Serie A, la top 30 dei giocatori più preziosi: Koné nono, Soulé si piazza ventunesimo

Il sito Transfermarkt ha stilato la top 30 dei giocatori più preziosi della Serie A. In classifica appaiono anche tre romanisti: Evan Ndicka, Matias Soulé e Manu Koné. L’ivoriano, con un valore stimato di 30 milioni di euro, si piazza al trentunesimo posto, l’argentino, invece, ventunesimo con un valore medio di 35 milioni. Infine, il francese è il più costoso della rosa della Roma e con un valore stimato di 50 milioni di euro, è al nono in posto. A comandare la classifica c’è Lautaro Martinez dell’Inter con un valore di 85 milioni di euro. Ecco l’elenco completo.

  1. Lautaro Martinez (Inter), 85 MLN
  2. Alessandro Bastoni (Inter) 80 MLN
  3. Kenan Yildiz (Juventus) 75 MLN
  4. Marcus Thuram (Inter) 75 MLN
  5. Rafael Leao (Milan) 70 MLN
  6. Nicolò Barella (Inter) 65 MLN
  7. Christian Pulisic (Milan) 60 MLN
  8. Nico Paz (Como) 55 MLN
  9. MANU KONÉ (ROMA) 50 MLN
  10. Moise Kean (Fiorentina) 50 MLN
  11. Bremer (Juventus) 50 MLN
  12. Federico Dimarco (Inter) 50 MLN
  13. Alessandro Buongiorno (Napoli) 50 MLN
  14. Scott McTominay (Napoli) 50 MLN
  15. Rasmus Hojlund (Napoli) 45 MLN
  16. Lois Openda (Juventus) 45 MLN
  17. Ederson (Atalanta) 45 MLN
  18. Jonathan David (Juventus) 45 MLN
  19. Khepren Thuram (Juventus) 40 MLN
  20. Ademola Lookman (Atalanta) 40 MLN
  21. MATIAS SOULÉ (ROMA) 35 MLN
  22. Davide Frattesi (Inter) 35 MLN
  23. Giorgio Scalvini (Atalanta) 35 MLN
  24. Denzel Dumfries (Inter) 35 MLN
  25. Andrea Cambiaso (Juventus) 35 MLN
  26. Charles De Ketelaere (Atalanta) 35 MLN
  27. Santiago Castro (Bologna) 35 MLN
  28. Yann Bisseck (Inter) 35 MLN
  29. Christopher Nkunku (Milan) 35 MLN
  30. Dusan Vlahovic (Juventus) 35 MLN
  31. EVAN NDICKA (ROMA) 30 MLN
  32. Ardon Jashari (Milan) 30 MLN
  33. Isak Hien (Atalanta) 30 MLN
  34. Assane Diao (Como) 30 MLN
  35. Jesus Rodriguez (Como) 30 MLN
  36. Manuel Locatelli (Juventus) 30 MLN
  37. Mario Gila (Lazio) 30 MLN
  38. Nicolò Rovella (Lazio) 30 MLN
  39. Youssouf Fofana (Milan) 30 MLN
  40. Matteo Guendouzi (Lazio) 30 MLN
  41. Francisco Conceicao (Juventus) 30 MLN
  42. Teun Koopmeiners (Juventus) 30 MLN
  43. Lorenzo Lucca (Napoli) 30 MLN
  44. Francesco Pio Esposito (Inter) 30 MLN

(transfermarkt.it)

VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE

Mkhitaryan, i retroscena dall’autobiografia: “L’Inter mi voleva già da un anno. Mou ci ossessionò per Tirana. Ho detto no alla Lazio per rispetto dei tifosi”

Lunedì 13 ottobre, Henrikh Mkhitaryan presenterà il suo nuovo libro “La mia vita sempre al centro”, scritto in collaborazione con il giornalista Alessandro Alciato. Il portale dedicato all’Inter ha svelato alcune anticipazioni sullo scritto dell’armeno, in particolare l’aneddoto legato al suo addio alla Roma nel 2022. Ecco le sue parole.

