TORINO-ROMA: le pagelle. SAELEMAEKERS “Un gol per il domani” 7,5 – SOULE “Buon auspicio” 7 – RANIERI “Ave Claudio” 8

LAROMA24.IT – Si chiude la stagione della Roma, purtroppo senza miracolo. I giallorossi vincono, ancora, giocando anche bene, ma la prestazione più importante oggi da cercare su un altro campo, precisamente a Venezia, e così non è stato. Sblocca Paredes, oggi lucido e attento, chiude Saelemaekers, due giocatori tornati centrali nelle battute finali di questa stagione. Ranieri va sul sicuro e dalla tasca tira fuori altri 3 punti, gli ennesimi di questa stagione, gli ultimi in “tuta” giallorossa. Chiude al meglio una delle storie più belle della storia del calcio.

SVILAR 6,5 – Protegge, come sempre, e festeggia il premio di miglior portiere della stagione.

CELIK 6 – Serata tranquilla, ordinaria amministrazione. DAL 90′ HUMMELS S.V. – Buona vita Mats.

MANCINI 6,5 – Pochi grattacapi, fa la guardia senza troppi pensieri.

NDICKA 6,5Iron Man giallorosso. Qualche sbavatura, ma all’ultimo sforzo sempre affidabile.

SOULE 7 – Inizialmente timido, poi cresce con il passare dei minuti. L’assist poteva valere la prestazione, ma lui non si accontenta e sfiora il gol da copertina. Buon auspicio. DAL 91′ RENSCH SV.

CRISTANTE 6,5 – Riempie l’aria, costante nelle uscite e nel tappare i buchi. Poco preciso palla al piede, ma solo in costruzione: in area aveva trovato ancora il gol, poi annullato.

PAREDES 7 – Aperture iniziali, gol del vantaggio che fa perdonare qualche errore in impostazione. Domina il gioco e la partita. DAL 91′ BALDANZI SV. 

KONE 6,5 – In mezzo al campo trascina palla e avversari, si gestisce e per pochi centimetri non trova il filtrante della giornata.

ANGELINO 7Vola sulla fascia, peccato perché i compagni non rendono giustizia ai cross fatati. Sfiora anche il gol, di testa. Spina nel fianco.

SAELEMAEKERS 7,5 – Risveglio finale all’antico ruolo: Ranieri lo impiega di nuovo e sfrutta l’occasione dopo qualche mese di digiuno. Un gol per il domani? DAL 91′ PISILLI SV 

SHOMURODOV 6 – L’impegno non manca mai, è una costante, oggi del resto si è visto poco. DAL 72′ EL SHAARAWY 6 – Si butta nella mischia, non trova acuti.

RANIERI 8Ha preso la Roma per mano quando era a terra, quasi senza speranze, l’ha portata a pochi millimetri dal quarto posto, realizzando una rimonta incredibile, quasi leggendaria. Chi salva la stagione, con intuizioni e semplicità, ha un posto nel cuore dei romanisti, soprattutto quando è uno di noi. Grazie di tutto Claudio, ave.

ROMA-MILAN: le pagelle. RANIERI “Ranierismo” 7 – SVILAR “Faro” 7

LAROMA24.IT – La Roma si tiene viva fino all’ultimo scavalcando quel che resta del Milan. Un altro, l’ultimo, insperato giro alla roulette Champions League, gentilmente offerta dalle maniere di Claudio Ranieri, insignito della miglior onorificenza dall’Olimpico.

Il faro di Svilar, il martello della sentenza di Cristante, la stella cometa di Paredes: è qui il meglio della serata.

SVILAR 7 – Il faro puntato in cielo che dona protezione a tutto l’Olimpico abbaglia Leao a due passi dal fattaccio. Segue acclamazione popolare per l’eroe discreto mentre si riavvolge nell’oscurità.

CELIK 6 – C’è una chiusura nella ripresa che fa da cerotto a un paio di situazioni urticanti che aveva contribuito a procurare.

MANCINI 6,5 – In 20 minuti indirizza la partita: prima con la sua testa, poi facendola perdere a Gimenez. Più faticoso del previsto il resto del tragitto.

NDICKA 6 – Turno di guardia.

