Nel posticipo della 36° giornata l’Atalanta batte 2-1 la Roma e ottiene l’accesso matematico alla prossima Champions League. A fine partita l’attaccante nerazzurro Ademola Lookman, autore del gol dell’1-0, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.
LOOKMAN A DAZN
Come ti senti? “Siamo molto contenti, tre punti importanti e meritati. Siamo felici per la prestazione e per la qualificazione in Champions”.
Cosa significava questa partita per te? “Provo sempre a essere a disposizione e a dare il massimo, era importante esserci oggi. Siamo una squadra forte, continuiamo così. Vogliamo fare il massimo dei punti”.
Come si festeggia? “Domenica c’è un’altra partita e ci concentreremo su quella. Oggi però dobbiamo festeggiare perché non era facile qualificarsi in Champions”.
L’Atalanta batte 2-1 la Roma nel posticipo della 36° giornata e ottiene tre punti importanti che le garantiscono la qualificazione matematica alla prossima Champions League. A fine partita il tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.
GASPERINI A DAZN
Il gol di Sulemana? “Sono molto felice per lui, è un ragazzo rispettoso ed educato. Ha avuto una stagione con poche gioie e poco spazio perché davanti aveva giocatori che non hanno mai mollato. Lui è sempre stato positivo, probabilmente l’allenatore ci ha capito poco con lui… Il gol gli fa togliere una grande soddisfazione e se la merita tutta”.
Cosa sta provando in questo momento? Siete riusciti a mostrare la vostra versione migliore in un match decisivo… “Sono felice perché la Champions è un traguardo fantastico per l’Atalanta. Questo è il massimo dei nostri traguardi e l’abbiamo ottenuto con due giornate di anticipo. Abbiamo messo dietro squadre forti e che hanno grande entusiasmo, hanno avuto gli stadi sempre pieni. Ma l’Atalanta è ancora lì, per me è un grande risultato. Sono felice per i ragazzi, la stagione è stata lunga e caratterizzata da alti e bassi. Abbiamo fatto lo sprint nel momento giusto”.
Vuole proseguire questo connubio con l’Atalanta? “Questa è una serata bellissima. Ora abbiamo due settimane per goderci questa stagione. Anche in Champions abbiamo fatto bene, siamo arrivati noni nella fase campionato ed è stato un traguardo formidabile. Poi avremo il tempo e il modo di pensare al resto”.
Festeggiate ora o a fine campionato? “Subito, appena mi fate andare via”.
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
L’intervento su Soulé? “Non è mai facile giocare in un altro ruolo, soprattutto a sinistra. Ho fermato Soulé con la mia forza, non mollo mai e ho dato tutto in un momento di difficoltà. So quanto i tifosi mi apprezzino e questo traguardo lo dedico a loro. Possiamo festeggiare questo risultato straordinario come città e società”.
Il gol di Sulemana?
“Merito sicuramente di Ranieri, è un ragazzo di un rispetto incredibile. L’ho utilizzato pochissimo, ha un buon calcio, anche lo scorso anno a Cagliari aveva fatto qualche gol. È un giocatore che può essere utile, lui è stato chiuso da De Roon e Pasalic, non hanno mai mollato un colpo”.
La festa? “Il balletto per festeggiare ci sta tutto, basta guardare le squadre che ci sono dietro, a partire dalla Roma, poi ci sono Juventus, Fiorentina, Lazio, Milan, Bologna…ci sono delle piazze straordinarie, con delle società forti e dei numeri pazzeschi. Capiamo che a volte siamo un po’ anticipati agli avversari, ma cerchiamo sempre di giocare con ottime prestazioni. Le qualificazioni alla Champions sono tutte belle. Rientrare nelle coppe è molto difficile, ci sono società importantissime che quando escono fanno fatica. Se mi chiedi quella più bella dico questa”.
GASPERINI A DAZN
Raggiungere matematicamente la Champions oggi è uno stimolo in più? “Sì, è un percorso che facciamo da tanti mesi, siamo stati anche più in alto in classifica e adesso siamo arrivati alle partite decisive. Conosciamo l’aritmetica, è la prima di tre potenziali partite ma cercheremo fin da subito di mettere la parola fine a questo traguardo”.
