IL PUNTO DELLA DOMENICA – POLVEROSI: “Se sbagli il primo tempo contro l’Inter diventa difficile sistemare le cose” – CARMELLINI: “Gasp se ne faccia una ragione: o Dybala o Soulé”

La Roma perde il big match contro l’Inter e cade 0-1 allo Stadio Olimpico a causa della rete realizzata da Ange-Yoan Bonny al minuto 6 su un grave errore di posizionamento della difesa giallorossa. “Questa sconfitta non deve certo essere motivo di dramma o di depressione – il commento di Arrigo Sacchi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport -. La strada intrapresa è quella giusta”. Alberto Polverosi del Corriere dello Sport parla della prestazione a metà dei giallorossi: “La Roma avrebbe meritato almeno il pareggio. Solo che ha sbagliato il primo tempo e se fai una concessione del genere all’Inter, poi diventa complicato sistemare le cose”. Tiziano Carmellini de Il Tempo, invece, parla dell’incompatibilità tra Paulo Dybala e Matias Soulé: “Gasp se ne faccia una ragione: o uno, o l’altro… almeno fin quando la Roma gioca così”.


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


A. SACCHI – LA GAZZETTA DELLO SPORT

Rivoluzione! Perdono le prime in classifica, Napoli e Roma, e lassù in vetta, adesso, c’è una mischia pazzesca. A quota 15 punti l’Inter, che ha sbancato l’Olimpico, aggancia la vetta, e
oggi la Juve, vincendo a Como (cosa tutt’altro che semplice, per la verità), può aggiungersi al terzetto, mentre il Milan, se supera la Fiorentina a San Siro, può addirittura balzare in testa. […] La Roma avrebbe potuto pareggiare, ne ha avuto le occasioni e forse è stata un po’ sfortunata, ma pure i nerazzurri hanno creato pericoli ai giallorossi e sono andati vicino al raddoppio. […] Per i giallorossi, che sono al primo campionato con Gasperini, questa sconfitta non deve certo essere motivo di dramma o di depressione. C’è molto da lavorare, ma questo si sa, e a Gasperini non mancherà la volontà per mettere sotto torchio i suoi ragazzi. In pochi mesi ha già costruito una squadra che sta li davanti in classifica, che conosce i principi di gioco, e dunque bisogna essere soddisfatti di ciò che finora si è raggiunto. L’importante è non fermarsi e non abbattersi. La strada intrapresa è quella giusta.


A. POLVEROSI – CORRIERE DELLO SPORT

[…] Non c’è ancora una squadra-guida, ruolo da accreditare a Napoli e Inter, non alla Roma che però ieri sera avrebbe meritato almeno il pareggio. Solo che ha sbagliato il primo tempo e se fai una concessione del genere all’Inter, poi diventa complicato sistemare le cose.
Nell’altro tempo, il secondo, la squadra di Gasperini ha ribaltato il senso della partita, giocando con qualità e rabbia, e ha messo in seria difficoltà i nerazzurri. […] Si può mai pensare che la miglior difesa del campionato prenda un gol come l’ha preso la Roma? Un gol che può incassare una difesa allegra e leggera, con un tentativo scriteriato di fuorigioco su lancio a palla scoperta, con un marcatore come N’Dicka che abbandona Bonny alla sua corsa in prateria e con un portiere come Svilar che si fa infilare sul suo palo. Mah. Troppe cose non tornavano in quei primi 45 minuti della Roma, a cominciare dalla posizione del martoriato N’Dicka spostato sul centrodestra. E non tornava nemmeno la scelta dell’attacco tascabile, con Dybala centravanti per modo di dire. […] L’energia dell’Inter si è esaurita dopo 45 minuti e quando calano il ritmo, l’intensità e l’aggressività, affiora la tecnica degli artisti. Per mezz’ora, Dybala ha imperversato mentre la Roma stava creando un’occasione dietro l’altra. […] In quei 45′ è stata una bella Roma, con una gran voglia di riprendere la partita e lo avrebbe meritato.