SOULÈ 5,5 – Il peccato originale è vederlo alle prese con letture difensive anche in vantaggio e in superiorità numerica ma l’errore sull’1-1 è marchiano. Dall’altra parte agita il cappello senza riuscire a far saltare fuori il coniglio. DAL 77′ RENSCH 6 – Allunga la coperta.

CRISTANTE 7 – Batte il martello della sentenza sulla partita, dopo averla riempita di motivazioni convincenti.

PAREDES 7 – Disegna la stella cometa che rende validi ancora i desideri migliori per l’ultima giornata. Nonostante fin lì fosse stato di sottofondo alla partita. DAL 77′ DOUATH 6 – Chiude a chiave.

KONÈ 6,5 – Spolvera le mensole, sistema i divani e svuota le credenze del centrocampo.

ANGELINO 6 – Su uno degli ultimi giri della partita ha finalmente campo per sciogliersi e porta fino al 3-1. Nel resto della partita deve muoversi tra gli spigoli.

SAELEMAEKERS 6 – Stretto al fianco di Shomurodov pare mancargli l’aria per un tempo. La ritrova a sinistra, almeno, nella ripresa. DAL 84′ EL SHAARAWY SV – Ha una parte nel 3-1.

SHOMURODOV 5,5 – Da spalla ad attore protagonista, fatica a reggere la parte. DAL 84′ BALDANZI SV – Cameo finale.

RANIERI 7 – 66 punti, di cui 53 autonomi nelle sue 25 gare, con un tiro ancora a disposizione che addirittura può valergli il bersaglio grosso. Riceve la corona di mirto, si lascia accarezzare dall’emozione, poi corregge la squadra all’intervallo e facilita il successo. Ranierismo.

ATALANTA-ROMA: le pagelle. KONE “Saldo negativo” 5,5 – CRISTANTE “Eco di Bergamo” 5,5 – DOVBYK “Assente” 4,5

LAROMA24.IT – La fatal Bergamo. Ancora una volta Gasperini e i suoi nerazzurri dicono “no” alla Roma nel momento clou della stagione. Due folate bergamasche hanno messo ko la squadra giallorossa che comunque ha giocato una partita dignitosa, rischiando e osando in alcuni momenti del match, sprecando occasioni ghiotte. Assenti Shomurodov e Dovbyk, gli uomini che avrebbero dovuto far male all’Atalanta, sprazzi di Soulé che molto spesso si è trovato isolato. Dal suo mancino, però, nasce il cross per il gol del momentaneo 1-1 di Cristante. Propositivo Koné, ma il saldo è negativo: spesso nel vivo del gioco, ma ha sbagliato sempre la scelta finale. E nel calcio non è un dettaglio. Non riesce l’impresa bergamasca a Ranieri, che prepara bene il match ma in corsa tocca in ritardo e male.

SVILAR 6 – Tiene viva la Roma in uno dei momenti più duri del match, para tutto il parabile, poi si arrende.

CELIK 5 – Lookman lo fa impazzire e la manovra atalantina lo attira sempre fuori posizione.

MANCINI 5,5 – Soffre Retegui nei duelli aerei per tutto il match, eccezion fatta per gli ultimi istanti di gara. Una protesta di troppo nel primo tempo.

NDICKA 5,5 – Soffre più la palla che gli avversari. Sarebbe stata utile maggior aggressività.

RENSCH 5 – Serata da dimenticare. Dalle sue passi c’è il telepass e i padroni di casa passano con una facilità disarmante. Spiazzato. DAL 76′ PISILLI 5 – Entra nel ruolo di quinto (?) e la Roma prende subito gol. Poi sbaglia tutto, anche le cose più semplici.

KONE 5,5La trequarti avversaria è la sia kryptonite. Dietro fa tante cose e anche discretamente, poi supera la metà campo e la palla diventa avvelenata e la terra sotto i piedi sparisce. Sbaglia un’occasione ghiottissima, spreca una ripartenza, sbaglia scelte e alla fine il saldo è negativo. “Quanti gol hai segnato?”, avrebbe chiesto Mazzone. DALL’85’ EL SHAARAWY SV. 

CRISTANTE 5,5L’eco di Bergamo risuona e trova il gol come quando indossava la maglia oggi avversaria. Inizia bene e copre buchi in quantità, poi, minuto dopo minuto, esce dal match.

