

Il suo gol più bello in maglia romanista dei 30 realizzati?
“Beh ne ho due tre in testa tra i migliori, sicuramente quello col Milan in casa, la punizione contro la Juve, ma anche quella nel derby niente male (ride ndr)”.

Juve-Roma che significato può avere per questo campionato?
“Giocare allo Stadium non è mai facile, è uno stadio speciale, sempre difficile giocare ma vedo la Roma molto solida, in forma in questo momento. E’ tutto possibile, i giallorossi hanno più certezze rispetto ai bianconeri. La Roma se la può giocare, la Juve non ha trovato ancora tutte le certezze, hanno preso un grande allenatore ma ancora non sono quadrati come vorrebbe. Giocare contro la Roma di Gasperini è difficilissimo, corre tantissimo, hanno la miglior difesa d’Europa”.

Dybala? Quale consiglio gli daresti?
“Ha maturato ormai un’esperienza importante, si conosce, conosce il suo fisico, deve star bene e sa poi come decidere le partite. Gli basta un pallone, una giocata, averlo significa poterlo schierare quando è al top per fargli fare la differenza. Ha dimostrato quanto ama la Roma, ora deve pensare solo a star bene e continuare a dare tutto come ha fatto”. […]