La Roma del Gasp ha grandi orizzonti. E se arriva Zirkzee…

C’era una volta il calcio delle lunghe attese, dei calciatori in anticamera, dei
moduli da preparare con cura, del “dateci un po’ di tempo e i risultati arriveranno”. E poi c’è Gasperini che, sovvertendo tutti i luoghi comuni, ha portato la Roma in testa alla classifica dopo nove giornate. […] Perché il calcio – dicono quelli che vogliono farla difficile – è una scienza. Invece, no. Il calcio è conoscenza e – mettendo insieme esperienza e qualità – Gasperini è riuscito in tre mesi a modellare una squadra che non perdesse l’equilibrio e la solidità di Ranieri, aggiungendo però tanti altri valori: forza, aggressione, il campo una ragnatela fittissima, per impedire le linee di passaggio ai difensori rivali e immaginare un calcio autorevole. […] Alzi la mano chi immaginava che al primo quarto di campionato i giallorossi potessero andare a San Siro con queste ambizioni e soprattutto portandosi dietro quella domanda che in tanti cominciano a farsi: Ma non è che la Roma può davvero lottare per ….? La parola, in casa Roma, è vietata. E non per scaramanzia, ma perché non avrebbe alcun senso fissare un traguardo, un obiettivo, che nessuno pronosticava alla vigilia. Sì, perché la Roma – con Gasperini – ha piuttosto avviato un progetto triennale. Che prevede, questo sì, l’arrivo in Champions già da questa stagione. […] Perché, nel frattempo, ecco la riscoperta di Hermoso, con la rinascita di Pellegrini, la continuità di Dybala, la valorizzazione di Soulé, la trasformazione di Cristante e potremmo andare avanti. Arrivando ai segnali che sta mandando anche Dovbyk, al centro del dibattito tecnico degli ultimi mesi. Perché tutto questo è finora successo senza un centravanti da copertina. Tanto che avanzano – e si accavallano – le voci su Zirkzee. Perché è bello alzare lo sguardo e, dopo appena tre mesi, scoprirsi felicemente curiosi. Qualcuno sa cosa c’è all’orizzonte?

(A. Vocalelli – Gazzetta dello Sport)