Neil El Aynaoui, uno dei volti nuovi della Roma 2025/26, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a LAROMA24.IT e tra i vari temi trattati ha parlato di un argomento molto delicato. Durante la trattativa con il club giallorosso, avvenuta parallelamente all’affare Richard Rios, il centrocampista marocchino ricevette dei messaggi negativi su Instagram da parte di alcuni tifosi che lo invitavano a restare al Lens edecise di disattivare i commenti. Il classe 2001 ci ha spiegato i motivi di quella scelta ed è pronto a far ricredere coloro che lo hanno preso di mira: “Non ho mai pensato che Roma fosse la scelta sbagliata. Quando un grande club come la Roma ti cerca non puoi che non esserne soddisfatto e contento. A dire il vero ho ricevuto anche tanti messaggi positivi sui social. Però ho disattivato i commenti e l’ho fatto su consiglio di mio padre, che mi aveva detto di toglierli in quel momento. Ora mi sento soltanto di impegnarmi e lavorare forte ogni giorno per far cambiare l’opinione a chi mi ha criticato prima ancora che arrivassi”.
❌ “Gli insulti sui social? Disattivai i commenti su consiglio di mio padre, ma non ho mai pensato che l’#ASRoma fosse la scelta sbagliata. Lavorerò per far cambiare opinione a chi mi ha criticato prima che arrivassi” 👏 pic.twitter.com/9OTzHHKKkX
ESCLUSIVA LAROMA24.IT DA ST. GEORGE’S PARK (Matteo De Rose) – Dal ritiro al St. George’s Park ha parlato Neil El Aynaoui, il primo acquisto della nuova Roma targata Gian Piero Gasperini e Frederic Massara. Il centrocampista marocchino è arrivato dal Lens per 23 milioni di euro più 2 di bonus e si è messo in mostra nelle ultime amichevoli, ricevendo anche i complimenti da parte dell’allenatore. Nel corso dell’intervista il classe 2001 si è soffermato su diversi argomenti: dall’inizio della sua carriera da attaccante al trasferimento alla Roma, passando per la scelta di chiudere i commenti su Instagram a causa degli insulti dei tifosi durante la trattativa e arrivando fino alle richieste di Gasperini e agli obiettivi stagionali. Ecco le sue dichiarazioni.
embedgallery_1028919
Nasci in Francia da mamma francese e papà marocchino, il quale è stato un campione di tennis. Poi muovi i primi passi in Spagna. Quanto pensi abbia influito nella tua crescita questo melting pot di culture e lingue? Ti senti cittadino del mondo o c’è un posto che per te è casa? “Indubbiamente è stata una fortuna e la considero una ricchezza. Fin da piccolo sono cresciuto con più lingue, questo mi permette di comunicare con persone che vengono da altri paesi e da altre nazionalità. Inoltre ho anche la fortuna di essere nato in una famiglia di sportivi e questo fin da piccolo mi ha dato la consapevolezza di quanto fossi fortunato”.
Da piccolo hai iniziato a giocare a calcio, ma anche a tennis e basket. C’è stato un momento in cui hai pensato di giocare a tennis come tuo padre e che la vocazione di famiglia fosse quella? Noi abbiamo avuto il caso di Edoardo Bove, che avrai conosciuto, il quale da più giovane giocava sia a tennis sia a calcio e poi decise di puntare su quest’ultimo. C’è stato un momento oppure tu hai scelto subito il calcio? “A me è sempre piaciuto lo sport in generale fin da piccolo, ma la passione viscerale è sempre stata soltanto per il calcio. È stata una cosa spontanea, nella mia famiglia mai nessuno aveva giocato a calcio a livello professionistico e io sono stato il primo, ma è qualcosa che è venuto fuori in maniera naturale. Però anche il tennis e il basket mi piacciono molto”.
Li segui come sport a livello professionistico? Sei interessato alle partite?
“Sì. Mi piace tutto lo sport in generale, tennis e basket in particolare. Ma anche gli sport individuali e di squadra, sono un vero appassionato”.
Nelle giovanili del Nancy giocavi attaccante: quando è avvenuto l’arretramento a centrocampo? Pensi che questo trascorso in una posizione più avanzata ti abbia agevolato sotto porta? L’anno scorso abbiamo visto la tua capacità di inserimento e sei arrivato a fare 8 gol… “Sì, è vero. Da bambino ho giocato in una posizione più avanzata e questo mi è tornato utile più avanti perché a quell’età ho lavorato molto sulle mie capacità offensive. Il cambio ruolo è avvenuto intorno ai 15 anni grazie a un allenatore che mi ha arretrato a centrocampo e mi sono subito sentito a mio agio. Ho immediatamente capito che quello era il mio ruolo in campo, perché avevo modo di toccare molto la palla. Ma è vero che i miei trascorsi da attaccante mi hanno aiutato a essere un giocatore efficace in entrambe le aree di rigore”.