ANGELINO 6 – Lo spagnolo si propone sempre ed è quasi sempre costruttivo. Dietro soffre poco e visto l’avversario non è scontato.

SOULE 5 – Isolato e poco accompagnato l’argentino si perde in qualche pensiero di troppo, fino ad accartocciarsi sul pallone. Bello e utile il cross per il gol del pareggio, ma per il resto è un passo indietro, soprattutto il secondo tempo. Bello a metà.

SHOMURODOV 5 – Tanto impegno, tanta corsa, uno spunto in tutto il match, nient’altro. DALL’85’ BALDANZI SV. 

DOVBYK 4,5 – Cerca di tenere giù e smistare i lancioni dei compagni, ma non è mai in condizione di fare male e non solo a causa dei compagni. Assente. DALL’86’ SAELEMAEKERS SV – In pochi minuti cerca di rendersi utile e visti gli altri subentrati è qualcosa.

RANIERI 5 –  Le scelte del primo tempo stupiscono, soprattutto quella di iniziare con una mediana a due (mossa che in effetti non paga), ma dopo i primi 45′ in un modo o nell’altro era dalla parte della ragione. L’eccessivo attendismo del secondo tempo favorisce l’Atalanta che invece aggredisce Roma e risultato. I tentativi di cambiare le cose dopo lo svantaggio risultano essere in ritardo e infruttuosi. Il finale di gara con Ndicka punta è la mossa della disperazione e in bocca non resta altro che l’amaro. 

ROMA-FIORENTINA: le pagelle. SVILAR “Eight Mile” 8 – RANIERI “In purezza” 7

LAROMA24.IT – La testa di Dovbyk, tutto il resto di Svilar. “Eight Mile” è la colonna sonora al terzo 1-0 consecutivo della Roma che, a tre giornate dalla fine, ha ancora gli occhi su un posto in paradiso che, di questi tempi, si chiama Champions League.

Se Dovbyk “basta e avanza”, Shomurodov fa molto con poco.

SVILAR 8 – Un altro show del portiere che si fa svuotare addosso, sulle mani, sui piedi, il caricatore della Fiorentina. Eight Mile.

CELIK 6 – Kean gli scuce la marcatura più volte all’inizio, col tempo si aggiusta. DAL 77′ RENSCH SV 6 – Si tiene al riparo.

MANCINI 6,5 – Gratta sulla sensibilità di Zaniolo, fino a riconsegnarlo alla panchina ospite di cattivo umore. Qualche scottatura in più quando deve vedersela con Kean.

NDICKA 6,5 – Disciplinato. Soldato scelto.

SOULÈ 6 – Giornata in seconda classe. Sopporta di buon grado.

CRISTANTE 6,5 – Gioca col barometro di squadra in mano. DAL 65′ GOURNA-DOUATH 6,5 – Un paio di volte si mette il pallone sotto al braccio come nel football americano conquistando la folla. Che poi torna nel dubbio per un paio di gestioni risolte in malo modo.

KONÈ 6,5 – Passa il tempo a tenere pulita la sua piazzola, tra le più calde del campo. Idropulitrice.

PELLEGRINI 6 – Nel traffico centrale del primo tempo, lascia un pallone improvviso per Soulé. DAL 46′ PISILLI 6 – Entra quando la partita col pallone della Roma è ridotta al minimo necessario. Spende l’ammonizione in modo intelligente.

ANGELINO 6,5 – Ricicla il pallone dall’angolo che poi sarà l’1-0. Poi è costretto a serrarsi in area.

DOVBYK 7 – Una manciata di palloni toccati con poca grazia, uno o poco più in area di rigore, un tiro, un gol. Basta e avanza. DAL 77′ EL SHAARAWY 6 – Tra le curve finali.

SHOMURODOV 6,5 – Fa molto, con poco. Costringe De Gea a sporcarsi e poi mette il fiocco sul pallone per Dovbyk. DAL 65′ BALDANZI 6,5 – Entra col casco di protezione per il finale. Trova modo e tempo per guadagnarsi un tiro, e soprattutto l’angolo successivo, in totale autonomia.

RANIERI 7 – 1-0 in purezza. Conferma formazione e sostituzioni di Milano, prenota un nuovo miglioramento in classifica. Può portare, intanto, la Roma sopra la soglia dei 63 punti. Per altri miracoli, pare decisamente si stia attrezzando.

