RANIERI: “Ho cercato di riportare autostima. La presenza di Dybala aiuta. Mi aspetto una Juve determinata e verticale” (VIDEO)

DAZN – In vista della sfida con la Juventus, in programma domenica sera allo Stadio Olimpico, Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni della piattaforma sportiva. “È una partita importante, sia i tifosi della Roma sia quelli della Juventus sentono moltissimo questo tipo della partita – le dichiarazioni del tecnico giallorosso -. Credo che l’importante sia che i nostri tifosi siano orgogliosi della partita che andremo a fare. Lo dico, il risultato è importante ma fino a un certo punto: è importante uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto”.

Un ricordo di Roma-Juventus?
“È difficile, ho poca memoria. Posso ricordare le partite con Nicolè, Sivori con i calzettoni giù che dribblava o Manfredini, Losi, Cudicini, sono ricordi dei nomi più che della partita in sé”.

I giocatori continuano a dire che ha portato tranquillità, in cosa si traduce il concetto?
“Rimettere le cose un po’ in ordine dando la giusta importanza alle cose importanti, cercare di essere squadra e non è facile. Quando ci sono buonissimi giocatori si potrebbe uscire fuori tema. Il calcio è uno sport di squadra, sembra stupido dirlo e ricordarlo ma è la verità: uno da solo non riesce a fare nulla, con l’aiuto dei compagni si possono fare buone cose. Ho cercato di riportare autostima nei ragazzi, quando cerchi di vincere e cominci a perdere o pareggiare perdi la sicurezza. Ho cercato di riportare sicurezza, voglia di fare e di lottare, sono tante piccole cose che tutte insieme portano ai risultati che la Roma sta facendo”.

Questa narrazione non rischia di mettere in secondo piano il lavoro sul campo?
“Lei mi ha chiesto cosa ho portato e io le ho detto questo aspetto psicologico. Il campo lo vedono tutti. Ho parlato di una cosa che non si può vedere ma che i ragazzi sentono, tutti vedete e analizzate quello che facciamo sul campo”.

Quanto è importante nel calcio sorridere?
“Credo che ognuno debba essere se stesso, non puoi sorridere se dentro sei arrabbiato. Mi si legge in faccia quello che sono, non so fingere per cui se mi arrabbio lo vedono subito tutti e così se sono sereno e sorridente. Ognuno deve essere se stesso, quando sei davanti a 25 giocatori non puoi fingere perché i giocatori se ne accorgono subito. È meglio essere chiari, leali e coerenti, è difficile perché chi gioca pensa sempre che ‘non mi vede, sto meglio’. Ogni giocatore si sente sempre partecipe ma ogni allenatore sa se un giocatore è in piena forma o no, se in quella partita va bene lui o se è meglio un altro. Ogni giocatore ha una caratteristica ed è importante che tutte queste caratteristiche diventino una squadra”.

In questi giorni a Trigoria c’è Dybala, quanto e come la sua presenza può aiutare i suoi compagni nel finale di stagione?
“Aiuta, è sorridente perché sa che è successo l’infortunio ma sta già pensando al recupero. È importante perché vedi che è attaccato a noi e ai compagni, cerca di trasmettere la sua positività”.

Quanto cambia la Roma senza Saelemaekers domenica?
“Ogni giocatore apporta il suo però ho diversi buonissimi giocatori che possono portare le loro qualità”.

Che Juventus ha visto col Genoa e che Juventus si aspetta all’Olimpico?
“Mi aspetto una squadra di Tudor, un allenatore che vuole subito andare dalla parte opposta come me. Amiamo andare in verticale e non tanto il palleggio, ci piace dare emozioni al pubblico. Mi aspetto una Juventus determinata e verticale”.

Milan-Fiorentina, Atalanta-Lazio, Bologna-Napoli e Roma-Juventus: è il weekend dopo il quale si inizia a vedere la classifica?
“Non lo so, credo e spero che fino all’ultimo sia un campionato avvincente. Lo è stato fino ad ora, nessuno si sta portando lo scudetto da casa o la Champions o l’Europa League o la Conference. Anche dietro c’è una bella lotta per la salvezza. Credo sia un bel campionato”.