La Roma ha vinto 9 partite 1-0, qual è l’arma per battere la solidità dei giallorossi? “Quello che ha fatto la Roma è sotto gli occhi di tutti: i risultati, la solidità difensiva ma anche la capacità di realizzare un gol per vincere le partite. Conosciamo bene la Roma, la affrontiamo con le nostre caratteristiche. In campo sarà una bella sfida”.
Lookman come sta? Quanti minuti ha? “120 minuti, compresi i supplementari se ce ne fosse bisogno”.
Dopo 19 risultati utili consecutivi, la Roma si ferma a Bergamo: nella 36esima giornata di campionato i giallorossi perdono 2-1 per mano dell’Atalanta. Dopo la partita Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni dei cronisti:
RANIERI A DAZN
Questa sconfitta non deve interrompere il sogno Champions… “Non so. Dopo la gara di stasera non so se sia fattibile, ma noi giocheremo sempre fino in fondo”.
A destra avete fatto fatica a contenere l’Atalanta… “L’Atalanta è padrona della forza e della fisicità. Il rigore c’era o no? Ci hanno sempre detto che il VAR interviene solo in caso di evidente errore. Pasalic sbaglia l’intervento e tocca il ginocchio, il VAR non doveva intervenire. L’arbitro ha dato il rigore e doveva essere confermato. Manca linearità, non si possono cambiare le regole di partita in partita. Sono sicuro che Rocchi lo dirà a chi di dovere, si vede chiaramente che Pasalic tocca il ginocchio di Koné. L’arbitro lo ha dato e il VAR non può intervenire, questo ci è stato detto. Complimenti comunque all’Atalanta e ai miei giocatori”.
Marelli ha dato la sua spiegazione… “Cosa ha detto? Io sto chiedendo se il VAR può intervenire in caso di falli nella parte bassa del corpo. Sul rigore possiamo discutere, accettiamo la decisione. Ma per giustizia sportiva voglio sapere perché è intervenuto il VAR”.
Non c’è contatto (dice Marelli, ndr). “Ah non c’è? Ho capito tutto… Come fa a dire di no? Lui ha sbagliato l’intervento, come fa a dire di no? Ha preso il ginocchio del mio giocatore”.
Ranieri conclude l’intervista senza ricevere altre domande.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Quali spiegazioni ha dato Sozza nell’occasione del rigore non dato? “C’è una regola. Se l’arbitro dà rigore per un contatto con la parte bassa, il VAR non può intervenire. Non giudico se c’era o meno rigore, l’immagine si vede, Pasalic tocca il ginocchio di un mio giocatore. L’arbitro può anche non darlo, sto giudicando e chiedo a Rocchi: ‘Il VAR può intervenire?’. Non è stato un chiaro ed evidente errore, mi manda ai pazzi. Non potete cambiare le regole da un momento all’altro, o ha sbagliato chi l’ha richiamato o hanno cambiato le regole.Sozza non mi ha dato spiegazioni. Non ero degno di avere spiegazioni, il quarto uomo ci ha detto ‘no, l’ha preso ma è leggero’. Cosa significa leggero? L’arbitro l’ha giudicato da rigore. Siamo col bilancino? È stato leggero, non è stato leggero… Se l’arbitro ha detto che lo è, allora era chiaro ed evidente e il VAR non doveva intervenire, se il quarto uomo ci ha detto che era stato preso leggermente. Cosa significa leggermente? Mandaci sul 2-1, poi magari ne fanno 4″.
Sembrava in controllo dopo i primi 20 minuti eccezionali dell’Atalanta… “È perfetta, è meravigliosa. L’ho detto: l’anno scorso è stata l’orgoglio di noi italiani, almeno mio, per quello che ci ha fatto vedere. Ci sono state occasioni da una parte e dall’altra, abbiamo cercato di rispondere colpo su colpo e non ci siamo mai tirati indietro. Era in controllo, ma sappiamo che quando partono in quelle praterie sono micidiali. Lo sappiamo, ci eravamo preparati e abbiamo cercato di concederne il primo possibile”.
