Evento del Business Club giallorosso con i partner commerciali, Ghilardi: “Il derby? Non vedo l’ora”. Cristante: “Una settimana mai come le altre” (VIDEO)

Serata speciale per i partner commerciali della Roma, che si sono ritrovati per l’evento di inizio stagione organizzato dal Business Club in una suggestiva terrazza della Capitale. Oltre 400 ospiti, tra aziende sponsor e corporate hospitality, hanno partecipato all’incontro, che ha visto la presenza di ospiti d’eccezione come Bryan Cristante, il nuovo acquisto Daniele Ghilardi e la leggenda Abel Balbo.

Il giovane difensore Daniele Ghilardi ha espresso il suo entusiasmo per l’inizio della sua avventura in giallorosso: “Vivere Roma è fantastico, basta girarsi intorno per vedere la bellezza della città, è un’emozione giocare per questa squadra. Per me quello del mister è un nuovo metodo di gioco, ma pian piano mi sto abituando e mi sono inserito bene nella squadra anche grazie ai compagni che mi hanno accolto molto bene. Essere qui è un onore, mi sto ambientando velocemente e il mio obiettivo è crescere e migliorare seguendo il Mister. Il derby l’ho sempre seguito in tv e posso immaginare lo spettacolo che sarà vederlo dal campo, non vedo l’ora che arrivi domenica”.

Anche Bryan Cristante ha parlato del clima che si respira in vista della sfida con la Lazio: “La settimana del derby non è mai una settimana come le altre. Ci stiamo preparando per arrivarci al meglio. Scendere in campo con la maglia della Roma per me è sempre un’emozione incredibile. Anche quando ho l’occasione di indossare la fascia provo sensazioni uniche. Abbiamo un grande allenatore, stiamo lavorando molto bene e dobbiamo continuare così. Roma è speciale, lo stadio è sempre tutto esaurito e la città è bellissima. È un’emozione continua essere qui. Ai nuovi consiglio sempre di concentrarsi sul campo“.

SOULÉ all’evento Adidas x AS Roma: “Non vedo l’ora di segnare all’Olimpico ed esultare con i tifosi” (VIDEO)

Presente all’evento Adidas x AS Roma presso l’AS Roma Store di via del Corso, Matias Soulé ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti.

Domenica si ricomincia, tu sei rimasto a Roma e hai avuto modo di lavorare altre due settimane con Gasperini e immagino anche di affinare l’intesa con Dybala. Siete pronti anche a partire titolari insieme come nel secondo tempo di Pisa?

Sì, abbiamo lavorato tanto in questa settimana di sosta. Ci siamo allenati insieme, poi deciderà il mister. Dobbiamo partire come abbiamo finito queste ultime due partite, e sarà fondamentale continuare così.

La Roma può essere anche un grande trampolino di lancio verso la Nazionale e il Mondiale, quanto ci tieni?

Ovviamente la Nazionale è sempre un sogno. Avendo continuità qui è poi possibile anche arrivare in Nazionale, quindi spero di poter fare bene a Roma, poi il resto arriva da solo.

Ti manca ancora il gol all’Olimpico interamente romanista (hai segnato al derby): che emozioni ti suscita questo possibile momento?

Ci penso tanto e spero possa arrivare il più presto possibile. Non so perché ho segnato sempre fuori casa, esultare coi nostri tifosi sarebbe bellissimo e non vedo l’ora di poterlo fare.

Che consigli dai ai tifosi che ti hanno preso al fantacalcio?

Ho visto un po’ di messaggi che mi mandano, io mi metto a ridere. Spero di fare il possibile per aiutarli (ride, ndr).

Ti senti più a tuo agio come esterno o dietro la punta?

Mi sto trovando bene più in mezzo al campo. Prima giocavo più esterno ma era solo questione di adattamento e abitudine. Spero di crescere ancora molto di più.

Senti di poterti caricare la squadra sulle spalle e diventare un vero e proprio leader tecnico di questa squadra?

Spero di poter fare il meglio per i miei compagni, aiutarli in tutte le fasi. L’importante è vincere e fare più punti possibili, speriamo sia un anno bello e di raggiungere i nostri obiettivi.