Serviva un campionato così come spot?
“Credo che lo spot per il campionato italiano sia dentro di noi, siamo tifosi e abbiamo bisogno del calcio. Per andare come spot internazionale abbiamo bisogno di più squadre in Europa e che facciano bene come facevano una volta”.

Calciomercato Roma, addio Misitano: ha firmato con l’Atalanta U23

Giulio Misitano saluta la Roma. Secondo le informazioni del portale dell’esperto di calciomercato, l’attaccante classe 2005 della Roma Primavera si trasferisce all’Atalanta U23: il centravanti, ora alle prese con il recupero da un infortunio, ha già firmato il contratto che lo legherà al club nerazzurro e giocherà in Serie C nel girone A.

(lacasadic.com)

VAI ALLA NEWS ORIGINALE

Everton, il Friedkin Group sul nuovo stadio: “Sarà un punto di svolta” (VIDEO)

Su Instagram il Friedkin Group condivide un video del nuovo stadio dell’Everton, club di Premier League acquistato dai proprietari della Roma, ed esalta il progetto: “Noi di Friedkin Group siamo guidati dalla passione per creare un impatto globale duraturo. Nel 2024, abbiamo acquisito con orgoglio l’Everton, segnando l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo. Il nuovo stadio di Bramley-Moore Dock non riguarda solo il calcio, ma anche il futuro di Liverpool. Questa sede di livello mondiale sarà un punto di svolta, portando oltre 15.000 posti di lavoro in città e accogliendo circa 1,4 milioni di tifosi ogni anno”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da The Friedkin Group (@friedkingroup)

Stadio Flaminio: ‘no’ della Giunta al pubblico interesse per il progetto di Roma Nuoto

Novità per quanto riguarda lo Stadio Flaminio: il Comune di Roma pubblica una nota ufficiale in cui comunica “il mancato riconoscimento del pubblico interesse per il progetto di fattibilità sullo Stadio Flaminio presentato da Costruzioni Civili e Commerciali S.p.A., in qualità di mandataria del R.T.I. costituito con la Rubner Holzbau S.r.l. e la S.S.D. Roma Nuoto a.r.l.”. Di seguito il comunicato:

Con una delibera votata all’unanimità dalla Giunta, Roma Capitale ha approvato il mancato riconoscimento del pubblico interesse per il progetto di fattibilità sullo Stadio Flaminio presentato da Costruzioni Civili e Commerciali S.p.A., in qualità di mandataria del R.T.I. costituito con la Rubner Holzbau S.r.l. e la S.S.D. Roma Nuoto a.r.l.

Tra le considerazioni a fondamento della delibera di Giunta si legge: “La proposta non restituisce alla città la funzione primaria per la quale la struttura è stata progettata, quella di Stadio; non valorizza la vocazione di ‘grande impianto sportivo’ in grado di ospitare manifestazioni sportive nazionali e internazionali; depotenzia le potenzialità dello stadio quale polo attrattore culturale”.

Inoltre: “La proposta depotenzia le funzionalità dello Stadio in virtù della riduzione del numero dei posti, dai 42 mila originari a 7500, e dell’introduzione di funzioni di carattere commerciale” con una rete “costituita da una struttura di vendita di 2.500 metri quadrati ed altre aree di vendita”.

Da grande stadio d’interesse nazionale, il Flaminio sarebbe stato trasformato in “un impianto polifunzionale” con una “pluridisciplinarità delle attività sportive previste, le quali, peraltro non arricchiscono l’offerta sportiva del quadrante territoriale di riferimento”, uno dei più forniti di Roma in termini di strutture e servizi per lo sport: una preziosa eredità delle Olimpiadi del 1960.

