Milan, emergenza infortuni verso la Roma: poche chance per Tomori. Da valutare Leao e Gimenez, Pulisic tenta il recupero per la panchina

Emergenza infortuni in casa Milan in vista della partita contro la Roma, in programma domenica alle ore 20:45 a San Siro e valida per la decima giornata di Serie A. Come riportato dall’emittente televisiva, gli uomini di Massimiliano Allegri si alleneranno oggi alle ore 15 e l’attenzione è su alcuni calciatori: Fikayo Tomori ha rimediato una forte contusione al ginocchio destro contro l’Atalanta e ha poche chance di recupero, mentre restano da valutare anche Rafael Leao e Santiago Gimenez rispettivamente per un problema all’anca e alla caviglia. Assente Adrien Rabiot, mentre Christian Pulisic tenta di essere a disposizione per la panchina. In attacco, quindi, Allegri potrebbe schierare l’inedita coppia formata da Ruben Loftus-Cheek e Christopher Nkunku.

(Sky Sport)

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Aggiornamenti da casa Milan. Allenamento a parte per Rafael Leao, Tomori e Gimenez, tutti alle prese con fastidi fisici. Come riferito da Antonio Vitiello su X, il portoghese ha dolore all’anca, l’inglese al ginocchio e l’attaccante alla caviglia. Prosegue anche il lavoro Pulisic e Rabiot per velocizzare il rientro.

A casa? Tutto bene?

Commentiamo calcio con le cuffiette alle orecchie. Prima di Roma-Parma si era diffusa la psicosi da partita casalinga. Agitati dalla canzone Campo Testaccio. Che mise in musica la mitica Roma di metà anni trenta, novanta anni fa, che nel mitico stadio con le tribune di legno bastonava ogni avversario. Due sconfitte all’Olimpico in campionato, più due in coppa, laddove la Roma in coppa in questi anni ha reso orgogliosi i tifosi e ha rappresentato al meglio il patetico calcio italiano, ma nei primi turni in coppa ha sempre stentato.

Due sconfitte casalinghe in campionato, diversissime tra loro. Pessima la Roma contro il Torino, nella canicola estiva di un match organizzato per mezzogiorno e mezza. Dignitosissima la Roma contro l’Inter, al punto che se fosse finita in parità la partita nessuno si sarebbe scandalizzato. Apriti cielo. Roma terra di conquista. La Roma che ha sempre basato i suoi successi(?) sui match in casa, ora regala punti a chiunque. Esagerazioni superficiali spesso derivanti dalla voglia di ostentare la presunta sfiga che storicamente attanaglia la squadra. La solita piacionata. La Roma che fuori casa le ha vinte tutte, mostrava secondo molti l’onta della vergogna perché i forestieri violavano l’Olimpico. Tipico di una piazza poco avvezza alla crescita, alla rottura del cordone ombelicale che si annoda alla gola al punto che non arriva più l’ossigeno al cervello. Roma-Parma, due a uno e tutti a casa. Spazzati via luoghi comuni piacioni e piagnoni. La Roma dopo nove partite è prima assieme al Napoli. Lotterà per lo scudetto? Magari, ma l’obiettivo prioritario è la lotta per un posto Champions, che non è un atto dovuto, perché Gasperini, che se i Friedkin sono furbi nomineranno monarca assoluto di Trigoria, è costretto partita dopo partita a fare esperimenti per la composizione di un tridente che colpevolmente in estate non è stato non solo completato, ma manco modificato. Nel mentre, ventuno punti su ventisette. Come il Super Napoli, più della Mega Inter, dello spendaccione Milan e della Juventus, a un oceano di distanza da Atalanta, Bologna e Lazio. Questa è la realtà. A cui si abbina un consiglio. Continuiamo a cantare orgogliosi Campo Testaccio, e a stendere striscioni o alzare pezze con scritte perentorie, tipo N’do nnamo dominamo.