In prospettiva, in queste due partite visto che la Champions è complicata, quale può essere il discorso ai giocatori per tenere alta la concentrazione e non perdere almeno un posto in Europa? “Prima della partita ho detto che il risultato di questa sera non ci deve interessare, possiamo vincere, pareggiare o perdere e sappiamo che fino in fondo dobbiamo lottare per noi stessi, fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Voglio questo, non mi interessa il risultato. Abbiamo giocato da pari a pari, è stata una gran bella partita, lottata, combattuta e voluta sia da noi sia da loro. Questo dirò: puliamo la mente e pensiamo al Milan. Riusciremo a fare una bella partita, vincere, perdere o pareggiare sono altri discorsi. Questi ragazzi meritano l’applauso del pubblico, meritano che il pubblico li riempia d’amore perché hanno dato tutto e continueranno a dare tutto”.
Due situazioni difensive: Rensch si stacca completamente da Lookman, avete faticato a decifrare la posizione di Sulemana. “Mi mangio le mani perché lo avevo a Cagliari e gli dicevo sempre di tirare in porta (ride, ndr)”.
Dopo la vittoria con la Fiorentina, la Roma fa tappa a Bergamo nella 36esima giornata di campionato: alle 20.45 i giallorossi affrontano al Gewiss Stadium l’Atalanta di Gasperini. Prima del fischio d’inizio Davide Zappacosta ha parlato ai microfoni dei cronisti:
ZAPPACOSTA A DAZN
“Sono punti importantissimi, quando sei vicino al traguardo sembra fatta ma manca sempre un gradino. Mancano tre punti per la Champions, cercheremo di farli oggi in casa davanti al nostro pubblico”.
In casa avete fatto più fatica. Contro la Roma può essere stimolante? “È una partita stimolante, affrontiamo la squadra migliore delle ultime 19 giornate. Davanti al nostro pubblico dobbiamo assolutamente fare qualcosa di più, l’abbiamo preparata bene, abbiamo fiducia nei nostri mezzi e cercheremo di vincere la partita”.
Dopo la vittoria con la Fiorentina, la Roma fa tappa a Bergamo nella 36esima giornata di campionato: alle 20.45 i giallorossi affrontano al Gewiss Stadium l’Atalanta di Gasperini. Prima del fischio d’inizio Matias Soulé ha parlato ai microfoni dei cronisti:
SOULÉ A DAZN
“Mi adatto al ruolo in cui mi fa giocare il mister, so fare diversi ruoli. Se c’è da sacrificarmi lo faccio, soprattutto per i miei compagni. Da quinto devo difendere di più, però ovviamente mi piace di più attaccare ed è incorporato. Sono contento perché sto migliorando una fase che non mi piaceva e non sapevo tanto fare”.
Come avete fatto a credere di poter arrivare a giocare una partita che potrebbe mandarvi quarti in classifica? “È una forza del gruppo, di quello che stiamo facendo. Siamo tranquilli, avevamo chiaro l’obiettivo e sapevamo che era difficile. Se si apre una porta, dobbiamo continuare. Se prima servivano sempre i tre punti, ora di più. Non era facile, c’erano tante squadre forti ma lavorando tutti i giorni siamo qui e dobbiamo spingere di più”.
Dopo la vittoria con la Fiorentina, la Roma fa tappa a Bergamo nella 36esima giornata di campionato: alle 20.45 i giallorossi affrontano al Gewiss Stadium l’Atalanta di Gasperini. Prima del fischio d’inizio il ds giallorosso Florent Ghisolfi ha parlato ai microfoni dei cronisti:
GHISOLFI A DAZN
L’allenatore c’è? Friedkin arriva a Trigoria per chiudere, lo può dire? “No. È stato un piacere averli a Trigoria, se sono a Trigoria o a Roma o non lo sono, sono sempre con noi. Abbiamo parlato di tutto, del progetto, dell’allenatore, dell’organizzazione che vogliamo costruire con stabilità e coerenza. Abbiamo la fortuna di avere un proprietario discreto ma brillante, non c’è ovunque nel calcio”.
Quanto credevate a questo punto di essere qui per giocarvi la Champions? “È una partita vibrante. Non ci nascondiamo, è un’occasione positiva. Abbiamo attraversato la tempesta, abbiamo ancora freschezza e fame. Dobbiamo trovare l’attenzione giusta e fare il meglio anche per i nostri tifosi che non sono qui con noi questa sera”.
Abbiamo visto la foto di Friedkin con Svilar: come va interpretata? “C’era una foto, siamo in una situazione normale con Mile. Stiamo parlando con lui e con il suo agente, non abbiamo fretta visto che la scadenza è nel 2027. È il futuro della Roma, troveremo un equilibrio per avere un accordo. Questo rinnovo è importante per il club e per lui perché se lo merita”.
