Parma-Roma, GHISOLFI: “Hummels in panchina è una scelta di Ranieri. Non voglio parlare di Rosetti, per il nuovo allenatore abbiamo tempo”

Tra andata e ritorno col Porto, la Roma fa tappa al Tardini: alle 18.00 i giallorossi sono ospiti del Parma nella 25esima giornata di campionato. Prima del fischio d’inizio il ds giallorosso Florent Ghisolfi ha parlato ai microfoni dei cronisti:

GHISOLFI A SKY SPORT

Hummels è fermo da tre partite, cosa sta succedendo?
“Niente di particolare, è una scelta dell’allenatore. Dalla partita col Milan è calato, sta lavorando duramente e penso che giocherà giovedì. È il mio pensiero (ride, ndr)“.

Gourna-Douath e Salah-Eddine?
“Sono due giocatori giovani, con fisicità e qualità tecnica. Salah-Eddine è più veloce, Gourna-Douath è un giocatore importante. Sono due giocatori intelligenti, il campo parlerà e sono contento di vederli oggi”.

Giovedì Ranieri ha mandato un messaggio a Rosetti, avete ricevuto una risposta dal designatore Uefa?
“Non voglio parlare di questo prima della partita. Siamo concentrati sulla partita col Parma, non vogliamo mollare niente in campionato e restiamo concentrati”.

Sul nuovo allenatore quando arriveranno notizie?
“Sì, stiamo lavorando e l’ho già detto. Siamo a febbraio, abbiamo tempo per fare la scelta e vogliamo utilizzare bene il tempo. Non è il momento di parlarne prima delle partite, vedremo”.

GHISOLFI A DAZN

Che Roma arriva oggi dopo il Porto?
“La partita col Porto ha richiesto molta energia, oggi dobbiamo essere concentrati subito e mettere intensità perché il Parma è una bella squadra, ha qualità e ha bisogno di punti”.

Che giocatore è Salah-Eddine?
“È veloce, con grande qualità tecnica e ha una grande intelligenza di gioco. Sono contento di vederlo questa sera”.

Cosa manca al rinnovo di El Shaarawy? L’intenzione è andare avanti con lui?
“Ha l’opzione di un rinnovo automatico, penso che non siamo lontani dalle condizioni”.

Ogni volta che arriva in trasferta guarda le condizioni del campo. È scaramanzia?
“Voi vedete tutto (ride, ndr). Niente di particolare, è una mia abitudine”.

Parma-Roma, SHOMURODOV: “Non sarà una partita facile, conosco Ranieri e so cosa vuole da me”

Tra andata e ritorno col Porto, la Roma fa tappa al Tardini: alle 18.00 i giallorossi sono ospiti del Parma nella 25esima giornata di campionato. Prima del fischio d’inizio il giallorosso Eldor Shomurodov ha parlato ai microfoni dei cronisti:

SHOMURODOV A SKY SPORT

Che tipo di partita ti aspetti e avete preparato?
“Non sarà facile, sappiamo come gioca il Parma. Gioca in casa e ha difficoltà in classifica, vuole vincere ma anche noi e siamo pronti per questo”.

Come ti trovi con Ranieri? Ti chiede di cercare gli spazi e muoverti senza palla?
“Mi ha allenato anche l’anno scorso, conosco come vuole che io giochi e sono tranquillo. So come giocare”.

Ha detto che si arrabbia con te, anche a Cagliari…
“Non va bene per me se non si arrabbia (ride, ndr)”.

SHOMURODOVO A DAZN

Quanta responsabilità senti senza Dovbyk? E come vivi l’alternanza con lui in campo?
“Bene, il mister dà sempre la possibilità di giocare a tutti. Io sono sempre pronto a giocare e ad aiutare la squadra”.

Ranieri?
“È sempre un piacere lavorare con lui, già ho lavorato con lui l’anno scorso. È una brava persona, oltre ad essere un bravo allenatore. Siamo come una famiglia”.

Porto-Roma, Diogo Costa: “Il lancio per il pareggio? Lo provo continuamente in allenamento. Possiamo ancora passare il turno”

Termina in parità per 1-1 la prima sfida dei playoff di Europa League tra il Porto e la Roma, con la sfida dell’Olimpico del 20 febbraio che sarà decisiva per il passaggio agli ottavi di una delle due squadre. A fine partita il portiere dei padroni di casa Diogo Costa ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.