INTER-ROMA: le pagelle. SOULE “Scacco Mati” 7,5 – KONE “Dominante” 7,5 – RANIERI “Scacchista” 7

LAROMA24.IT – Prestazione gagliarda e tosta dei giallorossi. La Roma esce da San Siro con 3 punti in tasca, al termine di una partita giocata coraggiosamente, con fame, attenzione e qualità. Tanti gol sbagliati, anche facili, e su questo nessuno avrebbe potuto o voluto scommettere. Neanche un euro. Brillano le stelle di Soulé e Koné, su tutti: l’argentino segna e (quasi) fa segnare, il francese schierato centrale domina la mediana e lascia le briciole agli avversari. Tanta lotta per Dovbyk, che rende felice Ranieri, il quale in passato disse: “Gli ho detto che se pensa alla prestazione senza segnare, va bene. Ma se non arriva né la prestazione né il gol, allora no“. Accontentato. Sugli scudi anche Pellegrini, protagonista nel primo tempo nella trequarti offensiva giallorossa con due occasioni create. Sempre attenti i tre centrali.

SVILAR 6,5 – Oggi non è chiamato a fare straordinari e fa benissimo ciò che deve. Attento su Dumfries.

CELIK 6,5 – Ha uno degli avversari peggiori del campionato e non lo soffre praticamente mai. Solido.

MANCINI 7 – Inizia così così, poi con il passare dei punti prende le misure agli attaccanti avversari. E non sbaglia più niente.

NDICKA 7 – Alzi la mano chi non ha perso un battito in quel duello rusticano. Nessuno? Chiaro. Per il resto, sostanzialmente perfetto.

SOULE 7,5Segna, fa segnare, lega i reparti, salta l’uomo: non c’è una cosa che non sappia fare e non c’è una cosa che faccia male. Il gol è furbizia e determinazione, il quasi assist per Pisilli è genio. Scacco Mati. DALL’86’ RENSCH SV

CRISTANTE 7 – I primi 45′ sono horror. Sbaglia un gol facile, stecca un cross con Dovbyk solo in area, sbaglia un altro appoggio facile, insomma sbaglia tanto. Poi il prato diventa una palude, lui prende le galosce e nel fango ha la meglio su tutti. Testardo.

KONE 7,5 – Dominante. Schierato centrale ha compiti più difensivi che di regia e la sceneggiatura di giornata lo esalta. Fra palloni recuperati e intercettati, strade sbarrate, duelli vinti ha messo in ombra i centrocampisti nerazzurri, due su tre fra i migliori del campionato. DAL 68′ GOURNA-DOUATH 6 – Schierato interno e non centrale fa quel che può, dà una mano nel chiudere traiettorie e spazi.

PELLEGRINI 6,5 – Shomurodov e Cristante gli negano il ruolo di protagonista nel match, ma oggi tanta qualità e sostanza, soprattutto fino all’ora di gioco. Più in mezzo al campo e più nel vivo del gioco: il vestito giustoDAL 68′ PISILLI 6 – Spreca una palla geniale di Soulé, ma l’ingresso è positivo e costruttivo. Rimbalza sugli avversari e aggiunge quantità.

ANGELINO 7Scudo e lancia, al terzino viene bene tutto. Sfiora l’assist in due occasioni e questo dimostra la sua centralità nel match. Non concede nulla in difesa.

SHOMURODOV 6 – Il ruolo di seconda punta gli calza a pennello. Si muove bene, ma sotto porta non trova un gol facile. Utile. DAL 58′ BALDANZI 6 – Entra quando le maglia hanno già iniziato ad allargarsi e non ha abbastanza ago e filo. Appoggia per Gourna-Douath dal limite, ma con un pizzico di coraggio in più…

DOVBYK 6,5 – Artem e il suo contrario. L’ucraino oggi ha sbagliato sotto porta, ma per il resto è stato nel vivo del gioco, bravo nelle sponde, vivo e battagliero nei duelli. Altre volte – prestazione + gol, oggi il contrario. Il mister è contento. DALL’86’ EL SHAARAWY SV

RANIERI 7Tre punti, gran prestazione e risultato che va stretto. La sua Roma vince il secondo big match in campionato e la sua mano da scacchista si vede: Soulé largo è stata la mossa chiave della giornata, insieme ad altri accorgimenti (Koné, Pellegrini più basso a sorpresa) che hanno messo Inzaghi in estrema difficoltà. Oggi tanto coraggio nelle scelte e nella prestazione, dall’undici ai cambi: si può fare. E i suoi ragazzi lo hanno ripagato con i tre punti.

