FIORENTINA-ROMA: le pagelle. SOULE “Chi fa da sé, fa tre punti” 7,5 – CRISTANTE “Testa sulle spalle” 7 – GASPERINI “Responsabile risorse umane” 6,5

LAROMA24.IT – Alla Roma si chiedeva una reazione e così è stato: con caparbietà e determinazione i giallorossi hanno vinto a Firenze, in rimonta, mantenendo l’ottimo ruolino di marcia in campionato. Ha brillato, su tutte, la stella di Soulé: l’argentino dovrebbe portare a casa il pallone, visto che con un gol e un assist ha di fatto indirizzato la partita verso la Roma. Incerto Svilar in occasione del gol di Kean, ma ci sta, è umano. Bene in mezzo Cristante, non solo per il gol da tre punti. Bene gli ingressi di Dybala e Pellegrini: entrambi si mettono a disposizione per gestire il vantaggio.

SVILAR 5,5 – Prima o poi doveva capitare. Indecisione grave in occasione del gol di Kean: questa volta sono i compagni a dare una mano a lui. Oh, è umano dopotutto. 

CELIK 6,5 – Fa e disfa: in difesa ne combina diverse, e anche grosse, ma davanti è propositivo e sempre presente, anche quando deve giocare più alto.

MANCINI 6,5 – Primo tempo di fatica, come tutta la retroguardia, ma rispetto ai due compagni di reparto oggi dà sensazione di maggior affidabilità.

NDICKA 6 – Nei primi 45′ soffre Kean come raramente lo abbiamo visto soffrire, nel secondo tempo il livello della sua prestazione si alza. Sbaglia una chiara occasione da gol su corner al bacio di Pellegrini: peccato.

WESLEY 6 – Come al solito tante cose buone e tante cose meno. Sfiora l’assist con un ottimo cross ed è l’highlight della sua prestazione, ma la sensazione è che il potenziale vada ancora sbloccato. DALL’81’ ZIOLKOWSKI 6 – Entra bene, di nuovo.

KONE 6,5 – Tiene legata la Roma e strappa in continuazione: la sua presenza costante si fa sentire e rende il lavoro più facile al compagno di reparto.

CRISTANTE 7 – Come un diesel cresce sulla distanza nel corso del primo tempo, poi addirittura firma il gol della vittoria. Usa la testa bene, per segnare e per amministrare nella parte finale di gara. Testa sulle spalle.

TSIMIKAS 6 – Ha un avversario ostico, ma tiene botta e riscatta le ultime due prestazioni. Attento. DAL 68′ RENSCH 6 – La Fiorentina continua a spingere da quella parte, lui tiene botta.

SOULE 7,5 – La vittoria della Roma oggi porta il suo nome e dallo scorso inverno è ormai una costante. Gol (bellissimo) del pareggio e assist al bacio per quello della vittoria di Cristante. Strappi, filtranti, giocate utili: Mati fa tutto da solo per larghi tratti del match. E chi fa da sé, si sa, fa tre punti. DALL’81’ EL AYNAOUI SV

BALDANZI 6 – Gasperini gli dà fiducia, lui ripaga in parte. Volenteroso, sì, attento nella fase di non possesso sì, ma con la palla molto poco. DAL 59′ PELLEGRINI 6 – Prima di entrare Gasperini gli chiede di stare basso: lui esegue e si rende utile. C’è da gestire e lui si mette a disposizione. Nel finale sfiora l’assist su corner, ma Ndicka spreca.

DOVBYK 5,5 – Mezzo voto in più per la sponda-assist per Soulé: il resto non è sufficiente. Gasperini si sgola spesso, poi lo sostituisce. L’occasione fallita non è l’errore più grande del suo match. Poco. DAL 59′ DYBALA 6,5 – La sua miglior versione in questo inizio di stagione. Tiene più palloni di Dovbyk e Ferguson e si rende anche pericoloso dopo una bella giocata. Segnali.

GASPERINI 6,5 – Gestisce i suoi ragazzi con il bilancino, fra giocatori stanchi, altri al limite, altri da rilanciare e la necessità di portare a casa i tre punti: la missione, oggi, è perfettamente riuscita. La sua Roma è prima in classifica e oggi, finalmente, ha dimostrato anche di saper recuperare da situazioni di svantaggio: una prova di maturità che fa ben sperare e maschera qualche difetto di gioco. Per migliorare c’è tempo, ma i punti sono treni che passano una volta sola e la Roma non può perderli. Responsabile risorse umane.