Adidas: attesa a Via del Corso per Mancini e Soulé (FOTO e VIDEO)

Oggi pomeriggio va in scena un evento esclusivo per celebrare il legame tra Roma, tifosi e città: presso l’Adidas Brand Center di Via del Corso i tifosi avranno la possibilità di vivere una serata speciale con protagonisti Gianluca Mancini e Matias Soulé, oltre al cantautore romano Carl Brave. 

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19:40 – Si intravedono anche Gianluca Mancini e Matias Soulé.

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19.25 – Fuori dall’AS Roma Store nel frattempo continuano anche i cori dei tifosi giallorossi presenti.

19.00 – Comincia l’evento, riservato ad un numero ristretto di persone.

17.50 – C’è attesa dei tifosi, già in fila, all’esterno dello store per l’evento che inizierà intorno alle 19:00.

 

AS Roma: il 12 Mancini e Soulé ospiti allo store Adidas (FOTO)

Adidas assieme all’AS Roma mette in palio 30 coppie di VIP pass per l’appuntamento del 12 settembre, in programma presso l’Adidas Brand Center di via del Corso a Roma. All’evento saranno presenti Gianluca Mancini e Matias Soulé.

Nel frattempo il brand ha lanciato la Terrace Icon Collection, l’ultima collezione Apparel di Adidas, che vede anche due nuove collaborazioni speciali con il club giallorosso: disponibili la nuova polo verde chiaro a maniche lunghe e una divisa bianca a righe e con i ricami rossi sulle maniche. Su alcuni siti la collezione è già in vendita anche se Roma e Adidas non hanno dato l’ok.

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Termini, Ghilardi arrivato a Roma: “Contento di essere qui, spero si faccia una grande annata”. Visite superate e firma in corso (FOTO e VIDEO)

DALLA STAZIONE TERMINI ANNALISA FERRANTE – Alla fine Daniele Ghilardi sarà un nuovo giocatore della Roma. Nelle ultime ore si è sbloccata la trattativa con il Verona per il difensore classe 2003, che è sbarcato nella Capitale nella giornata di oggi. Poi visite mediche e firme. Possibile una sua partenza per Lens dove la Roma sarà impegnata domani in amichevole.

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19:15 – Visite mediche superate per Daniele Ghilardi. Come riferito da Filippo Biafora su X, il difensore ha superato le visite mediche e sta firmando il contratto che lo legherà alla Roma proprio in questi istanti.

12:44 – Daniele Ghilardi è arrivato ora alla stazione Termini proveniente da Firenze.  Il giocatore ha anche rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “Sono contento di essere qua. Spero si faccia una grande annata. Preoccupato dagli allenamenti di Gasperini? Nono, che preoccupato…”.

Gran Galà del Calcio, Pisilli nominato ‘Miglior Giovane della Serie A 2023/24’: “Questo premio è un grande stimolo per dimostrare sempre di più il mio valore” (VIDEO)

Nella serata odierna va in scena allo Sheraton Parco De’ Medici Roma Hotel l’evento ‘Gran Galà del Calcio ADICOSP’ riguardante l’annata 2023/24 e tra le varie personalità premiate c’è anche Niccolò Pisilli. Il centrocampista della Roma è stato nominato ‘Miglior Giovane della Serie A 2023/24 ed è l’unico tesserato giallorosso premiato. Ecco le parole del classe 2004, il quale non era presente alla cerimonia per ritirare il premio dedicato a Daniel Guerini (calciatore della Lazio Primavera scomparso il 24 marzo del 2021 in un incidente stradale) e ha inviato un video-messaggio: “Possono sembrare parole di circostanza, ma questi riconoscimenti sono per me un grande stimolo per dimostrare sempre di più il mio valore. Mando un saluto a tutti i presenti e mi scuso per non esserci stato. Buona continuazione, volevo ringraziarvi ancora per questo premio”.