ROMA-VERONA: le pagelle. SOULÈ “Confeziona la cioccolata” 6,5 – SHOMURODOV “Goloso” 6,5

LAROMA24.IT – Uno per tutto. Così da 40 giorni, da Empoli-Roma del 9 marzo, e per le ultime sette partite: la squadra di Ranieri segna solo un gol ma, come in 4 delle ultime 7, basta a ottenere il timbro dei 3 punti.

Succede tutto subito: Soulé confeziona la cioccolata, Shomurodov la assaggia a un passo dalla porta.

SVILAR 6 – Può lasciare il vestito da supereroe in camerino, per una sera.

CELIK 5,5 – Scricchiola inizialmente, alla lunga tiene.

MANCINI 5,5 – Soffre le prime folate di vento avversarie, poi trova riparo.

NDICKA 6 – Si tiene in ordine.

ANGELINO 6 – Con le luci di posizione.

CRISTANTE 6 – Presidio di primo soccorso.

KONÈ 6 – Vigilante.

BALDANZI 6 – Cerca lo scorcio giusto per la storia d’impatto. Dovrà aggiungerci canzone e citazione di spessore per favorire l’engagementDAL 62′ PISILLI 6 – Al rientro in pista presta particolare attenzione a dove poggia i piedi.

SOULÈ 6,5 – Confeziona la cioccolata. DAL 82′ RENSCH SV – Allunga la coperta.

SAELEMAEKERS 6 – Si accavalla a Soulé. DAL 70′ DOVBYK 6 – Muove il contatore dei tiri.

SHOMURODOV 6,5 – Mangia la cioccolata di sopra. Goloso. DAL 82′ EL SHAARAWY SV – Cambio di forma più che di sostanza.

RANIERI 6 – 44 punti in 21 partite, 57 totali che servono comunque a guadagnarsi un altro giro. Per l’ufficio reclami buon gusto, in fondo a destra. Almeno momentaneamente.

LAZIO-ROMA: le pagelle. SVILAR “La mano di dio” 7,5 – SOULE “Joyoso” 7 – MANCINI “Serataccia” 5

LATOMA24.IT – Occasione persa? Punto guadagnato o due punti persi? La cosa certa è che poteva essere la partita della svolta, come quella contro la Juventus, e invece è arrivato un altro pareggio, ancora una volta in rimonta. La cosa buona è che la squadra non molla mai, quella assolutamente negativa è che nelle due gare “decisive”, nei primi due big match di questo finale di stagione, i giallorossi hanno dato l’idea di voler evitare la sconfitta, prima ancora di cercare la vittoria. Il migliore è Svilar, senza dubbio, tiene la Roma appesa al match fino alla magia di Soulé, che pareggia i conti. In affanno Mancini e Paredes.

SVILAR 7,5La mano di dio è quella di Mile. Il portierone giallorosso, inspiegabilmente ancora in attesa di rinnovo, salva risultato e nottata a Ranieri e compagni con almeno tre interventi prodigiosi.

CELIK 6 – Ordinato e preciso contro un avversario ostico.

MANCINI 5Mandas gli nega un altro gol nel derby e così della sua prestazione rimangono solo cose negative. L’errore più grande è quello che porta al gol laziale, quando si perde Romagnoli, ma in area oggi non alza mai la voce e costringe Svilar a diversi ottimi interventi. Serataccia.

NDICKA 6 – Finisce negli highlights per aver spaventato Svilar salvando su Dia, ma la sua prestazione è solida e attenta.

ANGELINO 5,5 – Soffre Isaksen e Saelemaekers. Il primo non lo prende quasi mai, con il secondo non si trova e non si lega. Si propone sempre, ma con poco costrutto.

PAREDES 5 – A un campione del mondo come lui è giusto e lecito chiedere che incida sulle partite in positivo, non in negativo. Giallo e occasione da gol per gli avversari nei primi momenti di gara, poi è quasi trasparente e Ranieri lo leva al 45esimo, per evitare ulteriori danni. PericolosoDAL 45′ CRISTANTE 5,5 – Meglio dell’argentino, ma ci voleva poco. Tiene tutti in gioco in occasione del gol avversario, poi gestisce il possesso nelle fasi finali, mettendo un po’ d’ordine.