ROMA-LILLE: le pagelle. SVILAR “Straordinari(o)” 7 – CELIK “Innocente” 6 – FERGUSON “Trasparente” 4 – DOVBYK “Recidivo” 4

LAROMA24.IT – Un brutto passo falso, una notte da dimenticare. Questa sera la Roma non si è presentata, o quasi, a parte qualche individualità. Il finale grottesco con i tre rigori sbagliati (Dovbyk, Dovbyk, Soulé) rende ancora più amara una serata dalla quale ci aspettavamo dolcezza. Bene solo Svilar, come al solito benedetto il giorno, poi si salva Celik e galleggiano Ndicka e Pellegrini: il resto è tutto da dimenticare, da Soulé a Tsimikas, fino alle due punte. Domenica c’è una partita importante, una grande occasione per rilanciarsi subito e passare due settimane serene. Bisogna approfittarne.

SVILAR 7 – Difficile anche immaginare la sua frustrazione. Tra i pali salva il salvabile e nel mucchio c’è anche la faccia della Roma. Straordinari(o).

CELIK 6 – I suoi compagni non fanno niente per aiutarlo, né davanti né in mezzo, ma lui riesce comunque a uscirne pulito, senza errori: alla fine risulta innocente.

NDICKA 5,5 – In mezzo appare meno sicuro, anche per scarsa abitudine, ma i riferimenti scappano spesso, troppo spesso.

HERMOSO 5 – La brutta versione dello spagnolo, quello “ammirato” in passato. Serataccia. DAL 57′ MANCINI 5 – Nel primo match europeo era stato l’eroe, oggi è stato una comparsa ma è comunque riuscito a sbagliare tutto. Appannato.

WESLEY 5 – A spingere spinge, ma di cose utili ne fa poche. Impreciso, confusionario, pericolante dietro.

CRISTANTE 5 – Con El Aynaoui deve ancora conoscersi, per carità, ma da lui ci si aspetta che faccia girare il pallone: gli gira solo la testa. DAL 71′ KONE 5 – La partita era in salita, ma non compromessa. E lui, purtroppo, non porta nulla di buono, se non una chiusura difensiva.

EL AYNAOUI 4,5 – Quantità, sì, ma troppi errori, uno anche decisivo ai fini del risultato. In area ha il tempo di spazzarla, la mette giù e la perde. Poi è tutto in salita. Leggero.

TSIMIKAS 4,5 – Apparecchia il gol del Lille con un altro controllo sbagliato, come contro il Verona. Davanti non si fa vedere, dietro sbaglia: sostituitoDAL 45′ RENSCH SV – Schierato fuori ruolo, di fatto non entra mai in partita.

SOULÉ 4,5 – Le gambe sono appesantite dai tanti minuti giocati, ma da Mati ci aspettiamo tutti qualcosa. Neanche in più, proprio qualcosa. Dal dischetto spreca la chance di mettere una pezza a risultato e serata personale.

PELLEGRINI 5,5 – Attento, si sacrifica per 45′, costretto da Gasperini a fare da baby-sitter a Tsimikas. Finisce il tempo a disposizione giocando spesso troppo defilato. DAL 57” EL SHAARAWY 5 – Il suo ingresso non sposta nulla, anzi, addirittura toglie. Cicca malamente dal limite dell’area, poi dalla sua mattonella appoggia.

FERGUSON 4 – Non tiene un pallone, non lega il gioco, commette tanti falli. Esce senza lasciare il segno. TrasparenteDAL 78′ DOVBYK 4 – Ingresso disastroso. Si prende la responsabilità di andare dal dischetto: sbaglia. Ha un’altra chance: sbaglia ancora. Poi si arrende. E la Roma con lui. Recidivo.

GASPERINI 5Male, tutto male. Arriva il secondo ko giallorosso per il tecnico di Grugliasco e anche questa volta, come contro il Torino, è responsabile. Le scelte iniziali gli presentano il conto dopo pochi minuti e quelle a gara iniziata non aggiungono nulla, anzi. L’impressione è che la testa (sua) fosse a Firenze: aspettiamo qualche ora per eventuali conferme a questa tesi. Speriamo.

ROMA-VERONA: le pagelle. SVILAR “Mile e una parata” 7 – DOVBYK “Best of” 6,5 – WESLEY “Troppi errori” 5,5

LAROMA24.IT – Altri tre punti. La Roma non gioca bene, ma vince ancora. I romanisti si leccano i baffi pensando a cosa accadrà quando i giallorossi giocheranno con continuità “alla Gasp“, ma dopo le scintille in Europa League oggi va benissimo la sostanza. Partita complicata per i giallorossi, per la buona prestazione del Verona ma anche per la gara opaca di diversi giallorossi, Wesley in primis. La partita l’ha sbloccata Dovbyk, l’ultima idea vincente di Gasperini, ma il migliore in campo è stato Svilar: Mile chiude la porta nei momenti cruciali e accompagna i giallorossi verso la vittoria.

SVILAR 7Mile e una parata. Non è la prima volta, non sarà l’ultima, ma non per questo è banale. Mile salva i giallorossi in due momenti cruciali, prima tra i pali e poi in uscita, firmando i tre punti.

CELIK 6,5Gasperini gli dona proprio. Il turco conferma la crescita e porta a casa anche l’assist, decisivo, per il gol che sblocca la partita.