Ma ricordiamoci che sono soltanto testi di canzone e lettere stampate che trasudano amore, passione e illogicità del tifo inimitabile romanista. La storia della Roma dice altro. Che Campo Testaccio non esiste più da una vita e al suo posto hanno provato a edificare qualsiasi cosa, e che se la Roma dovesse malauguratamente perdere altre due partite in casa, tutto dovremmo fare fuorché rompere i coglioni parlando di Olimpico terra di conquista. Altrimenti sarebbe un doloroso dovere ricordare cosa la Roma negli ultimi quarant’anni ha perso nel suo stadio (che si giocasse in casa, fuori o in campo neutro). Da una Coppa dei campioni sfuggita ai rigori a una Coppa Italia sanguinosa, da uno scudetto contro il Lecce a svariati passaggi di turno nelle coppe. Evitiamo. La Roma è prima.

In the box – @augustociardi75

Totti e il rapporto con Spalletti: “I primi anni c’era un’amicizia che andava oltre”. Il tecnico: “Felice di aver chiarito con lui” (VIDEO)

CRONACHE DI SPOGLIATOIO – Pace fatta tra Francesco Totti e Luciano Spalletti, che recentemente sono stati protagonisti di uno spot per Amaro Montenegro. E Cronache di Spogliatoio li ha incontrati per raccontare i retroscena dietro il loro rapporto.

Quando è stato il momento in cui vi è venuta voglia di fare pace?

Totti: “Fondamentalmente non abbiamo mai litigato.”

Spalletti: “In un mondo pieno di conflitti, quando c’è qualche segnale di pace siamo tutti felici di andarla a cavalcare. La prima volta che l’ho incontrato è arrivato con questo scooter, e gli ho detto ‘io dietro a te non ci monto’. Quando mi hanno detto che lo avrei allenato e quando l’ho conosciuto, è venuto a tranquillizzarmi, mi ha abbracciato. Il problema è che quando hai una visione diversa da lui…, poi lui ha un esercito di amore che si riversa…”

Totti: “Nei primi momenti quando lui venne da Udine ci frequentavamo anche fuori dal campo, andavamo a cena insieme. Si è ambientato subito, non servivo io. Ma c’era un rispetto e un amicizia che andava oltre, forse pure troppo per un allenatore e un giocatore”

Spalletti: “Ho conosciuto sua mamma e suo papà. Lo sceriffo (Enzo Totti, ndr) veniva spesso negli spogliatoi a partarci il pesce, le pizze dopo le vittorie, una roba indimenticabile. Un piccolo segnale di questo genere, mi ha rimesso a posto la vita. Questo lato mi turbava un po’, ora sono felice.

Castan: “Alla Roma mi sono stati vicini, Garcia veniva a casa mia tutti i giorni. Spalletti? Mi sono sentito umiliato da lui”

GASPORT – L’ex difensore della Roma Leandro Castan si è raccontato attraverso un’intervista al quotidiano sportivo. Il brasiliano è tornato sul suo periodo in giallorosso e sui difficili mesi della riabilitazione. Le sue parole:

(…)

Dopo una lunga riabilitazione ha poi provato a rientrare. Ma non è stato facile. Ha come avuto la sensazione che il suo corpo non rispondesse più ai comandi?

Le racconto questo. Ricordo alla perfezione il primo pallone su cui provai ad andare quando ripresi gli allenamenti con la Roma. Provai a stoppare ma mi passò sotto le gambe. Era come se avessi perso il controllo del mio corpo. Una sensazione tremenda”.

(…)

Alla Roma le sono stati vicini?

Sì, tantissimo. Non posso fare altro che ringraziare il club e le persone che hanno vissuto con me quel periodo. Walter Sabatini è stato come un secondo padre, ma anche Rudi Garcia è stato fondamentale. Dopo ogni allenamento veniva a casa mia e passava mezz’ora con me. Succedeva tutti i giorni. Era il suo modo per farmi sentire parte del gruppo. Non l’ho mai detto prima, ma è una cosa che porto nel cuore”.

(…)

Spalletti, invece, la mise praticamente fuori rosa dopo la partita con l’Hellas Verona.

