AZ Alkmaar-Roma, HUMMELS: “Possiamo puntare alla finale, ma oggi dobbiamo solo lottare per qualificarci”

Tra la vittoria col Genoa e la trasferta di Udine, la Roma fa tappa in Olanda: alle 18.45 i giallorossi sono attesi all’AFAS Stadion dall’AZ Alkmaar nella settima giornata della fase campionato di Europa League. Prima del fischio d’inizio Mats Hummels ha parlato ai microfoni dei cronisti:

HUMMELS A SKY SPORT

Il vero obiettivo questa sera: vincere o vincere?
“Credo che tra campionato e coppa abbiamo giocato 13 partite fuori casa e non ne abbiamo vinta neanche una. È tempo di ottenerla perché ci porterebbe in una posizione più comoda in classifica in Europa”.

Quanti anni hai davvero? 22?
“Non è così, sento gli anni che ho. Sono felice che sembri così, sto bene e la gente è contenta di come sto giocando. Ma credo sia solo la mia 12a partita e devo dimostrare ancora tanto in questa stagione. Come squadra ci stiamo esprimendo bene e lavoriamo bene insieme, quindi è più facile per i singoli giocatori ottenere le migliori prestazioni. Spero possiate dire lo stesso anche a fine partita”.

Questa Roma può ambire alla finale di Europa League?
“Certo, conosco le qualità della squadra. So che possiamo puntare ad alti traguardi ma in questo momento dobbiamo solo lottare per qualificarci bene per il prossimo turno in Europa. Se vinciamo questa sera abbiamo buone possibilità di passare tra le prime 8, magari con una vittoria nell’ultima giornata. Dobbiamo fare prima il nostro dovere questa sera, è una partita difficile e dobbiamo vincere. Poi possiamo guadare avanti, non credo che dobbiamo pensare ad altre cose adesso”.

Serie A Femminile, accolto in parte il ricorso della Roma: per Giacinti squalifica ridotta a due giornate

La Federcalcio ha reso noto che “la Corte Sportiva d’Appello ha parzialmente accolto il reclamo della Roma, riducendo da tre a due giornate la squalifica della calciatrice Valentina Giacinti. L’attaccante giallorossa era stata espulsa nel corso del primo tempo della partita contro l’Inter, disputata lo scorso 12 gennaio e valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A Femminile.

Ostiamare, Ass. Onorato: “De Rossi è il nuovo proprietario”

“Daniele De Rossi è il nuovo proprietario dell’Ostiamare calcio”. Ad annunciarlo è Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale. “Abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale -continua Onorato – dell’avvenuto acquisto da parte della società controllata da Daniele De Rossi. Abbiamo lavorato molto a questa soluzione e siamo orgogliosi di essere arrivati a questa svolta. Oggi scriviamo una nuova pagina per l’Ostiamare e tutto il territorio del X Municipio, dove l’impianto Anco Marzio e il club rappresentano un punto di riferimento a livello sportivo e sociale per migliaia di famiglie”.

“Con De Rossi abbiamo condiviso lo stesso approccio: non esistono scorciatoie alla legalità. Daremo a lui e al suo staff tutto il supporto amministrativo del caso, come facciamo con tutti i concessionari degli impianti comunali, per superare le criticità del centro sportivo. Ringrazio Daniele che, con nuovi ingenti investimenti, garantirà all’Ostiamare un importante ammodernamento dell’impianto sportivo, un futuro roseo per la prima squadra e per la formazione dei ragazzi”, conclude Onorato.

Instagram, Rensch saluta l’Ajax: “Grazie di tutto, per sempre nel mio cuore” (FOTO)

Devyne Rensch saluta l’Ajax e si unisce alla Roma. Da oggi il terzino è ufficialmente un giocatore giallorosso e indosserà la maglia numero 2. Rensch non dimentica, però, il suo passato e su Instagram dedica un messaggio al club olandese: “Grazie di tutto. Per sempre, nel profondo del mio cuore. Ci vediamo un giorno”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Devyne Rensch (@devynerensch)

FOTO – Le prime immagini in giallorosso di Rensch

Arrivato ieri nella Capitale, da oggi Devyne Rensch è ufficialmente un nuovo giocatore della Roma. Il terzino classe 2003 arriva dall’Ajax a titolo definitivo per rinforzare la rosa a disposizione di Ranieri e ha già fatto la conoscenza del centro sportivo Fulvio Bernardini. Le prime immagini in maglia giallorossa:

embedgallery_996969

Europa League, AZ ALKMAAR-ROMA 1-0: il mal di trasferta continua. La rete di Parrott condanna i giallorossi (FOTO)

LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) – La Roma crolla nuovamente in trasferta, stavolta nella settima giornata di Europa League. All’AFOS Stadion l’AZ Alkmaar, grazie al gol di Parrott, vince 1-0 e guadagna 3 punti importantissimi. Giallorossi che in classifica scivolano al diciassettesimo posto con 9 punti, olandesi che invece salgono al quattordicesimo posto con 11 punti. Primo tempo bruttissimo della formazione di Claudio Ranieri che gioca a ritmi bassissimi e subisce la pressione di un ottimo AZ Alkmaar. Gli olandesi non danno respiro alla Roma e vanno più volte vicini al gol del vantaggio. Al minuto 25 la squadra di Martens si avvicina pericolosamente alla porta difesa da Svilar, ma Mijnans viene murato dall’intervento di Konè. L’occasione più grande arriva, peró, al 41’ quando Meerdink sfrutta un errore di Ndicka e tenta un tiro all’interno dell’area giallorossa. La conclusione è troppo potente e sorvola la traversa. L’unico tiro in porta della Roma è di Artem Dovbyk al minuto 30, con l’ucraino che ci prova da fuori area. La conclusione, peró, è troppo lenta e Owusu-Oduro blocca senza problemi. Il primo tempo, dunque, si chiude a reti inviolate. Nella ripresa, la Roma entra in campo con un altro piglio e spinge sull’acceleratore grazie a Paulo Dybala e all’ottimo impatto sulla gara di Matias Soulé. Al 49′ giallorossi pericolosi con Angelino che crossa in mezzo con la rabona, palla che arriva alla Joya che calcia al volo, ma la conclusione sorvola la traversa. I giallorossi vanno alla ricerca della rete del vantaggio, ma, nel loro momento migliore l’AZ esce fuori e passa in vantaggio. Al minuto 80 un bel contropiede degli olandesi porta alla rete di Troy Parrott che condanna gli uomini di Ranieri alla sconfitta.

embedgallery_996943

IL TABELLINO

AZ ALKMAAR: Owusu-Oduro; Maikuma, Goes, Penetra, Wolfe; Claise, Mijnans, Koopmeiners (62′ Buurmeester); Poku (72′ Daal), Meerdink (72′ Parrott), Lahdo (62′ Belic).
A disp.: Verhulst, Zoet, Martins Indi, Addai, Dekker, Smit, de Wit.
All.: Martens.

ROMA: Svilar; Celik, Hummels, Ndicka; Saelemaekers (74′ El Shaarawy), Koné, Paredes (85′ Baldanzi), Pisilli, Angeliño; Dybala, Dovbyk (46′ Soulé).
A disp.: De Marzi, Marcaccini, Pellegrini, Saud, Shomurodov, Hermoso, Mancini, Zalewski.
All.: Ranieri.

Arbitro: Peljto. Assistenti: Ibrišimbegović – Beljo. IV uomo: Bandić. VAR: Dingert. AVAR: Kwiatkowski.

Ammoniti: 19′ Dovbyk (R), 35′ Hummels (R), 53′ Meerdink (A), 63′ Goes (A), 71′ Saelemaekers (R), 92′ Belic (A)

Marcatore: 80′ Parrott


LA CRONACA DELLA PARTITA


PREPARTITA

18.15 – In corso il riscaldamento della Roma.

17.45 – La Roma annuncia le scelte di Ranieri:

17.32 – L’Uefa annuncia le formazioni ufficiali. Roma in campo così: Svilar; Celik, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pisilli, Angeliño; Dybala, Dovbyk.

Con Laroma24.it vivi l’esperienza live della Virtus Gvm Roma 1960!

Con Laroma24.it vivi l’esperienza live della Virtus Gvm Roma 1960! Continua la corsa verso i play off per la Virtus Gvm Roma 1960. Dopo l’importante vittoria a Caserta nella sfida infrasettimanale dello scorso mercoledì, la formazione capitolina cerca continuità sabato al Palazzetto dello Sport contro la Fabo Herons Montecatini.

Grazie alla partnership con Laroma24.it, adesso hai l’opportunità di seguire e sostenere dal vivo la Virtus Gvm Roma 1960!