DIOGO COSTA A CANALI SOCIAL PORTO

Il passaggio lungo che ha portato al gol di Francisco Moura.
“In allenamento colpisco continuamente i palloni, è un allenamento e un lavoro, ma è una cosa che può succedere sul momento, è una questione di lettura della partita. Nel secondo tempo abbiamo spinto molto di più rispetto al primo, per questo siamo riusciti a segnare”.

Gli esordi di Martín Anselmi.
“Come tutti sapete, è poco tempo che giochiamo così e lavoriamo con l’allenatore, ma ognuno deve fare del suo meglio e capire cosa gli chiede la partita in ogni momento. Dobbiamo tutti migliorare e lavorare per capire cosa vuole il mister, ma la voglia di migliorare è molto forte”.

Seconda tappa da affrontare.
“Nonostante il pareggio, possiamo ancora passare il turno. Abbiamo altri 90 minuti per vincere. Daremo il massimo per la partita di Roma”.


DIOGO COSTA A SPORT TV

Il pareggio è arrivato grazie a tanti allenamenti?
“Sono allenamenti quotidiani, colpisco costantemente i palloni. È qualcosa che può arrivare al momento, cerco di leggere il gioco e vedere chi c’è per prendere una buona decisione. Nel secondo tempo siamo stati molto più bravi e per questo siamo riusciti a segnare”.

I giocatori si stanno ancora adattando alle nuove idee?
“Come tutti sanno, giochiamo in questo modo da poco tempo. Ognuno deve fare del suo meglio, nei limiti di ciò che il gioco gli concede. Abbiamo tempo per migliorare e capire cosa vuole il mister. Credo che abbiamo margini di miglioramento”.

È difficile non vincere, avendo avuto la possibilità di ribaltare la situazione in dieci uomini? “La partita continuerà a Roma, andremo lì con la voglia di passare il turno. Abbiamo altri 90 minuti per vincere, dobbiamo ringraziare i tifosi e promettere di dare il massimo.

Porto-Roma, Anselmi: “È tutto aperto per il ritorno, dobbiamo imporci all’Olimpico. L’arbitraggio? I gialli sono stati corretti”

Finisce 1-1 la sfida d’andata dei playoff di Europa League tra il Porto e la Roma: al gol di Zeki Celik nel primo tempo (primo in giallorosso) ha risposto Francisco Moura nella ripresa con un tiro deviato. A fine partita il tecnico dei portoghesi Martin Anselmi ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.

ANSELMI A CANALI SOCIAL PORTO

Tutto è aperto.
“Questa partita non determina nulla, dobbiamo imporci all’Olimpico di Roma, imporre il nostro gioco e cercare di qualificarci. Avevo detto che la partita poteva essere decisiva se il risultato avesse condizionato la seconda frazione, ma è finita in parità e mancano ancora 95 minuti”.

Responsabilità e protagonismo.
“L’AS Roma ha giocatori forti che marcano a uomo, i centrali sono venuti da dietro e non hanno vinto alcune seconde palle, eravamo tranquilli in quella fase della partita e nel secondo tempo ci siamo presi la responsabilità e il protagonismo di cui abbiamo parlato nell’intervallo e lo abbiamo fatto bene, questo è l’atteggiamento che vogliamo mostrare. Per battere l’AS Roma, questo è l’atteggiamento che dobbiamo avere per tutta la partita”.

Pressione alta.
“Abbiamo cercato di pressare la loro costruzione a tre, con Samu, Mora e Borges, perché sapevamo che giocano subito in avanti e cercano la seconda palla con Pellegrini o Dybala. Il gioco si è fermato molte volte, loro hanno giocato a lungo, hanno segnato il gol così e noi stavamo facendo bene, ma dovevamo vincere più duelli, cosa che non abbiamo fatto”.

Sfruttare la superiorità.
“Abbiamo rischiato, abbiamo giocato molte palle lunghe, il portiere sapeva che eravamo a uomo e abbiamo sfruttato lo spazio con Samu che correva dietro. Abbiamo cercato di andare a uomo, sfruttando la superiorità all’interno e non abbiamo difeso in verticale in modo che loro perdessero il loro marcatore e noi guadagnassimo superiorità per giocare”.