Mazzone: inaugurato il campo sportivo in onore dell’allenatore. Presente Gualtieri: “Incarnava i valori dello sport e della romanità”. Lombardo: “Ha scritto pagine di storia per la Roma” (FOTO e VIDEO)

Un campo per ricordare Carlo Mazzone nel giorno del suo compleanno. Oggi pomeriggio va in scena l’inaugurazione del campo sportivo di Via dei Capasso a Bravetta intitolato allo storico allenatore della Roma, scomparso il 19 agosto 2023, su iniziativa del Municipio XII. All’evento sono presenti la famiglia Mazzone (moglie, sorella, figlia e i pronipoti) e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ci sono anche Maurizio Lombardo, segretario generale della Roma in rappresentanza del club, e gli ex giallorossi Sebino Nela e Massimiliano Cappioli.

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Durante l’evento sono intervenuti il presidente del Municipio e il Sindaco di Roma. “Per me è una gioia grandissima essere qui oggi – ha detto Gualtieri -. Vedere questo campo così importante che versava in condizioni difficili e ora rinasce è bello. Lo abbiamo rimesso a nuovo, mi complimento con il presidente del Municipio XII per questo, ci consentirà di fare tantissime cose ed è una gioia vedere tanti ragazzi che potranno fare sport in modo sano. È una gioia per questo quartiere che ha rilanciato questo campo sportivo. L’intitolazione a Carlo Mazzone è commovente, mi ha commosso vedere i familiari, si vede che siete suoi parenti perché siete stupendi e bellissimi, ci fate ricordare quella personalità grandissima cui siamo legati. È bello che sia presente Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli, sappiamo che Mazzone ha dato tantissimo alla città. La sua generosità è stata portata ovunque, ricordiamo quello che ha fatto a Brescia chiamando Baggio. È stato importantissimo ad Ascoli, qui a Roma ha lanciato Francesco Totti e gli siamo tutti riconoscenti, ma anche altri campioni. È un momento bellissimo, è importante che il suo nome sia legato a un impianto sportivo cittadino. Mazzone è stato un appassionato, si lasciava andare alla passione ma al tempo stesso era molto sportivo e ironico. Aveva rigore nel vedere i talenti e li promuoveva, incarnava al meglio i valori dello sport e della romanità. Questo campo per noi è importantissimo, non è un punto di arrivo ma un punto di partenza perché abbiamo altri progetti per questo quartiere”.

Anche Maurizio Lombardo ha preso parola: “Porto i saluti da parte della famiglia Friedkin e di tutta la società, che è molto sensibile a questi eventi e a queste grandi occasioni. Questi video sono una pagina di storia del nostro mondo, che viviamo quotidianamente con fretta, ma spesso bisogna fermarsi un attimo e guardare anche al passato, alle cose che sono successe. Chi meglio di Carlo Mazzone, che darà il suo nome a questo impianto sportivo? È un uomo che ricordiamo nel calcio ma anche a tutti i livelli dai personaggi sportivi e da parte di tutte le persone che hanno avuto modo di apprezzare un uomo straordinario come lui. Sono stato anche anni a Brescia, non ho mai avuto la possibilità e la fortuna di lavorare con lui ma è come se lo conoscessi: tutti me ne parlavano benissimo. Ha scritto pagine di storia per la Roma, ma anche per tanti altri importantissimi club della nostra nazione. Grazie alle istituzioni pubbliche che hanno permesso la realizzazione di questo impianto, tutto questo aiuta anche una società come la Roma perché questo porta passione, emozione, sentimento e un valore aggiunto. Saluto ancora la famiglia Mazzone e grazie”.

Prima di andar via, Roberto Gualtieri ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “È una doppia gioia: è un campo che viene salvato, rilanciato, recuperato e gestito da Alba Roma. È un lavoro straordinario del Municipio, mi complimento con il presidente e con tutta la Giunta. È un’intitolazione doverosa a un grande dello sport italiano e a un grande romano come Mazzone. È emozionante, è un gesto giusto e importante ricordarlo in un campo dove abbiamo scoperto che qui aveva iniziato a dare i primi calci al pallone. È una giornata di grande gioia, ora è un campo sportivo riqualificato”.

I suoi ricordi della Roma di Mazzone?
“Li dico un’altra volta (ride, ndr). Ha fatto esordire Totti”.