Dopo il successo con l’Inter, la Roma vince ancora: allo Stadio Olimpico i giallorossi battono 1-0 la Fiorentina grazie alla rete di Dovbyk. Dopo la vittoria, Niccolò Pisilli ha parlato ai microfoni dei cronisti:
PISILLI A DAZN
Hai avuto modo di parlare con Bove? “Sì ci siamo salutati alla fine e ci siamo abbracciati. Penso che siano momenti in cui va lasciato più da solo, è stato un momento molto emozionante per tutti, per tutto lo stadio, tanto più per chi lo conosce come ragazzo. È un ragazzo splendido, è stato un bel momento e spero che lo abbia reso felice”.
Sapere che Ranieri va via, vi porta un po’ di dispiacere? “Certo, il mister ci ha aiutato tanto e noi dobbiamo dargli tutto in ogni partita. Ci ha risollevato in un momento dove eravamo veramente giù, è una sua scelta di smettere e va rispettata, vedremo chi arriverà il prossimo anno e dovremo essere bravi a ricominciare come stiamo finendo”.
Nominate mai la parola Champions nello spogliatoio? “Noi guardiamo partita dopo partita, questo è stato il segreto di questo filotto di partite. Dobbiamo essere bravi a continuare così in questo finale di stagione, se arriveremo o meno in Champions dipende da più fattori. Dobbiamo essere bravi a non avere nessun rimpianto a fine stagione, poi dove saremo si vedrà”.
PISILLI IN CONFERENZA STAMPA
Ranieri ha raccontato che vi ha fatto vedere il rettilineo finale, come ci arrivate? “Veniamo da un momento molto positivo, soprattutto queste ultime due vittorie sono molto importanti. Il mister ci ha sempre detto che i cavalli purosangue si vedono alla fine, quindi dobbiamo essere molto bravi a dare tutto e non avere rimpianti a fine stagione”.
Bove? “È stato un momento molto emozionante per tutti, sia per chi lo ha visto allo stadio sia per chi lo stava guardando in tv. Ma penso che sia stato ancora più emozionante per le persone che conoscono Edoardo come persona. Lui è un ragazzo d’oro, quello che gli è successo è stato veramente molto brutto. Gli auguriamo di poter tornare a giocare il prima possibile”.
Come è stato l’impatto all’ingresso in campo? L’ammonizione? “Sono entrato in campo e ho cercato di fare quello che mi ha chiesto il mister dando tutto ciò che avevo. L’ammonizione? Erano i minuti finali ed ero un po’ più bloccato sulle gambe. L’avversario mi aveva superato e penso che sia stato giusto fare fallo”.
Tornando a Milano il mister ti aveva rimproverato per il gol mangiato, che rapporto hai con Ranieri? “Mi aiuta molto, quando ha qualcosa da dirmi lo fa con tranquillità e lo ascolto al 100% quando mi parla perché posso solo imparare da una persona così, per tutta la sua esperienza. Quando mi dà un consiglio sto attento a tutto, ci confrontiamo”.
PISILLI AI CANALI UFFICIALE DELLA ROMA
“È una vittoria che vale tanto, vale più di tre punti. Era uno scontro diretto e sapevamo l’importanza della partita. È stato fondamentale vincere.”
Ritmi altissimi. Tu sei entrato con la testa giusta, sei soddisfatto?
“Sì, loro sono veramente una grande squadra. Penso che, anche se era una partita a sé. l’abbiamo visto all’andata. L’abbiamo pagato caro sulla nostra pelle. Oggi pure sono arrivati molto preparati alla gara. Giocavano molto bene. Noi siamo stati bravi a chiudere e ad attaccare quando dovevamo attaccare. Ed è andata bene così.”
Ci siamo commossi tutti per Edoardo Bove. Quali corde ha toccato quel momento?
“È stato un momento emozionante per tutti. Tanto più per le persone che conoscono realmente Edoardo. Perché è un ragazzo d’oro, quello che è successo è stato molto brutto e ha toccato tutti quanti. È stato un momento che veramente ha toccato tutti. In particolar modo penso quelli che conoscono veramente Edoardo.”