(comune.roma.it)

VAI ALLA NOTA UFFICIALE

BALDANZI: “Non mi sento un vice Dybala. Dobbiamo cercare di non far rimpiangere la sua assenza”

ILTEMPO.IT – A pochi giorni da Roma-Juventus, in programma domenica sera allo Stadio Olimpico, Tommaso Baldanzi si racconta al quotidiano romano. Un’anticipazione dell’intervista al giallorosso che uscirà domani: “Non mi sento un vice Dybala, mi sento Baldanzi e ogni giorno cerco di migliorarmi. Prima che si facesse male abbiamo giocato alcune partite insieme e con lui mi sono trovato benissimo. Ora che non c’è dobbiamo cercare di non far rimpiangere la sua assenza. Mi sento pronto, ma tutti dobbiamo fare di più”.

VAI ALLA NEWS ORIGINALE

VIDEO – Regalo speciale per De Gregori dalla Roma: maglia giallorossa autografata per i 74 anni

Un regalo speciale per il compleanno di Francesco De Gregori, che domani compirà 74 anni. Claudio Ranieri e tutti i giocatori hanno inviato al cantautore romano e romanista la maglia giallorossa autografata da tutti i calciatori e un biglietto. De Gregori, visibilmente sorridente, ha ringraziato tutti per la sorpresa. Rai Radio 2 ha pubblicato il video sottolineando anche il ruolo di Francesca Viola.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da rairadio2 (@rairadio2)

Calciomercato Roma, dall’Argentina: piace Facundo Medina del Lens

Un nuovo nome da seguire sul mercato arriva dall’Argentina. Secondo il giornalista Uriel Iugt di ‘Mercado de Pases’, la Roma ha mostrato interesse per Facundo Medina per rinforzare il reparto arretrato. Il difensore centrale argentino, classe 1999, ha un contratto fino al 2028 con il Lens e, stando alle informazioni, sarebbe pronto ad ascoltare offerte per una partenza già nella prossima sessione di calciomercato.

L’ozio e il vizio

LR24 (AUGUSTO CIARDI) – La mossa spiazzante alla Friedkin potrebbe per paradosso essere addirittura l’annuncio in stile hollywoodiano di Ancelotti. Ma oggi non è come ieri, quando annunciarono Mourinho, perché all’epoca Mourinho non si stava giocando tutto come ora l’allenatore del Real Madrid. E oggi più di ieri le difficoltà della Roma dettate dalla linea di Nyon sono molto più evidenti rispetto al 2021.

Attenzione però a non sottovalutare un aspetto. Nella città in cui persino Ranieri, uno che bada al sodo, disorienta i partecipanti al Fantaformazione che alla vigilia delle partite si prodigano per azzeccare l’undici titolare, come si possono ostentare certezze su nomi da aggiungere o da depennare, i cui destini dipendono dal presidente? Come si arriva a dire “questo non verrà mai” “quest’altro non è mai stato chiamato”? Spesso la rischiosa perentorietà è causata dalla fretta di fare prevalere presunte logiche che nella Roma da cinque anni vanno sistematicamente a ramengo. Soprattutto dopo la conferenza stampa della settimana scorsa, che sembrava avesse tolto dubbi e invece ha aggiunto nomi, perché avendo detto Ranieri che i nomi fatti fino a quel momento andavano tutti esclusi, si è raschiato il fondo del barile cercando di rifare la griglia di partenza coi meno nominati, aggiungendo poi dettagli più o meno realistici per avvalorare le fresche candidature.

Prima della conferenza stampa, in molti davanti in chiusura la trattativa per Gasperini. Post parole di Ranieri, gli stessi che erano certi dell’atalantino, invece che svelare retroscena su come fossero arrivati all’atalantino, si sono prodigati per smentire l’arrivo di Allegri. Strani incastri. Per un weekend nonsense, in cui lo sport preferito nazionale è stato l’annuncio al contrario, al grido “Allegri non verrà”. Questo vizio della perentorietà che trasforma informazioni in sentenze, non è semplice da togliere. Al punto che ora in molti tornano a parlare di Allegri. Spesso perché l’ozio è il padrone dei vizi, e l’ozio notoriamente impigrisce, il fisico e le menti.