Nell’ultima risposta ai cronisti Gualtieri cita Mazzone come allenatore che ha fatto esordire Francesco Totti, ma in realtà è stato Boskov.


Ecco il comunicato della Roma: “Il Club, rappresentato dal Chief Football Operating Officer Maurizio Lombardo e da alcune legend, ha partecipato all’inaugurazione del centro intitolato a Carlo Mazzone nel quartiere romano di Bravetta.

Il 19 marzo, giorno dell’ottantottesimo anniversario della nascita di Carlo Mazzone, è stato inaugurato a Roma, nel quartiere Bravetta, un impianto intitolato all’indimenticabile allenatore romano e romanista che guidò i giallorossi dal 1993 al 1996 sotto la Presidenza di Franco Sensi e che mosse i primi passi da calciatore proprio sul terreno che ospita il nuovo campo.

Il recupero del centro di Via dei Capasso, di proprietà comunale, è stato disposto dal Municipio XII che ne ha affidato la gestione per il primo anno – tramite un bando ponte – alla gloriosa società dell’Alba Roma 1907, erede del sodalizio che partecipò alla fondazione dell’AS Roma nel 1927.

Il campo intitolato a Mazzone ha ora un manto sintetico da 42 mm, spogliatoi rinnovati, tribune accessibili a tutti e sarà a disposizione delle scuole del quartiere per realizzare eventi che possano coinvolgere il territorio.

Oltre al Chief Football Operating Officer dell’AS Roma Maurizio Lombardo, alla cerimonia di intitolazione del campo hanno partecipato i familiari di Carlo Mazzone insieme al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al Presidente del Municipio XII Elio Tomassetti, al Sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e ad alcuni calciatori giallorossi del passato legati al mister come Massimiliano Cappioli, Fabio Petruzzi, Sebino Nela e Franco Peccenini.

‘Porto i saluti da parte della famiglia Friedkin e della società, che è sempre presente per queste occasioni’, ha detto Maurizio Lombardo, che ha donato al nipotino di Carlo Mazzone una maglia personalizzata a nome del Club. ‘Non ho mai avuto la possibilità di lavorare con lui ma è come se lo conoscessi, perché tutti ne hanno parlato benissimo e ha scritto pagine di storia per la Roma e per altri club della nostra nazione. Ringrazio le istituzioni che hanno permesso tutto questo, che aiuta una società come la Roma perché porta passione, sentimento e valore aggiunto per questi ragazzi che hanno la possibilità di crescere in un posto come questo'”.

(asroma.com)

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Ostiamare, De Rossi: “Non saremo la succursale della Roma. Continuerò ad allenare, ma ancora non so dove. Dispiace essere senza squadra” (FOTO e VIDEO)

DA “CINELAND” ANNALISA FERRANTE – Nuova avventura nel mondo del calcio per Daniele De Rossi. La bandiera della Roma è diventato ufficialmente il presidente dell’Ostiamare, club in cui mosse i primi passi da calciatore. Oggi alle ore 12:30 DDR parlerà in conferenza stampa e insieme a lui interverranno anche il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Alessandro Onorato (Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda) e Lamberto Giannini (Prefetto di Roma).

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13:25 – Parla il Sindaco Gualtieri: “Ancora una volta Daniele De Rossi ha dimostrato di essere un grande sportivo e un grande uomo. In un momento complicato per l’Ostiamare, investire in prima persona per assicurare un futuro alla squadra biancoviola, la squadra in cui ha militato da bambino, è uno straordinario gesto d’amore per lo sport e per la sua città e per questo lo ringraziamo di cuore. E’ una splendida notizia per le tante famiglie che contano su questo impianto per far fare sport ai loro figli e per tutte le cittadine e i cittadini di questo meraviglioso quadrante di Roma. Sono certo che con la gestione De Rossi, questa realtà sportiva potrà contribuire alla missione del rilancio e della valorizzazione di Ostia, sulla quale questa amministrazione sta investendo moltissimo”.