MANCINI 6Gara complicata per il numero 23, che soffre Orban e non solo. Se la cava, però, con l’esperienza in diverse situazioni difficili.

NDICKA 6,5 – Fino all’infortunio che ne complica i movimenti gioca una partita praticamente perfetta. DAL 71′ ZIOLKOWSKI 6 – Entra nel momento più difficile, dimostra grande attenzione. Sogna l’esordio con gol ma trova un avversario sulla sua strada.

WESLEY 5,5 – Tante imprecisioni producono una prestazione che non lo aiuteranno nei ballottaggi con Rensch nell’immediato futuro. Troppi errori. DAL 59′ HERMOSO 6 – Prima a destra, poi a sinistra, si fa trovare pronto.

KONE 6,5 – Nel finale raddrizza la propria prestazione: nella prima parte di gara soffre maledettamente i ritmi del Verona ed è quasi costantemente saltato. Partecipa di pura volontà nel raddoppio.

CRISTANTE 6 – Sfiora il gol nel finale, ma che fatica. In teoria dovrebbe essere lui a gestire a ritmi, ma così non è stato. Attore non protagonista. 

ANGELINO 6 – Frettoloso in tante, troppe occasioni in una prestazione rivedibile. Meglio dietro, oggi. DAL 59′ TSIMIKAS 5,5 – Lontano parente di quello ammirato contro il Nizza. Tanti errori, scarsa concentrazione: meno male abbiamo visto che può fare di più.

SOULE 6,5 – Mati trova il gol in casa di fronte ai propri tifosi e non poteva scegliere occasione migliore. Mette il punto esclamativo sul match e lo fa più con il cuore che con la tecnica, al termine di una gara per lui molto complicata. Fino alla fine (in giallorosso, però). DALL’82’ EL SHAARAWY 6 – Da subentrato dà sempre qualcosa in più. Sul destro ha l’occasione per timbrare il cartellino, Montipò dice no.

PELLEGRINI 6,5 – Altra buona prestazione del numero 7. Ottima la connessione con Dovbyk  nel primo tempo, grazie alla quale va vicino al gol, attento anche nei ripiegamenti nel finale. Continuo.

DOVBYK 6,5 – Nel primo tempo la sua miglior versione giallorossa. Gol a parte, si intende. Sponde, duelli vinti e tanto lavoro sporco. Poi cala, ma intanto c’è il suo zampino nei tre punti. Best of. DAL 60′ FERGUSON 6 – Non entra benissimo, e non sfrutta una gran palla di Pellegrini sul mancino, poi però si dà da fare e costruisce le basi per il 2-0. Testardo. 

GASPERINI 6,5 – Probabilmente oggi la prestazione dei suoi non gli è piaciuta per niente, ma è quando vinci partite come questa che c’è da essere ottimisti per il domani. La sua Roma vince ancora, anche una partita sporca e scomoda, con il gol di un giocatore sul quale oggi ha voluto puntare con convinzione, per la sorpresa di molti. Dopo il derby un’altra scelta presa con lo shining. Danny Torrance.

NIZZA-ROMA: le pagelle. NDICKA “Testone” 7,5 – MANCINI “Questo vuole Gasp” 7 – PELLEGRINI “Elettroshock” 6,5

LAROMA24.IT – La Roma vince ancora. Altro successo, altra prestazione gasperiniana dei giallorossi. Dopo i tre punti presi nel derby arriva una dolce conferma per la banda di Gasperini: Ndicka e Mancini firmano il successo esterno della Roma, ma è stato decisivo anche l’ingresso di Lorenzo Pellegrini, per il secondo match consecutivo. La mano dell’allenatore si vede (già) in tanti aspetti, dalla fase di non possesso ad alcune costruzioni, per esempio quella che ha portato al secondo gol: l’appetito vien mangiando.

SVILAR 6 – Rigore a parte, si limita a osservare il match.

CELIK 6,5 – Dalle sue parti girava il nemico pubblico numero uno, ma Boga s’è visto poco e nulla: merito del turco, sempre attento.

MANCINI 7 – Ci prova nel primo tempo, dopo aver peccato di generosità, nella ripresa la butta dentro. Zero sbavature in uscita, con e senza palla, gasperiniano in area avversaria. Questo vuole Gasp.

NDICKA 7,5 – I meno attenti potrebbero aver dimenticato il cartellino giallo con il quale ha giocato quasi l’intero match. Prestazione dominante dell’ivoriano, che prima usa la testa per sbloccare il match, poi per blindare i tre punti. Testone.

RENSCH 6 – Altra prestazione solida dell’olandese, seppur senza i fuochi d’artificio del derby. DALL’81 HERMOSO 6 – Mette qualche mattoncino per difendere il risultato.