G. D’UBALDO – CORRIERE DELLO SPORT

La Roma ha perso la sfida scudetto contro l’Inter, ma ha dimostrato di poter competere con le grandi. La prova del secondo tempo fa pensare che questa squadra può giocarsela per conquistare un posto per la Champions, pur con i limiti ancora evidenti dell’attacco, dove Dybala ha fatto vedere le cose migliori. […] La Roma ha perso il primo vero scontro diretto, pur restando in testa, almeno fino a oggi, ma ha dimostrato di poter competere per il vertice. La reazione della ripresa e la veemenza con la quale ha cercato il pareggio hanno entusiasmato il pubblico dell’Olimpico, che ha incitato la squadra fino alla fine e l’ha applaudita all’uscita dal campo. […] Il gol resta un problema per questa squadra, che sul piano del gioco ha retto il confronto con un avversario come l’Inter. Non ha mai mollato, non si è disunita dopo una grave indecisione della ripresa, ha gestito la fase di difficoltà, ha accusato il colpo, ma ha saputo reagire. […] Da questa sconfitta la squadra di Gasperini non esce ridimensionata. […]


T. CARMELLINI – IL TEMPO

La Roma esce sconfitta dall’Olimpico contro l’Inter di Chivu, ma non ridimensionata. […] Il bilancio giallorosso, nonostante il ko, non è del tutto negativo: anzi. Un errore dopo sei minuti è troppo poco per arrendersi, perché le cose viste ieri sera all’Olimpico fanno ben sperare per il futuro. La Roma gioca alla pari contro una squadra costruita per lottare in Champions e insidiare il Napoli nella corsa scudetto. […] Nella ripresa la Roma non solo è rimasta in partita ma ha giocato assolutamente all’altezza dell’Inter divorandosi almeno tre volte il gol del pareggio senza correre grandi rischi in difesa. Insomma una prestazione complessiva che lascia ancor più l’amaro in bocca ma che può essere letta anche in chiave positiva. La squadra di Gasperini cresce tra buoni segnali e cose un po’ meno belle: di certo l’operazione Dybala-Soulé non paga nemmeno questa volta e forse il tecnico, che pur ci riprova una volta ancora, si dovrebbe rassegnare all’evidenza. Gasp se ne faccia una ragione: o uno, o l’altro… almeno fin quando la Roma gioca così. […]

Nesta: il derby, la Champions e l’amicizia fraterna con Totti

[…] E’ un Alessandro Nesta inedito quello che si è raccontato al microfono di Gianluca Gazzoli, nella trasmissione Basement su YouTube. […] “Quando la Roma mi voleva prendere mio padre disse di no e mi portò a fare un provino con la Lazio a San Basilio. Eravamo centinaia, presero solo me e un altro. La mia famiglia impazzi di gioia come se avessi esordito in Serie A, ma avevo solo 7 anni”. […]

Poi i derby “che a Roma si vivono male. Però il rigore che segnai in finale di Champions alla Juve è figlio del 5-1 con tre gol di Montella: mi costrinsero a rimettermi in discussione, ad alzare la posta”. […]

Infine l’amicizia con Totti «che non potevamo ostentare, ma io gli voglio bene. Conosco lui e la sua famiglia da sempre. Lo vedo poco perché sta sempre in giro, ma a Roma pochi giorni fa sono uscito a cena con De Rossi e finalmente non ci ha ca***o nessuno”.

(Il Messaggero)

Nesta: il derby, la Champions e l”amicizia fraterna con Totti

[…] E’ un Alessandro Nesta inedito quello che si è raccontato al microfono di Gianluca Gazzoli, nella trasmissione Basement su YouTube. […] “Quando la Roma mi voleva prendere mio padre disse di no e mi portò a fare un provino con la Lazio a San Basilio. Eravamo centinaia, presero solo me e un altro. La mia famiglia impazzi di gioia come se avessi esordito in Serie A, ma avevo solo 7 anni”. […]

Poi i derby “che a Roma si vivono male. Però il rigore che segnai in finale di Champions alla Juve è figlio del 5-1 con tre gol di Montella: mi costrinsero a rimettermi in discussione, ad alzare la posta”. […]

Infine l’amicizia con Totti «che non potevamo ostentare, ma io gli voglio bene. Conosco lui e la sua famiglia da sempre. Lo vedo poco perché sta sempre in giro, ma a Roma pochi giorni fa sono uscito a cena con De Rossi e finalmente non ci ha ca***o nessuno”.