Mi chiamò nel suo ufficio per dirmi che voleva rilanciarmi. “Cosa devo fare per ritrovare uno dei difensori più forti del campionato”, mi chiese. All’inizio, infatti, mi diede fiducia. Poi dopo quella partita terribile contro il Verona, scelse di non farmi più giocare. Mi convocò e mi disse che sarei dovuto andare via, che il mio livello era quello di uno che poteva giocare nel Frosinone. Quindi in Serie B. Fu brutto, non tanto per la scelta ma per i modi usati. Mi sono sentito umiliato. Non credo, però, di essere l’unico ad averci discusso nel corso del tempo”.

Instagram, Rensch dopo Roma-Parma: “Ti amo”

Spezzone di gara contro il Parma per Devyne Rensch, che si sta rivelando un’ottima alternativa per Gian Piero Gasperini. Il giorno dopo la gara il terzino olandese ha racchiuso le sue emozioni in un post Instagram, pubblicando una carrellata di foto della serata con scritto: “Ti amo”, riprendendo la celebre bandiera che tante volte sventola tra i tifosi giallorossi.

Non c’è solamente Dovbyk: a gennaio può riproporsi lo scambio con la Roma

[…] A ottobre è prematuro parlare di trattative, sondaggi e contatti, però, il Milan è sicuramente vigile sul fronte attaccante. Gimenez ha un contratto lungo ed è arrivato a Milano meno di un anno fa. Si era parlato, e pure trattato a lungo con la Roma per scambiarlo con Artem Dovbyk, ma, alla fine non s’è fatto niente. Lo scambio, però, potrebbe tornare d’attualità a gennaio, soprattutto se l’ucraino continuerà ad avere un rendimento altalenante. Per entrambi i giocatori potrebbe essere l’occasione per rilanciarsi e per tornare ad essere decisivi. […] Nella lista dei delusi c’è sicuramente Joshua Zirkzee, olandese con un passato al Bologna, ora al Manchester United, che al Milan ha già detto no una volta. Difficilmente i rossoneri faranno la prima mossa, ma se fosse lui a proporsi, magari con la formula vantaggiosa del prestito, allora il mood nei suoi confronti potrebbe cambiare.[…]

(gasport)

IL PUNTO DEL GIOVEDÌ – FERRETTI “La Roma non gioca bene. Però fa punti” – CARMELLINI “Gasperini insiste e alla fine i giallorossi si sbloccano”

La Roma batte anche il Parma e consolida il primo posto in Serie A a pari punti con il Napoli. Decisive le reti di Hermoso e Dovbyk, con l’unica sbavatura commessa nel finale sul gol di Circati. “Il puntista Gian Piero in 9 partite di campionato ha portato a casa 7 vittorie. Sbagliando, ovviamente, ma pure azzeccandone tante. Si dice: la Roma di Gasp non gioca bene. Però fa punti, la replica. Come nessun’altra squadra in Italia, Napoli escluso” il commento di Mimmo Ferretti sulle colonne del Corriere dello Sport. Tiziano Carmellini, su Il Tempo invece, si concentra su quanto le scelte di Gasperini alla fine stiano dando i suoi frutti: “Gasperini insiste e alla fine la Roma si sblocca”.

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

S. AGRESTI – LA GAZZETTA DELLO SPORT

La Roma raggiunge il Napoli in testa alla classifica. Il Centro-Sud comanda, Milano insegue. […] Per portare la Roma lassù, Gasperini in attacco le prova tutte: vero centravanti, tre trequartisti tutti insieme, falso nove poi di nuovo marcantonio in mezzo all’area. La produzione offensiva è povera però contro il Parma qualche segnale incoraggiante si è visto anche in avanti e sono arrivati due gol. Possono resistere i giallorossi nelle posizioni che valgono lo scudetto? Una risposta importante la darà la partita di domenica sera a San Siro con il Milan.

