Sabatini: “Bielsa? Il mio più grande rammarico è non averlo portato alla Roma” (VIDEO)

VIVA EL FUTBOL – Al canale sportivo in onda su Twitch è intervenuto l’ex direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, e ha svelato un retroscena su Marcelo Bielsa e il club giallorosso. “Volevo portarlo e ho fatto un errore inconcepibile, ho avuto paura e sono stato un pavido. È la persona più spettacolare e più educata che ho conosciuto nel calcio, e anche fuori dal calcio. Un signore nato. Tanto che c’è uno stadio intitolato a lui da vivo, non c’è nessuno che da vivo abbia uno stadio intitolato. È una persona e un allenatore speciale”, ha detto.

“Ero andato a Madrid a parlare con lui della Roma, per la Roma. Si è fatto trovare con la piantina di Trigoria, voleva cambiare tutta l’impostazione di Trigoria. Voleva colorare tutte le pareti perché mi diceva che la squadra doveva assorbire il calore e l’appartenenza. Conosceva tutta la Primavera e le caratteristiche dei giocatori dei giocatori. Un fenomeno vero – ha raccontato -. Io non ho avuto il coraggio, ci eravamo messi d’accordo e tutto, ma all’ultimo tuffo mi son c****o sotto. Sai perché? Trigoria è troppo incasinata e corrotta, e lo dico non in senso offensivo, ma corrotta nel modo di interpretare la vita, è problematica. Porto uno come lui me lo impallinano dopo dieci giorni perché è troppo legato al lavoro e alle cose. E lo chiamano El loco non perché sia pazzo ma per il lavoro, lavora 26 ore al giorno. È il mio più grande rammarico”.

Falsini: “Mi fa sorridere sentir dire che in Italia non ci sono talenti. A Roma mi sono tolto tante soddisfazioni”

RETESPORT – L’ex allenatore della Roma Under 16 e della Roma Primavera, Gianluca Falsini, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica e ha parlato anche della sua esperienza in giallorosso. Le sue dichiarazioni:

Italia? 
“La cosa che mi fa più sorridere è sentir dire che in Italia non ci sono i talenti. Ci sono ma devono fare un percorso che all’estero riescono intraprende invece qua no, questa è la verità. Una cosa è certa Yamal non te lo dà il lavoro ma il dio del calcio ma sugli altri bisogna lavorarci. Pio Esposito è un esempio: ha fatto un percorso corretto, è un ragazzo con la mentalità giusta dopo 2 anni di Serie B a lo Spezia ora gioca in Nazionale. Da anni non avevamo un centravanti con le sue caratteristiche, infatti, è stato subito buttato dentro. Bisognerebbe scavare a fondo, anche il nostro sistema scolastico non aiuta. Si dice che sono cambiate le generazioni e che non si gioca più per strada ma solo qui in Italia?! Ora aspettiamo di non qualificarci ai prossimi Mondiali per attaccare l’unica figura ancora protetta che sono i dirigenti. In Italia non sono preparati, c’è gente come Marotta, che ho avuto la fortuna di conoscere, a cui si chiede di continuare perché c’è una penuria incredibile di persone come lui. La nostra fine è stato il Mondiale del 2006 perché abbiamo pensato di avere un sistema corretto quando non era così. L’Europeo è stato vinto ma il miglior giocatore è stato Donnarumma e questo ci avrebbe dovuto far riflettere. La Germania cambiò il proprio sistema quando fu eliminata ai quarti di finale mentre In Italia non ci si qualifica ai Mondiali e si modifica poco e nulla“.

Alzare l’età in Primavera? 
“Errore clamoroso. Qual è il progetto sui ragazzi? A 20 anni all’estero hanno già dei campionati alle spalle. In Italia mi vien da ridere quando ascolto che non nascono i talenti”.