L’uscita della palla.
“Non abbiamo parlato di questo rischio nell’intervallo”.

90 minuti alla fine.
“Giochiamo sempre per vincere e vogliamo sempre vincere. È tutto aperto per il ritorno, vogliamo andare a Roma e dimostrare cosa possiamo fare e qualificarci”.


ANSELMI IN CONFERENZA STAMPA 

Claudio Ranieri si è lamentato dell’arbitraggio.
“Non ho sentito Ranieri. È stato un primo tempo in cui non abbiamo giocato molto. Sembrava che dovessimo dare più ritmo alla partita. Credo che ci sarebbe dovuto essere un secondo cartellino nel primo tempo, ma ritengo che i gialli siano stati corretti. Non ho molto altro da dire”.

La capacità di reazione della squadra la preoccupa?
“La capacità di reazione dei giocatori e della squadra è molto buona. In ogni partita abbiamo finito per giocare nella metà campo avversaria. Abbiamo pareggiato e siamo andati alla ricerca del secondo gol. Il gol è nato da una palla persa, contro il Rio Ave erano palle perse… Sarei più preoccupato se la squadra non fosse competitiva. L’importante è essere competitivi, come lo siamo noi”.

Nove partite, una vittoria. Cosa manca?
“Sono contesti diversi. Abbiamo giocato una partita a eliminazione diretta, che dura 180 minuti. Da domani dobbiamo pensare al campionato e ottenere i tre punti nella prossima partita. Poi penseremo al ritorno. La squadra è sempre stata competitiva, lottando fino alla fine e giocando nella metà campo dei nostri avversari nelle fasi finali”.

Sulla partenza di Rodrigo Mora.
“Pepê è entrato bene, è un giocatore che prende in mano la partita. Rodrigo aveva giocato ogni minuto negli ultimi tempi ed era il momento di dargli un po’ di respiro. Stava facendo una buona partita, ma i cambi hanno funzionato in questo senso”.

Fischi per la sostituzione di Mora. A volte c’è insofferenza verso la vostra filosofia? “Passiamo dietro per trovare un vantaggio davanti, non è per rallentare il gioco. A volte andiamo lunghi e sbagliamo il tiro… La squadra che gioca con pazienza e calma non significa che non ha ritmo. Vogliamo il ritmo, la circolazione della palla, ma con pazienza, per capire quando possiamo andare in avanti. Pepê ha fatto gol con un passaggio, ma a volte abbiamo bisogno di più passaggi e di più tempo per trovare lo spazio. Nel primo tempo abbiamo attirato bene l’avversario, ma non era facile seguirlo”.

Analisi.
“Non credo sia finita, dobbiamo andare all’Olimpico di Roma e imporci per qualificarci. La partita era fondamentale, ma il risultato del ritorno ci condiziona e ci sono altri 90 minuti da giocare”.

La squadra è sembrata superiore alla Roma nel secondo tempo.
“La Roma ha giocatori forti che pressano a uomo, i centrali non hanno vinto alcune seconde palle e in questo senso eravamo tranquilli, ma nel secondo tempo ci siamo presi delle responsabilità e abbiamo avuto un atteggiamento, ma dobbiamo rifarlo per tutta la partita per battere la Roma”.

Ci è mancato un giocatore in più a centrocampo?
“Abbiamo cercato di pressare la loro linea a tre, abbiamo iniziato con Moura e Borges per non farli entrare in partita. Loro giocano molto diretti e credo che alla fine non ci sia mancato un giocatore a centrocampo, era tutto molto tagliato e largo. In seconda linea penso che siamo stati bravi, a volte abbiamo conquistato palloni e a volte no”.

Il Porto ha corso dei rischi con la palla?
“Alla fine non credo che abbiamo corso dei rischi, credo che abbiamo giocato molti palloni larghi dove sapevamo che era un uomo contro uomo e non sono andati nella direzione giusta. Si trattava più che altro di spazi e di non giocare tanto con i corpi, questo è quello che abbiamo proposto nell’intervallo, di uscire dall’uomo contro uomo che loro creano e di non costruire in verticale. Non abbiamo parlato di rischi nell’intervallo.