“Ausilio si è fatto sentire poco dopo il pareggio contro lo Spezia. Ero già a Montecarlo in vacanza”.
“Miki, vorremmo venissi da noi, a Milano”.
Io risposi: “Grazie per questo atto di stima. Io entro il 31 maggio, quindi nei prossimi giorni, dovrò decidere se continuare a Roma oppure no”.
Ausilio però fu chiaro: “Dovresti aspettare, prima di poterti prendere devo vendere due giocatori”.
I nomi erano quelli di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi. A quel punto Mkhitaryan mostrò perplessità: “Direttore, e se vi dico sì e poi voi non li vendete? Resto senza squadra…”.
La risposta del ds fu rassicurante: “Li venderemo sicuramente, ti chiediamo di avere pazienza”.
Alla fine, però, il centrocampista decise di rimandare: “Preferirei di no, non voglio correre il rischio di rimanere senza la Roma e senza di voi. Facciamo così: resto alla Roma un altro anno e poi ne riparliamo”.

(linterista.it)

VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE


Dall’autobiografia di Mkhitaryan emergono altri retroscena inediti che faranno sicuramente piacere ai tifosi giallorossi. Il primo riguarda la preparazione della finale di Conference League vinta a Tirana: “Andiamo a vincere in Europa, ce lo dicevamo spesso nello spogliatoio di Trigoria. Mourinho ha fatto tappezzare, prima della finale, l’intero centro sportivo con fotografie del Trofeo, accompagnate dalla scritta in maiuscolo DOBBIAMO VINCERE. Si trovavano dappertutto. Nello spogliatoio, nei corridoi, nelle camere, in cucina, in bagno. (…) Addirittura mentre pisciavamo, pensavamo alla vittoria”. Un racconto che culmina nell’abbraccio dopo il fischio finale: “Un secondo dopo il triplice fischio io e Mourinho ci siamo abbracciati, sciogliendoci in un abbraccio vero e sincero. ‘Abbiamo vinto un altro trofeo insieme’. ‘We did it Miki, lo abbiamo fatto'”.

Ma la rivelazione più forte è forse quella legata a un suo clamoroso “no” alla Lazio prima del trasferimento all’Inter. L’offerta arrivò tramite il figlio del presidente Lotito, che viveva nel suo stesso palazzo. La proposta era ricca: tre anni di contratto più opzione. La risposta di Mkhitaryan fu netta e motivata dal profondo rispetto per i tifosi giallorossi: “Non posso. Mentre lui mi raccontava della Lazio io pensavo alla Roma. Soprattutto alla gente. Alle bandiere. Alla Curva Sud. Ai cori. All’inno. Ai bambini in tribuna. Non avrei mai potuto tradire i tifosi in quel modo, a tutti loro volevo un gran bene. Meritavano il mio totale rispetto”.

(corrieredellosport.it)

VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE

SONDAGGIO: il 55% dei tifosi si aspetta di più da Bailey. Solo il 19% punta su Dybala

Al rientro dalla sosta, la Roma si troverà ad affrontare un filotto non semplice di partite e più che mai servirà l’apporto di chi in questi primi mesi non è riuscito a mettersi in mostra. Il risultato di un sondaggio condotto da LAROMA24.IT ha rivelato che il 55% dei tifosi giallorossi si aspetta molto dal rientro di Leon Bailey, rinforzo offensivo che non ha mai avuto modo di scendere in campo a causa di un infortunio. Il 26%, invece, è impaziente di ricevere risposte da Evan Ferguson, infine, il 19% punta su Paulo Dybala.

 

Lega Serie A, De Siervo: “Campionato a 18 squadre? Convinti che sia giusto rimanere a 20”

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti prima dell’inizio dell’assemblea di Lega e tra i vari temi trattati si è soffermato sull’assemblea generale della EFC (a cui sta partecipando il presidente della Roma Dan Friedkin) e sull’eventuale passaggio del campionato a 18 squadre. Ecco le sue parole.

Cosa si aspetta, invece, dall’assemblea della EFC?
“Hanno fatto un lavoro straordinario negli ultimi anni passando dal rappresentare i diritti di 14 squadre alle attuali 800 e oltre. Ventinove sono i club italiani che ne fanno parte, a riprova di come il nostro movimento partecipi in maniera significativa a questa grande organizzazione, che oramai è un punto di riferimento per UEFA e FIFA quando si tratta di temi legati all’evoluzione del movimento calcistico. Le Leghe nazionali, in quest’ottica, devono lavorare per far sì che si rifletta bene sul rischio di compressione che i vari campionati possono subire all’interno di un panorama dove la Champions League e anche la FIFA Club World Cup stanno acquisendo sempre più spazio e importanza, con i broadcaster che non investono di più, ma diversificano gli investimenti: ovvero più soldi a queste competizioni e meno a quelle nazionali”.