KONE 6 – I compagni in mediana non lo aiutano e lui è costretto agli straordinari di aprile. Rimbalza su avversari e pallone con costrutto e lucidità.

SOULE 7 – Un mancino magico il suo, la profezia che si compie, oltretutto in una delle serate più importanti nel finale di stagione. Ranieri gli dà fiducia e lui si prende palla e campo. Di costruito nella serata c’è poco o nulla, ma il genio è intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzioneJoyoso. DALL’88’ EL SHAARAWY SV

PELLEGRINI 5,5 – Ranieri sceglie di giocare sotto la linea della palla e lui è tra i pochi a giocarla in maniera pulita. Si libera spesso per vie centrali, ma è da fermo che crea l’unica altra chance della Roma di serata. DAL 59′ SHOMURODOV 5,5 – Avanti e indietro, nel tentativo di rendersi utile.

SAELEMAEKERS 5 – Appare sul tabellino grazie al colpo di genio di Soulé, per il resto tanto fumo da rendere inospitale la zona sinistra del campo. DALL’88’ RENSCH SV 

DOVBYK 5,5 – Servito male, anzi, mai servito. Lui spalle alla porta fatica drammaticamente e la Roma non fa altro che metterlo in quella condizione. DALL’84’ BALDANZI SV

RANIERI 6Il punto ripreso alza il voto fino alla sufficienza, perché il resto oggi è negativo, dall’atteggiamento tattico alla prestazione in generale. La Roma pareggia il secondo scontro diretto consecutivo e spreca un’ottima occasione per dare un colpo alla propria classifica e per vincere il derby, giocando più per non perderla che per vincerla. I cambi oggi non incidono, anzi. Niente record, ma continua la striscia positiva.

ROMA-JUVENTUS: le pagelle. SHOMURODOV “Arma letale” 7 – SVILAR “Negli angoli più duri” 7

LAROMA24.IT – La Roma sopporta l’inizio veemente della Juventus, si riassesta fino a rigenerarsi nell’intervallo, sistema subito le cose con Shomurodov ma poi non sembra avere forza e argomenti per spingersi oltre le colonne del pareggio.

L’uzbeko funziona un’altra volta da “arma letale” e diventa il migliore in campo, insieme a Svilar che “arriva anche negli angoli più duri”.

SVILAR 7 – C’è l’impronta della sua mano sulla partita, quando cancella il colpo di testa di Nico Gonzalez. Arriva anche negli angoli più duri.

MANCINI 6 – Resiste al vento del primo tempo, tiene la rotta nel secondo.

HUMMELS 5,5 – I bulloni delle sue marcature si allentano facilmente, in particolare in un primo tempo che fa sbattere le squadre da un lato all’altro. DAL 46′ SHOMURODOV 7 – Arma letale: entra con l’asso e lo cala alla prima mano. Migliora la vita offensiva e fa il pressatore professionista.

NDICKA 6,5 – Monolite. Resta immutabile nel tempo.

CELIK 6 – Vigilanza sulla corsia di competenza. DAL 72′ NELSSON 6 – Stringe la cinghia.

KONÈ 6,5 – Si staglia nitido su tutta l’area di centrocampo. Anche se nel finale perde precisione nel gps e allunga inspiegabilmente alcuni percorsi.

CRISTANTE 6 – Locatelli, abbassandosi, lo lascia nel dubbio nelle pressioni. In possesso, però, riesce a tenere insieme i pezzi. DAL 61′ PAREDES 6 – Prende il controllo della distribuzione: alto il numero di palloni toccati, assenti o quasi quelli incisivi.

ANGELINO 6 – Senza effetti speciali.

SOULÈ 5,5 – Resta insapore offensivamente, farcisce la prestazione per la diligenza da quinto nella ripresa.

EL SHAARAWY 6 – Compare a tratti ma lascia il segno, come nella virgola che mette in collegamento Dovbyk e Cristante o nel colpo di testa sul palo del primo tempo. DAL 61′ DOUATH 6 – Ricarica la barra della fisicità romanista.