Dopo il successo con l’Inter, la Roma vince ancora: allo Stadio Olimpico i giallorossi battono 1-0 la Fiorentina grazie alla rete di Dovbyk. Dopo la vittoria, Raffaele Palladino ha parlato ai microfoni dei cronisti:
PALLADINO A DAZN
Ranieri ti ha fatto tanti complimenti, c’è rammarico per il risultato ma questo ti può servire anche per preparare la sfida di giovedì. Hai costretto la Roma a soffrire. “Ringrazio Ranieri pubblicamente perché è un allenatore a cui ho voluto bene e che mi ha allenato, una persona speciale. Non so cosa ha detto ma lo ringrazio. Detto questo sono d’accordo con te, oggi abbiamo affrontato una squadra molto solida e organizzata, abbiamo fatto una grande prestazione, c’è rammarico per la sconfitta, non era quello che volevamo ma siamo venuti qui cercando di mettere in difficoltà la Roma. Abbiamo avuto tante occasioni, Svilar è un grande portiere, era difficilissimo fargli gol, se finisce migliore in campo vuol dire che la nostra prestazione è stata giusta. Ho cercato di mettere tutte le frecce che avevo a disposizione, abbiamo finito con tanti attaccanti per cercare di schiacciare la Roma ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Questa partita però ci deve dare tanta autostima, giovedì avremo una finale e ho detto ai ragazzi di archiviare questa e pensare subito a giovedì. Vogliamo arrivare in finale”.
La scelta di schierare Zaniolo? “Ho visto Nicolò in settimana carico e motivato, tante volte credo al gol dell’ex quindi mi aspettavo che facesse un’ottima partita. Ha fatto quello che doveva fare, si è battuto, ha lottato, ha tenuto botta contro una grande fisicità della Roma, poteva far gol ma purtroppo non c’è riuscito. Sono contento della sua prestazione, si è meritato l’occasione, come ho già detto credo in tutti i miei ragazzi”.
Abbiamo notato che è mancata un po’ di gamba sugli esterni. Pensi che sia mancata questa cosa nella ripresa? “Purtroppo sui quinti abbiamo un po’ di sfortuna in questo periodo, Dodo era fuori, Gosens stanotte ha vomitato e stretto i denti, lo ringrazio perché non era al 100% e al 30′ mi aveva chiesto già il cambio. Mi sono dovuto adattare ma Ndour nel secondo tempo ha fatto una buona partita, ho cercato di cambiare sistema di gioco per mettere il più possibile in difficoltà la Roma. Ci siamo riusciti tante volte ma purtroppo quando hai un portiere così davanti il calcio è fatto anche di episodi”.
Il Betis ha vinto 2-1 con il turnover. L’aggressione della Fiorentina nei venti minuti potrebbe togliere qualcosa agli spagnoli? “In questo momento possiamo andare a prendere le squadre forti in avanti, abbiamo un’identità molto chiara e possiamo abbassarci quando è il momento. La squadra ha raggiunto una maturità tale che riesce a percepire quando farlo, lo abbiamo dimostrato sia oggi che con il Betis. Studieremo poi la strategia giusta per giovedì”.
PALLADINO A SKY SPORT
Le proteste dopo il gol? Ha avuto modo di parlare con l’arbitro? “Ero arrabbiato perché il mio cronometro segnava 5/6 secondi oltre il gol. Mi aspettavo solo il fischio dopo che il pallone era uscito dall’area, ma non c’è polemica e accettiamo il verdetto. Oggi grande prestazione, sono orgoglioso dei miei ragazzi. Abbiamo avuto tante occasioni e abbiamo dato tutto. Abbiamo affrontato un grande portiere, Svilar ha parato di tutto. Ci abbiamo provato fino alla fine ma non ci siamo riusciti. Questa partita deve darci morale, autostima e slancio. Giovedì abbiamo una finale, serviranno energia e positività”.
Cosa vi hanno dato le partite con Betis e Roma? “Autostima, consapevolezza e maturità. Giocando in tre giorni in stadi come questi ti dà l’esperienza giusta per affrontare le partite che contano. Stiamo bene e oggi l’abbiamo dimostrato nonostante l’emergenza. Gosens non si è sentito bene stanotte, ha stretto i denti. Ringrazio i ragazzi per la prestazione, anche se c’è rammarico per il risultato. Dobbiamo essere bravi ad archiviare questa sconfitta e a pensare subito a giovedì”.
PALLADINO IN CONFERENZA STAMPA
Avete perso per il gol subito o per i tanti gol mancati? “Faccio i complimenti alla Roma perché stanno facendo qualcosa di straordinario. La partita è stata preparata molto bene e ci sono state tante occasioni. Abbiamo affrontato un portiere strepitoso. Se è stato MVP un motivo c’è. Noi dobbiamo essere orgogliosi e non dobbiamo buttarci giù. È aperta la porta all’Europa e noi dobbiamo pensare subito a giovedì. Giovedì è una finale. Oggi è stata fatta una grande prestazione ma dobbiamo pensare a giovedì”.
È soddisfatto della prestazione dei suoi? “Soddisfatto dei giocatori. Credo in tutti i ragazzi che ho in rosa. Dal 7 luglio mi stanno dando tanto. Sono ragazzi esemplari. Sono competitivi. Oggi Richardson ha fatto tanto, così come Zaniolo. Ovviamente avendo tante partite io do la possibilità a tutti di giocare”.
Su Zaniolo… “Io dico che noi italiani abbiamo dei campioni in casa e non li sappiamo coltivare e proteggere. Nicolò è stato un grande calciatore. Ora si sta riprendendo e sta trovando una motivazione. È un bravo ragazzo, si impegna. Noi dovremmo proteggere questi talenti”.
Su Kean… “È stato anche picchiato. Ha fatto una grande prestazione. Lui ha avuto tante occasioni, ma grande Svilar. C’è rammarico per la sconfitta ma non possiamo buttarci giù. Giovedì abbiamo una finale e su giovedì ci crediamo. E avere tanta energia positiva”.
Lei si è arrabbiato per i 3 secondi in più concessi dall’arbitro? “Ne ho visti sei e mi aspettavo che l’arbitro fischiasse. Oggi è stato così. Noi ci abbiamo provato fino alla fine e ho messo dentro tutte le frecce dell’arco che avevo a disposizione ma non siamo riusciti ad arrivare al pareggio”.
Giovedì vi giocate tutto? “Il calcio è fatto di giudizi e quindi ci stimo giocando tutto ed è vero. Ci stiamo giocando un posto in Europa e uno in finale. Noi vogliamo arrivare in fondo a tutto poi se non ce la faremo saremo disposti ad accogliere il giudizio”.
Che Betis si aspetta? “Ci aspettiamo un Betis che voglia passare il turno. Cercheremo in tutti i modi di passare contro di loro. Sappiamo che hanno grandi individualità. Vogliamo un grande tifo. E anche oggi li ringrazio. Sappiamo che il Franchi sarà il nostro uomo in più”.
Dopo il successo con l’Inter, la Roma vince ancora: allo Stadio Olimpico i giallorossi battono 1-0 la Fiorentina grazie alla rete di Dovbyk. Dopo la vittoria, Cher Ndour ha parlato ai microfoni dei cronisti:
NDOUR A DAZN
Che sensazioni vi da questa sconfitta? “Abbiamo fatto una grandissima partita, sotto tutti i punti di vista, gioco e intensità. Purtroppo abbiamo preso un gol forse a tempo scaduto, ci siamo distratti pochi secondi e purtroppo il calcio è così. Non sempre chi gioca meglio e ha più occasioni vince, ma è la vita, bisogna andare avanti e giovedì avremo una finale, ci prepareremo per quella”.
Dopo il successo con l’Inter, la Roma vince ancora: allo Stadio Olimpico i giallorossi battono 1-0 la Fiorentina grazie alla rete di Dovbyk. Dopo la vittoria, Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni dei cronisti:
RANIERI A SKY SPORT
Vedrà Bologna-Juventus? “Vado a cena. No la vedo, magari la registro. Tanto io non devo giocare né con la Juventus né con il Bologna, quindi non serve”.
La partita? “La Fiorentina è una grande squadra e con giocatori molto tecnici, ci ha fatto girare a vuoto. Importante aver segnato a fine primo tempo, così abbiamo potuto gestire le risorse umane dei giocatori”.
La gestione del risultato? “Non era semplice gestire il risultato, la Fiorentina è una signora squadra. Noi siamo stati belli, decisi e determinati. Queste sono le partite che più mi piacciono”.