M. FERRETTI – IL CORRIERE DELLO SPORT

Tra un giochista della prima ora e un risultatista last minute, ecco farsi largo la figura del puntista. Quello che piazza cinque o sei uomini lì e dopo pochi minuti li sposta di là. Uno che cerca gioco e risultati ma che si interessa soltanto dei punti. Cambia, sposta, ritocca, aggiusta. […] il puntista Gian Piero in 9 partite di campionato ha portato a casa 7 vittorie. Giocando spesso senza centravanti pur avendone uno in campo. Si dice: la Roma di Gasp non gioca bene. Però fa punti, la replica. Come nessun’altra squadra in Italia, Napoli escluso. […]

G. D’UBALDO – IL CORRIERE DELLO SPORT

La Roma è in testa alla classifica dopo nove giornate con soli dieci gol realizzati. Ieri ne sono arrivati addirittura due. Dopo un mese la squadra di Gasperini espugna l’Olimpico, ma è stata un’altra partita difficile, complicata dopo pochi minuti per l’infortunio di Ferguson, al quale Gasperini aveva deciso di dare fiducia. […] Nella prima mezz’ora la Roma aveva faticato tanto, riuscendo a costruire qualche occasione solo poco prima dell’intervallo. Il gol che ha messo al sicuro il risultato può dare fiducia a Dovbyk. Per la seconda volta è andato a segno partendo dalla panchina. Gasperini non aveva mai vinto sette delle prime nove partite in Serie A. Le sue scelte hanno pagato anche questa volta.

P. CONDO – CORRIERE DELLA SERA

Per vincere la partita contro il Parma Gian Piero Gasperini ha cambiato quattro volte l’attacco della Roma. Molto lavoro per trovare una combinazione degna del cubo di Rubik e con quella sfondare la porta di Suzuki la prima volta col solito gol di testa di un difensore. La domanda è: cosa ci dice della Roma questa quantità di cambiamenti? Gasperini può scegliere fra le tante soluzioni a sua disposizione oppure cerca disperatamente l’idea giusta in assenza di un’opzione sicura? Giunto ormai a un quarto del cammino, il campionato risponde che la Roma continua a vincere e così rafforza il suo primato in classifica. […]

T. CARMELLINI – IL TEMPO

Gasperini insiste e alla fine la Roma si sblocca. Insiste con la coppia tutta argentina Dybala-Soulé che fin qui non aveva portato granché, ma stavolta prova a mettergli davanti Ferguson per sparigliare: la cosa dura un giro d’orologio perché il bomber irlandese prende una botta alla caviglia e lascia il campo. Entra Bailey che fa dimenticare in fretta quanto di buono fatto vedere nelle poche apparizioni recenti. Ma la Roma nonostante tutto cresce, da un bel segnale di solidità, seppur con le solite sbavature in difesa e sfata quello che stava diventando un tabù: lo stadio Olimpico La squadra di Gasperini torna così a vincere in casa contro un ottimo Parma che le da filo da torcere. E finalmente si sblocca pure Dovbyk che segna il suo secondo gol stagionale. Gasperini ha capito su quali uomini può contare e sa di avere a disposizione una rosa ampia all’interno della quale può fare scelte diverse in grado di cambiare volto alla squadra. A gennaio serve fare qualcosa ancora se si vuole puntare in alto, ma la simbiosi con la Capitale continua il suo processo. La Roma è prima in classifica cosa che dopo nove giornate non succedeva da dieci anni. Non vale nulla, ma è un bel segnale per il futuro.

I VOTI DEGLI ALTRI – Hermoso “giocatore rigenerato”, Dovbyk “gol da centravanti vero”, Bailey “non azzecca una giocata”

La Roma torna alla vittoria all’Olimpico e lo fa convincendo. Le mosse di Gasperini hanno ancora una volta fatto effetto, contro un Parma ben messo in campo e che non lasciava spazi. I due grandi protagonisti della gara sono i due autori del gol: Mario Hermoso (7.07) ed Artem Dovbyk 6.92). Lo spagnolo: “Segna la sua prima rete in Serie A, ma soprattutto riempie la partita di tante cose. Giocatore oramai rigenerato” (La Gazzetta dello Sport). L’ucraino: “I gol li sa fare, li ha sempre fatti e continuerà a farli. Poi può non piacere perché troppo statico e poco partecipe all’azione ma l’area di rigore resta il suo giardino personale. Il 2-0 è un gol da centravanti vero. E vederlo sorridere fa piacere” (Il Messaggero).