DOVBYK 6 – Si procaccia faticosamente un tiro da fuori area in mezzo a mucchi di palloni ricevuti spalle alla porta. DAL 85′ BALDANZI SV – Non fa in tempo ad accendersi.

RANIERI 6,5 – Artigiano d’altri tempi, quando le cose si portavano ancora a riparare. Come la Roma del primo tempo, trasformata in 4-4-2 con Shomurodov a inizio ripresa.

LECCE-ROMA: le pagelle. DOVBYK “Bomber” 7 – SAELEMAEKERS “Poco, niente e beffa” 5

LAROMA24.IT – La Roma vince. Ancora. I giallorossi lasciano anche Lecce con i tre punti in tasca e ora si mettono comodi a guardare cosa faranno le dirette concorrenti. Decide, come spesso capita, Artem Dovbyk: il sinistro dell’ucraino firma altri tre punti, sbloccando una partita che sembrava davvero maledetta. Da dimenticare la prestazione di Saelemaekers, con tanto di strascico sulla prossima. Negative anche le gare di Koné e Angelino, colpevoli (tra le altre cose) di non aver chiuso subito la partita. Bene il pacchetto difensivo, con Svilar decisivo al momento giusto.

SVILAR 6,5 – Al posto giusto, nel momento giusto, come sempre. Decisivo.

MANCINI 6,5Partita maiuscola. Il 23 risponde ruggisce e chiude la corsia laterale, ogni tanto copre anche al centro.

HUMMELS 6,5 – Torna in campo con la testa giusta. Prestazione più che positiva e in vista del finale di stagione è una bellissima notizia.

NDICKA 6 – Rispetto ai compagni di reparto qualche incertezza in più, ma comunque tiene sotto controllo la propria zona di riferimento.

SAELEMAEKERS 5Poco, niente e beffa. Il belga oggi offre poco e addirittura “toglie”, nel senso che per un giallo evitabilissimo salterà il big match contro la Juventus. DALL’84’ PISILLI SV

CRISTANTE 6Centrato. Non fa sentire la mancanza di Paredes: le capacità in regia dell’argentino mancano, ma senza palla non fa mancare nulla e spesso rincorre anche per il compagno di reparto.

KONE 5,5 – Inizia bene, poi si divora un gol oggettivamente difficile da sbagliare e va in confusione. Regala un contropiede potenzialmente letale e poi sparisce a lungo, fino a quando, nel finale del match, torna a fare la voce grossa in mezzo al campo.

ANGE 5,5 – Serata da dimenticare. Il gol sbagliato a porta vuota è l’anticipazione di una partita da cancellare al più presto. Sale poco e quando sale sbaglia.

SOULE 6 – Presente e continuo, ma a destra gioca da solo. L’argentino cerca connessioni ma nessuno si collega con lui e troppe volte deve fare tutto da solo. Per l’intesa con Saelemaekers serve tempo. DAL 72′ SHOMURODOV 6 – Peccato per il gol sbagliato nel finale. Per il resto, lotta a testa bassa per i tre punti finali.

PELLEGRINI 6 – Inizio lento, poi esce fuori, anche dalla propria zona di campo: per trovare appoggi deve andare a destra, dove sfiora il gol. Quando stava entrando nel vivo finisce il minutaggio a disposizione. DAL 72′ BALDANZI 6 – Utile nel finale.

DOVBYK 7 Altro gol, altri 3 punti. L’ucraino è sempre sulla bocca di tutti, ma la cosa più importante è che spesso finisce sul tabellino dei marcatori. E quello rimane. Fa tutto da solo per il gol: addomestica una palla buttata, si libera del marcatore, salta l’uomo e spiazza Falcone. Bomber. DALL’84’ EL SHAARAWY SV.

RANIERI 6In un modo o nell’altro la sua Roma vince. E questa è la cosa più importante. Aveva preannunciato che da qui alla fine avrebbero giocato i “sedici” e così è stato. Si affida alle certezze, dal 1′ e a gara in corso. Nel momento decisivo del match qualcuno avrebbe sostituito Dovbyk, ma lui la punta non l’ha lasciata, anzi ha raddoppiato: l’ucraino ha ripagato la sua fiducia e gli ha regalato altri 3 punti e nuova speranza. Intuizione o fortuna, ognuno la chiami come vuole: è il risultato che conta. +3.