Come sei riuscito a entrare nella testa di Soulé e a fargli fare il quinto? “Soulé è disponibilissimo, ha sofferto quando non giocava. Lui è l’uomo in più che non ti aspetti. Contro il Napoli raddoppiava sempre ed era difficile saltarlo, ecco perché ora lo metto lì. Il ragazzo sta facendo un grande sacrifico, è molto bravo”.
Ora la Roma gioca senza i tre monumenti… “L’allenatore da solo non può fare nulla, ci voglio i buoni giocatori. Io ho avuto la fortuna di prendere questa squadra che aveva bisogno di una scialuppa di salvataggio, i ragazzi sono stati bravi nel seguirmi e nel non mollare mai. Anche chi non gioca starà spingendo al massimo e questo mi fa piacere”.
Le vittorie per 1-0? “Il calcio è bello perché ci sono più idee e ogni allenatore la pensa in modo diverso. Bisogna sapere leggere le partite e gestire la squadra. Abbiamo concesso alcune chance a Kean, ma abbiamo difeso molto bene”.
Ci racconta un aneddoto di un tennista che vide al Foro Italico? “Una volta vidi un ragazzino biondo e mi accorsi che fosse davvero forte. Era Borg e alla fine vinse il primo torno…”.
Li riconosci sempre quelli bravi… “Quelli bravi si vedono…”.
RANIERI A DAZN
Punterebbe ora quell’euro sulla Champions? “No, continuo a tenermelo in tasca. Era un giornalista che aveva detto che se lo sarebbe giocato, io giocavo solo a calcio”.
Quel “mi aspetto di più” da Dovbyk lo ha sentito forte oggi. “Il ragazzo sta facendo bene, se andiamo ad analizzare i punti fatti con i suoi gol sono tantissimi. Da sempre il massimo, i compagni devono capire le sue potenzialità, sono convinto che non sono ancora espresse. È un ragazzo timido, dialoga poco, ancora non sa bene l’italiano, è una decina di giorni però che lo vedo sorridere ed è importante. Non avevo visto neanche quanto ha esultato, vi ricordate che non esultava mai?”.
La squadra è diventata pratica e solida. Dove può arrivare in questo momento? “Non so dove possiamo arrivare, ai ragazzi chiedo sempre il massimo, dovremo andare al mare senza recriminazioni, contenti di quello che saremo riusciti a fare. Oggi abbiamo giocato contro una squadra fortissima, brava tecnicamente, volevamo prenderli alti ma non ci riuscivamo perché giravano palla molto bene. Abbiamo fatto una partita buonissima e sofferta e questo mi rende orgoglioso, perché quando chiedo la prestazione la squadra la da sempre”.
Ha incrociato negli spogliatoi Edoardo Bove? “No, ancora lo devo incrociare. Ho detto di lasciargli fare la camminata sotto la Sud perché se lo merita, magari dopo lo incontrerò. Gli auguro tutto il meglio, è brutta un cosa del genere ma la vita è avanti tutta”.
È già iniziata l’operazione nostalgia di tutto questo? “Non ci penso per niente, ora penso all’Atalanta che è un’altra partita molto difficile, poi c’è il Milan e il Torino, io penso a queste cose. Certamente l’ultima all’Olimpico mi riempirà di emozione ma era così anche l’anno scorso quando sono venuto, pensavo sarebbe stata l’ultima volta e invece il destino e il karma mi ci ha riportato. Andiamo avanti così, facciamo bene e pensiamo a fare punti, il resto è sequenziale”.
Guarderà Bologna-Juventus? “No, me l’hanno già chiesto, me ne vado a cena perché non giocheremo con nessuna delle due squadre. Andrò a cena con la famiglia e starò sereno”.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
La grande sofferenza del secondo tempo da cosa è dipeso? “Dalla forza della Fiorentina, che è una grandissima squadra con ottimi giocatori. Palladino è stato bravo a cambiare uomini e a mettere dentro uomini freschi che volevano farsi vedere, tutti giocatori di grandissima qualità. Se non siamo riusciti a pressarli alti è perché loro tenevano palla molto bene e ci facevano correre a vuoto, per questo ho detto di non andare più alti e di aspettarli. Sapevamo che nel secondo tempo avrebbero spinto ancora di più ed è cambiata la partita, siamo stati bravi a soffrire, ad alleggerire la pressione nei momenti giusti e nel cercare di andare in contropiede e di fare la nostra partita. Svilar è stato decisivo perché davanti c’era Kean che è un portento”.