Protagonista in negativo, invece, Leon Bailey (4.92). Il giamaicano, messo in campo per sostituire dopo appena 3 minuti l’infortunato Ferguson, dura poco più di 40 minuti. Una prova gravemente insufficiente e alla ripresa lascia spazio ad El Aynaoui. Le colpe non sono solo sue, ma prestazione sicuramente rivedibile: “Gasperini non fa sconti: anche se sei entrato a gara in corso puoi uscire subito se giochi con le infradito ai piedi. Nei quaranta minuti in campo non azzecca una giocata e l’atteggiamento è molle. Il fuorigioco di Mancini lo “salva” dopo un errore imbarazzante” (Il Tempo).

LA MEDIA VOTI DELLE PAGELLE DEI QUOTIDIANI (La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport,  Il Messaggero, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Tempo, Il Romanista)

Svilar 6.85
Hermoso 7.07
Mancini 6.57
Ndicka 6.28
Celik 6.42
Cristante 6.35
Koné 6.5
Wesley 6.42
Soulé 6
Dybala 6.78
Ferguson SV

Bailey 4.92
El Aynaoui 6.07
Dovbyk 6.92
Ghilardi SV
Rensch 5

Gasperini 6.85

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Svilar 7
Hermoso 7
Mancini 6,5
Ndicka 6
Celik 6,5
Cristante 6
Koné 6,5
Wesley 6
Soulé 6
Dybala 7
Ferguson SV

Bailey 5
El Aynaoui 6
Dovbyk 6,5
Ghilardi SV
Rensch SV

Gasperini 6,5

IL CORRIERE DELLO SPORT

Svilar 7
Hermoso 7,5
Mancini 6,5
Ndicka 7
Celik 6,5
Cristante 6,5
Koné 7
Wesley 6,5
Soulé 6
Dybala 7
Ferguson SV

Bailey 5
El Aynaoui 6,5
Dovbyk 7
Ghilardi SV
Rensch 5

Gasperini 7,5

IL MESSAGGERO

Svilar 6,5
Hermoso 7
Mancini 6,5
Ndicka 6
Celik 6,5
Cristante 6
Koné 6
Wesley 6,5
Soulé 6
Dybala 6,5
Ferguson SV

Bailey 5
El Aynaoui 6
Dovbyk 7
Ghilardi SV
Rensch SV

Gasperini 7

IL CORRIERE DELLA SERA

Svilar 7
Hermoso 7
Mancini 6,5
Ndicka 6
Celik 6,5
Cristante 6,5
Koné 6
Wesley 6,5
Soulé 5,5
Dybala 7
Ferguson SV

Bailey 5
El Aynaoui 6
Dovbyk 7
Ghilardi SV
Rensch SV

Gasperini 7

LA REPUBBLICA

Svilar 6,5
Hermoso 7
Mancini 6,5
Ndicka 6
Celik 6
Cristante 6,5
Koné 7
Wesley 6
Soulé 6
Dybala 6,5
Ferguson SV

Bailey 4,5
El Aynaoui 6
Dovbyk 7
Ghilardi SV
Rensch 5

Gasperini 6,5

IL TEMPO

Svilar 7
Hermoso 7
Mancini 7
Ndicka 6,5
Celik 6
Cristante 6,5
Koné 6,5
Wesley 7
Soulé 6,5
Dybala 6,5
Ferguson SV

Bailey 4,5
El Aynaoui 6
Dovbyk 7
Ghilardi SV
Rensch SV

Gasperini 7

IL ROMANISTA

Svilar 7
Hermoso 7
Mancini 6,5
Ndicka 6,5
Celik 7
Cristante 6,5
Koné 6,5
Wesley 6,5
Soulé 6
Dybala 7
Ferguson SV

Bailey 5,5
El Aynaoui 6
Dovbyk 7
Ghilardi SV
Rensch SV

Gasperini 6,5

Roma-Parma: la moviola dei quotidiani. Errore non ammonire Valenti per l’intervento su Ferguson, giusto annullare il gol a Soulé, ma che incoerenza

