Roma-Como, gara sold out: presenti 62.125 spettatori

Prima della gara d’andata degli ottavi di Europa League contro l’Athletic Club, la Roma ospita il Como allo Stadio Olimpico nella 27esima giornata di campionato per continuare a risalire la classifica. E, come sempre, non manca il sostegno dei romanisti: all’Olimpico si registra il sold out con 62.125 spettatori presenti sugli spalti.

 

Roma-Como, striscione per Cassetti in Tevere: “Cuore romanista” (FOTO)

Allo Stadio Olimpico la Roma ospita il Como di Cesc Fabregas nella 27esima giornata di campionato per continuare a risalire la classifica dopo l’inizio di stagione horror. Nel corso della gara in Tribuna Tevere viene esposto uno striscione per celebrare Marco Cassetti, ex giocatore giallorosso e ora inserito nello staff tecnico di Fabregas: “Marco Cassetti cuore romanista”.

Roma-Como, la moviola: contatto su Dybala in area, per l’arbitro non è rigore. Manca il secondo giallo per Smolcic

Prima dell’Athletic in Europa League la Roma riceve il Como allo Stadio Olimpico nella 27esima giornata di campionato. La gara è diretta da Pairetto, assistito da Baccini e Imperiale, con Giua quarto uomo. Al Var c’è Chiffi coadiuvato da Piccinini. Di seguito i principali episodi arbitrali della gara:

63′ – Fallo di Kempf su Dybala per SPA: il giocatore, già ammonito, è stato espulso.

50′ – Proteste dei giallorossi per un fallo di Smolcic su El Shaarawy, il giocatore del Como è già ammonito. Manca la seconda ammonizione.

12′ – Dopo una bella percussione centrale, Dybala in area di rigore del Como entra in contatto con un avversario e cade a terra, per l’arbitro non è rigore.

 

Roma-Como: Ranieri premiato con il Philadelphia Coach of the Month di febbraio (FOTO)

Allo Stadio Olimpico la Roma riceve il Como di Fabregas nella 27esima giornata di campionato per continuare a risalire la classifica. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 18.00, Claudio Ranieri è stato premiato con il Philadelphia Coach Of The Month di febbraio. 

Il premio è stato assegnato da una giuria composta da Direttori di testate giornalistiche sportive che hanno valutato i singoli allenatori in base a criteri tecnico sportivi e di qualità di gioco espresso dalle loro squadre, oltre che di comportamento/fair play tenuto durante le gare. Per il calcolo finale sono state considerate le giornate dalla 23ª alla 26ª della Serie A Enilive 2024/2025.

Roma-Como, Ludi: “Fabregas è un predestinato, pensarlo lontano dal Como è inverosimile”

Prima dell’Athletic, il Como all’Olimpico: la Roma ospita in casa la squadra di Fabregas nella 27esima giornata di campionato. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 18.00, il ds del Como Ludi ha parlato ai microfoni dei cronisti:

LUDI A DAZN

Ranieri ha definito il Como come il Parma degli anni Novanta, lo rivede?
“Ringrazio Ranieri per le belle parole spese per l’allenatore e per il progetto, pensare a quel Parma è visionario. Noi vogliamo restare focalizzati sul presente che vede una squadra che deve ancora salvarsi e poi una stabilizzazione in categoria. Non ci facciamo distogliere da altro. La squadra sta lavorando forte per raggiungere gli obiettivi e pensiamo possano essere alla portata”.

Fabregas è stato accostato anche al Milan, quanto è importante tenerselo stretto?
“Si legge tanto, è un predestinato secondo noi. Un allenatore che lavora da così poco tempo ed è così tanto competente non è banale. Ha capacità comunicative oltre ad un’idea di calcio importante. Ha firmato un contratto lungo col Como la scorsa stagione, lavora per una proprietà e un club ambiziosi. Lo vivo quotidianamente ed è estremamente coinvolto nelle dinamiche del club. Pensarlo lontano dal Como nel prossimo futuro mi verrebbe da dire paradossale ma preferisco dire inverosimile”.

La ricerca del talento?
“Abbiamo scelto una strada metodologica, quella del bel calcio, il calcio coraggioso, abbiamo scelto di essere coraggiosi anche sul mercato andando nella direzione della qualità. Poi serve anche coraggio per rendere due giocatori giovani il centro della squadra e per ora sta funzionando”.

Roma-Como, GHISOLFI: “Non guardiamo al 4° posto, Soulé ha un potenziale enorme. Per l’allenatore non abbiamo fretta”

Prima dell’Athletic, il Como all’Olimpico: la Roma ospita in casa la squadra di Fabregas nella 27esima giornata di campionato. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 18.00, il ds giallorosso Florent Ghisolfi ha parlato ai microfoni dei cronisti:

GHISOLFI A SKY SPORT

Soulé a tutta fascia destra, avete scelto di non venderlo a gennaio. Perché?
“È vero, abbiamo avuto tante offerte ma crediamo in lui. Matias è un investimento importante per la società. Ha fatto bene nelle ultime partite e spero che oggi farà una grande partita. Ha un potenziale enorme, la Roma non è un posto facile per esprimere il potenziale e spero che passo dopo passo lo faccia vedere”.

Svilar e Paredes rinnoveranno nei prossimi giorni?
“Vogliamo andare avanti con entrambi, ma non mi piace parlare di argomenti individuali prima di una partita di questa importanza. È una partita difficilissima e dobbiamo essere concentrati su questo”.

C’è una scadenza sulla scelta dell’allenatore o non avete fretta?
“Non abbiamo fretta, abbiamo tempo. Vogliamo fare la scelta giusta e vogliamo mantenere il focus sul presente. Con il mister abbiamo sempre risposto con trasparenza, non c’è niente di nuovo oggi”.

Vista la rincorsa per le posizioni nelle coppe europee, la stessa partecipazione alle coppe europee potrà condizionare il budget del mercato della prossima estate?
“Sì, sicuramente la classifica finale sarà importante per fare il prossimo budget. Abbiamo due competizioni, non vogliamo mollare su entrambe e faremo il massimo”.

GHISOLFI A DAZN

Come state vivendo questo momento?
“Abbiamo attraversato la tempesta, sappiamo da dove veniamo e abbiamo fame nel club. Non vogliamo mollare niente in campionato e in coppa”.

Gioca Soulé a destra, la squadra ha trovato l’equilibrio per mantenere i giocatori di qualità. Era questa la Roma che immaginavate in estate?
“Sì, questa è la nostra forza. Abbiamo bisogno di tutti, giochiamo due competizioni al 100%. Mancini prima del Porto ha detto che in questa stagione siamo una famiglia, è vero e lo sento, dobbiamo rinforzare questo sentimento ed è importante”.

Credete alla Champions e al 4° posto?
“Non guardiamo al 4° posto, sappiamo da dove veniamo e per risalire la classifica dipende dai nostri risultati ma anche da quelli degli altri. Dobbiamo essere concentrati su di noi e vediamo dove possiamo finire in classifica”.

Cosa rappresenta il Como per chi fa mercato?
“Stanno facendo un ottimo lavoro, la squadra, la società e l’allenatore. Non so se l’allenatore sia un dentista ma è un buon allenatore. Per me è interessante il Como e i giocatori”.

Roma-Como, Da Cunha: “Senza Fabregas in panchina non cambierà niente, la Roma è in forma ma lo siamo anche noi”

Prima dell’Athletic, il Como all’Olimpico: la Roma ospita in casa la squadra di Fabregas nella 27esima giornata di campionato. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 18.00, Lucas Da Cunha ha parlato ai microfoni dei cronisti:

DA CUNHA A SKY SPORT

Quanto mancherà Fabregas in panchina?
“È vero che non sarà con noi, sarà differente ma per noi non cambierà niente, sappiamo quello che dobbiamo fare. Sarà comunque con noi”.

La Roma è in forma, cosa vi ha chiesto Fabregas?
“È vero che sono in forma ma anche noi, siamo il Como e sappiamo quello che dobbiamo fare. Siamo pronti”.

Come ti trovi nel nuovo ruolo?
“È un po’ differente ma mi piace, credo che possiamo fare meglio”.

Nelle ultime 10 partite avete fatto 13 punti, è stato solo il mercato o altro?
“È vero che il mercato di gennaio fa bene alla squadra, dopo gennaio è meglio per noi”.

DA CUNHA A DAZN

Avete battuto Napoli e Fiorentina, cosa dobbiamo aspettarci da questo Como?
“Vogliamo fare come col Napoli e con la Fiorentina, vogliamo vincere tutte le partite. È una grande partita e siamo pronti per questo”.

Come ti trovi dal punto di vista tattico a centrocampo?
“Il mister è molto forte tatticamente, lavorare con lui è il top per me e per la squadra. Per me è un nuovo ruolo ma il mister mi aiuta e giorno dopo giorno sento che sia meglio per me”.

Roma-Como, PELLEGRINI: “Ranieri ha dato tanto a tutti. Soulé mi piace da morire, da romanista sono contento che sia qua”

Prima dell’Athletic, il Como all’Olimpico: la Roma ospita in casa la squadra di Fabregas nella 27esima giornata di campionato. Prima del fischio d’inizio, in programma alle 18.00, Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni dei cronisti:

PELLEGRINI A SKY SPORT

Da Como al Como è cambiato tutto, qual è stato il segreto della continuità?
“Ci siamo detti che a Como non era stata una partita all’altezza, quello che ci ha fatto arrivare oggi a una posizione diversa in classifica e con una serenità diversa è stato il lavoro sui dettagli come ci ha detto il mister e i risultati si stanno vedendo”.

Ranieri cosa ha dato a tutti e a te?
“Ha dato tanto a tutti, non sono io a doverlo spiegare. È la sua storia, quello che sta facendo e che farà parla e parlerà per lui. Ci ha dato serenità, libertà e spensieratezza e l’abbiamo colta al volo cercando di fare quello che ci chiede. E poi mettendoci anche le nostre qualità”.

Che idea ti sei fatto del Como?
“Stanno facendo grandi partite, vogliono essere molto aggressivi e giocare il pallone ma allo stesso tempo essere verticali. Siamo convinti che sarà una partita difficilissima e quindi servirà la migliore Roma per vincere oggi”.

PELLEGRINI A DAZN

Sei stato protagonista in Europa League ma arrivi da 4 partite in campionato in panchina, com’è stato guardare i tuoi compagni giocare?
“Al di là di questo, penso che il mister sia bravo a farci sentire tutti importanti. Sappiamo che quando si va in panchina non è una punizione o altro, magari nella sua testa è meglio così o durante la partita entrando puoi fare qualcosa in più per la squadra. Siamo molto tranquilli, siamo un gruppo sano che vuole il bene della squadra e basta”.

La squadra come sta vivendo questo momento? Quale compagno ti ha sorpreso?
“La squadra è tranquilla, abbiamo passato un momento in cui facevamo tutti del nostro meglio ma purtroppo le cose non andavano. Con l’arrivo del mister è stato tutto più semplice, tutto è stato gestito con più spensieratezza. Adesso le cose stanno andando bene ma per recuperare quello che stato l’inizio dell’anno non penso che abbiamo fatto abbastanza, dobbiamo fare di più. Oggi ci aspetta una partita difficilissima, vogliamo fare bene e vincere, giochiamo davanti a un pubblico meraviglioso. Il compagno? Lo dissi a inizio anno, poi com’è normale che sia ognuno ha il suo percorso di crescita, se devo fare un nome dico Soulé: mi piace da morire, lo sa, ho tanta fiducia in lui e da romanista sono contento che veste questa maglia”.

Serie A, Bologna-Cagliari 2-1: doppietta di Orsolini. Genoa-Empoli 1-1

Nel pomeriggio il Bologna ha vinto in rimonta contro il Cagliari nella 27esima giornata di campionato: al Dall’Ara finisce 2-1 per i padroni di casa. Apre la rete di Piccoli per il vantaggio degli ospiti, nella ripresa al 48′ Orsolini sigla il pareggio dal dischetto e al 56′ sempre Orsolini ribalta il risultato regalando la vittoria alla squadra di Italiano, che si porta a quota 47 punti in classifica.

A Marassi, invece, termina in parità tra Genoa ed Empoli: alla rete di Grassi al 36′ risponde quella di Vasquez all’81’. Con questo risultato il Genoa sale a 31 punti, l’Empoli a 22.

 

De Rossi: “Dire cos’è la Roma per me è quasi banale, è un bel momento in cui siamo membri uguali di una grande famiglia” (VIDEO)

Nel pomeriggio Daniele De Rossi ha fatto tappa in Campidoglio in occasione della presentazione del libro del giornalista de ‘Il Romanista’ Tonino Cagnucci“Il grande romanzo della Roma”. Presenti come relatori lo scrittore Sandro Bonvissuto, il giornalista del ‘Corriere della Sera’ Luca Valdiserri, Luca Pelosi dell’Archivio Storico AS Roma e lo storico dell’arte Paolo Castellani, per il Comune sono intervenuti i consiglieri comunali Federico Rocca e Lorenzo Marinone e l’evento è stato moderato da Massimiliano Magni, giornalista e speaker di Radio Romanista.

L’ex allenatore giallorosso, ora presidente dell’Ostiamare, è intervenuto nel corso della presentazione: “Dire cosa è per me la Roma è quasi banale, se devo provarci mi viene da dire che è un bel momento, in cui siamo tutti membri uguali di una grande famiglia: ognuno può viverla a modo suo, chi tifandola, chi dedicandole una carriera, e chi scrivendo un libro come questo”.

“Per dire cosa sia la Roma per me non esiste una parola, andremmo nel banale, per ognuno di noi è parte costante della nostra vita, della sfera emotiva e per me anche lavorativa – ha continuato -. Ci sono piazze simili alla nostra in questa visceralità, per noi è qualcosa talmente grande da scrivere un libro, gridarlo allo stadio, fare uno stendardo se non arrivi con la voce o gare il giornale. C’è un momento in cui non ci sono più classi sociali siamo tutti uguali nella stessa famiglia. Trovo bello che vengano fatti romanzi, in questo hai preso una bella mia foto, a parte me e Francesco i cui anni verranno trasmessi su Youtube, c’è una parte di Roma forse ancora più importante che in assenza di materiale su Internet va tramandato”.

“Quando ti sei sentito più Romanista? Non lo so, è una cosa che viene da sé. Il bacio alla maglia nonostante io ci tenessi è diventato inflazionato, ci sono altri vari momenti che mi hanno attaccato alla Roma. Il più recente, ho la moglie americana e i figli più americani che romani, e quando sono diventato allenatore della Roma mio figlio ha iniziato a seguire il calcio, l’ho visto orgoglioso e ho capito che stavo iniziando a trasmettergli quello che per noi è la Roma. Spero che rimanga per il futuro a prescindere da dove lavorerò. Ho provato a chiamare mio figlio Agostino, ma non era il turno mio: Di Bartolomei era un riferimento, per tutto ciò che non viene raccontato e che abbiamo la fortuna di sapere. Noi da dentro sappiamo chi è vero e chi no, per me contano i racconti di chi Ago l’ha vissuto. Nonostante io non l’abbia vissuto mi ha fatto sempre pensare che sarebbe stato grandioso conoscerlo – ha aggiunto -. Ho dovuto correre per venire qui, mi sono un po’ sopravvalutato e ho sudato. Sapevo da subito di venire qui, ho voluto tenere Tonino sulle spine. Tonino è una brava persona, un bravo scrittore e soprattutto un grandissimo Romanista. Una persona che merita, a volte io non vado a questi eventi ma penso che Tonino lo meriti, una volta ogni 16 anni. Era un po’ che volevo vedere il derby allo stadio, lo facevo da raccattapalle però un po’ mi sarebbe piaciuto che fosse rimasta una cosa tra me e i miei amici, un po’ era una questione di ordine pubblico. Un’idea partorita da due-tre giorni da una battuta di Mastandrea, io mi sono imbacuccato e ho sofferto il caldo più atroce della mia vita. Abbiamo fatto uscire solo un pezzetto di quella serata ma abbiamo il video di quando entro allo stadio o di altri momenti, non li abbiamo condivisi perché è morto Bryant e non era carina. Uno di quei momenti in cui siamo tutti uguali”.