Manda una mail a marketing@virtusroma1960.it e inserisci nell’oggetto Laroma24.it per ricevere due biglietti omaggio per la sfida contro la Fabo Herons Montecatini in programma sabato 25 gennaio alle 20 al Palazzetto dello Sport di piazza Apollodoro 10. L’offerta è valida soltanto per le prime cinque mail che verranno ricevute.

Milan: lesione al polpaccio per Emerson Royal. Out 2-3 mesi, fuori con la Roma

Sergio Conceição perde Emerson Royal. Il terzino del Milan, costretto ad uscire ieri nella sfida contro il Girona in Champions League, ha riportato una lesione distrattiva di alto grado del polpaccio destro che lo terrà fuori fra i due e i tre mesi. Royal, dunque, salterà la gara di Coppa Italia contro la Roma prevista per il 5 febbraio.

(sport.sky.it)

VAI ALLA NEWS ORIGINALE

Primavera, CESENA-ROMA 4-5: ‘manita’ in trasferta, giallorossi in 9 nel finale. Roma in vetta a +2 sulla Fiorentina

LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) – Al Centro Sportivo Romagna Centro vince la Roma: nella 21esima giornata del campionato Primavera 1 i ragazzi di Gianluca Falsini battono 5-4 il Cesena, in una partita pirotecnica e nonostante le espulsioni di Golic e Litti, e si portano in vetta alla classifica, a +2 sulla Fiorentina seconda.

IL TABELLINO

CESENA: Montalti; Campedelli, Valentini, Zamagni, Castorri, Coveri, Arpino, Domeniconi, Ronchetti, Gallea, Perini.
A disp.: Fontana, Mattioli, Ghinelli, Tampieri, Tosku, Manetti, Zamagni, Lontani, Dolce, Abbondanza, Wade.
All.: Campedelli.

ROMA: Kehayov; Sangaré (45′ Golic), Nardin, Reale, Litti; Levak, Romano, Di Nunzio (71′ Coletta); Ivkovic (67′ Graziani); Zefi (71′ Seck), Sugamele (45′ Misitano).
A disp.: Jovanovic, Stomeo, Golic, Misitano, Almaviva, Cama, Della Rocca, Bah.
All.: Falsini.

Arbitro: Andrea Calzavara. Assistenti: Emanuele Bracaccini – Daljit Singh.

Reti: 10′ Valentini (C), 22′ e 37′ Levak (R), 27′ aut. Perini, 33′ e 70′ Perini (C), 54′ Zefi (R), 80′ Coletta, 93′ rig. Coveri.

Note: ammoniti Di Nunzio, Ivkovic, Golic, Litti, Kehayov. Espulsi: Golic per somma di ammonizioni, Litti. Recupero: 2′ pt, 5′ st.

LA CRONACA DELLA PARTITA

SECONDO TEMPO

90’5′ – Termina il match. La Roma vince 5-4 e conclude la partita in 9!

90’+3′ – Coveri dal dischetto non sbaglia e spiazza Kehayov, portando la partita sul 5-4.

90’+2′ – Altra espulsione per la Roma: cartellino rosso per Litti e calcio di rigore per il Cesena.

90′ – Cinque minuti di recupero.

80′ – GOL DELLA ROMA! Coletta cala la ‘manita’.

70′ – Gol del Cesena. Ancora Pierini accorcia le distanze di testa.

68′ – Espulso Golic per somma di ammonizioni. Roma in inferiorità numerica.

54′ – GOL DELLA ROMA! Grande giocata e gran gol di Zefi: il centrocampista cade e si rialza, aggira vari avversari, si porta la palla sul destro e libera la conclusione per il poker giallorosso.

45′ – Al via la ripresa con due cambi nella Roma: dentro Golic e Misitano per Sangaré e Sugamele.

PRIMO TEMPO

45’+2′ – Termina il primo tempo: la Roma è avanti 3-2.

45′ – Due minuti di recupero.

37′ – GOL DELLA ROMA! Ancora Levak è svelto sul pallone allontanato dalla retroguardia del Cesena e porta nuovamente avanti la Roma.

33′ – Gol del Cesena. Coveri suggerisce per Perini che di testa firma il pareggio.

27′ – GOL DELLA ROMA! Pasticcio della difesa del Cesena con Montalti, Coveri e Perini nel tentativo di respingere un cross di Romano. L’ultimo tocco è di Perini, la Roma ribalta il risultato.

22′ – GOL DELLA ROMA! Sangaré libera il cross dalla fascia destra, respinto dalla difesa avversaria ma è veloce Levak ad avventarsi e a siglare il pareggio.