ROMA-CAGLIARI: le pagelle. SVILAR “Rinnovatelo” 7,5 – DOVBYK “Dammi un gol da tre punti” 6,5

LAROMA24.IT – La Roma ha vinto, sono sei di fila in campionato, ha reagito all’eliminazione europea e si accoda al treno Champions. La prestazione è stata tutt’altro che splendida, ma mai come adesso serve la sostanza e i giallorossi in questo senso rispondono presente. Gran parte del merito, va detto, è di Mile Svilar: il portiere giallorosso salva il risultato a più riprese e tiene viva la Roma. Dovbyk sciupa qualche occasione ma fa la cosa più importante: un gol da tre punti. Un altro. E non è una cosa da poco.

SVILAR 7,5Santo Mile. La Roma esce dal campo con i 3 punti grazie alle sue parate e questo è quanto. Rinnovatelo.

RENSCH 6,5 – Nel primo tempo scalpita e corre tanto da uscire fuori dal ruolo cucitogli addosso da Ranieri. Sulla destra offre sempre un appoggio o una soluzione e le sue giocate sono spesso utili. Nel finale di gara lotta con cuore e testa.

MANCINI 6 – Ordinaria amministrazione. Nel finale si attacca a Pavoletti ed evita guai seri.

NDICKA 5,5 – In generale non una cattiva prestazione, ma in un paio di occasioni lascia qualche spazio di troppo a Piccoli. Fortunatamente c’è Svilar.

SAELEMAEKERS 6 – Ranieri lo sposta su tutto il campo alla ricerca del posto giusto per sfruttarne le caratteristiche, ma senza grandi fortune.

PAREDES 6,5 – Con il passare dei minuti si allarga fino a diventare il centro di gravità giallorosso. Tiene e gestisce tanti possessi, sbaglia poco, è attento senza palla. Vigile.

KONE 5,5 – Si fa vedere tanto e si muove bene, ma spesso con scarsi risultati. Nel secondo tempo Ranieri lo toglie, tagliando ancora il suo minutaggio. AppannatoDAL 64′ CRISTANTE 5,5 – Ricalca più o meno la gara del francese. La gara è scomoda e lui non riesce a farsi spazio nel match.

ANGELINO 5,5 – Soffre e non poco in difesa e l’apporto offensivo è quasi inesistente. Per lui è qualcosa di eccezionale.

SOULE 6 – Sempre nel vivo, crea 3 occasioni, cerca di duettare con i compagni ma tutti vogliono palla sui piedi, lui compreso. Creativo. DAL 64′ DYBALA SV – Speriamo non sia grave. DAL 76′ PISILLI 5,5 – Entra in un momento complicato, per carità, ma il suo impatto è inesistente. Sbaglia tanto, ma non si perde d’animo.

BALDANZI 6,5 – Tra i più vivaci, dà il meglio lontano dall’ultimo terzo di campo. Si fa vedere in ricezione e si butta nello spazio, andando però spesso nella stessa zona di Soulé. Da una sua invenzione per Dovbyk nasce il corner che porta al gol decisivo. Mezz’ala.

DOVBYK 6,5 – Dopo le parole dure di Ranieri reagisce con la cosa migliore del suo repertorio: il gol. Nel primo tempo ci prova due volte di testa, nel secondo offre sempre la soluzione in verticale. I gol vanno contati sì, ma soprattutto pesati: dammi un gol da 3 punti, non chiedermi nienteDal 72′ SHOMURODOV 6 – In questo momento gli riesce (quasi) tutto. Scappa a Mina e ai difensori del Cagliari permettendo alla Roma di respirare in diverse occasioni.

RANIERI 6Il forfait di capitan Pellegrini lo costringe a cambiare il piano gara e il Cagliari si dimostra un avversario più ostico del previsto. La fortuna lo assiste: stava per sostituire Dovbyk con Shomurodov, ma pochi secondi prima l’ucraino ha risposto alle sue parole in conferenza e gli ha regalato i tre punti. I cambi del secondo tempo non portano i frutti sperati, anzi, ma i giallorossi sono alla sesta vittoria consecutiva in campionato e su questa striscia vincente c’è scritto “Claudio Ranieri“. La sostanza, mai come ora, è più importante della forma.