(Il Messaggero)

Gli agronomi, i pipistrelli e lo stadio della Roma

IL TEMPO (T. CARMELLINI) – E mo basta! Messi a tacere i dubbi sull’edilizia sportiva del prossimo secolo, appagati (o quasi) i malumori dei comitati di quartiere, fatto salvo l’ok
degli animalisti sull’ecosistema-Pietralata, uno spiraglio di luce in fondo al lungo tunnel dello stadio giallorosso si inizia a intravedere.

Quasi tre lustri dopo la prima mossa fatta dall’allora presidente giallorosso James Pallotta, la questione “stadio della Roma” è ancora avvolta da dense nubi di mistero. Naufragata l’ipotesi Tor di Valle, spedizione schiantatasi contro il tetto in eternit di un ex galoppatoio dimenticato dal Signore, l’ipotesi Pietralata era sembrata una manna dal cielo. Una zona al centro del nulla, semi-abbandonata, che si poteva addirittura riqualificare, dove invece nel corso degli anni si è scoperto esistere un vero e proprio ecosistema. Ma mica vorrai insidiare l’esistenza di una specie rara di pipistrello per creare da zero a cento, senza spesa pubblica, uno stadio? Fanno i pullman da tutto il mondo per venire a vedere l’indomito topo volante che a Pietralata fa la bella vita alle spalle della comunità.

Ora, fatto salvo il suo futuro e con l’ok degli “scienziati” agronomi, la partita sembra poter ripartire: sempre che non si venga ad offendere la tellina di fiume orfana della vongola marsicana.

Ma fate sul serio? E poi dice che la burocrazia è il vero male della Città Eterna. No, piuttosto quello che la fa restare ferma, immobile, sempre uguale a se stessa, e la puntualità con la quale i “soliti noti” utilizzano la buona fede dei romani per mandare all’aria ogni cosa che possa avere uno sviluppo o essere un’occasione… e magari creare anche qualche posto di lavoro.

“Stadio, il bosco si può spostare”

Un altro passo avanti verso la realizzazione dello stadio della Roma a Pietralata. Dopo giorni di studio, è stata depositata la relazione di Mauro Uniformi, presidente dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali. […] Il documento riconosce l’esistenza del bosco per un totale di 3,47 ettari, ma lo definisce «di scarso valore vegetazionale e naturalistico in quanto derivante da un ex colti-vo/frutteto».

Come spiega l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, l’eliminazione del bosco «potrà essere compensata con la messa a dimora di piante di maggiore pregio e qualità». […]

(La Repubblica)

Gasp mastica amaro: “La prova c’è stata, ci è mancata la forza nel tiro”

«Sono dispiaciuto, ma sono convinto che faremo bene: ci sono sconfitte che pesano più di certe vittorie e questa è una di quelle». Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, Gian Piero
Gasperini. Una sconfitta determinata soprattutto dall’episodio del gol nerazzurro, nato da una leggerezza di reparto. «Hermoso ha fatto bene ad uscire alto, segue le indicazioni. In quella occasione non dovevamo fare il fuorigioco, soprattutto su Bonny: non era il caso di rischiare, potevamo prenderlo, non era una situazione pericolosa. Ad inizio partita non avevamo preso ancora le misure. […]

Hanno fatto discutere le scelte di formazione, con tanti giocatori spostati di posizione e Dybala falso nove. «A livello di condizione mi dava più certezze, si è allenato bene in questa sosta come Pellegrini e Soulé. Il gol preso ha scompaginato la possibilità di fare un altro tipo di partita. […] Ndicka? Ci sono molti destri che giocano a sinistra, Wesley e Celik hanno disputato un’ottima partita».

(corsera)

Soulé: “Ripartiamo dal secondo tempo. Il gol? Impareremo a segnare di più”

Non è andata come si aspettava. Perché l’Inter, che aveva punito lo scorso anno a San Siro, anche stavolta non sembrava un ostacolo insormontabile. E invece è finita con il connazionale Lautaro che festeggiava e Soulé a masticare amaro.