10′ – Gol del Cesena. I padroni di casa sbloccano il risultato grazie alla rete di testa di Valentini.

1′ – Al via il match sotto la pioggia.

Perotti: “Totti era incredibile, sai che il suo piede non ce lo avrai mai. Il rigore al derby? L’ho battuto così perché mi stavo ca****o sotto. L’esonero di De Rossi? Andava gestito in un altro modo”

Tra i tanti giocatori di talento passati per Roma, c’è stato anche Diego Perotti. L’esterno argentino, arrivato nel 2016 dal Genoa, ha fatto anche parte della squadra capace di rimontare ed eliminare il Barcellona. Inoltre ha lasciato un bellissimo ricordo per le sue giocate e per il suo celebre modo di battere i calci di rigore. L’ex Siviglia ha rilasciato una lunga intervista in cui si è soffermato anche sul suo periodo in giallorosso. Ecco le sue parole.

Prima di andare alla Roma, si vociferava che fossi stato vicino ad Inter e Milan, puoi confermare?
“Posso confermarti che mi chiamò Roberto Mancini che all’epoca era l’allenatore dell’Inter e mi disse che mi voleva come seconda punta, che ero ideale per il suo modulo. Io gli risposi che ero interessato ma alla fine presero Eder. Quindi sono rimasto altri 6 mesi al Genoa finché non è arrivata la Roma”

Come mai hai deciso di lasciare il Genoa a metà stagione?
Io stavo bene al Genoa ma quando ti arriva la possibilità di fare il salto in una grande squadra non puoi rifiutare. Già nei primi anni al Siviglia ero stato accostato alla Juventus e al Real Madrid, poi gli infortuni avevano fatto sfumare tutto. Resterò sempre grato al Genoa che ha creduto in me in un periodo negativo della mia carriera. Comunque il club ha preso 10 volte quello che aveva speso e io sono andato via l’ultimo giorno di mercato, nonostante la trattativa fosse in piedi da un mese. Gasperini mi chiamò in ufficio per chiedermi se volevo continuare a giocare rischiandomela, perché mi sarei potuto infortunare e far saltare la trattativa. Io gli diedi la mia disponibilità totale, ho dato tutto al Genoa fino all’ultimo giorno. Ho sempre portato rispetto al mister, alla società e ai tifosi. Capisco che i tifosi ci siano rimasti male, ma io ho sempre dimostrato di tenerci tanto al Genoa che rimane nel mio cuore”.

A Roma sei stato allenato sia da Ranieri che da Spalletti, che allenatori erano?
Sono molto diversi caratterialmente: Spalletti è paragonabile a Gasperini come cattiveria agonistica. Ti spinge sempre a dare il massimo, a stare sul pezzo, a non mollare, ad allenarti forte perché se no non ti fa giocare. È uno che si incazza spesso al contrario di Ranieri che è più tranquillo, che trova sempre la parola giusta ed è molto vicino al giocatore. Sono diversi anche tatticamente: Spalletti fa un gioco più offensivo, mentre Ranieri gioca di ripartenze. Mi sono trovato bene con entrambi e ho un bellissimo ricordo.
Ho un aneddoto curioso su Spalletti: faceva molto caldo, dovevamo giocare contro il Cagliari in trasferta ma io il giorno prima non mi ero allenato perché avevo le vesciche sotto al piede. Avevo fatto le infiltrazioni ma sentivo ancora dolore. Il giorno della partita, dopo colazione, il mister chiama me e il medico sociale al suo tavolo, fa partire una canzone al cellulare e non dice niente. Quando finisce la musica mi chiede ‘allora giochi o no?’ e io gli rispondo di sì, quindi lui si alza e va via. Quella partita contro il Cagliari dovetti giocarla con lo scarpino di Dzeko per quanto il piede fosse gonfio, ma segnai su rigore dopo 5′. Era uno molto pratico, però aveva questi modi che facevano sorridere. È particolare ma è un grandissimo allenatore. Mentre Ranieri era come un papà, dava tranquillità allo spogliatoio. Mi ricordo che all’ultima giornata contro il Parma disse ‘mi voglio divertire’ e mise una squadra molto offensiva con me, Dzeko, Pellegrini, El Shaarawy… praticamente non difendeva nessuno”.