La Roma supera il Parma per 2-1 e continua a sognare. Dopo 9 giornate i giallorossi sono in vetta alla Serie A insieme al Napoli. La squadra di Gasperini vince un match difficile, arbitrato da Valerio Crezzini (5,5). A far parlare è sicuramente l’episodio del gol annullato a Matias Soulé per posizione di fuorigioco attiva di Celik al momento del tiro dell’argentino. Situazione controversa per quanto successo negli scorsi turni.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – VOTO 5,5

Dopo 30 secondi brutta entrata da dietro di Valenti sulla caviglia destra di Ferguson, ma per Crezzini l’intervento non è neanche da giallo. L’arbitro di ammonizioni ne buca altre due: quella di Pellegrino su Hermoso e quella di El Aynaoui su Bernabé. Secondo le ultime direttive di Rocchi, è giusto aver annullato il gol di Soulé, con il designatore che ha richiesto di annullare la rete ogni volta che il calciatore che dà fastidio al portiere gli è vicino. Crezzini, però, non aveva visto la posizione del turco e viene aiutato dal VAR Aureliano.

IL CORRIERE DELLO SPORT – VOTO 5

Acerbo, troppo, Crezzini, s’è visto subito: l’intervento di Valenti su Ferguson meritava altro. Si discuterà sul fuorigioco di Celik, è diventato peggio dei falli di mano. Basta così. Sul gol di Leao hanno sbagliato e Rocchi ha detto basta a situazioni simili.

IL TEMPO

Crezzini ha davvero tanto da migliorare che nella gara dell’Olimpico fischia veramente poco. La partita si apre con un errore: Valenti interviene in maniera durissima su Ferguson, costringendo l’attaccante della Roma ad abbandonare il campo. Il direttore di gara si perde un cartellino giallo. Giusta l’ammonizione a Pellegrino. Che incoerenza sul gol annullato a Soulé per fuorigioco di Celik: qui il turco non prova a giocare il pallone anche se si trova all’interno dell’area di porta. Non è poi lui ad impattare sulla linea di visione del portiere ma il suo compagno Circati.

IL ROMANISTA – VOTO 6

Non un approccio facile per il trentaduenne Crezzini in Roma-Parma. Al 1′ Valenti gli dà subito da lavorare con un intervento durissimo sulla caviglia di Ferguson. Solo fallo, senza giallo. Al 32′ gli sfugge anche la manata che Cutrone rifila a Koné. Al 40′ episodio chiave: Soué segna con Celik in posizione di fuorigioco stile Pavlovic: fa lo stesso gesto di togliersi del milanista ma è “vicino alla porta” così la Roma fa scuola. Aureliano consiglia la review e gol annullato.

IL MESSAGGERO

Gol di Soulé annullato per posizione irregolare di Celik che disturba la visuale del portiere. Episodio simile è accaduto in Milan-Pisa della scorsa giornata: rete dalla distanza di Leao e passaggio di Pavlovic davanti a Semper ma in questo caso il gol è convalidato dal VAR perché il serbo non impatta sull’azione. L’errore, spiega il designatore Rocchi, è stato fatto a San Siro. Pavlovic si trovava sulla riga dell’area di porta ciò lo rende un episodio al limite ma la rete andava comunque annullata. Celik, invece, è sin da subito nell’area piccola e l’arbitro Crezzini ha applicato il regolamento correttamente.

Stop Ferguson, gioia Dovbyk

IL TEMPO (G. TURCHETTI) – Fuori dai giochi dopo appena sette minuti per una distorsione alla caviglia destra. Ferguson non pensava che sarebbe andata a finire in questo modo la partita del suo ritorno da titolare con la Roma: “Ferguson ha avuto un problema alla caviglia, che era già dolente nelle scorse settimane” ha spiegato Gasperini. Nei prossimi giorni il numero 11 della Roma effettuerà degli accertamenti. L’obiettivo ovviamente è essere a disposizione già da domenica per la delicata sfida contro il Milan. Una gara che il tecnico di Grugliasco inizierà a preparare già da stamattina a Trigoria. La squadra si allenerà anche domattina e sabato pomeriggio. Serata opposta per Dovbyk che festeggia il ritorno al gol.