Esperienza alla Roma, al netto dell’epilogo con il club. 
A parte i 3 scudetti vinti consecutivi, l’anno scorso abbiamo battuto il record di punti in Primavera: questo per racchiudere quanto fatto con i ragazzi. Alessandro Di Nunzio lo mettevo davanti la difesa quando c’era Romano, invece, lo schieravo mezzala anche se pensavo che non fosse il suo ruolo ideale. Quest’anno, invece, sta facendo un ottimo campionato e questo mi insegna che avevo sbagliato e che avrebbe potuto giocare anche lì. Con me Di Nunzio ha fatto 3 anni ma pensate che non giovi di aver disputato tanti minuti in un’altra posizione? Ora è più completo. Questo è un progetto, anche se sono il primo a dire: come mai non l’ho schierato subito da mezzala?! A Roma mi sono tolto una marea di soddisfazioni. Coletta ha giocato in una marea di ruoli e ora è al Benfica e non sta facendo malissimo… Questo è un progetto dietro a un calciatore. Sabatini diceva sempre: ‘Noi dobbiamo costruire una Roma con 11 romani’. Il nostro comune ha lo stesso numero di abitanti dell’Olanda per cui dobbiamo fare la stessa cosa. In città c’è il talento, c’è ancora il calcio di strada, cosa che in altre parti è difficile trovare e questo è già un grandissimo vantaggio. Sarebbe bello avere un progetto individuale su ogni giocatore. Se mi compri Arena dal Pescara a un milione e fa la Primavera devi cercare di programmargli un futuro o in prima squadra o un percorso alla Pio Esposito. Deve esserci un progetto personale su ogni singolo calciatore, se si vuole fare il settore giovanile in un certo modo“.

Mai senza Koné: il romanista è l’unico centrocampista con il minutaggio al massimo in Serie A. Solo Xhaka come lui tra le top 4 dei primi 5 campionati europei

LAROMA24.IT – Alla terza sosta della stagione, il bilancio degli insostituibili si è ridotto a 24 giocatori in Serie A. Tra quelli che non hanno perso neanche un minuto dei 990, più recuperi, disputati finora nel campionato italiano, ci sono 11 portieri e 12 difensori. Oltre a un solo centrocampista: Manu Koné. Il francese arrivato alla Roma nell’estate del 2024 è infatti l’unico, dalla metà campo in su, ad aver giocato tutti i minuti fin qui della Serie A. Kalulu e Di Lorenzo, oltre a Gabbia nel Milan senza coppe, gli unici calciatori di movimento delle “big” ad avere un minutaggio massimo finora, escludendo i portieri, tra cui il romanista Svilar.

La cerniera con Cristante, sempre titolare ma sostituito in tre occasioni, rappresenta una delle fondamenta su cui Gasperini sta costruendo la sua Roma. Se l’ex centrocampista dell’Atalanta è tornato anche a ricoprire compiti più offensivi, d’assalto, Koné ha sempre agito nella coppia di mediani fin qui. Il riposo è arrivato principalmente in Europa per il classe 2001 e nazionale francese: nelle prime 4 gare della fase a campionato, Koné non ha mai giocato tutti i 90 minuti. Subentrato con Lille e Rangers, è stato sostituito nella ripresa e all’intervallo nelle altre due sfide contro Nizza e Viktoria Plzen.

Allargando lo sguardo all’Europa, il record di Koné viene eguagliato da altri 14 giocatori, centrocampisti o esterni offensivi, capaci di giocare fin qui tutti i minuti a disposizione. Tra questi, però, soltanto uno gioca in una squadra di alta classifica (considerando le prime 4 posizioni), nei principali campionati europei: si tratta di Granit Xhaka che fin qui ha fatto il pieno di minuti col Sunderland, attualmente 4° in Premier League. Gli altri, tra centrocampisti come Szoboszlai, Sano del Mainz in Bundesliga o Maxime Lopez (sì, quel Maxime Lopez…) ora capitano al Paris FC, sono stati sempre presenti ma in squadra che non sono ai vertici del proprio campionato. Nell’elenco figurano anche Semenyo del Bournemouth, Bowen del West Ham o Issa Soumaré del Le Havre che hanno il massimo dei minuti giocati addirittura da esterni offensivi.

TUTTI I CALCIATORI AL 100% DI MINUTI GIOCATI IN CAMPIONATO (ESCLUSI PORTIERI E DIFENSORI):

Serie A: Koné.

Premier League: Xhaka, Garner, Bowen, Anderson, Semenyo, Szoboszlai.

Bundesliga: Sano, Eggestein, Kaminski, Remberg.

Liga: Milla, Febas.

Ligue1: Maxime Lopez, Soumaré.

LR24

Brasile-Tunisia 1-1: Wesley in campo per 45′

Anche il Brasile di Carlo Ancelotti è impegnato in serata: la Nazionale guidata dall’ex tecnico del Real Madrid, tra le altre, affronta in amichevole la Tunisia al Decathlon Stadium in Francia. Per l’occasione Ancelotti ha puntato anche sul romanista Wesley, che figurava tra gli 11 titolari ed è rimasto in campo per un tempo: decisivo un suo errore per il momentaneo gol del vantaggio dei tunisini. Il match è terminato 1-1.

Spagna-Turchia 2-2: Celik in campo 90′ (FOTO)

Match di alto livello per la Turchia di Vincenzo Montella. La Nazionale guidata dall’ex attaccante giallorosso ha affrontato la Spagna nella gara valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali e il match è terminato 2-2. Il laterale della Roma Zeki Celik è stato schierato nell’11 titolare.

Marocco-Uganda 4-0: 90′ in campo e un gol per El Aynaoui. E il papà sorride in tribuna (VIDEO)

Ultimi impegni anche per i giallorossi con le rispettive Nazionali. Questa sera è sceso in campo anche il Marocco di El Aynaoui che in casa ha affrontato l’Uganda nel match amichevole: tra gli 11 scelti dal ct Regragui figura anche il centrocampista della Roma.

In avvio subito in gol il centrocampista giallorosso: grande inserimento di El Aynaoui in area che riceve il cross di un compagno da sinistra e col destro porta in vantaggio il Marocco. In tribuna il papà Younes, ex tennista, sorride inquadrato dalle telecamere.

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Uefa, Michele Uva: “I nuovi stadi devono essere agili, tutto cambia”

“Questo stadio è nato quasi 15 anni fa però hai la percezione di uno stadio bello, moderno e funzionale. Quando si progetta un nuovo stadio la sostenibilità va bene però deve anche essere flessibile, perché comunque tutto cambia, anche l’aspettativa del tifoso, della società, degli sponsor cambia ed evolve. La cosa fondamentale su cui noi stiamo puntando con tutte le società che stanno aprendo i nuovi stadi è di essere agili, non fare strutture chiuse ma strutture dove è possibile aumentare la capienza ma anche flessibilità in termini degli spazi”. Lo ha detto Michele Uva, Director of Football & Social Responsibility dell’Uefa, durante il Social Football Summit in corso all’Allianz Stadium di Torino, spiegando che “una volta c’erano gli sky box, adesso l’evoluzione è quello di avere grandi aree, perche gli eventi sportivi diventano anche un B2B. Uno stadio deve essere fatto assolutamente agile”.

U21, Montenegro-Italia 1-4: poker in rimonta per gli azzurrini, Pisilli ancora in gol

Vince l’Italia Under 21. Gli azzurrini di Silvio Baldini battono 4-1 il Montenegro nel match valido per le qualificazioni all’Europeo di categoria. Anche oggi il romanista Niccolò Pisilli, protagonista dell’ultima sfida con un grandissimo gol, è sceso in campo titolare.

Al 37′ i padroni di casa vanno in vantaggio grazie alla rete di Mrvaljevic, ma al 42′ ancora Pisilli trascina i compagni e sigla il gol del pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa l’Italia ribalta prima con la rete di Dagasso al 60′ e poi aumenta il distacco con il 3-1 siglato da Camarda. Al 74′ arriva anche il poker dei ragazzi di Baldini con la rete di Fini.

Lazio: presentata la nuova aquila. Ma Bernabé tuona: “Quella nella foto è Olimpia” (VIDEO)

Lazio ancora alle prese con l’aquila e l’ex falconiere biancoceleste Juan Bernabé. Oggi su X il club di Lotito ha presentato la nuova aquila (senza nome) mostrando anche una foto. Ma in serata lo spagnolo ha pubblicato un video su Instagram dicendo che l’aquila nello scatto è Olimpia. “L’aquila che appare in tutte le foto sui social media relative alla nuova aquila è Olimpia – scrive -. Le cose stanno andando di male in peggio, come chi prendendo in giro. Abbracci”.