Com’è stato giocare con Totti?
Io ho giocato 3-4 partite anche con Messi, ma è diverso vivere un campione nella quotidianità. Da un lato è stato bellissimo, dall’altro sapevo che non avrei mai raggiunto il suo livello. Ho conosciuto Francesco nell’ultima parte della sua carriera ma era comunque un giocatore decisivo. Aveva qualcosa di diverso, che tu non raggiungerai mai. Anche allenandoti al massimo delle tue forze, sai che il suo piede non ce l’avrai mai. Vederlo calciare in porta era fantastico: tirava 10 volte e 10 volte la metteva all’incrocio.
Aveva una visione di gioco pazzesca, di spalle vedeva l’attaccante in area e tu non capivi come facesse. Il talento o ce l’hai o non ce l’hai, non si può allenare. Vi racconto questa: io venivo dal Siviglia dove ero il rigorista mentre a Roma non ne avevo ancora calciato uno. Giocavamo contro il Torino, mi procuro il rigore, lui tira e segna. Poi nello spogliatoio mi avvicino e gli dico ‘guarda che è l’ultima volta che ti faccio calciare il rigore’, lui mi butta un’occhiataccia, ma io gli dico subito che stavo scherzando. Era un leader che si faceva sentire col pallone tra i piedi. Sapevi che poteva cambiare la partita da un momento all’altro”.

Hai vissuto dall’interno anche la questione Totti-Spalletti, poteva essere gestita meglio?
Sì, poteva essere gestito in maniera diversa. Io ero arrivato da poco a Roma, ma per quello che rappresentava Francesco, poteva esserci un epilogo diverso. Però capisco pure che non è facile per un allenatore gestire una bandiera come lui”.

Hai condiviso lo spogliatoio con Iturbe, cosa gli è successo a tuo parere?
Ne abbiamo parlato a lungo con lui e con gli altri compagni: aveva tutte le qualità per fare bene perché era molto veloce e calciava bene con entrambi i piedi. La gente non lo sa, ma lui si allenava sempre al massimo, ci teneva alla squadra e ai tifosi perché sapeva che il club aveva speso tanti soldi per acquistarlo. Roma è una piazza particolare, dove devi giocare bene fin da subito e dimostrare di meritarti quella maglia. Devi stare sul pezzo sempre. Il nervosismo, la mancanza di fiducia, la sfortuna possono condizionarti la stagione. È un gran peccato perché aveva tutte le qualità per fare bene e lasciare un buon ricordo ai tifosi”.

Cos’è successo la sera della remuntada al Barcellona? Cosa è scattato nella testa dei giocatori?
Non avevamo più nulla da perdere e abbiamo giocato con la mente libera. Se avessimo perso a Barcellona 1 a 0, sarebbe stato diverso. Giocare senza pensieri ha fatto la differenza quella sera. Se pensavamo di poterla vincere quella Champions? Nì, perché c’erano grandi squadre come Liverpool e Real Madrid”.

Chi era il più forte in quella Roma?
Tanti diranno Salah o Dzeko, ma io dico Radja Nainggolan. Era un tuttofare, sapeva fare tutti i ruoli. Giocatore devastante che avrebbe potuto giocare 20 anni in una big se avesse condotto un altro stile di vita. Questa però è una mia idea, magari se fosse stato diverso, avrebbe fatto una carriera peggiore. Chi può dirlo?”.

Hai avuto modo di conoscere anche un giovanissimo Lorenzo Pellegrini, ti aspettavi che un giorno sarebbe diventato il capitano della Roma?
Sì lo immaginavo, le qualità tecniche già si vedevano, sapevo sarebbe diventato un giocatore di altissimo livello. Sono contento del gol nel derby dopo il periodo che ha vissuto. Al di là del bellissimo gol, ha fatto una grande prestazione, di mentalità e personalità. Sono contento per lui perché è un bravissimo ragazzo e un grande giocatore”.

Che ne pensi dell’esonero di De Rossi?
Andava gestito in un altro modo perché non parliamo di un allenatore qualunque, ma di una bandiera che ha fatto un’intera carriera alla Roma. Inoltre stava facendo bene come allenatore, non era semplice sostituire Mourinho”.

Che emozione si prova a segnare in un derby di Roma?
“Il primo gol l’ho vissuto un po’ meno perché lo stadio non era molto pieno: la partita era alle 15.00 e la Lazio giocava in casa. Il secondo derby era di sera e lo stadio era pieno. Segnai su rigore calciandolo camminando perché mi stavo ca*** sotto. Il derby della Capitale è bellissimo, ti cambia una stagione e sono convinto che ora la Roma farà benissimo. Per me è stato un onore giocarlo e segnare”.

(chiamarsibomber.com)

VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE