Ko all’Allianz Stadium. A Torino la Roma esce sconfitta 2-1 per mano della Juventus nella 16esima giornata di campionato. Dopo il match il tecnico bianconero Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni dei cronisti:
SPALLETTI A SKY SPORT
Yildiz si è sacrificato tanto…
“La partita è una scatola vuota che va riempita di cose, non le puoi riempire solo con le tue qualità, bisogna fare anche cose scomode. Yildiz ha coperto quella fascia sinistra, i suoi avversari sanno quant’è forte più di lui stesso. Lui stesso non sa ancora quanto viene considerato dagli avversari. Ha fatto un lavoro che non fa parte di lui. Quando si gioca contro squadra costruita bene, con un allenatore che ti mette bene in campo. Loro ti vengono ad avvolgere con il terzo e con il quinto, vengono in 5 a farti questo palleggio per entrare. Ti scavano l’uomo in più ed entrano. Yildiz ha fatto copertura, Zegrova ad esempio questo non lo può fare. Se lo metti nelle condizioni di fare l’uno contro uno a 2 metri allora diventa micidiale. Se non riesci a fare questo poi si paga dazio. Loro fanno valere la loro continuità, noi no. Ci sono momenti in cui siamo in difficoltà e perdiamo palloni sanguinosi. Quando dobbiamo fare fase difensiva, se si perdono i 2 metri di contatto poi ti mettono a cuccia e ti scavano la posizione libera. Così diventa difficile, ti fanno consumare fatica. Devi adeguarti al loro gestire la palla, anche se non sono stati pericolosissimi. Nel primo tempo li abbiamo sofferti, anche perché non siamo riusciti a ripartire bene. La loro pressione ti fa perdere lucidità, ti mettono nelle condizioni di non avere grande fiato. Nel secondo tempo meglio, siamo stati più in partita, Yildiz è cresciuto e abbiamo creato occasioni importanti”.
Ho visto umiltà e determinazione nelle ultime due partite…
“Zeghrova non potrai mai fare un fase difensiva solida, non ha quelle caratteristiche. Qualche volta devi attaccarti alla maglia dell’avversario, ormai è tutto un duello fisico, un crearti la possibilità di fuga contro la prigione che creano squadre come la Roma, che ha ritmo e passo. Quando Gasperini dice di avere una squadra forte dice bene. Poi la giocata la trovi, ma se manca sostanza e continuità diventa dura”.
Con un calendario senza scontri diretti cosa possono sognare i tifosi?
“Cosa vuol dire senza scontri diretti, tutte le squadre sono difficili. Abbiamo squadre avanti che ti fanno vedere cose che puoi andare a rubare, fai un doppio salto di conoscenza. Sono le vittorie che ti danno fiducia e consapevolezza di giocarsela alla pari, come stasera. Anche sul 2-1 all’ultimo siamo andati a ribaltare l’azione, questo ci permette di lavorare ed acchiappare qualche cosa in più”.
SPALLETTI A DAZN
Quanto è contento di questa Juventus?
“Sono contento perché vincere queste partite è una mezza impresa. La Roma ha il ritmo di chi ti sbriciola e stritola se non sei bravo a tenere palla e a ripartire. Nel primo tempo lo abbiamo fatto poco, la Roma ci ha costretto a fare tante corse in fase difensiva e non riuscivamo a ripartire. Siamo stati timidi dal punto di vista del creare situazioni importanti. Ma siamo stati in partita, la squadra aveva solidità e sostanza. Dopo il gol si è avuto un approccio e una mentalità diversa. Abbiamo vinto meritatamente, abbiamo fatto la partita. Ma dobbiamo alzare il livello di continuità di pressioni, seconde palle e letture. Ogni tanto abbiamo delle pause e non riusciamo a essere del livello di squadre come la Roma. Vincere queste partite con squadre che ti insegnano anche delle cose è un doppio salto. La squadra ha fatto una grande fase difensiva, anche Yildiz è venuto a darci una mano importante”.
Cosa è cambiato dalla partita contro il Napoli a quella della Roma?
“Questa squadra ha potenzialità, giocatori con caratteristiche precise. Il problema è che queste qualità devono diventare totali. Nel primo tempo Yildiz ha sofferto la prigione della Roma, contro i giallorossi diventano undici situazioni di uno contro uno e se non sai liberarti diventa difficile trovare lo sbocco. Nel primo tempo lo abbiamo fatto poco, ma nella ripresa ci siamo riusciti. Quando vinci questi duelli hai spazio da attaccare. Questi ragazzi vogliono imparare, ma bisogna rispettare le loro caratteristiche. La Roma ha il suo dna ben preciso, ti sgama e ti trova la debolezza”.