KONE 6,5 – Nonostante il risparmio energetico attivato è tra i più vivi dei suoi. Controllo totale in mezzo al campo. DAL 69′ CRISTANTE 6 – Non il suo tipo di partita. Va nel traffico e cerca di dare una mano.

EL AYNAOUI 6,5 – Inizio complicato, poi cresce con il passare dei minuti e si prende il centrocampo. Con personalità gestisce i possessi e protegge la trequarti difensiva. Quella è la sua zona e si vede.

TSIMIKAS 6,5 – Si fa vedere spesso e per questo arriva tante volte al cross, ma tante volte è impreciso. Fortunatamente azzecca quello giusto, al momento giusto, per Mancini. Buona la prima.

SOULE 6 – Troppo poco per uno con la qualità, soprattutto perché con uno dei pochi spunti della serata ha messo Mancini in porta. Si può dare di più. DAL 69′ PISILLI 5 – Ingresso dannoso del giovane giallorosso. Entra in un momento di tranquillità e complica le cose con un fallo ingenuo e inutile.

EL SHAARAWY 5,5 – Prestazione a impatto zero per il numero 92. La connessione con El Shaarawy è inesistente, e c’era da aspettarselo, l’apporto con la palla è insufficiente. DAL 45′ PELLEGRINI 6,5 – Come un elettroshock scuote la Roma e in 7′ produce più di quanto fatto dai compagni nel primo tempo. Delizioso l’assist per il gol di Ndicka. Poi oscilla sulla trequarti e si fa sempre trovare pronto. Ritorno con i fiocchi.

DOVBYK 5,5 – L’ucraino non riesce mai a entrare nel match. Sbaglia molti movimenti, vince un solo duello aereo, fatica a rendersi utile. DAL 69′ FERGUSON 5,5 – Non fa meglio del compagno di reparto e questa non è una grandissima notizia.

GASPERINI 6,5Il secondo gol è disegnato uguale in una delle prime pagine del manuale gasperiniano. La fase di non possesso è bella ed efficace: chiedere al Nizza, chiuso a lungo nella propria metà campo e impossibilitato a risalire grazie alle uscite aggressive dei giallorossi, sempre corti. I gol delle punte arriveranno, per il momento ci prendiamo le vittorie, la solidità difensiva e il marchio del Gasp, già evidente. Vi pare poco…

LAZIO-ROMA: le pagelle. PELLEGRINI “Capitan Derby” 7,5 – RENSCH “Alla Cafu” 7 – KONE “Uomo in più” 7

LAROMA24.IT – L’uomo più (in)atteso nel momento più importante della stagione. Pellegrini decide il Derby di Roma come ha fatto già in altre tre occasioni. Gasperini scommette sul numero 7 e porta a casa i tre punti. Partita bloccata da entrambe le parti, ma solo una delle due ha avuto Pellegrini. Positive anche le prestazioni di Rensch, decisivo anche in occasione del gol, e Koné. Buono il primo per Gasperini: lucido dal prepartita all’ultimo secondo di partita.

SVILAR 6 – Decisivo in occasione del destro di Castellanos, leggero in occasione di quella palla alta, ma per il resto è controllo.

CELIK 6,5 – Prestazione maiuscola del turco. Zaccagni non è mai entrato in partita ed è merito suo: attento, aggressivo, preciso negli anticipi.

MANCINI 6 – Giornata no. Sbaglia lasciando un’autostrada a Dia, poi si perde Zaccagni e rischia il patatrac a pochi minuti dalla fine. Meno male è finita.

NDICKA 6,5 – Giallo a parte, partita di altissimo livello di Evan. Dalle sue parti si alternano volti, ma finisce sempre allo stesso modo.

RENSCH 7 – Il protagonista che non ti aspetti. Al suo posto avrebbe dovuto giocare Wesley, ma l’olandese ha sfruttato l’occasione alla grande: decisivo in occasione del gol, anche vicino alla rete personale, mai una sbavatura. Alla Cafu. 

CRISTANTE 6,5 – Mai una disattenzione e considerata l’importanza del match è un grande merito. Altruista e generoso, il conta km si ferma solo quando esce, stremato. DALL’81’ EL AYNAOUI 6 – Ingresso positivo del marocchino, sia senza palla sia nella trequarti avversaria. Vivace.

KONE 7 – All’inizio e alla fine del match svagato, in mezzo è stato concentrato tutto il tuo talento. E questo è l’ultimo step da fare per il francese, che comunque nella fase centrale del match ha strappato accorciando il campo giallorosso. Costringe gli altri all’inferiorità numerica, dopo averli fatti percepire come tali per tutto il tempo. Uomo in più.

ANGELINO 6 – Avere un riferimento davanti, in questo caso Pellegrini, lo aiuta e infatti torna al centro della manovra, toccando tanti palloni. Manca di precisione, anche sotto porta. TSIMIKAS DALL’81’ SV

SOULE 6,5 – Fatica ad accendersi e a entrare nel vivo, ma è lucido nel momento cruciale, quando alza lo sguardo e trova Pellegrini. Capolino. DAL 73′ BALDANZI 6,5 – Pimpante, vivo, pericoloso. Fra i subentrati spicca per spunti e vitalità.