13:08 – Torna a parlare De Rossi:

Il settore giovanile e la scuola calcio?
“Già funzionano bene, ma sarà un campo da incrementare. Ascolto tutti sui diversi temi, ma poi sul calcio non ascolto nessuno. Riporteremo i ragazzini a toccare il pallone con i piedi senza parlare di tattica, moduli e sistemi. Regole per ragazzini e soprattutto per i genitori. Faremo un campetto di sabbia perché tanti ragazzini compreso me hanno imparato a giocare sulla spiaggia. E inoltre faremo più allenamenti: più pallone e meno PlayStation”.

La presenza del Comune?
“Sì, sin dal primo giorno. Ho sempre sentito le spalle coperte, ma non perché sono De Rossi e posso fare come mi pare. Abbiamo sempre seguito la linea della legalità e loro riconoscono in me una persona seria. Con i tempi e i modi giusti riusciremo ad avviare un bel progetto a lungo termine e non ho fretta su questa cosa. La mia famiglia si occuperà di questa squadra per tanti anni, anche se a volte vorrei vedere lo stadio già fatto in un giorno. So che ci sono vari step da fare, a partire dalla scuola calcio e il settore giovanile, che si dovranno tappare il naso perché dobbiamo rifare tribune e spogliatoi. Voglio rimettere a posto le cose e avere il Sindaco, l’Assessore e il Prefetto al mio fianco mi fa stare tranquillo. Si tratta di una grande responsabilità anche nei confronti loro. Non posso permettermi sbagli e non voglio trovare scorciatoie, quindi ci vorrà un po’ di tempo. Promettere risultati e strutture irrealistiche mi farebbe fare soltanto una brutta figura”.

Dove immagini l’Ostiamare tra 10 anni?
“Non voglio fare il romantico. L’altra volta sono andato a vedere la partita e la gente mi ha accolto come se fosse arrivato un santo. Ma la cosa che mi ha più impressionato è il viaggio che hanno fatto alcuni ragazzi, i quali sono venuti a vedere la partita nonostante non abitino qui. Il mio sogno sarebbe vincere qualche campionato, ma immaginarmi 200 tifosi al seguito in trasferta mentre giocano Roma e Lazio sarebbe una grande cosa. L’Ostiamare è una cosa importante, il mio sogno è avere una scuola calcio che sia il fiore all’occhiello della regione e dell’Italia. Vorrei tornare all’entusiasmo che c’era in passato. C’è bisogno di tutti. Ho vissuto un po’ di mesi a Ferrara e lì la gente tifa la SPAL. I tifosi tifano per il proprio territorio ed è ciò che vorrei”.

C’è una prima deadline in questo percorso?
“No, io sono abbastanza giovane. Le persone che mi sono messo intorno hanno le idee chiare. Mi trattengono, perché a volte vorrei fare salti e voli che non farebbero neanche bene, tanti promettono mari e monti, investono ma poi ‘schioppano’. Non sono Elon Musk o Abramovich, dobbiamo fare le cose intelligenti. Ci sono persone che hanno già gestito società. Io qui ci voglio stare 30 anni, quindi perché fare deadline? Mio padre è giovane, sarà consigliere presente”.

La riapertura dello stadio?
Nel calcio e nella vita non si fanno promesse, ci sono cose che non possiamo controllare. Abbiamo toccato questi argomenti, stiamo cercando di buttare giù la tribuna che non poteva stare qui”.

Ostiamare terza squadra di Roma?
“Progetto ambizioso ma non impossibile. Negli ultimi anni parecchie squadre si sono avvicinate al terzo polo di Roma, tanti anni fa fu la Lodigiani. Intanto bisogna fare qualcosa affinché la categoria venga mantenuta e questo è l’unico momento in cui stiamo facendo dei movimenti non ponderati perché non c’è tempo, dato che il mercato finisce tra poco. Dobbiamo rimettere in piedi una squadra capace di salvarsi. In Inghilterra le squadre vivono di sostentamento, se si va lì non si vede la Premier League in tv. Il governo ha preservato la pienezza degli stadi. C’è bisogno di tanto per arrivare al livello dell’AZ Alkmaar, è da poco che sono famosi ma è da tantissimi anni che stanno lavorando a questo progetto. Io non credo che sia impossibile fare qualcosa di grande con l’Ostiamare, senza però fare promesse”.