È tutto aperto nei play-off, ma per l’FC Porto è il terzo pareggio di fila.
“Sappiamo già che giochiamo per vincere e vogliamo vincere, ma è tutto aperto e noi mostreremo il nostro gioco e ci qualificheremo”. 

Come vede il turno a eliminazione diretta? Ha detto che l’andata è decisiva. La prossima partita la Roma la gioca in casa.
“Siamo in una competizione in cui le squadre sono forti. Dobbiamo essere forti sia in casa che in trasferta. L’andata determina il ritorno quando c’è un risultato a favore o contro. In caso di pareggio, tutto è aperto. Dobbiamo analizzare la partita di oggi, cosa migliorare e come evitare che la Roma ci complichi le cose. Dobbiamo essere forti all’Olimpico e fare il nostro gioco”.

L’azione di Diogo Costa nel pareggio per 1-1.
“Abbiamo parlato con Diogo, se potessimo giocare velocemente dopo i corner sarebbe meglio. Sappiamo che ha un buon passaggio verso l’esterno, il calcio di rinvio nello spazio. Alla fine abbiamo cercato di trovare il vantaggio. Se dobbiamo segnare un gol con un passaggio, lo faremo”.

Porto-Roma, BALDANZI: “Le decisioni arbitrali ci hanno penalizzato. Ci tenevo a dare una scossa” (VIDEO)

Al do Dragão la Roma pareggia col Porto nella gara d’andata dei playoff di Europa League: finisce 1-1. Dopo la sfida il giallorosso Tommaso Baldanzi ha parlato ai microfoni dei cronisti:

BALDANZI A SKY SPORT

Tanto nervosismo nei confronti dell’arbitro…
“A caldo sì, però dobbiamo concentrarci sulla partita, abbiamo giocato bene. Le decisioni arbitrali hanno penalizzato. Ci sono due partite, ci giochiamo tutto in casa ci teniamo tantissimo”.

Hai avuto lo spirito giusto..
“Volevo far bene, ci tenevo a dare uno scossa. Per noi è molto importante”.

Che chance avete al ritorno?
“Dovranno venire da noi, sappiamo che i tifosi ci daranno una mano. Non sarà facile per loro e non lo sarà neanche per noi perché sono una squadra forte, ma ci teniamo a passare e ce le metteremo tutta”.

BALDANZI AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

“C’è molto rammarico e penso che questo sia importante perché ci tenevamo a vincere e secondo me meritavamo di vincere. Le decisioni arbitrali magari ci hanno penalizzato però dobbiamo concentrarci su di noi. Portiamo a casa un pareggio, dobbiamo giocare in casa sempre contro di loro e ci teniamo a passare il turno”.

Con questa solidità la Roma può giocarsela in casa col Porto.
“Possiamo giocare alla grande davanti ai nostri tifosi che sicuramente ci daranno una mano come hanno sempre fatto. Ci teniamo tantissimo ad andare avanti giovedì”.

Hai dimostrato stasera di essere una garanzia. Sei contento?
Sono contento, sto giocando un po’ meno ma cerco sempre di dare il mio meglio alla squadra, di fare sempre il meglio in allenamento e in partita per la squadra e per il gruppo. In questo momento la squadra è molto importante”.

Porto-Roma, CELIK: “L’arbitro ha dato troppi gialli. Contento per il gol” (VIDEO)

Al do Dragão la Roma pareggia col Porto nella gara d’andata dei playoff di Europa League: finisce 1-1. Dopo la sfida il terzino giallorosso, Zeki Celik, ha parlato ai microfoni dei cronisti:

CELIK A SKY SPORT

Gol particolare..
“Sono contento, sono pronto per aiutare la squadra. Abbiamo giocato bene e controllato la partita. Risultato positivo, giovedì dobbiamo vincere”.

L’arbitraggio?
“Ha dato tanti gialli, volevamo essere aggressivi ma dopo tanti gialli era difficile esserlo”.

Quando hai saputo di giocare?
“Stamattina, sono contento. Voglio sempre giocare e aiutare la squadra”.