PELLEGRINI 7,5 – Chiamatelo Mr Derby, anzi, Capitan Derby. Gasperini gli dà fiducia e il numero 7 prende per mano la squadra, ancora una volta, ancora in un derby. Segue Rovella, si muove tra le linee e si fa trovare pronto in zona gol, poi rimane nel vivo, sfiorando l’assist. Le lacrime dopo il gol dicono tanto, il gol dice tutto: tre punti e derby alla Roma. DAL 73′ PISILLI 6 – Corre dove serve e segue gli eventi del match. Serve bene Baldanzi nel finale.

FERGUSON 6 – Inizio impacciato, con tanti appoggi sbagliati, poi entra nel vivo del match e fa meglio, soprattutto senza palla. DAL 66′ DOVBYK 6 – Entra in un momento complicato, lotta e ha anche un’occasione ghiotta tra i piedi, però su quello sbagliato. Poteva festeggiare anche lui.

GASPERINI 6,5Non ha sbagliato nulla il Gasp. Dalle parole del prepartita, quasi un incantesimo, alle scelte, dal 1′ all’ultimo minuto. Le scelte lo ripagano e cancellano gli errori dello scorso weekend. Il nuovo tecnico giallorosso inaugura i Derby con i tre punti, rispettando la tradizione, e ci mette tanto del suo nel risultato finale. Mette Pellegrini a uomo su Rovella e costringe Sarri a pensare ad altro, sceglie Celik su Zaccagni, dosa bene i cambi attingendo a tutto il materiale tecnico a disposizione. Un successone.

ROMA-TORINO: le pagelle. SVILAR “Evita danni peggiori” 6,5 – DYBALA “Rimandato” 5 – KONE “Superficiale” 5

LAROMA24.IT – Quando perdi in casa e il tuo migliore in campo è il portiere da aggiungere rimane molto poco. Prestazione deludente della Roma, che perde in casa contro il Torino, fino a oggi apparso modesto. Steccano Koné e Dybala, tra i più attesi, con il francese colpevolmente leggero e superficiale in occasione del gol del Torino e l’argentino che passa 45′ alla ricerca di un posto in campo. Il più vivo in attacco è Soulé, che però di testa spreca il gol del pari, dopo averlo sfiorato con il mancino. Gasperini oggi è tra i peggiori: le sue scelte tolgono tanto alla Roma e i cambi non danno indietro nulla.

SVILAR 6,5 Santo Mile evita figuracce con delle parate che tengono in vita la Roma ed evita danni peggiori. Sul gol può poco, il resto (purtroppo) non dipende da lui.

HERMOSO 5,5 – Ordinato a lungo, poi perde di vista il tracciato e gli errori si moltiplicano. DAL 79′ CELIK 5,5 SV

MANCINI 5,5 – Il Toro gioca lungo su Simeone e spesso il numero 23 ha avuto la peggio. In difficoltà costante, ma cerca di metterci una pezza alzandosi con coraggio. Non basta.

NDICKA 6 – Il più aggressivo e positivo del terzetto: attento e coraggioso sia in conduzione sia quando c’era da aggredire.

WESLEY 5,5 – Dalle sue parti si gioca molto, segno anche della sua vitalità, ma oggi il brasiliano non è mai riuscito a sfondare. Spuntato.

CRISTANTE 5,5 – Primo tempo di controllo per il numero 4, ma dal 45′ rientra male. Impreciso con il pallone, in ritardo senza. Lascia troppo spazio a Simeone in occasione del gol. DAL 65′ PISILLI 5,5 – Qualche giocata in verticale interessante, ma il saldo è comunque negativo: di testa ha un’occasione enorme e la spedisce dritta dritta tra le mani del portiere avversario. Timido.

KONE 5 – Dall’esaltazione con la Francia alla partita incolore in giallorosso. Prestazione negativa del francese, colpevole più di altri in occasione del gol subito: la sua leggerezza costa caro ai giallorossi: esattamente tre punti. Superficiale. 

ANGELINO 5 – La Roma lo cerca poco, lui si propone ancora meno. La connessione sul centro-sinistra non funziona e il suo mancino non carbura. DALL’80’ EL SHAARAWY SV

SOULE 5,5 – Le speranze della Roma pesano interamente sulle sue spalle, ma lui le usa come un mantello. Dal suo mancino nascono le cose più interessanti della produzione giallorossa, purtroppo non abbastanza. Qualcuno lo aiuti.

EL AYNAOUI 5,5 – Gasperini sorprende tutti, forse anche il nuovo giocatore giallorosso. I compiti non sono chiari e l’intesa con i compagni va costruita nel tempo. DAL 45′ BALDANZI 5 – L’ingresso è frizzante, ma è tutto fumo e niente arrosto. Si muove tanto, produce poco.