Milan-Como in Australia può essere un’opportunità per aprire le porte del mondo al calcio italiano?
“NFL e NBA giocano da anni lontano dagli USA, con il concetto di essere un prodotto globale e che, dunque, può avere tifosi in tutto il mondo. La UEFA si è detta contraria, ma ha accettato l’eccezionalità di questo evento. Crediamo, però, che questo possa essere un modello che il mondo del calcio, seguendo regole ben precise, debba seguire per non perdere posizioni rispetto ad altri sport. Faccio un esempio: da anni il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta prendono il via da altri paesi, per competizioni che durano 21 giorni e che per tre di questi si spostano in un altro paese, proprio per esportare il proprio brand e farlo conoscere. Mi auguro che i tifosi capiscano che questo piccolo sacrificio può portare grandi benefici sul medio-lungo periodo”.

Rabiot ha detto che queste decisioni vengono prese sopra la testa dei calciatori, senza interpellarli…
“Ha ragione, ma si scorda che come tutti i giocatori è pagato milioni di euro per svolgere un’attività: ovvero quella di giocare a calcio. E come tale dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna, assecondando il volere del proprio datore di lavoro, in questo caso il Milan, che ha spinto perché si potesse giocare all’estero. La salute dei giocatori è un tema centrale, ma questo è un qualcosa non impossibile, anche perché è un fatto eccezionale”.

Una Serie A a 18 squadre è un’ipotesi tramontata?
“E’ un tema ricorrente, specie con il nuovo formato delle competizioni internazionali, comprese quelle delle Nazionali. Dal punto di vista industriale noi, LaLiga e Premier League siamo convinti che sia giusto rimanere con un format a 20 squadre. Nel momento in cui si decidesse di calare a 18, si perderebbero circa il 20% degli eventi sportivi, comprimendo il valore dell’intero sistema in pochi rappresentanti”.

Assemblea EFC: presenti anche gli ex dirigenti giallorossi Souloukou, Pinto e Baldissoni (FOTO)

Al Roma Cavalieri Waldorf Hotel sta andando in scena la 32esima edizione dell’assemblea generale dell’ECAche da ieri ha cambiato nome in EFC (European Football Clubs). All’evento è arrivato il presidente giallorosso Dan Friedkin, ma tra i partecipanti c’è anche tanta “Roma del passato”: Lina Souloukou (ex CEO della Roma e attualmente al Nottingham Forest), Tiago Pinto (ex general manager giallorosso e ora “President of Football Operations” del Bournemouth) e Mauro Baldissoni (ex amministratore delegato della Roma e attuale ad del Monza) sono presenti all’assemblea.

Ibrahimovic: “In passato sarei potuto andare alla Roma”

A Roma va in scena la 32edizione dell’assemblea generale dell’ECA (da ieri EFC) e tra i partecipanti, oltre al numero uno del club giallorosso Dan Friedkin, c’è anche Zlatan Ibrahimovic, il quale rappresenta il Milan in qualità di Senior Advisor di Red Bird. Il dirigente ha rilasciato alcune dichiarazioni e tra i vari temi trattati ha svelato anche un vecchio retroscena riguardante un possibile trasferimento nel club giallorosso, quando nel 2003 Fabio Capello lo voleva alla Roma ma l’anno successivo arrivò l’egiziano Mido nella Capitale. Ecco le sue parole: “C’è stato un momento nel quale potevo andare in una squadra italiana, ma non la citerò perché ho un amico che tifa l’altra di questa città e mi deve dare un passaggio a casa (ride, ndr). Ho giocato con le principali squadre in Europa, tra cui il PSG. Ho visto tutto il progetto di quel club e dico che sono l’architetto di quella squadra. Abbiamo visto quello che era prima e quello che è diventato oggi. La sfida sta di andare a giocare in un’altra squadra era per mettermi in discussione”.