Quattro anni fa dicevi Mourinho e via di luoghi comuni, per spiegarti i motivi che non lo avrebbero mai condotto a Roma. E via con la Roma di Sarri, coi campetti in cui scrivere titolari e riserve e staff tecnico. Mancava solo l’indirizzo di dove avrebbe alloggiato. Sappiamo come è andata a finire. Chi diceva Mourinho era forte delle notizie che aveva, ma usava cautela. Chi non aveva notizie ostentava certezze, che si sono schiantate con un modo di ragionare, quello di Friedkin, che più passa il tempo e più non si riesce non a comprendere, ma ad accettare.

Da Mourinho in e poi out a De Rossi out, passando per l’addio della Souloukou, ogni volta che c’è una notizia forte sulla Roma, si rimane tutti con un palmo di naso. Basterebbe questo recente storico per evitare persino di depennare il nome di Ancelotti, figuriamoci quello di Allegri. E addirittura quello di Gasperini. Si prende atto delle smentite di Ranieri, ma non ci si deve fermare alle smentite di Ranieri.

Per Allegri mancherebbe l’ok definitivo del presidente, gli ambienti di mercato che contano, e non quelli improvvisati, vanno in questa direzione, da due mesi, da quando ci sarebbe stato il primo punto di contatto. Primo e non ultimo. L’allenatore livornese oggi considera la Roma più stimolante del Milan. Ma questo varrebbe anche per Conte qualora lasciasse Napoli, per Mancini che già a novembre sarebbe arrivato a piedi, e per Sarri. Manco a dirlo per Pioli, che col Milan ha chiuso e a cui oggi non dispiace che il suo nome torni a circolare perché potrebbe essere ai titoli di coda la sua esperienza d’oro in Arabia. Per Gasperini sarebbe mancata l’intesa sui piani tecnici. Usiamo il condizionale, perché non ci sentiamo così importanti per dire questo sì questo no ostentando certezze, o di smentire in modo quasi sprezzante le informazioni altrui.

Perché sarebbe utile anche quest’anno provare umilmente a prendere atto del modo di ragionare degli americani, che nella stragrande maggioranza dei casi col calcio c’entrano come i cavoli a merenda, ma finché nel calcio opereranno non possono essere considerati un optional da sacrificare sull’altare delle certezze che proprietà passate e vecchi dirigenti concedevano a chi si prodiga per comporre i mosaici.

In the box – @augustociardi75

Milan, Abraham: “Non conosco il mio futuro, restare qui non dipende solo da me”

Dopo la sfida di Coppa Italia tra MilanInter, valida per la semifinale d’andata e terminata 1-1, Tammy Abraham ha parlato in conferenza stampa. L’attaccante, ieri in gol e in prestito al Milan dalla Roma, ha commentato anche il suo futuro: “Ci sono sempre alti e bassi. Io avrei voluto segnare di più. Ma la stagione non è finita. Ci sono undici partite per cui lottare. Non conosco il mio futuro ora. Il Milan è un grandissimo club, molto appassionato. Voglio lottare fino alla fine per questo club. Restare non dipende solo da me”.

Roma-Fiorentina: sarà la giornata speciale dedicata al Fan Day

In occasione di Roma-Fiorentina il club ha organizzato la terza edizione del Fan Day, il giorno dedicato ai tifosi. Di seguito la nota della società giallorossa:

È stata stabilita la partita in cui il Club organizzerà la terza edizione del Fan Day, la giornata speciale dove il protagonista è il tifoso.

Inizia il countdown per il Fan Day, la giornata speciale che il Club ha istituito nel 2023 dove il protagonista indiscusso è il tifoso romanista.

Tante le iniziative in programma, molte delle quali saranno svelate direttamente allo Stadio Olimpico in occasione di Roma-Fiorentina (biglietti in vendita nei prossimi giorni), la partita in cui – avviandoci al termine della stagione – tutto sarà declinato per ringraziare chi non ha mai lasciato sola la squadra, sostenendola con amore, fede incondizionata e passione.

“Mai Soli Mai” è il claim che accompagnerà il tifoso verso il Fan Day 2025.

La prima delle iniziative in programma consentirà di essere protagonista della canzone di Marco Conidi trasmessa dopo la lettura delle formazioni, inviando un video sulla pagina dedicata. Scopri come fare!

(asroma.com)

VAI AL COMUNICATO UFFICIALE