Baldanzi potrà avere un futuro in un ruolo più arretrato? Che giocatore diventerà? “Ha grandi margini di miglioramento, è giovane e volenteroso. In alcune partite l’ho fatto giocare da mezzala a sinistra, lui può fare tutto perché è un giocatore intenso. Vi ricordate quando parlavo della convinzione di Soulé all’inizio? Baldanzi è pratico e quando prende la palla mette in seria difficoltà l’avversario”.
Che si può fare per rassicurare i tifosi sul fatto che Svilar resterà alla Roma anche il prossimo anno? “Svilar resta il prossimo anno perché ha il contratto fino al 2027. È giusto che la gente spinga, ma allo stesso tempo lasciateli lavorare. Noi lo vogliamo e lui vuole restare…”.
Le piace la metafora del curvone e del rettilineo finale: chi avrà più benzina? “Gliel’ho fatto rivedere ai ragazzi. Glielo avevo scritto sulla lavagna e l’ho tirata fuori, sono gli ultimi 100 metri. Benzina? Noi ce la dobbiamo avere perché l’entusiasmo ti fa fare cose che altrimenti non potresti fare. Ora c’è l’Atalanta, una squadra impetuosa e che ti mangia, quindi servirà una grande partita. L’abbiamo fatta all’andata e abbiamo tenuto bene per 70 minuti, poi negli ultimi 20 minuti sono stati meglio loro e hanno vinto meritatamente. Studieremo quella partita, sappiamo come giocano e che hanno tanti buoni giocatori. Ma cercheremo di fare bene anche noi”.
Gourna-Douath? “Questo ragazzo aveva iniziato bene, poi si era fatto male ed era sceso di condizione e di consapevolezza della sua forza. Già la scorsa partita ed oggi avete visto che forza della natura che è quando prende palla e strappa come Koné. È un buon giocatore, molto giovane, può fare tanto per la Roma del futuro. Io sono contento perché tutti i ragazzi che abbiamo e che hanno scelto già prima di me stanno dimostrando che sono da Roma. La cosa importante è l’aiuto che si danno l’uno con l’altro, mentre sto facendo le interviste c’è chi non ha giocato – che sarà scocciato, arrabbiato e deluso, guai che non sia così – che si sta allenando come un pazzo per cercare di entrare negli 11. So di avere 5 giocatori che posso cambiare e che so che mi danno il 100% e così è stato questa sera. Ho dei ragazzi meravigliosi”.
Il cambio di Pellegrini è stata una scelta tecnica o ha avuto un problema? “Scelta tecnica, perché sapevo che la partita andava su binari diversi da quello che avevamo impostato. Avevamo fatto gol quindi avevo bisogno di chi lavorasse in una certa maniera e Pisilli lo ha fatto molto bene”.
Nell’assetto finale quando la Roma ha rinunciato a battere il calcio d’angolo Mancini si è arrabbiato…Era una scelta sua? L’idea nel finale quando la Roma non riusciva ad uscire? “No, era arrabbiato perché non stavano a 9.15 gli avversari.. Era una scelta dei ragazzi per spezzare il ritmo e hanno fatto bene. L’idea era cercare di arginarli, perché ormai è così. Vedete che le squadre fanno tutte 1-0, 1-0, tranne qualcuna. Proprio perché all’ultimo, perso per perso, si buttano tutti davanti. Allora o gli fai il gol in contropiede, o devi soffrire fino in fondo. A me questa partita è piaciuta proprio per l’aiuto reciproco che si sono dati l’uno con l’altro. Nel saper soffrire, nell’aspettare, nel temporeggiare, nell’andare a pressare e poi strappare per portare la palla in avanti. È stata una partita perfetta”.
RANIERI AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB
È una vittoria importantissima, sudata e veramente meritata.
“Voluta con tutte le nostre forze contro una grande Fiorentina. È veramente una squadra di grossa caratura tecnica, volevamo pressare alti, non ci riuscivamo perché loro avevano un ottimo palleggio, uno o due tocchi, e quando tu pressi una squadra che ti gioca così perdi energie e non combini niente. Per questo dopo un po’ ho detto ‘stiamo compatti’, dove è la nostra forza, e poi ripartiamo. È importantissimo fare gol alla fine del primo tempo e poi gestire al meglio la ripresa.”