L’inizio della trattativa per portarti alla Roma è avvenuto in contemporanea all’affare per Richard Rios. In quel momento c’è stato un po’ di clamore perché alcuni tifosi ti avevano scritto dei commenti non proprio simpatici sulla tua pagina e tu hai disattivato i commenti sotto un post. Come hai vissuto quel periodo? Hai mai pensato che Roma non fosse la scelta giusta oppure che semplicemente questa è la parte brutta dei social e può capitare ovunque? “No, assolutamente. Non ho mai pensato che Roma fosse la scelta sbagliata. Quando un grande club come la Roma ti cerca non puoi che non esserne soddisfatto e contento. A dire il vero ho ricevuto anche tanti messaggi positivi sui social. Però ho disattivato i commenti e l’ho fatto su consiglio di mio padre, che mi aveva detto di toglierli in quel momento. Ora mi sento soltanto di impegnarmi e lavorare forte ogni giorno per far cambiare l’opinione a chi mi ha criticato prima ancora che arrivassi”.
Negli ultimi sei mesi al Lens hai avuto anche Mathew Ryan, il portiere che ha avuto una breve esperienza qua a Roma. Ti ha detto qualcosa prima che arrivassi in giallorosso? “È curioso perché prima ancora di venire a conoscenza dell’interesse della Roma ho avuto modo di chiacchierare con lui della sua esperienza a Roma. Mi ha sempre parlato bene della città, del club e di tutto quello che rappresenta. Poi curiosamente si è concretizzato questo trasferimento”.
Due stagioni fa hai avuto Franck Haise come allenatore al Lens. Alcuni dei suoi principi di gioco sono simili a quelli di Gasperini: pressione alta uno contro uno, i cross da esterno a esterno… Hai ritrovato qualcosa di quell’esperienza con Gasp? “Sì, indubbiamente. L’esperienza con Haise renderà più facile il mio adattamento, è un tipo di calcio che mi corrisponde e che si adatta bene alle mie caratteristiche. È un calcio dinamico e fatto di corsa, motivo per cui sicuramente sì”.
Qual è la parola o il principio che hai sentito più spesso richiedere da Gasperini in questi giorni? “Sicuramente il mister vuole calciatori che in campo mettano il massimo dell’impegno, il cuore, la voglia e lo sforzo. Vuole che siano disposti a correre continuamente e a sudare per la maglia”.
I tifosi della Roma ti stanno scoprendo in queste prime amichevoli. Cosa devono aspettarsi da te? “Un po’ quello che ho appena detto. Sono un giocatore che in campo dà il massimo, che darà sempre tutto per questa maglia e che giocherà con il cuore qualunque cosa succeda”.
Ti reputerai soddisfatto alla fine della stagione se? “A me piace concentrarmi a breve termine e pensare giorno dopo giorno. Pensiamo alla partita di sabato (ieri, ndr). Credo che questo sia il modo migliore per migliorare. Poi è chiaro che l’obiettivo è sempre quello di finire il più in alto possibile e di vincere dei trofei. Ma l’unico modo per farlo è pensare giorno dopo giorno”.
È incerto il futuro di Evan Ndicka con la maglia della Roma. Sul giocatore infatti, secondo quanto trapela da chi è vicino a lui, non sono scemati gli interessi di un paio di club della Saudi Pro League. La destinazione potrebbe far vacillare il difensore, che non ha scartato a priori la soluzione araba e ci sta riflettendo. Ndicka piace molto a Gian Piero Gasperini, che conta su di lui per la difesa della sua nuova Roma. Una sua ipotetica uscita rischierebbe di causare un ulteriore ritardo sul mercato nell’acquisto di un altro pezzo del mosaico. Nei prossimi giorni è prevista la risposta del centrale ivoriano e l’eventuale proposta scritta al ds Massara. Nel frattempo, dopo il problema muscolare accusato contro il Lens, tornerà ad allenarsi agli ordini del tecnico nei prossimi giorni, essendo state escluse lesioni dopo gli esami effettuati al St. George’s Park.
Il direttore sportivo Frederic Massara è molto attivo sul mercato e, oltre alle entrate, è al lavoro per completare alcune cessioni. Nella lista dei partenti c’è anche Ebrima Darboe, il quale è tornato alla Roma in seguito al prestito al Frosinone (2 gol e 1 assist in 26 presenze in Serie B). Il centrocampista ha partecipato al ritiro svolto al ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria ed è anche sceso in campo nell’amichevole in Germania contro il Kaiserslautern, ma non è stato chiamato da Gian Piero Gasperini né per l’ultimo test contro il Lens né per il ritiro in Inghilterra. Il classe 2001 ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2026 e, dopo le avventure a titolo temporaneo con le maglie di LASK, Sampdoria e Frosinone, sembra destinato a lasciare nuovamente la Roma. Secondo quanto appreso in esclusiva dalla redazione de LAROMA24.IT, su Darboe ci sono numerosi club di Serie B e negli ultimi giorni il Modena ha effettuato dei passi concreti: la società emiliana si è fatta avanti direttamente con l’entourage del giocatore per capire la fattibilità dell’operazione ed è vicina al centrocampista.
Arrivano aggiornamenti importanti sulle condizioni di Lorenzo Pellegrini e sui tempi di recupero dal suo infortunio. Secondo quanto raccolto dalla redazione di LR24, il capitano giallorosso sta proseguendo nel suo percorso riabilitativo e ha iniziato a intensificare il lavoro personalizzato a Trigoria.
La tabella di marcia prevede un rientro graduale: il numero 7 tornerà ad allenarsi in gruppo con i compagni nella settimana successiva a Ferragosto. Per rivederlo pienamente a disposizione del tecnico Gasperini e quindi convocabile per le partite ufficiali, si dovrà però attendere la sosta per gli impegni della Nazionale. Il suo rientro effettivo è infatti programmato per i primi di settembre, al termine della pausa.
Nelle ultime ore Artem Dobvyk è stato al centro di numerosi rumors di mercato. Il nuovo arrivato Ferguson sta scalando le gerarchie a suon di gol in amichevole. La redazione de LAROMA24.ITha contattato in esclusiva Oleksii Liundovskyi, agente dell’attaccante ucraino, per sapere qual è la situazione del suo assistito in questo momento. Queste le sue parole:
Artem può lasciare la Roma? Avete parlato con altri club in Europa? “Salve, la ringrazio per la sua domanda. Artem si sta concentrando sulla preparazione per la nuova stagione della Roma, al momento sta pensando solo a questo e voci di questo tipo negli ultimi giorni creano solo confusione al ragazzo.”
Eldor Shomurodov è uno dei nomi in uscita del mercato giallorossa. La Roma starebbe cercando di cedere l’attaccante uzbeko entro la scadenza del 30 giugno per rispettare le scadenze con la Uefa dei vincoli per il Fair play finanziario. Si è parlato prima del Basaksehir e ora dell’interesse della neo promossa Cremonese. La redazione de LAROMA24.IT ha contattato il ds del club lombardo Simone Giacchetta per sapere cosa c’è di vero su quest’ipotesi di mercato. Queste le sue parole: “Interesse concreto per Shomurodov? Le posso dire che non abbiamo mai trattato il giocatore“.
La Premier League potrebbe essere il prossimo campionato di Evan Ndicka. Secondo quanto trapela dell’entourage del giocatore non ci sarebbe una chiusura alla possibile partenza del difensore ivoriano. Proprio negli ultimi mesi hanno iniziato a informarsiclub importanti di Premier League alla ricerca di difensori centrali affidabili, fra tutti l’Arsenal e il Newcastle. Sarà però la Roma a decidere le sorti di Ndicka, che è uno dei pezzi pregiati della rosa giallorossa. Da Trigoria per il giocatore vengono richiesti non meno di 40 milioni, cifra importante per il difensore che nell’ultimo anno ha stabilito un nuovo record, 38 partite su 38, giocando ogni minuto dell’ultimo campionato di Serie A.
In ogni trattativa di mercato c’è sempre un piano B, un’alternativa pronta nel caso in cui l’obiettivo principale non dovesse concretizzarsi. Anche in questo caso, la Roma non vuole farsi cogliere impreparata qualora la pista che porta a Gian Piero Gasperini dovesse sfumare. Per questo motivo, il club giallorosso ha già iniziato a valutare profili alternativi, e tra questi spicca quello di Edin Terzic, ex allenatore del Borussia Dortmund, finalista dell’ultima edizione della Champions League. Secondo quanto appreso dalla redazione de LAROMA24.IT, nelle prossime ore è previsto un contatto diretto tra la dirigenza romanista e l’intermediario che sta curando i dialoghi con il tecnico tedesco. L’intermediario in questione è atteso in Italia in serata, segnale di un interesse che potrebbe evolversi rapidamente in qualcosa di più sostanziale.
Secondo quanto appreso dalla redazione de LAROMA24.IT, Ghisolfi sta scandagliando anche i mercati secondari, oltre ai principali europei, alla ricerca di talenti. Il club giallorosso nelle ultime settimane ha chiesto informazioni al Ludogorets per il difensore centrale Edvin Kurtulus, nazionale svedese di origini kosovare.
Il classe 2000 si può prendere in prestito con obbligo di riscatto tra gli 8 e i 12 milioni di euro. Nei colloqui con l’entourage del centrale alto 187 centimetri, la Roma avrebbe messo gli occhi anche sul fratello minore Bleon, 17enne, nel giro dell’U19 svedese e di proprietà dell’Halmstads.
Anche Bleon Kurtulus è un difensore e, nonostante la giovane età, nell’attuale campionato svedese, in pieno svolgimento, ha già racimolato 11 presenze da titolare. Particolarmente duttile, Kurtulus jr può giocare a destra o a sinistra, sia in una difesa a tre che a quattro, grazie a doti atletiche che completano una struttura di 186 centimetri. Inoltre, è il terzo giocatore per duelli vinti tra i difensori Under 20 tra tutti i campionati del mondo. La cifra richiesta per il suo cartellino oscilla tra i 5 e i 7 milioni.