DYBALA 5 – Gasp inverte il suo minutaggio e la scelta non paga. Della sua prestazione rimangono alcune brutte palle perse, un paio di giocate di prima e poco altro. 45′ di poco o nulla. Rimandato. DAL 45′ FERGUSON 5 – Le statistiche diranno +1 gara in giallorosso, ma la prestazione è stata impalpabile.

GASPERINI 5Male la terza. Dopo i sei punti su sei nelle prime due, per il nuovo tecnico giallorosso arriva una cocente delusione, la prima dell’anno, la prima in casa. Tatticamente osa, alza El Aynaoui e accentra Dybala: dopo 45′ corre ai ripari e ammette l’errore, ma i cambi non portano nulla di buono. Toglie prima e non riesce ad aggiungere nulla poi: tutto sbagliato, come urla lo score finale, dall’inizio alla fine. Una lezione di cui fare tesoro. 

ROMA-BOLOGNA: le pagelle. WESLEY “Daje e daje…” 7 – GASPERINI “L’appetito vien mangiando” 7

LAROMA24.IT – Che bel modo di ritrovarci. La Roma di Gasperini inizia nel migliore dei modi con 3 punti in tasca, 0 gol subiti, diverse occasioni da gol e tanti margini di miglioramento, dalla condizione fisica  ai meccanismi offensivi. Spicca la prestazione di Wesley: il brasiliano si presenta così ai nuovi tifosi, con tanto impegno e con un gol pesante, da tre punti. Bene anche l’impatto di Ferguson: il suo lavoro spalle alla porta, e non solo, ha dato una grande mano ai giallorossi.

SVILAR 6 – Serata tranquilla. Ogni tanto tocca anche a lui.

HERMOSO 6,5 – Positivo, decisamente positivo. A tutto campo segue il riferimento, lascia pochi spazi e gioca con attenzione e personalità. Sorpresa.

MANCINI 6 – Non una serata da ricordare per il numero 23. Un giallo, qualche imprecisione di troppo, ma nel complesso resiste.

NDICKA 7 – Prestazione solida e convincente dell’ivoriano, nonostante gli scatti di Orsolini. Conferma.

WESLEY 7Daje e daje, si dice, no? Il brasiliano spinge a testa bassa e continua a spingere fino a sfondare la retroguardia avversaria. Con questa costanza negli inserimenti e nelle corse dietro la linea le sbavature tecniche passano in quinto piano. Se il bom dia si vede da questa sera… 

CRISTANTE 7 – Il numero 4 protegge e gestisce con attenzione e lucidità. Da un suo lancione (giocata tipica del repertorio) nascono i presupposti per il gol di Wesley.

KONE 6,5 – Il voto risente del goffo errore sotto porta, perché nel primo tempo il francese è stato dominante. Plusvalore sì, plusvalenza no.

ANGELINO 6 – Costante, nel ritmo e nella precisione delle giocate. Lo spagnolo si (ri)presenta bene, anche con i nuovi dettami di Gasp. DALL’83’ RENSCH 6 – Entra a sinistra e si adatta.

SOULE 6 – Generoso. Tanto, anche troppo. Spazia sulla trequarti offensiva alla ricerca di soluzioni, ma la qualità delle giocate ne risente. DAL 74′ DYBALA 6 – Ingresso lento, si muove macchinosamente sul rettangolo verde, poi inventa una grande giocata per Dovbyk. Diesel.

EL SHAARAWY 6 – Tanti spazi, pochi spunti. Galleggia tra le pieghe della partita senza lasciare il segno. DAL 61′ EL AYNAOUI 6 – Esordio senza scintille per il numero 8, che fa il proprio con dedizione.

FERGUSON 6,5 – Bello da vedere e tanto utile. Il numero 11 lega il gioco e si rende ancora pericoloso sotto porta. Pochi centimetri gli negano il sorriso alla prima in casa, ma l’impatto è di quelli che fa sorridere. Promettente. DAL 74′ DOVBYK 5,5 – Entra e si cala nella parte, ma proprio in quella che dovrebbe essere la sua qualità migliore si mostra carente: spreca a tu per tu con il portiere avversario.

GASPERINI 7 – Buona la prima. La rosa è incompleta, lo ha detto in tutte le lingue del mondo, ma il suo lavoro è quello di allenatore, la sua mano si vede già e il primo esame è stato superato con il massimo dei voti. La sua Roma può ancora migliorare molto, soprattutto sotto porta (e questa è la miglior notizia per i giallorossi) ma lavorare con tre punti in tasca aiuta. L’appetito vien mangiando.