Partita di difficile lettura quella dell’argentino giallorosso. Perché nel primo tempo la Roma, completamente fuori gara, ha provato ad accendersi proprio puntando sulle accelerazioni di Matias. Che ci ha provato, in un paio di occasioni ha trovato anche il fondo ma quando ha crossato lo ha fatto per nessuno. Il centravanti infatti era in panchina. E quando è entrato, non ha colpito come avrebbe dovuto. […]

«Abbiamo fatto un buon secondo tempo, giocando come probabilmente avremmo dovuto fare anche nei primi quarantacinque minuti. Peccato non essere riusciti a riprendere la partita, ma dobbiamo ripartire proprio da qui, da questa ripresa». […]

«Si è vero, dobbiamo segnare di più. Spesso e volentieri segniamo soltanto una rete, dobbiamo essere più incisivi, creare più azioni, essere più pericolosi anche perché quando abbiamo vinto, lo abbiamo fatto con sofferenza. […] Sono convinto però che lavorando raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo fissati». […]

(Il Messaggero)

Roma-Inter: la moviola dei quotidiani. Massa insufficiente, 47 falli fischiati. Ndicka rischia il secondo giallo

La Roma rallenta la sua corsa e perde 0-1 in casa contro l’Inter nel big match della settima giornata di Serie A a causa della rete realizzata da Ange-Yoan Bonny al minuto 6. Prestazione insufficiente dell’arbitro Davide Massa (media voto 5.58), il quale ha interrotto il gioco in numerose occasioni (ben 47 falli fischiati) senza però commettere gravi errori. Dubbi anche sulla gestione dei cartellini, considerata imperfetta da parte dei quotidiani.


CORRIERE DELLO SPORT – VOTO 5.5

Massa non commette gravi errori, ma in una gara ruvida, piena di contatti fin dall’inizio, non riesce a mantenere un metro lineare. E a volte dà l’impressione di inseguire la partita più che di esserne in controllo. Subito manca l’ammonizione a Calhanoglu per l’intervento su Mancini. L’imprudenza sembrava esserci. […] Al 32’ del primo tempo la rischia anche Acerbi che cade a terra simulando di aver subito un colpo violento da Celik. […] Al 1’ del secondo tempo Ndicka, che era già ammonito, fa un intervento, in ritardo, al limite, su Lautaro Martinez. […] Regolare la rete dello 0-1 dell’Inter. Il VAR ha dovuto controllare la posizione di Bonny sul lancio di Barella. A tenerlo in gioco era Celik.


GAZZETTA DELLO SPORT – VOTO 5

Al 2′ Mancini e Calhanoglu a duello: manata in viso del giallorosso, entrata fallosa del turco ma Massa sorvola su tutto. Bastoni rischia su Celik in area: al limite. […] Al 2′ st, Ndicka (già “giallo”) è da secondo cartellino su Lautaro. […] Fischia troppo e poi posticipa, gestisce, si astiene da sanzioni giuste nei momenti opportuni finendo per rincorrere la partita.


IL MESSAGGERO – VOTO 6

Risparmia due volte il cartellino giallo a Dumfries, prova a far giocare ma non adotta sempre lo stesso metro di giudizio facendo spazientire i giallorossi.


TUTTOSPORT – VOTO 6

Davide Massa riesce a gestire una partita molto tesa, resa tale dall’importanza. Tecnicamente la sfida si conclude con 47 falli fischiati, un numero altissimo che va ben
oltre la media dell’attuale Serie A e che diventa manifesto della grande tensione del match. Per il resto nessun episodio particolarmente notevole nei 90 minuti, se non un fischio errato per apparente tocco di braccio di Acerbi – che viene invece colpito sul gomito, attaccato al corpo – e che porta a un calcio di punizione dal limite per i padroni di casa. Dal punto di vista disciplinare, invece, la gara si rivela piuttosto impegnativa per l’arbitro 44enne, che ha inizialmente una buona gestione rispetto al solito ma che conclude con 7 ammonizioni. […]