Si è confrontato con vecchi compagni come Totti? Lo ha coinvolto?
“I miei ex compagni mi hanno scritto tutti. Avere un sostegno e una spalla sarà piacevole, soprattutto Francesco che sta dietro l’angolo, lui è in un altro quartiere ma Riccardo lavora da tanto qui. Gli ruberà dei segreti”.

Sta pensando di portare all’Ostiamare Cristian Totti?
“Non ci avevo pensato a questo. So che sta bene a Olbia, si diverte, ho parlato con Francesco. Ci sono dei direttori sportivi che sanno scegliere i giocatori. Non sarò mai invadente, la cosa principale che può fare un uomo di calcio è non rompere le scatole all’allenatore e al ds. Non metterò mai in difficoltà per prendere un giocatore che conosco”.

Qualche idea legata all’hinterland di Ostia?
“Idee ce ne sono tante. Siamo aperti a qualsiasi cosa, lo sport attira e attrae. È un mezzo incredibile per trasmettere positività, siamo pronti ad accogliere anche altre discipline in caso. Svilupperemo quello che ci verrà proposto. Il calcio sarà il fulcro ovviamente, ci appoggeremo alle strutture locali”.

Qualche suo ex compagno che può essere coinvolto?
“Ieri mi ha chiamato un giornalista dicendomi che sapeva dell’arrivo di Strootman. Ma lui mi fa la pernacchia se glielo chiedessi, non penso che verrebbe in Serie D. Ne escono di tutti i colori, bisogna essere seri e non far diventare l’Ostiamare la succursale di quello che è stato. Ci sono tanti giocatori forti nel Lazio. Non facciamo diventare la Roma vecchie glorie, neanche una succursale nonostante l’amore per la Roma sarà eterno. Uno stesso tifoso della Lazio e dell’Ostiamare era contentissimo. Ho bisogno di gente che vuole bene all’Ostiamare, io non devo essere legato alla Roma e al passato, non voglio essere legato col cordone ombelicale a una parte importantissima. A breve ci arriveranno soldi dalla Lazio che ha preso un giocatore sardo molto forte”.

Permetterà mai da presidente di mandare via un allenatore dopo 4 giornate?
“Non fare il furbo (ride, ndr)”.

Ne ha parlato con la famiglia?
“Io sono abbastanza istintivo e anche solitario. Papà è stata la prima persona con cui ho parlato, la prima cosa che mi ha detto è Tu sei matto, arriveranno tante rotture’ poi subito dopo ‘Però bisogna andare in Serie C’. Ne ho parlato con mamma, mia sorella che lavorerà all’Ostiamare, con mia moglie per cui il calcio è una galassia sconosciuta. Ma ha capito che la Roma e allenare era imprescindibile, l’esonero a casa viene vissuto con sentimenti diversi da me e i miei figli. Dopo la Spal loro erano felici e io distrutto, perché sto a casa, viaggiamo e do una mano. Se faccio l’allenatore non ci sono. La famiglia è stata coinvolta, ma mi hanno detto che se mi fa felice devo farlo. Ci hanno chiamato 200mila persone di Ostia per proporsi. Ci saranno momenti negativi e intoppi. Io sono indipendente di mio, però ho contattato tutti chiedendo sostegno”.

Il valore al centro del progetto?
“L’appartenenza. Abbiamo bisogno del tabaccaio che mette la sciarpa in negozio. Una cosa che sottovalutiamo ma è importante. Non facciamo il campo di pozzolana, faremo strutture all’avanguardia, ma pensare al passato può darci insegnamenti. Butteremo un occhio al passato, cercando di usare materiali, tecniche poi sviluppate successivamente”.