TORINO-ROMA: le pagelle. SAELEMAEKERS “Un gol per il domani” 7,5 – SOULE “Buon auspicio” 7 – RANIERI “Ave Claudio” 8

LAROMA24.IT – Si chiude la stagione della Roma, purtroppo senza miracolo. I giallorossi vincono, ancora, giocando anche bene, ma la prestazione più importante oggi da cercare su un altro campo, precisamente a Venezia, e così non è stato. Sblocca Paredes, oggi lucido e attento, chiude Saelemaekers, due giocatori tornati centrali nelle battute finali di questa stagione. Ranieri va sul sicuro e dalla tasca tira fuori altri 3 punti, gli ennesimi di questa stagione, gli ultimi in “tuta” giallorossa. Chiude al meglio una delle storie più belle della storia del calcio.

SVILAR 6,5 – Protegge, come sempre, e festeggia il premio di miglior portiere della stagione.

CELIK 6 – Serata tranquilla, ordinaria amministrazione. DAL 90′ HUMMELS S.V. – Buona vita Mats.

MANCINI 6,5 – Pochi grattacapi, fa la guardia senza troppi pensieri.

NDICKA 6,5Iron Man giallorosso. Qualche sbavatura, ma all’ultimo sforzo sempre affidabile.

SOULE 7 – Inizialmente timido, poi cresce con il passare dei minuti. L’assist poteva valere la prestazione, ma lui non si accontenta e sfiora il gol da copertina. Buon auspicio. DAL 91′ RENSCH SV.

CRISTANTE 6,5 – Riempie l’aria, costante nelle uscite e nel tappare i buchi. Poco preciso palla al piede, ma solo in costruzione: in area aveva trovato ancora il gol, poi annullato.

PAREDES 7 – Aperture iniziali, gol del vantaggio che fa perdonare qualche errore in impostazione. Domina il gioco e la partita. DAL 91′ BALDANZI SV. 

KONE 6,5 – In mezzo al campo trascina palla e avversari, si gestisce e per pochi centimetri non trova il filtrante della giornata.

ANGELINO 7Vola sulla fascia, peccato perché i compagni non rendono giustizia ai cross fatati. Sfiora anche il gol, di testa. Spina nel fianco.

SAELEMAEKERS 7,5 – Risveglio finale all’antico ruolo: Ranieri lo impiega di nuovo e sfrutta l’occasione dopo qualche mese di digiuno. Un gol per il domani? DAL 91′ PISILLI SV 

SHOMURODOV 6 – L’impegno non manca mai, è una costante, oggi del resto si è visto poco. DAL 72′ EL SHAARAWY 6 – Si butta nella mischia, non trova acuti.

RANIERI 8Ha preso la Roma per mano quando era a terra, quasi senza speranze, l’ha portata a pochi millimetri dal quarto posto, realizzando una rimonta incredibile, quasi leggendaria. Chi salva la stagione, con intuizioni e semplicità, ha un posto nel cuore dei romanisti, soprattutto quando è uno di noi. Grazie di tutto Claudio, ave.

ROMA-MILAN: le pagelle. RANIERI “Ranierismo” 7 – SVILAR “Faro” 7

LAROMA24.IT – La Roma si tiene viva fino all’ultimo scavalcando quel che resta del Milan. Un altro, l’ultimo, insperato giro alla roulette Champions League, gentilmente offerta dalle maniere di Claudio Ranieri, insignito della miglior onorificenza dall’Olimpico.

Il faro di Svilar, il martello della sentenza di Cristante, la stella cometa di Paredes: è qui il meglio della serata.

SVILAR 7 – Il faro puntato in cielo che dona protezione a tutto l’Olimpico abbaglia Leao a due passi dal fattaccio. Segue acclamazione popolare per l’eroe discreto mentre si riavvolge nell’oscurità.

CELIK 6 – C’è una chiusura nella ripresa che fa da cerotto a un paio di situazioni urticanti che aveva contribuito a procurare.

MANCINI 6,5 – In 20 minuti indirizza la partita: prima con la sua testa, poi facendola perdere a Gimenez. Più faticoso del previsto il resto del tragitto.

NDICKA 6 – Turno di guardia.

SOULÈ 5,5 – Il peccato originale è vederlo alle prese con letture difensive anche in vantaggio e in superiorità numerica ma l’errore sull’1-1 è marchiano. Dall’altra parte agita il cappello senza riuscire a far saltare fuori il coniglio. DAL 77′ RENSCH 6 – Allunga la coperta.

CRISTANTE 7 – Batte il martello della sentenza sulla partita, dopo averla riempita di motivazioni convincenti.

PAREDES 7 – Disegna la stella cometa che rende validi ancora i desideri migliori per l’ultima giornata. Nonostante fin lì fosse stato di sottofondo alla partita. DAL 77′ DOUATH 6 – Chiude a chiave.

KONÈ 6,5 – Spolvera le mensole, sistema i divani e svuota le credenze del centrocampo.

ANGELINO 6 – Su uno degli ultimi giri della partita ha finalmente campo per sciogliersi e porta fino al 3-1. Nel resto della partita deve muoversi tra gli spigoli.