Dan Friedkin a Roma: l’arrivo del presidente giallorosso all’assemblea della EFC (FOTO e VIDEO)

Dan Friedkin è sbarcato a Roma. Il presidente del club giallorosso è tornato nella Capitale in vista della 32esima assemblea generale dell’ECA, che da ieri ha cambiato nome in EFC (European Football Clubs). L’evento è in programma dal 7 al 9 ottobre al Roma Cavalieri Waldorf Hotel e in occasione della riunione odierna sono presenti anche Nasser Al-Khelaifi (presidente del PSG) e il numero uno della UEFA Aleksander Ceferin. Dan è membro del comitato esecutivo della EFC dal 2021 ed è arrivato all’assemblea poco prima delle ore 10.

embedgallery_1038093

Malcom, l’affare che beffò la Roma finisce in tribunale: indagine su commissioni e irregolarità del Barcellona

Un’ombra si allunga sul trasferimento che, nell’estate del 2018, divenne il simbolo di una delle più grandi beffe di mercato subite dalla Roma. Dall’aeroporto di Bordeaux, dove era atteso per volare nella Capitale, Malcom non partì mai, dirottato all’ultimo istante verso Barcellona. Oggi, a distanza di anni, un’inchiesta in Spagna getta una luce sinistra proprio su quell’operazione, svelando un quadro di presunte irregolarità finanziarie.

Secondo un report dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana), consegnato al tribunale di Barcellona e svelato dal quotidiano El Periódico, l’allora presidente del Barça, Josep Maria Bartomeu, avrebbe autorizzato pagamenti per 10 milioni di euro a una società di intermediazione per servizi definiti “inesistenti” o “molto superiori al prezzo di mercato”, proprio nell’ambito del trasferimento di Malcom.

Ma l’irregolarità più grave, secondo l’indagine, riguarderebbe una “modifica evidente” del contratto per evitare di versare le tasse corrispondenti. Inizialmente, era previsto un pagamento di 10 milioni di euro netti al giocatore, soggetto a un’imposta sul reddito (IRPF) di quasi il 50%. Successivamente, l’accordo sarebbe stato modificato, trasformando gran parte di quella cifra in una commissione per gli intermediari, mossa che avrebbe permesso di eludere un cospicuo versamento al fisco spagnolo. Una vicenda che peraltro non portò nemmeno fortuna al club catalano: Malcom rimase a Barcellona una sola stagione, collezionando appena 15 presenze e un gol nella Liga, prima di essere ceduto.

(elperiodico.cat)

VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE

L’ECA cambia nome e diventa EFC (European Football Clubs): la Roma condivide il video del rebranding (VIDEO)

L’associazione dei club europei cambia volto e lo fa proprio alla vigilia dei suoi lavori a Roma. La European Club Association (ECA) ha infatti annunciato un rebranding completo, trasformandosi in European Football Clubs (EFC).

Una trasformazione che vede la Roma e il suo presidente in prima linea. Il club giallorosso, infatti, non solo è un membro dell’associazione, ma esprime anche una figura chiave nel board con il presidente Dan Friedkin. A sottolineare questo ruolo, la Roma ha subito ripostato sui propri canali social il video di presentazione della nuova EFC, accompagnato dallo slogan “We are The Heart of Football” (Siamo il cuore del calcio).

Il cambio di nome segna l’inizio di una nuova era per il principale organo di rappresentanza dei club nei dialoghi con UEFA e FIFA. E il primo atto di questa nuova era si svolgerà proprio nella Capitale: da domani, infatti, prenderanno il via i lavori e gli incontri della EFC, che vedranno la partecipazione dei vertici del calcio europeo.

 

Stadio Roma, Marino: “Preoccupato per la decisione di inserirlo tra le opere per gli Europei”

“Insieme all’europarlamentare Dario Tamburrano (M5S) ho espresso forte preoccupazione per la decisione di inserire lo stadio di Pietralata tra le opere da realizzare con poteri speciali in vista degli Europei di calcio 2032. Una scelta ingiustificata e provocatoria, che rischia di trasformare un grande evento sportivo in un’occasione per aggirare le regole ordinarie e favorire nuove forme di speculazione. L’area di Pietralata ospita un bosco urbano che verrebbe interamente abbattuto per far posto alla costruzione: un prezzo ambientale e sociale inaccettabile per la città”. Così dai suoi social l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino a europarlamentare di Avs.

Inoltre, secondo Marino “non si comprende la necessità di estendere i poteri speciali a tredici impianti, quando per gli Europei ne servono soltanto cinque – di cui tre già esistenti o facilmente adattabili, compreso l’Olimpico. Preoccupa infine la decisione del Governo di attribuire al sindaco Roberto Gualtieri un ulteriore potere speciale, dopo quelli già ricevuti per il Giubileo e per la gestione dei rifiuti. Una concentrazione di poteri che rischia di escludere il dialogo con i cittadini e di prolungarsi oltre la durata del mandato elettivo”, conclude.