CRONACA DI SPOGLIATOIO – “Domande scomode” a Niccolò Pisilli… Il centrocampista della Roma risponde, calciando il pallone.
Il momento più doloroso da quando hai iniziato a giocare? “Dopo la finale Primavera e Fiorentina-Roma dell’anno scorso”.
Come si vive una sconfitta così pesante? “Eravamo in un momento molto difficile di squadra, è stata veramente pesante. Mi ha segnato parecchio perché era il mio primo anno tra i grandi”.
Nei primi allenamenti in prima squadra hai pensato ‘questi vanno al doppio’? “Non proprio così. Vedevo che andavano molto forte, ero concentrato su andare forte anche io e non ho mai avvertito questo in modo esagerato. All’inizio c’era gente che andava molto più forte di me, ma non c’è mai stato un momento in cui ho pensato ‘non ci vorrò mai stare'”.
C’è stato un giocatore per cui hai pensato ‘è tosta stargli addosso’? “Eh vabbè…. quasi tutti. C’era Dybala che le metteva tutte sotto al sette”.
Se domani smettessi chi saresti? “Sarebbe lo stesso Pisilli che è ora. Poi se mi chiedi che mestiere… Non lo so, mi sarebbe piaciuto restare nell’ambito sportivo quindi giornalista sportivo”.
La foto più strana che ti ha chiesto un tifoso? “Mi ricordo che ero in Primavera, prima giornata a Cesena, c’era un signore fuori dallo stadio che chiedeva foto dicendo che qualcuno sarebbe diventato famoso”.
SKY SPORT – Da Miami parla Francesco Totti: l’ex capitano e dirigente della Roma ha parlato ai microfoni dell’emittente televisiva del momento dei giallorossi e non solo. Le sue dichiarazioni:
Negli scontri diretti la Roma sta facendo fatica ma è lì, a un punto dalle prime. “Nei tre scontri diretti non è andata molto bene ma il campionato è lungo. Di questo passo la Roma può dire la sua”,
Il lavoro di Gasperini? “Ancora non si è visto il lavoro di Gasperini, ma è di buon auspicio se siamo lì e non è ancora la Roma che tutti si aspettano. Speriamo che possano cambiare tante cose e possa prendere la mentalità del mister”.
Perché le difficoltà della Roma negli scontri diretti? “Ci sono squadre più attrezzate e pronte. La Roma è una buona squadra ma ci sono squadre più blasonate”.
De Rossi? “Ci sentiamo spesso, sono contento per lui e se lo merita. Conosciamo tutti l’uomo, ha la voglia di fare bene e spaccare tutto. Penso possa fare bene a Genova”.
Il miglior giocatore dell’anno scorso? “Anche se sono di parte, il primo pensiero va a Svilar: alla Roma ha portato tra i 10 e i 15 punti”.
Il miglior allenatore tra Ranieri e Conte? “Sono due allenatori diversi ma il lavoro di mister Ranieri è eccezionale”.
Ko allo Stadio Olimpico. Nella tredicesima giornata di campionato la Roma incassa una sconfitta per mano del Napoli: termina 1-0 per gli azzurri. Dopo la gara Manu Koné ha parlato ai microfoni dei cronisti:
KONÉ A DAZN
Il Napoli vi ha tolto le idee… “Vero. Sapevamo di dover cercare i nostri giocatori più talentosi come Soulé e Pellegrini, ma non ci siamo riusciti. Il Napoli ci ha limitato molto. Abbiamo dato tutto e ci riproveremo”.
Il contatto con Rrahmani? “Partita di alta classifica decisa da questo episodio. Per me c’è contatto, mi ha toccato. L’arbitro ha detto che non era fallo, ma era opportuno andarla a rivedere”.
KONÉ IN CONFERENZA STAMPA
L’azione del gol nasce da un fallo su di te? “C’è un contatto, mi tocca. Poi l’arbitro decide che non è fallo. Varrebbe la pena rivedere le immagini”.
Hai giocato al 100%? “Ho dato il massimo. Ho giocato con la caviglia non al massimo, ma non sono qui a cercare scuse. Non ho fatto una gran partita, ma ho fatto il possibile per aiutare la squadra. Si gioca spesso con qualche fastidio”.
Cosa manca per fare il salto in avanti? “Dobbiamo essere più concentrati. Il calcio si decide nei piccoli dettagli: i gol presi negli scontri diretti nascono su episodi. Non si può sempre vincere, ma l’importante è dare tutto. Abbiamo un grande allenatore, una grande squadra e un grande staff”.
Ko allo Stadio Olimpico. Nella tredicesima giornata di campionato la Roma incassa una sconfitta per mano del Napoli: termina 1-0 per gli azzurri. Dopo la gara il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini, oggi in tribuna poiché squalificato, ha parlato ai microfoni dei cronisti:
GASPERINI A DAZN
Il contatto Rrahmani-Koné? “Questi episodi si possono vedere in tanti modi. Faccio fatica a essere così netto, il giocatore del Napoli alza il piede successivamente dopo aver toccato la palla e va a sgambettare Koné. Si può fischiare o non fischiare. Le scivolate così vengono sempre fischiate, non è così netto come dice Marelli (secondo cui c’è stato un tocco di Beukema sul pallone, il contatto successivo con Koné è semplicemente un contatto di gioco ed è corretto lasciar correre, ndr). Comunque in occasione del gol abbiamo fatto male ed eravamo scoperti, dato che Hermoso e Mancini erano fuori posizione così come gli esterni. Ci abbiamo messo del nostro, non dovevamo concedere queste ripartenze. È stato un nostro errore, peccato”.
4 dei 7 gol subiti sono arrivati da contropiede: come si può risolvere questo problema? “Non credo sia un problema di motore. Abbiamo preso pochi gol e il nostro modo di giocare ci ha permesso di arrivare nelle posizioni alte di classifica. Dobbiamo però avere sempre delle coperture, oggi non siamo stati bravi”.
Oggi avete creato poco rispetto agli altri scontri diretti: siete mancati voi o è merito del Napoli? “Tutte e due le cose. Anche il Napoli ha tirato pochissimo, è stata una partita bloccata. Mi dispiace perché non abbiamo giocato questa partita con l’energia giusta, forse abbiamo pagato un po’ di più il match di giovedì. Non avevamo la solita velocità e il Napoli era organizzato, così diventa più difficile. Siamo arrivati a questa partita un po’ incerottati e non siamo riusciti a giocare come abbiamo fatto di solito”.
C’è un tema scontri diretti? “Sono state partite diverse. Oggi abbiamo giocato più sottotono, ma il ritmo della partita era più lento rispetto ai match con Inter e Milan. Non avevamo l’energia nervosa giusta, peccato e ci dispiace. Il campionato è molto lungo, ora avremo una settimana di tempo e poi ripartirà il tour de force. Dobbiamo prendere questa partita come insegnamento e pensare alla prossima”.
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
Vi ha penalizzato avere due giorni in meno di riposo? “Non sempre è così, ma in questa situazione non abbiamo recuperato benissimo. Abbiamo giocato una partita su ritmi abbastanza lenti sia nella corsa sia nel giro palla. È evidente che non avevamo la solita energia. La prestazione della squadra per impegno è sempre notevole. Non dovevamo prendere quel tipo di gol, mi sembrava una partita abbastanza bloccata. Sicuramente non una partita bella, è stata una gara lenta. Abbiamo preso un contropiede dove ci siamo trovati sbilanciati con due difensori e due esterni, non deve succedere e loro sono stati bravi in velocità. Questo ha determinato il risultato, bravo il Napoli. Dovevamo evitare quell’episodio, poi rimontare non era facile, serviva velocità e rapidità che questa ci è mancata”.
Era fallo su Koné? “Ci sono le immagini. Per come vengono fischiati questi interventi in scivolata sono sempre falli. È vero che il difensore prende la palla, è vero che prende anche il piede. L’arbitro era lì e ha deciso che non era fallo. Non sono così netti. Purtroppo il regolamento lascia spazio sempre ad interpretazioni che non sono più così certe. Si può dare fallo e non dare fallo, per come viene fatto generalmente sì: il giocatore prende prima la palla e poi alza un po’ il piede in scivolata. Ma noi dovevamo essere più equilibrati per non prendere gol in contropiede”.
Nei tre scontri diretti persi 1-0 con Milan, Inter e oggi sono sconfitte diverse o c’è un comune denominatore? Penso al mercato. “Sono partite diverse. Per noi è una fortuna perché peggio di così non potremo fare, possiamo fare solo meglio negli scontri diretti. Quindi usciamo da queste partite imparando qualcosa. Nel girone di ritorno è auspicabile fare più punti negli scontri diretti e speriamo di continuare a farli in tutte le altre partite. Ma è un campionato molto equilibrato dove ci sono 7-8 squadre vicinissime, c’è anche qualcuna dietro molto forte. E quindi in una gara ad eliminazione devi imparare qualcosa da partite come oggi e bisogna stare dentro. Poi ci sarà un periodo in cui qualcuno comincerà ad attardarsi e lì dovremo essere bravi. Non ho grandissima fiducia sul mercato di gennaio, l’ho già detto tante volte. In questo momento dobbiamo alzare molto il valore dei nostri giocatori. Abbiamo avuto fuori calciatori importanti e abbiamo perso sicuramente qualcosa in attacco rispetto all’anno scorso, dove c’era qualche difficoltà. Dobbiamo recuperare al meglio Dybala e Bailey che sono molto importanti e non possono essere questi. C’è fuori Dovbyk. Altri hanno fatto bene a turno: Soulé, Baldanzi, Ferguson quando ha potuto giocare. Pellegrini ha giocato molto bene questa sera. Questo è il nostro attacco e dobbiamo valorizzarlo al massimo, speriamo che possano dare tutti un contributo importante”.
A proposito di reparto offensivo, come aveva immaginato la partita? Da Ferguson a Baldanzi hanno girato a vuoto. “Hanno girato a vuoto perché tutto il sistema della squadra andava più piano, troppi passaggi corti e pochi in avanti. Forse anche loro si muovevano poco e forse è anche merito del Napoli che si sa difendere molto bene. Ma noi abbiamo fatto un giro palla lento, giocavamo spesso all’indietro e spesso laterale e questo non ha permesso agli attaccanti di giocare meglio. Non avevamo l’energia e lo spunto per saltare l’avversario, questo ci ha impedito di fare gol”.
Ha letto sicuramente lo striscione della Curva Sud… “Sì, bellissimo”.
Lei crede che la Roma possa veramente lottare per lo scudetto? “L’ho detto in tempi non sospetti: non partecipo a questa discussione. Sono concentrato nel cercare di fare andare al meglio questa squadra e nel far rendere questi giocatori che si stanno allenando benissimo e stanno dando tutto. Poi ci sono partite come quelle di oggi e usciamo rammaricati non tanto per il risultato, ma perché non siamo riusciti a fare la partita che volevamo. Questo è il mio percorso. Ci sono tante squadre: si è aggiunto anche il Como alle solite, il Bologna sta facendo benissimo e potrebbe aggiungersi anche l’Atalanta che è molto forte e quest’anno è più attardata. La concorrenza è molto forte. Noi dobbiamo guardare la nostra strada e passa da quello che dicevo prima: quando non ci riusciamo dobbiamo fare di più perché probabilmente lo possiamo fare e dobbiamo chiedere di più”.
Dopo Milan e Inter aveva detto che avevate imparato da quelle sfide, cosa impara da Roma-Napoli? “Non abbiamo concesso tanto, credo che il Napoli abbia tirato una volta all’inizio nel primo tempo e mai nella ripresa. Impariamo che nelle sconfitte, come sempre, ci sono alcuni errori che puoi evitare. E soprattutto dobbiamo far star bene e tirare fuori il massimo e il meglio da tutti quanti, da certi giocatori che sono importanti altrimenti così facciamo fatica”.
GASPERINI AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB
“L’analisi generale è che era una partita non giocata su grandi ritmi né da una parte né dall’altra. Questo gol andava evitato, ci siamo trovati sbilanciati in una delle pochissime volte in cui è successo. In quel momento della partita non bisognava prendere questo gol”.
Quale è il rammarico più grande? “Non siamo riusciti a giocare la partita che volevamo fare. Forse non avevamo l’energia sufficiente, ci siamo presentati un po’ incerottati stasera e non abbiamo fatto la nostra partita. Anche questo ci sarà comunque utile. Ci sono tante squadre vicine… Ora abbiamo una settimana per recuperare un po’, abbiamo giocato in giorni molto ravvicinati e stasera lo abbiamo pagato”.
Allo Stadio Olimpico sta andando in scena l’attesissimo big match tra Roma e Napoli, valido per la tredicesima giornata di Serie A, e il primo tempo si è concluso con il risultato di 0-1 in favore degli ospiti. Il Napoli parte bene e si rende pericoloso con Lang e Hojlund, ma Svilar prima anticipa l’esterno brasiliano con una grande uscita fuori dall’area di rigore e successivamente para il pallonetto del centravanti. Al 18’ i partenopei creano un’altra occasione con Di Lorenzo, ma la sua conclusione si spegne sull’esterno della rete. Il primo squillo della Roma arriva quattro minuti più tardi e a provarci è Mancini, ma il suo tiro dal limite dell’area viene bloccato facilmente da Milinkovic-Savic. Il Napoli si riaffaccia in avanti e Svilar è di nuovo protagonista con un grande riflesso sul pericoloso tiro-cross di Lang. L’equilibrio si spezza al 36’: Rrahmani recupera il pallone al limite dell’area con un intervento in scivolata su Koné, il Napoli riparte in velocità e Neres finalizza alla perfezione il contropiede. Proteste dei calciatori della Roma sul contatto a inizio azione, ma per arbitro e VAR è tutto regolare. I giallorossi provano ad agguantare il pareggio prima dell’intervallo, ma il tiro di Soulé dal limite dell’area termina sopra la traversa. Nella ripresa succede poco. Della Roma l’occasione migliore con Baldanzi, che nel finale, imbeccato da una grande giocata di Dybala, viene fermato da un grande intervento di Milinkovic-Savic. Finisce coì, con la vittoria del Napoli.
Allo Stadio Olimpico va in scena Roma-Napoli, gara valida per la tredicesima giornata di campionato. E sugli spalti c’è anche Leonardo Bonucci, collaboratore del commissario tecnico dell’Italia Rino Gattuso. “Mi aspetto una bellissima partita”, ha detto l’ex difensore sorridendo ai cronisti prima del suo ingresso in tribuna.
Oggi spegne 60 candeline Aldair e lo fa ricevendo l’abbraccio della Curva Sud e dello stadio intero. L’ex difensore brasiliano della Roma è presente allo Stadio Olimpico in occasione di Roma-Napoli, tredicesima giornata di campionato: Aldair è stato applaudito da tutto lo stadio, quindi è andato sotto la Curva Sud per prendersi tutto l’affetto dei romanisti. In Sud, inoltre, è comparso uno striscione proprio per celebrarlo: “60 volte bentornato a casa Pluto!”.
Allo Stadio Olimpico arriva il Napoli: nella tredicesima giornata di campionato la Roma ospita gli azzurri nella sfida d’alta classifica. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 20.45, il ds giallorosso Ricky Massara ha parlato ai microfoni dei cronisti:
MASSARA A DAZN
C’è una sfida a distanza e un’amicizia tra lei e Allegri, vi state rubando il primo posto di giornata in giornata. Come la vive? “C’è un’amicizia di lunga data ma non c’è nessuna sfida a distanza. Il campionato è appena iniziato, c’è un grandissimo equilibrio e tante squadre stanno facendo bene. Noi siamo soddisfatti del nostro avvio. Questa partita per noi è un’opportunità di verificare a che punto siamo contro una grande squadra campione d’Italia”.
Il lavoro di Gasperini è straordinario. Ma può essere che questo gruppo possa arrivare a centrare gli obiettivi senza nessun innesto? “Il lavoro del mister è grandioso, sta facendo cose molto belle. Anche se siamo all’inizio del percorso si vede chiaramente la sua impronta. Poi bisogna dare merito a un gruppo la cui ossatura è la medesima dell’anno scorso, che ha fatto bene nel girone di ritorno dell’anno scorso e continua a fare bene. Questo effettivamente è un fatto indiscutibile. Se ci saranno opportunità per cercare di migliorare questo organico, che è già molto buono, cercheremo di coglierle”.
Abbiamo sempre parlato dell’esterno offensivo a sinistra, posizione che sta ricoprendo Pellegrini: il suo rendimento cambia il vostro progetto di mercato a gennaio? L’assetto tattico del Napoli la preoccupa? “Pellegrini sta facendo benissimo, non avevamo dubbi in questo senso. Il mister lo sta utilizzando in questa posizione e con caratteristiche diverse sta dando una grande mano alla squadra e un contributo efficace. Il Napoli è sempre temibile, non è questione di assetto e sono capaci di cambiare: non ne faccio una questione di assetto ma di valore della squadra”.
Allo Stadio Olimpico arriva il Napoli: nella tredicesima giornata di campionato la Roma ospita gli azzurri nella sfida d’alta classifica. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 20.45, il ds azzurro Giovanni Manna ha parlato ai microfoni dei cronisti:
MANNA A DAZN
Avevate considerato la Roma come squadra che potesse giocarsi i primi posti? O sta stupendo anche voi? “Assolutamente sì, l’anno scorso con mister Ranieri ha fatto un girone di ritorno incredibile. La squadra è stata migliorata, l’allenatore è di grande spessore e dispiace che non sia in panchina perché è una partita di livello. Speriamo di vedere una bella partita”.
Tanti infortuni, è possibile identificare un profilo adatto per gennaio? “Oggettivamente in mezzo al campo siamo corti ed è un fatto oggettivo. Non mi va di parlare di mercato perché sarebbe sminuire il lavoro del mister e dei ragazzi. Il lavoro fatto finora è ottimo, siamo in una posizione di classifica importante ma c’è attenzione e se c’è un’opportunità la coglieremo, faremo delle valutazioni”.
Insigne? “Non c’è nessuno zampino, ne abbiamo parlato nel mese di giugno e luglio in fase di costruzione della squadra. In questo momento in quella posizione siamo coperti, non c’è questa cosa. Lorenzo è stato un grandissimo giocatore del Napoli ed è un grandissimo tifoso, gli facciamo l’in bocca al lupo ma non siamo orientati su quella posizione”.
Non risale la Fiorentina in classifica: nella tredicesima giornata di campionato la Viola perde in casa dell’Atalanta. Al Gewiss Stadium i nerazzurri vincono 2-0: al 41′ Kossounou con un gol incredibile sblocca la gara, al 51′ Lookman raddoppia. Con questo risultato si complica ulteriormente la situazione della squadra di Vanoli, a 6 punti al penultimo posto in classifica, mentre l’Atalanta si porta a 16 punti.