13:05 – Prende la parola l’Assessore Onorato: “Con Daniele De Rossi stiamo scrivendo la prima pagina della nuova storia dell’Ostiamare. Abbiamo lavorato molto a questa soluzione e siamo orgogliosi di essere arrivati a una svolta. Ringrazio Daniele perché è l’autore del primo passo concreto per la rinascita di una società sportiva dall’altissimo valore sociale per il territorio. Grazie a lui e ai suoi investimenti si sta tornando a parlare positivamente del X Municipio. Nell’impianto ‘Anco Marzio’ ha fatto più De Rossi in un giorno, demolendo la tribuna centrale abusiva, che chi si è avvicendato negli ultimi 15 anni: questo permetterà a migliaia di ragazzi di fare sport in sicurezza e in una struttura di livello internazionale. L’amministrazione comunale e municipale stanno facendo enormi investimenti su Ostia, ma è fondamentale anche la collaborazione dei privati. Sono convinto che De Rossi sia un esempio virtuoso che aprirà la strada a tanti imprenditori che aspettavano un segnale”.

12:59 – Inizia la conferenza stampa di Daniele De Rossi.

Non è un caso che tu abbia deciso di ripartire da qui per questa nuova avventura…
“No, è uno dei tanti posti della mia infanzia che sto rivivendo in queste settimane. Ora ho la possibilità e il dovere di passare più tempo a Ostia rispetto a quanto fatto negli ultimi anni. Ringrazio la famiglia Merluzzi e il mio amico fraterno Paolo, questo è un posto importantissimo per noi romani. In questo cinema ho visto cartoni e film, ma soprattutto ogni angolo è una faccia. Negli ultimi anni sono venuto poco in questi posti, ogni centimetro rivedo facce di persone che mi volevano bene quando non ero nessuno. Sono veramente emozionato, sono abituato a fare conferenze stampa ma forse è la prima volta dopo tanti anni che sono particolarmente emozionato”.

Quali sono le ragioni che ti hanno spinto, oltre al cuore e al legame, a un investimento così importante?
“L’unica cosa che non è stata detta in questi giorni è che a me piace da morire, non è stato un grande sacrificio per me. Non ho accettato o tirato per la giacchetta, anche se ovviamente sono stato messo al corrente di alcune difficoltà che c’erano. So di non essere uno sprovveduto e che allo stesso tempo ci saranno degli aspetti spigolosi da gestire, ma a me piace il calcio, l’Ostia e l’Ostiamare, che ho sempre seguito nonostante il mio livello di calcio fosse lontano anni luce da questa realtà. Non ho mai smesso di guardare risultati, classifica e di amare la città. Oltre a vedere e migliorare le strutture, si tratta della città. Negli ultimi anni si è persa questa appartenenza alla nostra città, chi nasce al mare si sente sempre un po’ speciale. C’era tanto senso di appartenenza quando ero piccolo, la voglia di spalleggiarsi tra di noi. Non faccio miracoli e non porterò niente di nuovo, ma la squadra deve essere un mezzo per sentire l’appartenenza alla città e per avvicinarci come comunità”.

Vuoi continuare ad allenare?
“Sì, è stato un punto che ho sempre cercato di tenere chiaro con tutti. Siamo fortunati che stia succedendo ora che non ho una squadra, anche se allo stesso tempo sono dispiaciuto di non allenare. Questo è però il momento migliore che succedesse questa cosa perché ho tanto tempo per passare il tempo con giocatori, vecchia proprietà… Cercano di farmi capire leggi urbanistiche che io capisco fino a un certo punto. Io ora posso costruire la mia struttura, la mia famiglia calcistica. Sto costruendo una squadra con i miei stessi valori e occhi, così è come se ci fossi anche quando non sarò qui vicino tutti i giorni. Parto da Ferruccio, il direttore generali, Mariani, l’amministratore delegato, il direttore sportivo… Tutta gente della quale mi fido e con cui mi confronterò sempre anche quando sarò altrove, dato che nel futuro prossimo non sarò più a Roma. Sarò comunque sempre aggiornato, come se ci fossi fisicamente. Ho persone che possono prendere decisioni da sole, hanno il mio stesso potere. Mi fido ciecamente di loro”.

Sai già dove allenerai?
“No, ancora non lo so”.

12:38 – Arrivati anche Gualtieri, Onorato e Giannini, i quali posano con De Rossi tenendo in mano la sciarpa dell’Ostiamare.

12:16 – De Rossi è arrivato a Cineland, luogo in cui si svolgerà la conferenza stampa.