IL TEMPO – VOTO 5.5

Il big match è quello dell’Olimpico: Massa tornava a dirigere la Roma dopo la sfida contro il Napoli del novembre 2024. La gara è spezzettata dai moltissimi fischi: alla fine saranno 47, tantissimi. Giusti i gialli per Lautaro (fallo su Wesley) e Ndicka (trattenuta su Bonny). Fa bene l’arbitro a lasciar proseguire sulle schermaglie tra Celik e Acerbi, con quest’ultimo che rifila un colpo veramente leggero sulla schiena dell’interista. Nel finale di tempo, i giallorossi chiedono un giallo a Dumfries (fallo su Mancini). Nella ripresa, Massa sbaglia a concedere una punizione dal limite alla Roma, perché Acerbi impatta il pallone non con il braccio destro, largo, ma col gomito del sinistro, attaccato al corpo. L’arbitro tiene inizialmente alta la soglia dei cartellini, perdonandone alcuni, poi sanziona Ziolkowski (fallo su Esposito), Hermoso (su Mkhitaryan), Sucic (trattenuta su Baldanzi), Baldanzi (fallo su
Zielinski). Corretto il provvedimento per Mkhitaryan per perdita di tempo (si trascina il pallone).


IL ROMANISTA – VOTO 5.5

Massa non raggiunge la sufficienza ma limita i danni. In una partita difficile sul piano dei nervi ma non così scorretta, fischia tantissimo e distribuisce i cartellini in maniera ondivaga. Con una maggiore severità per i romanisti, di conforto le statistiche finali: 29 falli dell’Inter e 3 ammoniti, 18 falli della Roma e 4 ammoniti. […] Poco prima dell’intervallo manca almeno un giallo per Dumfries per le entrate prima su Wesley e poi su Mancini. L’episodio più negativo del primo tempo è forse la simulazione in area di rigore dell’Inter di Acerbi che si accascia per un buffetto di Celik. La ripresa si apre invece con un rischio di Ndicka: entra su Lautaro, prende la palla e gamba, ma Massa ha rimesso in tasca i cartellini. […]

Stadio Pietralata, depositata relazione: “L’area del bosco è di scarso valore”

Nuovo passo avanti per lo stadio della Roma a Pietralata. L’assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi, ha annunciato il deposito della relazione agronomica definitiva. […] Lo studio conferma che oltre 23 dei 27 ettari complessivi non presentano caratteristiche boschive. Solo una parte limitata, pari a 3,47 ettari, è classificata come area boscata, ma di scarso valore vegetale e naturalistico, e sarà oggetto di un “imboschimento compensativo”. […]

(corsera)

Gasperini e il bicchiere mezzo pieno: “Una sconfitta che ci farà crescere”

Gian Piero Gasperini non riesce ad infrangere il tabù Inter. Con quella di ieri diventano sedici le partite senza vincere e nove le sconfitte di fila. La Roma per la terza volta in stagione perde all’Olimpico, una tendenza completamente opposta rispetto alle altre annate dove a scarseggiare erano i risultati positivi in trasferta.

Ma l’allenatore guarda il bicchiere mezzo pieno: «Un episodio ha determinato la partita. Ad inizio partita non avevamo preso le misure. Difficile ripartire dopo la sosta, forse ci siamo dimenticati un po’ i movimenti da fare in difesa. Ma dobbiamo guardare al di là di queste cose e secondo me faremo bene. Sono dispiaciuto per il risultato ma ci sono delle sconfitte che danno convinzione». […]

Continua la sterilità offensiva della Roma. Ieri l’errore clamoroso sotto porta è stato di Artem Dovbyk e in totale sono stati undici i tiri all’interno dell’area di rigore senza però riuscire a superare Sommer: «[…] Esco dalla partita molto dispiaciuto per il risultato che non ci stava, ma anche fiducioso che faremo bene. La differenza è stata nelle conclusioni, nella capacità di tiro, ci siamo arrivati diverse volte e il risultato è stato determinato da questo. L’inerzia della gara era molto buona, ci è mancata forza nelle conclusioni». […]

(Il Messaggero)