Ora il ritorno…
“Il pareggio non è male, volevamo vincere ma qui non è facile. All’Olimpico dobbiamo vincere.”.

CELIK AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

“Sono contento perché è il mio primo gol con la Roma, sono molto contento”.

Il tuo impegno quotidiano è stato ripagato. Come ti senti?
Mi sento bene, il mister mi aiuta sempre e sono sempre pronto per aiutare la squadra, lavoro sempre e darò il cento per cento”.

Al ritorno ci sarà un grande stadio a sostenere la Roma.
“All’Olimpico dovremo giocare aggressivi e vincere questa partita, è molto importante per noi”.

Porto-Roma, RANIERI: “L’arbitro aspettava qualcosa per farli vincere, non meritava il saluto. Rosetti è lo stesso che ha mandato Taylor a Budapest”

Al do Dragão la Roma pareggia col Porto nella gara d’andata dei playoff di Europa League: finisce 1-1, con i giallorossi in inferiorità numerica nel finale per l’espulsione per somma di ammonizioni di Bryan Cristante. Dopo la sfida il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni dei cronisti:

POSTPARTITA

RANIERI A SKY SPORT

Roma troppo sorpresa sul gol..
“Sì, soprattutto perché abbiamo chiesto il cambio e il guardalinee lo sapeva. Credo che sia stata una partita bellissima, siamo venuti qui per vincere. Abbiamo fatto veramente bene e sono contento della prestazione dei ragazzi. Ma una cosa non mi sta bene e qui parlo con Rosetti: tutto il mondo sa che lei è una persona integerrima, onestissima, ma come fa a mandare a Oporto un arbitro che per 21 partite la squadra fuori casa ha fatto solo 9 pareggi e tutte le altre le ha vinte la squadra di casa?. Ma queste cose lei le sa? In un campo così caldo, dove il pubblico soffia, lei fa questa designazione. Io non capisco perché…”

Gli episodi…
“A chi le prometteva e a chi le dava. Per me stava aspettando che accadesse qualcosa in area per fargli vincere la partita, è chiaro e i ragazzi erano nervosi per questo. Non si può fare una cosa del genere”.

Ha percepito una sua predisposizione…
“Ho detto ai ragazzi di non protestare mai, lui arbitra così, fa il suo lavoro ed è convinto di averlo fatto bene. Mai una partita del genere, 8 ammoniti da parte nostra, un rosso, non lo so. Qualcusa c’è stata per l’amor dio, ma c’è stato anche altro. Non si possono irretire gli avversari in questa maniera”.

La squadra si era innervosita.
“Ho mandato via i giocatori a salutare. Non meritava il loro saluto, su un campo internazionale una roba del genere…” 

Ogni tanto Mancini mostrava lo stemma della Roma come per chiedere rispetto…
“Credo che all’uscita di Pellegrini lui fosse il capitano e mostrava la fascia”.

Quale aspetto di questo calcio ti innervosisce?
“Tutto, mi innervosisce quando saltano di testa e sembra che li abbiamo colpiti sempre in faccia. Ammoniamo chi simula, c’è il Var, così non si gioca più. Ogni volta si mettono la mano in faccia e gridano. Scusate, io sono veramente contento della partita della squadra, ma è andata così, pazienza”.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

“Rosetti è integerrimo, ma così è troppo. Che deve dimostrare? È una persona seria. Non capisco. Manda un arbitro che su 21 partite l’avversario fuori casa ha fatto soltanto 8 pareggi e tutte le altre le ha vinte la squadra di casa, come lo so io lo sa lui. Abbiamo fatto un miracolo oggi. Avevo chiesto il cambio sui corner, sul secondo angolo la palla esce, ma allora fai fare il cambio. E invece no, si continua. Che vuoi dire? 8 cartellini gialli per noi in questa partita, qualcuno ci sarà pure stato, su qualcuno siamo stati anche ingenui ma santo cielo… Non ho mai visto una cosa del genere. Non è colpa dell’arbitro e non è colpa neanche di Rosetti. Soltanto deve stare un attimo più attento quando fa le designazioni. Un amico mi ha detto che Rosetti è lo stesso che ha mandato Taylor alla finale di Budapest”.