SAELEMAEKERS 6 – Stretto al fianco di Shomurodov pare mancargli l’aria per un tempo. La ritrova a sinistra, almeno, nella ripresa. DAL 84′ EL SHAARAWY SV – Ha una parte nel 3-1.

SHOMURODOV 5,5 – Da spalla ad attore protagonista, fatica a reggere la parte. DAL 84′ BALDANZI SV – Cameo finale.

RANIERI 7 – 66 punti, di cui 53 autonomi nelle sue 25 gare, con un tiro ancora a disposizione che addirittura può valergli il bersaglio grosso. Riceve la corona di mirto, si lascia accarezzare dall’emozione, poi corregge la squadra all’intervallo e facilita il successo. Ranierismo.

ATALANTA-ROMA: le pagelle. KONE “Saldo negativo” 5,5 – CRISTANTE “Eco di Bergamo” 5,5 – DOVBYK “Assente” 4,5

LAROMA24.IT – La fatal Bergamo. Ancora una volta Gasperini e i suoi nerazzurri dicono “no” alla Roma nel momento clou della stagione. Due folate bergamasche hanno messo ko la squadra giallorossa che comunque ha giocato una partita dignitosa, rischiando e osando in alcuni momenti del match, sprecando occasioni ghiotte. Assenti Shomurodov e Dovbyk, gli uomini che avrebbero dovuto far male all’Atalanta, sprazzi di Soulé che molto spesso si è trovato isolato. Dal suo mancino, però, nasce il cross per il gol del momentaneo 1-1 di Cristante. Propositivo Koné, ma il saldo è negativo: spesso nel vivo del gioco, ma ha sbagliato sempre la scelta finale. E nel calcio non è un dettaglio. Non riesce l’impresa bergamasca a Ranieri, che prepara bene il match ma in corsa tocca in ritardo e male.

SVILAR 6 – Tiene viva la Roma in uno dei momenti più duri del match, para tutto il parabile, poi si arrende.

CELIK 5 – Lookman lo fa impazzire e la manovra atalantina lo attira sempre fuori posizione.

MANCINI 5,5 – Soffre Retegui nei duelli aerei per tutto il match, eccezion fatta per gli ultimi istanti di gara. Una protesta di troppo nel primo tempo.

NDICKA 5,5 – Soffre più la palla che gli avversari. Sarebbe stata utile maggior aggressività.

RENSCH 5 – Serata da dimenticare. Dalle sue passi c’è il telepass e i padroni di casa passano con una facilità disarmante. Spiazzato. DAL 76′ PISILLI 5 – Entra nel ruolo di quinto (?) e la Roma prende subito gol. Poi sbaglia tutto, anche le cose più semplici.

KONE 5,5La trequarti avversaria è la sia kryptonite. Dietro fa tante cose e anche discretamente, poi supera la metà campo e la palla diventa avvelenata e la terra sotto i piedi sparisce. Sbaglia un’occasione ghiottissima, spreca una ripartenza, sbaglia scelte e alla fine il saldo è negativo. “Quanti gol hai segnato?”, avrebbe chiesto Mazzone. DALL’85’ EL SHAARAWY SV. 

CRISTANTE 5,5L’eco di Bergamo risuona e trova il gol come quando indossava la maglia oggi avversaria. Inizia bene e copre buchi in quantità, poi, minuto dopo minuto, esce dal match.

ANGELINO 6 – Lo spagnolo si propone sempre ed è quasi sempre costruttivo. Dietro soffre poco e visto l’avversario non è scontato.

SOULE 5 – Isolato e poco accompagnato l’argentino si perde in qualche pensiero di troppo, fino ad accartocciarsi sul pallone. Bello e utile il cross per il gol del pareggio, ma per il resto è un passo indietro, soprattutto il secondo tempo. Bello a metà.

SHOMURODOV 5 – Tanto impegno, tanta corsa, uno spunto in tutto il match, nient’altro. DALL’85’ BALDANZI SV. 

DOVBYK 4,5 – Cerca di tenere giù e smistare i lancioni dei compagni, ma non è mai in condizione di fare male e non solo a causa dei compagni. Assente. DALL’86’ SAELEMAEKERS SV – In pochi minuti cerca di rendersi utile e visti gli altri subentrati è qualcosa.

RANIERI 5 –  Le scelte del primo tempo stupiscono, soprattutto quella di iniziare con una mediana a due (mossa che in effetti non paga), ma dopo i primi 45′ in un modo o nell’altro era dalla parte della ragione. L’eccessivo attendismo del secondo tempo favorisce l’Atalanta che invece aggredisce Roma e risultato. I tentativi di cambiare le cose dopo lo svantaggio risultano essere in ritardo e infruttuosi. Il finale di gara con Ndicka punta è la mossa della disperazione e in bocca non resta altro che l’amaro.