PREPARTITA

RANIERI A SKY SPORT

Zubizarreta?
“È stato un mio giocatore e sono stato il suo ultimo allenatore, voleva già smettere. È diventato un buon direttore”.

Come si vive questa notte così importante?
“Bene, la squadra è in salute e sappiamo di affrontare una buonissima squadra che gioca per vie centrali con grandi palleggiatori e giocatori che vanno in verticale sospinti dal pubblico. Non dimentichiamo che il Porto ha fatto 3-3 con il Manchester United perdendo 2-0 all’inizio. Non molla mai e lo sappiamo, siamo qui per fare la nostra partita. Se saranno più bravi complimenti, ma cerchiamo di fare la partita”.

Hummels e Paredes in panchina?
“Loro hanno un centravanti fisico, veloce e scattante. Hummels ancora non è quello dell’inizio del mio percorso e ha bisogno di allenarsi perché giocando spesso ha perso un pochino, dobbiamo recuperarlo fisicamente. Paredes non gioca perché giochiamo domenica e Cristante è squalificato a Parma, quindi mi è sembrato logico mettere uno oggi e poi l’altro domenica”.

Porto-Roma, SAELEMAEKERS: “Partita dura, dobbiamo giocare con mentalità”

Roma di scena al do Dragão: alle 21.00 i giallorossi sono ospiti del Porto nell’andata dei playoff di Europa League. Prima della sfida l’esterno giallorosso Alexis Saelemaekers ha parlato ai microfoni dei cronisti:

SAELEMAEKERS A SKY SPORT

Vista la posizione in classifica in campionato e l’eliminazione in Coppa Italia il playoff diventa uno snodo decisivo della stagione. Come ci arrivate?
“Per noi sono importanti tutte le partite, ma è vero che oggi sarà una partita dura perché il Porto è una grande squadra con grande qualità. Dobbiamo giocare come sappiamo, con la stessa mentalità dello scorso weekend, e penso che possiamo fare qualcosa di bello”.

Il Porto ha venduto due pezzi importanti ma trova sempre giovani interessanti. Come immagini il loro approccio?
“Sappiamo che è una squadra con grande storia e giocatori di qualità, anche loro vogliono fare bene perché è la prima partita ed è davanti ai loro tifosi. Per me iniziano forte subito ma dobbiamo giocare con mentalità il nostro calcio come sappiamo”.

Ranieri polemico sul FFP: “Dirò ai Friedkin di spendere di più, così non andremo in Europa” (AUDIO)

RADIO RAI – Nel postpartita di Venezia-Roma, il tecnico della Roma Claudio Ranieri è tornato sul tema del fair play finanziario, non senza qualche polemica. Le sue parole:

Le reazione dopo il Milan?
“Anche a Milano abbiamo cercato di dare il nostro meglio, davanti avevamo una grande squadra che quando ha fatto i cambi ha messo dentro grande qualità. Ero amareggiato per l’uscita dalla Coppa ma soddisfatto di quello che la squadra aveva fatto. Oggi (ieri, ndr) la squadra ha lottato in un campo difficilissimo contro una squadra che gioca a memoria, l’avevamo studiata, avevamo parlato e sono contento. È stata una partita determinata da parte nostra”

I nuovi arrivi? Gourna-Douath?
“Sono soddisfatto, li sto conoscendo poco a poco. Giocando ogni 3 giorni non si possono fare grandi cose. Li abbiamo studiati, se sono qui è perchè crediamo in loro. Sono soddisfatto”

Quanto si può risalire in campionato?
“Dipende da quante partite riusciamo a vincere. Il girone di ritorno è sempre più difficile, c’è chi si deve salvare, chi vuole entrare in Europa. Saranno partite difficilissime e dobbiamo essere concentrati come oggi”

Tornando alle sue parole sul FFP, non rischia di crearsi un circolo vizioso? Senza Champions non ci sono i ricavi per fare meglio e quella deve essere l’ambizione della Roma…
“Allora dirò al presidente di spendere più soldi, di prendere 3-4 anni di squalifica, così non andremo in Europa, non andremo in Champions, e saremo tutti contenti”.

Dopo queste dichiarazioni, Ranieri ha abbandonato l’intervista non rispondendo ad altre domande del cronista.

Venezia-Roma, Di Francesco: “Stanco di questi rigorini, e a noi non è stato dato. Abbiamo perso la partita per dei particolari”

Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha parlato al termine della sfida persa contro i giallorossi. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO A DAZN

Cosa vi è mancato?
“Abbiamo fatto un’ottima gestione della palla e creato tante situazioni di pericolo, ma dobbiamo crescere in qualità nelle scelte finali. Il rigore è un rigorino che si dà adesso, ce ne poteva essere uno anche per noi… Mi sono rotto le scatole, l’ho detto anche all’arbitro. Non sopporto più che il difensore cerca di fare fallo, l’attaccante lo sfiora, tutti vanno per terra e poi fischia fallo contro. Questo calcio va all’indietro invece che avanti. Tornando alla partita, sono stufo perché i ragazzi devono capire che i particolari fanno la differenza. Marcandalli ha cercato di togliere la gamba sul rigore, ma prima aveva i crampi e mi stava chiedendo il cambio. Questi particolari li dobbiamo riconoscere prima, gli errori compromettono le prestazioni”.

I nuovi acquisti?
“I rigori sono una questione individuale, bisogna capire quando bisogna temporeggiare e quando intervenire. I rigori li hanno commessi sia i nuovi acquisti sia quelli che c’erano prima. La Roma ha vinto grazie a dei particolari, dove noi non siamo stati bravi nonostante la gestione superiore della palla. Bisogna imparare a fare la scelta giusta, solo così si diventa giocatori di alto livello”.

È preoccupato dalla mancata crescita?
“Dobbiamo fare questo step, manca la scintilla. Abbiamo poco tempo. Non è vero che la squadra non regge la partita, ma dobbiamo migliorare quanto prima”.

Ben Yedder?
“Ne dovete parlare con la società. Non è un giocatore del Venezia, ma lo stiamo valutando. Io non ho né il portafoglio né la possibilità di valutare determinate cose, io posso solo dare un giudizio tecnico”.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Lo stato d’animo dopo questa partita?
“La differenza la fanno sempre i 20-25 metri finali. La qualità nelle scelte finali deve essere sempre migliore, è quello che posso rimproverare ai ragazzi. Il possesso palla superiore non serve se è fine a sé stesso, rigorino per la Roma, rigorino a noi non dato, ma noi dobbiamo fare meglio in quella zona di campo. Abbiamo sofferto la Roma più sui calci piazzati che sul gioco. Ci lavoriamo tanto, ma poi serve a poco giocare bene se non si fa gol”.

Fila?
“Ragazzo che si è mosso bene, era tra quello che seguivamo. Poi se Shomurodov non ce lo date (ride, n.d.r.). Ma non è per parlare di Shomurodov, Fila è giovane, ha fatto bene, poi bisogna essere concreti negli ultimi 20-25 metri. Abbiamo fatto tante sconfitte ultimamente per un filo di lana, è un grande peccato”.

Sui rigorini hai parlato, ma ti sei arrabbiato più della condotta dell’arbitro oggi?
“Sono andato a parlare serenamente con Zufferli. Per me il calcio sta andando in una direzione sbagliata, per me non era rigore nemmeno quello non dato su Mancini. Ma se in ogni caso si fischiano ogni contatto è sbagliato, nel rigore c’era prima un fallo dell’attaccante. Ma è un discorso generale, il difensore è diventato più “fighetta” dell’attaccante. Marcandalli lo ha toccato, quindi va bene. Ma per coerenza dall’altra parte Mancini lo prende il nostro centrocampista mentre cade e quello non lo ha dato. Dunque serve essere equi”.

Ti aspettavi di meglio dal mercato di gennaio?
“Non è il momento di tirare le somme. Le dinamiche interne le teniamo per noi, poi il direttore ha parlato del fatto che c’erano degli obiettivi che non sono stati possibili da raggiungere. Posso solo tirarmi su le maniche e lavorare”.

Ben Yedder in tribuna.
“E’ un giocatore che la società sta valutando, valuteremo. E’ un giocatore che non è del Venezia, sono 7 mesi che non gioca, dobbiamo valutare con attenzione questo aspetto”.